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Autore: Rossy_chris    16/09/2015    1 recensioni
Ciao ragazze! Questa è la prima fan fiction AU che scrivo: Felicity è al college, fidanzata felicemente con Cooper. Una bella mattina incontra...Oliver! E questo incontro anche se all'inizio non lo ammette, la cambierà,totalmente. Ho avuto questa idea nel mezzo della notte e spero di svilupparla bene. Vi lascio un'anteprima:
"-Il suo biglietto non è timbrato signorina..-
-Cosa? Non è possibile!- iniziai a farfugliare, agitandomi. Sentivo il sudore scendere sempre più veloce sul mio viso e le guance avvampare.
-Mi sa che dovrò farle la multa..-
Lo vidi tirar fuori un block note e una stilografica fin troppo elegante per lo stipendio di un controllore.
-Può mostrarmi un documento?-
Sbattei velocemente le palpebre più volte e continuai a guardarlo imbambolata.
-No, mi scusi, ma ci deve essere un errore.-
Lui sollevò un sopracciglio ,sorpreso, e serrò le labbra, caricando di più il suo sguardo. Posò una mano sulla cintura del suo pantalone e respirò profondamente, gonfiando il petto.
-Un documento signorina..o sarò costretto a perquisirla.-
Ammiccò di nuovo, allentandosi il nodo della cravatta.
Deglutii rumorosamente.
-Che intende con uhm..- avvampai. –Perquisire?.-"
Genere: Angst, Satirico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Felicity Smoak, Oliver Queen, Un po' tutti
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Toc.Toc.Toc.
Mi mossi piano, senza aprire gli occhi. I tocchi alla porta della mia camera però non cessarono, anzi.
Toc toc toc toc.
-Un attimo!-
Urlai, trattenendo uno sbadiglio. Mi voltai e mi accorsi che Oliver non era più a letto. Sorrisi pensando che fosse lui con la colazione. Mi coprii con il lenzuolo e aprii la porta,pronta a tanta dolcezza.
-Felicity, dormivi ancora?-
La voce di mia madre era più bassa del solito. -e sei nuda!- sussurrò ancora, socchiudendo la porta.
-Mamma..- mi sentivo disorientata. Se non era Oliver...lui dove diavolo era finito? -Che ci fai qui?-
-Dobbiamo andare tesoro.- mi sorrise, preoccupata. -è mezzogiorno ormai.-
Sospirai,alzando gli occhi al cielo. -Scendo tra un minuto.-
Mi chiusi la porta alle spalle senza darle il tempo di rispondere. Corsi a sedermi sul letto,prendendomi la testa tra le mani. Riuscii a rivivere la notte appena trascorsa. Le sue parole dolci, i suoi baci. Mi aveva promesso di spiegarmi tutto e invece mi ritrovavo sola, un'altra volta. Non un biglietto, un messaggio, una chiamata. Gettai per aria le coperte, trattenendo un singhiozzo. Mi sentivo usata. Mi sentivo una stupida.
Raccolsi i miei vestiti, ma non riuscii ad indossarli subito. Sulla pelle avevo ancora il suo profumo.
Corsi sotto la doccia e piansi lacrime liberatorie. Ne avevo abbastanza di Oliver Queen. Sarei tornata a casa, a Los Angeles, con mia madre.
Quando glielo dissi,lei urlò dalla rabbia.
-Tu meriti tutto questo!- mi disse,portandosi le mani ai capelli. -Non puoi andartene,è tutto quello che hai sempre voluto.-
-Mamma ti prego..- non riuscii a trattenere le lacrime. -Ho bisogno di staccare un po' la spina, di andare via da qui.-
Lei mi strinse, addolcita. -Oh tesoro..- mi stampò un bacio sulla fronte. -Nessun uomo si merita le tue lacrime.-
-Co..come..lo sai?- singhiozzai ancora.
-Una mamma sente queste cose,piccola mia.- mi accarezzò una guancia, asciugandomi le lacrime. -Non devi avvertire nessuno?-
Sorrisi. -Vuol dire che mi farai tornare? A casa?-
Annuì, incupendosi. -Se è questo che vuoi..ma sappi che scappare non cambiarà le cose.-
-Non c'è niente da cambiare.-
-Intendo..- il suo sguardo si fece più sicuro. -I tuoi sentimenti.-
-I miei sentimenti?-
-Tu lo ami Felicity.-
Trasalii. Era così lampante? Avevo scritto in faccia "ti amo Oliver Queen?"
-Mamma,io..-
-Io non lo conosco, non so nemmeno che tipo sia. Ma conosco te. - Fece una pausa per darmi il tempo di respirare. -Solo un pazzo non ricambierebbe il tuo amore.-
Rimasi in silenzio cercando le parole giuste, ma non le trovai. L'abbracciai, stringendola forte a me. -Vado ad avvertire Tommy.-
Mia madre sorrise. -Va bene, ci vediamo in aereoporto.- La aiutai a salire in taxi e la salutai.
Aspettai che girasse l'angolo e poi telefonai a Tommy.
-Ehi..-
Sentire la sua voce mi fece sentire subito meglio. -Buongiorno dormigliona!spero ti sia piaciuto il soggiorno.-
-Tommy..-la voce mi uscì spezzata
-Che succede?-
-Sto andando via.-
-Cosa? Che significa?-
-Torno a Los Angeles, con mia madre.-
-Tu..cosa?- ripetè, nervoso. Poi seguì il silenzio. -Perchè?-
Non risposi.
-Per Oliver..-commentò, triste. -Felicity ti prego, pensaci bene.-
-Ho già fatto la mia scelta Tommy. Ho bisogno di stare da sola per un po'-
-Passa almeno a salutarmi. Ti prego.-
Riagganciai, sospirando. Per salutare Tommy sarei dovuta entrare alla Queen Consolidated.
Presi coraggio e mi avviai.
Una volta lì fuori provai a chiamarlo, ma non rispose. Sarei dovuta entrare. Mi presi qualche minuto per riflettere bene , ma alla fine entrai comunque. Presi le scale per evitare di incontrare Oliver in ascensore e me ne pentii subito. Una volta arrivata in cima avevo il fiatone.
Andai dalla segretaria, quello che una volta era il mio posto, e le chiesi di Tommy.
-Il signor Merlyn è appena uscito,signorina Smoak.-
-Cosa?-
Roteai gli occhi all'indietro. -Va bene.- sospirai. -Gli dica che sono passata.- Feci per andarmene, poi aggiunsi. -Ah e gli dica anche che lascio le mie dimissioni.-
La ragazza non battè ciglio alle mie frasi e si limitò ad annotare il tutto sull'agenda. -Buona giornata.- disse poi.
Mi avviai all'ascensore,troppo stanca per le scale. Le porte si aprirono ed entrai. Fu in quel preciso istante che lo vidi:
Oliver era di fronte a me, intento a parlare con sua madre e Laurel. Mi chiesi perchè lei fosse lì,ma poi non ci diedi peso. Era la sua ragazza,aveva tutto il diritto di esserci.
-Felicity..- i suoi occhi brillarono,mentre pronunciava il mio nome. Moira e Laurel alzarono lo sguardo verso di me.
-Addio..-sussurrai di impulso,sperando che non mi avesse sentito.
Tenni premuto il pulsante per scendere,ma Oliver fu più veloce. Bloccò le porte, infilandosi nel mezzo.
-Oliver!- sbottai, con gli occhi lucidi.
-Addio?-ripetè,nervoso. -che vuol dire?-
-Vado via.-
Mi guardò, sorpreso. -Felicity ti prego..lascia che ti spieghi.-
-Potevi farlo..-iniziai, stringendo i pugni. -Anzi avevi promesso di farlo.- lo sottolineai,arrabbiata. -ma sei scappato, di nuovo.-
Mi asciugai le lacrime,imbarazzata. Non avrei mai voluto piangere davanti a lui.
-Oliver..-
Laurel lo venne a chiamare. -Che succede?-
-Già Oliver..-Moira le era dietro. -Cosa sta succedendo?-
Riprovai a premere quel maledetto bottone,ma Oliver impediva alle porte di muoversi.
-Felicity..-Laurel alzò lo sguardo su di me. -Cosa significa?-
Oliver si voltò a guardarla, poi corse dentro da me. Prese il mio volto tra le mani e mi baciò, con una foga animalesca. Riuscii a scorgere la faccia sorpresa di Laurel mentre assistiva a quello spettacolo.
Le porte dell'ascensore si chiusero ed iniziammo a scendere.
-Non voglio che tu vada via.-
Lo sussurrò, con il viso nascosto tra i miei capelli.
-Sei stato tu il primo a farlo.- Commentai, scossa.
-La situazione è complicata...ti prego dammi un'altra possibilità.-
Sospirai. -Non posso.-
-Felicity..-
Si avvicinò di nuovo, ma io lo evitai. - Non avresti dovuto baciarmi davanti a Laurel. Ora cosa le dirai?-
Sorrise, impedendomi di uscire dall'ascensore. -Le dirò...beh...- rimasi in silenzio,aspettando che finisse di parlare. -Le dirò che ho scelto te.-
Il mio cuore saltò un battito. Dovevo uscire subito o lo avrei perdonato.
Mi feci furba e tenni premuto il tasto di allarme. Le porte si aprirono subito e lui fu costretto a spostarsi.
-Forse hai scelto troppo tardi..-
Iniziai a correre,pronta ad infilarmi nel primo taxi.
-Felicity!-
urlò il mio nome e corse dietro di me. -Promettimi che ritornerai.-
Non risposi nè mi voltai.
-Felicity!- continuò,disperato.
Salii a bordo dell'auto e lasciai che l'eco del mio nome si perdesse nel traffico di Starling City.
 
