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Autore: EnderScribble    17/09/2015    1 recensioni
La sparizione della nave gemma e del suo equipaggio non è rimasta dimenticata sul Pianeta Natale delle Gemme... per questo Yellow Diamondha assoldato un famigerato cacciatore di taglie per scoprire che fine hanno fatto Diaspro, Peridot e Lapis Lazuli. L'incontro tra il cacciatore e le Crystal Gems però riserva delle rivelazioni non poco sorprendenti sul passato di Quarzo Rosa e l'inizio di una guerra tra le Crystal Gems contro il cacciatore e le sue aiutanti che rischierà di scatenare una seconda guerra tra il Pianeta Natale delle Gemme e la Terra
Genere: Azione, Guerra, Parodia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Era una tranquilla giornata a Beach City, Steven e Connie stavano aiutando Greg e le Gemme ad aggiustare la casa sulla spiaggia, sopra le loro teste volava alto un falco dalle ali argentee, scese e si posò sul parapetto del balcone a lisciarsi le piume delle ali, Connie e Steven si avvicinarono e lo accarezzarono. Era già da diverso tempo che l’animale volava nella zona e non sembrava aver paura degli umani, tanto che si lasciava accarezzare da loro, in disparte, Lapis osservava il mare con aria malinconica, Steven le si avvicinò –Hey… cos’è quella faccia? Sei preoccupata per Black?- -Un po’… ho sentito parlare di lui, so’ che difficilmente demorde dai suoi progetti…- -Cosa vuoi che faccia? Ha perso un braccio, la sua nave è distrutta e anche la sua gemma è stata danneggiata!- disse Ametista da sopra il tetto –Esatto- rispose Garnet rimettendo a posto la porta. Nonostante tutto, Lapis era ancora preoccupata… -Perla, Ametista- disse Garnet –Dobbiamo andare…- -Arriviamo! Vieni Steven…- Steven salutò Lapis e Connie e seguì le Crystal Gems, il falco argenteo si rialzò in volo sopra il mare –Secondo te dove sta andando?- chiese Connie a Lapis –Non so… forse a casa sua… o meglio, il suo nido…-. Il giorno dopo, l’animale aveva attraversato l’oceano fino ad arrivare sulle coste dell’Africa, continuò a volare nell’entroterra verso la Savana, in lontananza, il relitto di una nave aliena nera a forma di spina era stato trasformato in un campo base, una grossa sezione circolare sulla parte frontale era stata distrutta e mostrava un trono di metallo nero, i pezzi della nave erano sparsi intorno al relitto; seduto sul trono, davanti al relitto arrivò una motocicletta Harley Davidson mezza arrugginita con una grmma a forma di occhio al posto del fanale e con un grosso squarcio su di essa. La moto emise una luce nera e prese la forma di un essere umano: portava un cappotto sgualcito con diversi strappi alla fine, stivali neri e pantaloni bianchi e neri, aveva una fascia legata al braccio e portava un mantello con cappuccio che gli copriva la parte destra della faccia e l’intero braccio destro. Intorno a lui i branchi di animali brucavano tranquilli. Con la mano sinistra e destra provò ad evocare due pistole ma l’arma destra prima di formarsi del tutto scomparve e riapparve nella sinistra formando un unico grosso fucile –Di nuovo…- Black fece scomparire l’arma e si tolse il mantello: la parte destra della faccia era sfigurata da un grosso squarcio che partiva dalla sua gemma e continuava sulla testa, il braccio destro si era riformato sotto forma di tre spine di cristallo nero, due lunghe per le braccia e una più piccola da cui fluttuavano sei dita affilate. Black salì sulla nave e si sedette sul trono. In quel momento Midnight arrivò in volo e atterrò accanto ad esso: -Oh… mio povero maestro… che dolore per me, vedervi così ferito, così debole…!