Sono in un taxi. Come ci sono arrivata qui? E dove mi trovo? Sono con lui... Il vederlo mi fa accelerare il battito cardiaco. Sono passati mesi da quando mi ha lasciata. Ricordo ancora quella serata orribile. Neanche il cielo ha pianto come ho pianto io quella notte. Ricordo che quella sera ho desiderato di morire, e lo desidero ancora.
Desidero di morire ogni volta che ripenso a lui, a me e lui insieme, ai suoi occhi, al suo sorriso... non ha senso vivere questa vita senza lui al mio fianco.
Da quando mi ha lasciata io non vivo più, semmai sopravvivo. Le mie giornate sono vuote, in bianco e nero. Il vederlo mi rattrista ancora di più. Era la mia ancora, che prima mi ha salvata e poi mi ha trascinata sul fondo.
Siamo entrambi seduti sui sedili posteriori del taxi. Lo guardo. Tutto questo è reale? L'impulso di toccarlo è troppo. Gli sfioro la mano. Lui toglie la mano e si gira seccato dall'altra parte, verso il finestrino.
Le lacrime mi inondano gli occhi. Voglio morire.
Una macchina a tutta velocità che sfreccia verso di noi. Una frenata. Un impatto. Un dolore acutissimo. Il vuoto.
La vita è una piuma. Ci vuole un attimo a morire. Basta qualcosa che va storto e puhf... sei morto.

--
Questo è il primo capitolo, la storia è molto breve. Presto pubblicherò il secondo, spero che vi piaccia! :)