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Autore: Scintilla19    16/09/2015    3 recensioni
«Il giorno in cui Light-kun non avrà il bisogno di dire centomila parole sarà il giorno in cui potrò mangiare in pace!»
Raccolta di storie brevi in cui L e Light si infastidiscono a vicenda.
Genere: Comico, Commedia, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: L, Light/Raito | Coppie: L/Light
Note: OOC, Raccolta, Traduzione | Avvertimenti: nessuno
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Crociera
Parte III
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Una volta entrati la loro suite, L e Light si accanirono l'uno sull'altro:
«Perché Light-kun deve prendermi in giro in questo modo? Tutto ciò è imbarazzante e mina la mia...»
«La tua autorità, lo so» finì Light astioso. «Senti, ho solo trovato strano che tu avessi in tasca i miei pantaloncini, va bene? Questa sfuriata è del tutto inutile!»
«Non sto facendo una sfuriata! Sto... urlando!» rispose L, facendo un passo in avanti e afferrando le spalle di Light.
«Toglimi le tue zampe di dosso.»
«Non trattarmi come se fossi un animale.»
«Sai cosa…?» cominciò a dire Light, ma poi tagliò corto, alzò un braccio e tirò i capelli di L. «Questo è ciò che penso di te e del tuo ciuffo da panda!»
Insultato (ma senza capire il perché), L si spostò in avanti, ma Light fece passo indietro contemporaneamente. Il detective fece una smorfia e continuò a far indietreggiare Light finché il giovane non colpì il bordo del letto a forma di cuore col retro delle ginocchia.
«Cosa hai intenzione di fare» lo sfidò Light, «solleticarmi a morte? Minacciarmi ancora? Soffocarmi con Mumu?»
«Light-kun non mi deve provocare» ringhiò L. Rimase lì, completamente immobile, pensando alla sua prossima mossa.
«Perché, questo fa di me Kira?»
«Sì, è per questo che non voglio sentire Light-kun dire cose del genere.»
«Cosa, ora non vuoi più che sia Kira?» chiese Light con un sorrisetto.
«Più del tre per cento.» L strinse la presa sulle spalle sotto le sue mani.
Gli occhi di Light si spalancarono per rabbia. «Sei incredibile! Io non... almeno sai qual è la percentuale totale al momento?!» esclamò. «Puoi prendere le percentuali, le tue strambate, le tue scimmie, i pesci e fiori, i tuoi capelli da struzzo e il tuo atteggiamento e andare al diavolo! Perché, per quanto mi riguarda, è finita!» fece un movimento esagerato con la mano e batté un piede.
L lanciò la testa indietro per un attimo a guardare il suo riflesso nello specchio sul soffitto e pensò: Questa non è la mia vita. Non sono qui, a occuparmi di questo deficiente e di questi bambini. Sono in una stanza, col mio computer, a leggere saggi su teorie scientifiche. Inspirò lentamente e guardò di nuovo Light. Fu duro ritornare alla realtà.
«Light-kun, tra noi non può finire perché non è mai iniziata» affermò. «Ma forse posso rimediare. Light-kun, vuoi essere il mio ragazzo?»
«...Tu... Tu hai...?» balbettò il ragazzo, per poi fare un sorriso enorme. «Lo voglio! Sì! Perfetto, ora possiamo...»
L assunse uno sguardo vuoto e vitreo per poi sbattere le palpebre lentamente. «Ora procederò a soddisfare i bisogni di Light-kun» disse. «Temo che dovrò rompere con lui. È finita.»
«Aspetta...»
L si allontanò da Light, salì sul letto, prese il suo portatile e l'accese, con l'intenzione di cambiare la password.
Light si voltò, muovendosi a scatti. Fissò L per qualche secondo, prima di mettere le mani sui fianchi e cambiare atteggiamento. Si sporse in avanti e prese un profondo respiro...
Eccolo che arriva.
«Non puoi metterti con me e poi lasciarmi! È impossibile, non è mai accaduto prima nella storia del genere umano! È del tutto inconcepibile! Se si deve rompere con qualcuno, sarò io a farlo con te perché sei un idiota totale! Sei maleducato, negligente e immaturo e spero che tu marcisca all'inferno! È finita!»
L ascoltava scrivendo al computer e una volta finito lo sproloquio alzò o sguardo.
«Light-kun ha finito adesso?» disse lentamente.
«...Credo di sì» mormorò l'adolescente. Si trascinò vicino ad L e si abbatté sul materasso.
Il silenzio regnò per due ore. Poi:
«Ryuuzaki?»
«Hm.»
«Prima, uhm, significava qualcosa?»
«Light-kun non deve presumere che le mie azioni fossero significative. Stavo solo risolvendo un problema: Light-kun aveva detto che avevamo rotto quando, in realtà, non eravamo una coppia. Ho valutato la situazione, ho avuto pietà della stupidità di Light-kun, e ho deciso di confermare le sue parole rendendoci una coppia. Poi, gli ho semplicemente dimostrato come ci si lascia correttamente. Questo è tutto. È stato puramente scientifico.» Con questo, L mise la mano in tasca e tirò fuori alcuni cioccolatini mezzi sciolti.
«Light-kun vuole un dolce che lo faccia sentire meglio dopo la nostra rottura?»
«...D'accordo.»
 