- -Risparmiami la ruffiana sibilante, Midnight! Sai ciò che ti viene detto, quindi niente!- lo stesso falco argenteo scese e si posò sul braccio di Amber che tramite l’interfaccia olografico ritrasformò il falco in un volatile meccanico –Amber a rapporto signore.- Black si gratto la parte interna della ferita piena di croste di cristallo nero –E che notizie ci porta la tua piccola spia?- Amber mise il palmo della mano sul petto del drone per qualche secondo prima di parlare –Le Crystal Gems si stanno dirigendo verso il deposito in cui abbiamo lasciato quella gemma danneggiata.- Black si alzò quasi a fatica –Mi hai fatto un grande favore rintracciando quel vecchio deposito…- mentre si grattava un pezzetto di pietra nera si staccò cadde a terra e divenne un piccolo insetto, Black lo prese e se lo rigirò tra le dita -…una volta intrappolate li dentro, le elimineremo e in possesso della tecnologia custodita in quel luogo, ci vendicheremo!- lasciò a terra l’insetto e lo schiacciò con lo stivale –Prepara il pod Amber…-. Poco dopo le gemme erano davanti ad una grossa costruzione rettangolare grigia, su un lato c’era un portellone d’accesso con dipinti sopra tre diamanti; uno giallo, bianco e blu. Accanto alla costruzione c’erano diverse armi conficcate nel terreno:-Cos’è questo posto?- domandò Steven –Questo era un deposito segreto delle gemme durante la guerra, qui venivano custodite le tecnologie più avanzate dell’autorità di diamante… perché siamo venute qui, Garnet?- questa sfondò il portellone ed indicò dentro –Ecco perché…- dentro c’era Peridot, solo che alcune parti del corpo erano deformate, gli occhi strabici e la bocca spalancata, sembrò accorgersi delle Crystal Gems ed emise un verso di paura… provò a fuggire ma non riuscì ad alzarsi, Perla si avvicinò ed osservò la sua gemma. Aveva diverse schegge. –Come miseri animali…- le Crystal Gems si girarono verso l’entrata, Black era lì, ritto in piedi con la schiena leggermente piegata in avanti e con indosso la mantella e il cappuccio -…mi mancava dare la caccia a qualcuno in questo modo!- Amber e Midnight entrarono armate rispettivamente di braccio-destabilizzatore e uncino –Sei stato tu a farle questo!?- urlò Garnet indicando Peridot, Black guardò la gemma a terra –Non avrebbe dovuto disertare! Io ho solo colpito la nave…- si tolse il cappuccio e la mantella, Steven stava quasi per vomitare di fronte alla testa distrutta di Black e al suo braccio, il cacciatore evocò le due pistole ma riottenne il fucile e lo puntò contro Garnet e fece fuoco. Il combattimento iniziò; Perla ed Ametista combattevano contro Amber e Midnight, Steven invece aveva portato Peridot al Tempio tramite il pod fuori dal deposito. Garnet colpiva Black con i suoi guanti e lui deviava i colpi con il suo fucile, la colpiva con il calcio e le sparava! Alla fine, Garnet riuscì a prendere l’arma del cacciatore e la schiacciò con i suoi guanti, Black provò ad evocarne un’altra ma ci volle un po’, e prima che ci riuscisse Garnet gli afferrò la mano di pietra e gliela distrusse! Black si ritrasse e Garnet lo colpì in pieno muso e lo scaraventò contro Amber, Perla sparò un colpo dalla sua lancia e colpì entrambe le gemme ma il colpo aveva danneggiato l’integrità della stanza; Garnet riuscì a prevederlo e fece uscire Perla e Ametista prima di dare un ultimo colpo a Midnight dritto nella gola danneggiando la sua gemma –No! Aaaargh!...- si accasciò in terra e vide il soffitto crollare sopra di loro. Intanto le gemme erano uscite dal deposito appena in tempo –Dobbiamo tornare dentro a riprenderle?