 
Quando arrivai all'aereoporto, mia madre aveva già fatto i biglietti.
-Ne sei proprio sicura,allora?-
Annuii e presi posto accanto a lei. -Sicurissima.-
 
Ore dopo, a Los Angeles.
 
-Signorina, signorina!-
Mi voltai,ma non vidi nessuno. Feci per chiamare mia madre,ma lei aveva già superato il check in.
-Signorina!-
Continuai a guardami attorno,preoccupata. Intravidi un'ombra muoversi tra i bagagli. Mi mossi,di scatto,pronta ad uscire fuori, ma venni trattenuta.
-Non così in fretta..- Sentii qualcosa colpirmi la testa e caddi supina. -Lei ha molto valore,non dovrebbe girovagare così lontano da Starling City.-
La vista era sfocata,ma giurai di aver già visto quell'ombra. Di aver già ascoltato quella voce.
-Oh,non si sforzi. È ora che lei faccia una bella dormita.-
La testa mi fece male di nuovo e non riuscii più a sopportare il dolore. Chiusi gli occhi e lasciai che il buio mi inghiottisse.
Angolo autrice: Ciao ragazze! La storia non doveva andare proprio così,ma ho avuto questa ispirazione improvvisa e mi sono innamorata della mia idea tanto da scriverla subito. Spero che l'effetto sia uscito bene, soprattutto l'incontro in ascensore :p
Se volete scoprire chi ha colpito Felicity,(di nuovo) aspettate con me il prossima capitolo. Grazie a tutte voi che seguite e recensite la storia *-*
 
 
  
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