 
Più tardi quel giorno, Light stava guardando Willy Wonka e udì L borbottare qualcosa su "riottenere il potere." Non avendolo sentito bene perché sovrastato dagli Umpa Lumpa, Light annuì semplicemente senza dire una parola, poi L si tolse la catena dal polso e lo ammanettò al letto.
«I'vu got anothza puzz­a for you…»
«Smettila di cantare, Light-kun!»
Light alzò lo sguardo. «Vai all'inferno! Umpaa...»
L si curvò un po' di più e chiuse la porta della camera prima di farsi strada verso il bagno. Sono contento che manchino solo due giorni su questa nave maledetta. Udì alcuni colpi nella camera accanto alla loro e un guaito che sembrava appartenere a Mello. Hmm.
Il moro chiuse la porta del bagno e fissò la doccia. È troppo complicata. A che servono questi pulsanti...? Azionò alcuni ugelli, pulsanti e manopole e l'acqua venne fuori.
 
 
Subito dopo che L se ne fu andato, Light era nel bel mezzo di una canzone quando sentì bussare alla porta nell'ingresso.
«Ryuuzaki?» sentì chiamare Mello. «Dai, apri la porta! Matt non la smette di picchiarmi e devo stare lontano da lui, Near è in piscina e mi mette i brividi. Posso stare per un po' nella tua stanza?»
«Ryuuzaki è occupato!» urlò Light. «Fottiti!»
«Oh, ci sei solo tu?! Beh, in questo caso, entro!»
«Accidenti a te, Mello!» Light spense il film e si raddrizzò. «Ti ha dato una chiave?»
«Già!»
«Bene. Entra e basta, allora!»
Light sentì il suono acustico della porta che si apriva e i passi del ragazzo che camminava lentamente per il corridoio. Sentì Mello aprire la porta del bagno.
Un urlo. «Mi dispiace tanto, L! Mi dispiace tanto! Non sapevo... che fosse trasparente
«Fuori di qui, Mih.. Mello!»
Light ridacchiò e sentì Mello avvicinarsi alla porta della camera da letto.
«Sei qui, bastardo?» Ci fu un leggero bussare, e il biondo aprì la porta facendo capolino. I suoi occhi strabuzzarono quando vide Light incatenato al letto, con indosso i suoi piccoli pantaloncini blu.
Light, non capendo perché Mello fosse sorpreso, incrociò le braccia e scosse i capelli. «Ryuuzaki ha dovuto lasciarmi qui» disse. «Non mi porta mai da nessuna parte con sé.»
«Che... razza di relazione avete voi due?» balbettò Mello.
«Che intendi? Oh, se hai sentito la nostra 'rottura' poco fa, quello era solo Ryuuzaki che si comportava in modo strano. In realtà non significava nulla.»
«Ma... ma... perché sei...?» Mello cercò di indicare la catena fissata al letto, ma la mano non si muoveva bene.
«Sputa il rospo, faccia da culo. Non ho tempo per il tuo linguaggio senza senso.» Light tirò su col naso e finse di sbadigliare.
Nel frattempo, L era uscito dalla doccia cercava di trovare un asciugamano. Non trovandone alcuno, stava per mettersi i vestiti di prima, ma non volendo affrontare la furia di Light andò di soppiatto verso l'armadio nel corridoio per trovare uno.
«Light-kun farebbe meglio a non fare chiasso» disse dal corridoio. «E farebbe meglio a farsi trovare nella stessa posizione in cui l'ho lasciato. Non voglio che causi problemi e spero che non mi costringa a utilizzare metodi fisici per farmi ubbidire.»
«U... ubbidirgli?» sussurrò Mello. Fece un passo verso Light. «Lui... Che cosa ti fa
Light trattenne un sorriso quando si rese conto che poteva totalmente esagerare ciò che L gli faceva passare e metterlo in cattiva luce davanti al suo fan numero uno. «Be', quando abbiamo una discussione, mi dà sempre un calcio in faccia quando alzo 'troppo' la voce. Mi ha preso più volte a pugni nello stomaco, ha minacciato di uccidermi e farmi a pezzi... Mi prende in giro tutto il tempo e adora umiliarmi in pubblico... questo è ciò che preferisce. Minaccia di abbandonarmi e...»
«...E più tardi ferirò gravemente Light-kun se continua a dire queste cose.»
Mello e Light sobbalzarono e guardarono verso la porta. L stava lì con un asciugamano, guardando torvo il ragazzo.
Light cacciò un piccolo «uh-oh» e cercò, invano, di nascondersi sotto le coperte.
«La sommità della testa enorme di Light-kun è fuori e vanifica i suoi deboli sforzi di nascondersi.»
Si udì un piccolo, soffocato «Non è enorme!» ma L ignorò il suo compagno e guardò Mello.
«Di cosa hai bisogno, Mello?»
«Uh... niente. Vi lascio alle vostre cose. Solo... Perché non mi hai detto che voi due eravate...» Mello giunse le mani insieme, «una coppia?»
«Light-kun e io non stiamo insieme. Come ti sei fatto un'idea simile?»
«Ah, beh... Light è incatenato al letto nella suite nuziale e tutto il resto, voglio dire...»
«Mello.»
«Sì?»
«Va' via da questa stanza.»
Il ragazzo indietreggiò e fece un piccolo sorriso forzato. «Sì, Ryuuzaki. Uhm... ci si vede a cena?»
«Forse.» L si stava ora concentrando sul bozzolo sotto le lenzuola, gli occhi socchiusi.
«Ok, ciao!» disse Mello, correndo fuori dalla suite senza aggiungere altro.
Dopo che Mello entrò inciampando nella stanza, Matt spense la decima sigaretta della giornata e gli chiese perché fosse così scosso.
La urla e i colpi che sentirono attraverso le pareti bastarono come risposta.
 