- chiese Ametista –No…- le rispose Garnet -…ormai è finita, andiamo…- così le Crystal Gems tornarono al tempio. Sicure di aver vinto. Ovviamente si sbagliavano di grosso… -E’ l’occasione che ci serviva!- stava dicendo un tipo vestito da laboratorio con occhiali e barba; accanto a lui c’era un agente della CIA bruna e dalle origini asiatiche, entrambi erano davanti ad un monitor in una sala satellitare e guardavano il deposito distrutto –Ne è proprio sicuro dottore?- -Certo… la mia squadra ha speso anni a monitorare e a studiare le Gemme per conto del governo, siamo pronti per il salto finale… la loro costruzione!- e uscì dalla stanza seguito dal comandante. Tempo dopo in una base segreta poco distante da Beach City, la porta dell’ascensore si aprì e l’agente della CIA s’incamminò lungo il corridoio e gli venne incontro il professore –Quello che mi dicono alla Casa Bianca è vero? Le avete “ricreate”?- -Certo che si!- rispose il professore emozionato –Mi segua!- i due entrarono in un enorme laboratorio dove diversi scienziati erano al lavoro intorno a delle gemme rotte e scheggiate, al centro in una gabbia piena di computer c’era un piccola gemma magrolina con indosso una tuta bianca con striature grigio chiarissimo, capelli bianchi sparati disordinatamente e stivali fusi con la tuta e una gemma simile ad un diamante sulla mano sinistra –Sono anni ormai…- stava dicendo il professore all’agente -…che studiamo le gemme! Abbiamo raccolto diversi campioni e spiato quelle che vivono attualmente a Beach City, finalmente però, possiamo ricrearle!- -Perché non lo avete fatto prima?- chiese –Be’, ci mancava una gemma completa, quelle che avevamo erano tutte danneggiate e incomplete!- indicò tre contenitori: uno conteneva dei cristalli neri, il secondo una palla d’ambra rotta e una gemma viola incrinata. –Queste sono danneggiate, certo, ma almeno sono complete!- poi indicò la gemma prigioniera –Questa signorina sta analizzando le menti dentro le gemme- la gemma si girò verso l’agente –Signora, questo non è legale! Le gemme non farebbero mai questo al prossimo! Certo, conquistiamo mondi e schiaviziamo mondi! Ma la cosa finisce lì…- il professore premette un pulsante ed elettrificò la gemma –AAAAAAH! Avrò la mia vendetta!- i due uscirono dal laboratorio ed entrarono in una sala in cui tre gemme erano poste su un piedistallo dentro a delle gabbie in vetro fortificato. –Loro sono…- -Obsidian, Spessartina e Baryte… rispettivamente Schorl, Amber e Midnight! Ammira…- si avvicinò ad una manopola davanti ad Obsidian e la girò: la gemma si illuminò di nero e generò un corpo… era alto tre metri ed indossava una tuta battaglia nera, aveva spalliere appuntite, pantaloni larghi fino alla coscia che poi si interrompevano dentro a degli stivali, al centro del petto la gemma di ossidiana; la testa era coperta da un elmo di pietra nera che copriva naso e bocca e che finiva in una grossa cresta appuntita davanti, gli occhi coperti da una visiera opaca. –E’ imponente…- -Già…- convenne il prof. –Non solo abbiamo messo l’anima di una gemma in un’altra ma l’abbiamo addirittura modificata! Più forte, veloce e con un design nuovo! La sua arma è un enorme spada ma è anche in grado di generare ossidiana sul suo corpo- premette due tasti, e Obsidian evocò una spada a doppio taglio dal petto e generò uno scudo fatto di ossidiana dal braccio, il professore ripremette i tasti e la spada e lo scudo scomparvero –Vieni, ti mostro come li abbiamo creati!- mentre se ne andarono l’agente ebbe l’impressione che Obsidian la stesse fissando, poi un secondo scienziato rigirò una manopola e rientrò nella sua gemma. La terza stanza era un secondo laboratorio, al centro un grosso macchinario a forma di clessidra, al centro c’era un contenitore e la parte inferiore era collegata a dei computer: -Qui è dove scannerizziamo le informazioni contenute nelle gemme, le modifichiamo e poi tramite questo macchinario le trasferiamo dentro a delle nuove gemme!- i monitor erano accesi e lavoravano al genoma di una gemma –Ne state creando un’altra?- -No, per ora stiamo ancora modificando i dati genetici di Obsidian… ma presto inizieremo la fase due: una gemma totalmente creata da noi e senza genomi di base presi da altre gemme!-, entrarono in un ascensore e arrivarono allo studio privato del professore, questi prese una bottiglia di vino e riempì due bicchieri –Questo sarà un grande passo per noi!- diceva –Un futuro diverso da come lo immaginavamo! Queste gemme hanno così tante funzionalità… militari, domestiche ed esplorative!- -Per un futuro migliore!- disse l’agente alzando il bicchiere di vino –Per un futuro migliore…- concordò. In quel momento entrò un militare –Professore, la Crystal Gems sono in azione… procedere?- -Certo, attivate i pod!- -Che cosa succede?- -Il collaudo, stiamo mandando la nostra squadra a fare il lavoro delle Gemme… possiamo assistere dalla sala di comando!- scesero nella sala di comando, due su tre monitor erano accesi e mostravano le visuali dagli occhi i Spessartina e Baryte e altri schermi più piccoli che li visualizzavano dal satellite –Procedere al teletrasporto!- ordinò, il muro dietro di loro si aprì e si spostarono sopra un grosso pod per il teletrasporto e si smaterializzarono all’istante… Intanto le Crystal Gems erano alle prese con un enorme gemma corrotta a quattro zampe con un busto triangolare, due grosse braccia artigliate e una bocca piena di denti affilati con sopra una gemma circolare gialla al posto dell’occhio. Perla cercava di colpire l’occhio del mostro mentre Ametista lo legava per le zampe! La gemma però si liberò, afferrò Perla ed Ametista e si preparò a colpire Garnet con un terzo braccio da dietro la schiena! Improvvisamente dei colpi laser colpirono la bocca del mostro che lasciò cadere Perla e Ametista addosso a Garnet; da dietro una roccia saltarono due gemme, entrambe indossavano una tuta da mercenario con dei rinforzi sugli avanbracci, le gambe, le spalle e sul petto, una cintura e una maschera che gli coprivano gli occhi e capelli a caschetto, la differenza era che la prima aveva la tuta e la pelle arancioni con strisce gialle ocra e la seconda blu con strisce viola scuro! La prima aveva la sua gemma sull’avambraccio destro e la seconda sul sinistro, quest’ultima aveva proprio il braccio trasformato in un fucile rettangolare con una parte circolare al gomito, sotto un meccanismo con dei tubi blu fosforescenti e un caricatore rettangolare; in mezzo era visibile la canna con dentro la sua gemma roteare al centro. Si chinò a terra e Spessartina saltò sulla sua schiena, roteò a mezz’aria trasformando la mano destra in un fucile uguale a quello di Baryte solo che era rosso e arancione, sparò una sequenza di colpi dritti all’occhio della gemma corrotta facendola esplodere in una nuvola gialla. Spessartina raccolse la gemma e ritornò al pod di teletrasporto, intanto il professore e l’agente avevano assistito al combattimento –Ottimo lavoro signori!- si complimentò con i soldati che avevano comandato le due gemme –Che ne pensa?- domandò all’agente –Farò sapere ai miei superiori, ovviamente mi aspetto che abbiate registrato tutto…- -Certamente… manderò subito le registrazioni ai servizi segreti!