 
Mello si incamminò verso la piscina dove era Near, provato da quello che aveva visto nella suite nuziale e arrabbiato con Matt per avergli gettato in faccia un mozzicone di sigaretta chiamandolo
di nuovo 'fallito'. Distinse facilmente l'albino tra gli altri vacanzieri.
«Ehi, Checca Near.»
«Se mi chiami di nuovo così, brucerò la tua cioccolata.»
Un po' scosso, Mello sbuffò e si sedette, addentando la sua tavoletta di cioccolato in modo possessivo.
Senza guardarlo, Near continuò a giocare con il suo aereo e chiese: «Perché lo fai?»
«Che cosa? Mangiare cioccolato?»
«No. Perché mordi più di quanto possa entrarti in bocca?» Near iniziò a giocare con i capelli e fece "schiantare" il suo aereo sulla sedia di Mello.
«La mia bocca è più grande di quanto tu creda!»
«Non ne dubito.»
«Che razza di risposta è?!» Il biondo mise giù la cioccolata, si alzò, e afferrò aereo di Near.
«Rimettilo dov'era, Mello!»
«Vieni a prenderlo, Neeeear!» Senza dare all'altro la possibilità di afferrarlo, Mello lo gettò in mare.  Le altre persone sul ponte li fissavano e si allontanavano da lì.
Near ribolliva.
 
 
Il resto della giornata lo trascorsero tutti di cattivo umore: Matt andò in astinenza da videogame e fumò come una ciminiera, Mello mangiò cioccolato ed evitò il duo ammanettato, Near giocò con i suoi robot e pianse la perdita del suo aereo, L e Light non si parlarono.
Erano tutti contenti che mancasse solo un giorno.
 
 
 
Note finali
 
Finalmente, un primo assaggio di LxLight... durata circa quattro secondi! Nel prossimo capitolo si concluderà questa folle crociera tra sbronze, karaoke e umiliazioni.
A presto! ;)
 
 
   
 
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