-. Le Crystale Gems si erano appena rialzate da terra, Ametista era finita sui capelli di Garnet che si rialzò facendo cadere l’amica –Ma quelle chi erano!?- chiese Perla facendo scomparire la sua lancia –Non lo so’… ma dobbiamo scoprirlo!- rispose e corse verso il pod, arrivò in tempo per vedere il pod attivarsi, tutte e tre lo utilizzarono e videro le due gemme schizzare via e le seguirono fin dentro ad un laboratorio –Dove siamo finite?- chiese Ametista guardandosi attorno, notarono poi le due gemme entrare in due ascensori che le riportarono nelle loro postazioni mentre le Crystal Gems fecero irruzione in una stanza a caso, al centro c’era il macchinario a forma di clessidra, Perla si avvicinò ed osservò i vari monitor dei computer –Oh cielo! Garnet… guarda qui!- -Lo so…- rispose serrando i pugni e generando i guanti dimensionali -…gli umani ci stanno ricreando!!!- colpì il macchinario e iniziò a distruggere tutto; gli allarmi cominciarono a suonare, Garnet sfondò il muro ed entrò nella sala di ricerca –Ragazze! Sono Zircky! Fatemi uscire dalla scatola di Frankestein!!!- Ametista distrusse la gabbia e la gemma le saltò sulla spalla, subito un gruppo di soldati seguita dal professore e dall’agente entrarono puntando le loro armi contro le gemme –Vi ordino subito di andarvene! Questa è proprietà del governo!- disse –Loro non sono di vostra proprietà!- rispose Garnet –Mostreremo al mondo quello che ci state facendo!...- -Il mondo? Il mondo approverà… nessuno sa che esistete, a chi crederanno? A delle aliene o a noi?- -AAAARRGH!!!- Garnet si avventò sul professore e lo gettò a terra, Ametista e Perla puntarono le loro armi contro i soldati creando una situazione di stallo –Avanti, fallo… colpiscimi e mostra al “mondo” la tua natura!- Garnet fu costretta a lasciarlo libero e fece scomparire i guanti –Andiamocene…- disse fredda e tutte e tre uscirono –Aspetta! Ve ne andate così!? Senza vendetta?- disse Zircky seguendole. Subito gli umani tornarono in sala di comando –E’ una grande occasione per testare Obsidian… a che punto è il suo genoma?- -Be’…- rispose un giovane scienziato –Abbiamo ancora qualche dettaglio da terminare ma è pronto per combattere!... ma non l’abbiamo mai visto su un terreno civile…- -C’è una prima volta per tutto!- il monitor centrale si accese e la gemma fu lasciata libera fuori dal laboratorio. Le Crystal Gems erano ormai vicine a Beach City… -Correte…- disse Garnet fermandosi ed evocando i guanti –Come sarebbe a dire?- domandò Perla, ma Garnet si era già voltata e messa in posizione d’attacco –Ho detto di andare!- le altre tre corsero verso la città, Garnet vide in lontananza una grossa motocicletta nera con un rombo di ossidiana al posto del fanale. Il mezzo s’illuminò e assunse l’aspetto di un guerriero più alto di Garnet: senza dire una parola le sue mani si ricoprirono di ossidiana creando una copia di quelli di Garnet e provò a colpirla in faccia; la gemma evitò il colpo e ricambiò con una ginocchiata al busto di Obsidian –Non farlo perdere! Avanti!- incitava il prof. Il combattimentò andò avanti a furia di pugni e calci. –Tu non hai anima!!!- urlò Garnet colpendo alla spalla, inaspettatamente l’ossidiana che ricopriva la sua bocca e il suo naso scomparve e anche la visiera mostrando il suo volto e l’occhio destro coperto da una “benda” d’ossidiana –E’ per questo che non ho paura!- rispose e il suo volto tornò come prima; intanto i militari avevano qualche problema dentro la sala di comando –Come sarebbe a dire che non lo controllate!?- sbraitò il professore –Controlliamo solo i sistemi motori… ma il 65% della gemma è fuori controllo!- -Fatelo rientrare! Immediatamente!- -Subito signore…-. Obsidian bloccò Garnet per il braccio e la lanciò verso la città prima di cambiare forma di nuovo in una moto. –Ricontrollate il genoma di Obsidian… lo voglio operativo entro venerdì…- si avviò verso il laboratorio seguito dall’agente CIA –Professore, non sono sicura che il governo vedrà di buon occhio la faccenda…- -Tu digli solo che la situazione è sotto controllo… trasferiremo i prototipi in una seconda base dall’altra parte del mondo insieme a tutte le altre gemme…- l’agente se ne andò ma sopraggiunse lo scienziato di prima –Signore, Obsidian è stato…- -…un fallimento! E ha parlato! Non era programmato per farlo… scoprite subito il perché!- e lo congedò. Garnet intanto era tornata dolorante al Tempio… appena Perla e Ametista la videro la portarono in casa, dentro c’erano Steven insieme a Lapis mentre Zircky guardava la tv. –Com’è andata?- domandò Perla –Quegli umani… non sanno il pericolo che corrono! In quella gemma, ho avvertito una presenza… la presenza di Black Schorl!- -Il cacciatore di taglie?- -Voi umani vi siete cacciati in un bel guaio!- Zircky spense e saltò giù dal letto –Da dove pensate abbiano preso le menti per quelle gemme? Avevano la nostra storia e la nostra tecnologia tramite le gemme corrotte... ma gli servivano gemme complete per crearne di nuove! Hanno scaricato le loro menti, lo so, ero incaricata della decriptazione e del trasferimento della loro energia, niente ferie, niente assicurazione e pausa caffè, e la sua energia non era tanto inattiva… forse adesso la sua gemma sarà anche l’ossidiana e il suo corpo radicalmente diverso… ma quelli sono solo Schorl, Amber e Midnight reincarnati! Si sono solo fatti trasferire in corpi più forti e potenti…- -Quali sono i suoi piani?- domandò Garnet decisa –Vuole impadronirsi dei portali! Una tecnologia delle gemme capace di viaggiare nel tempo e nello spazio, ma non come i pod, i portali possono trasportare anche navi, eserciti e tutto il resto… vuole scatenare una seconda guerra contro la Terra e solo per vendicarsi su di voi e sugli umani che lo hanno imprigionato!- -Una seconda guerra!?- Perla era stravolta –Non potremo fronteggiare una seconda guerra… se Black porta un esercito qui è la fine per noi…- -Voi stupidi umani vi siete uccisi da soli… ma non è un problema mio, finalmente libera, ha giocato tutto a mio favore!- ed uscì dalla casa ma fu fermata da Ametista –Cosa facciamo ora?- chiese Lapis preoccupata –Proviamo ad avvisarli…- suggerì Steven. Il professore controllava i computer mentre gli altri scienziati cercavano di rimettere apposto, il suo telefono squillò: -Pronto, chi parla?- -Sono Steven Universe… un membro delle Crystal Gems, devi sapere una cosa… Obsidian vi sta controllando!- -Di che parli ragazzino?- -E’ Black Schorl… voi non lo sapete ma c’è un motivo se il suo menoma vi da’ dei problemi…- -No!- sussurrò Zircky con un cartello su cui c’era scritto quello che Steven doveva dire –Genoma! Con la G!- -Ehm… genoma, volevo dire genoma…- e continuò a leggere -…giusto?- il prof era teso –E’ impossibile… abbiamo fatto dei test e ha sempre obbedito! Lo abbiamo specificamente programmato…- Garnet si affacciò al telefono –Era programmato anche per parlare?- ora lui era davvero in difficoltà –Lo so’ che lo hai sentito prima… a voi la scelta- il prof spense il telefono e subito corse verso le tre gemme e spense tutti i sistemi attorno a loro. Sentì però una strana energia provenire dal rombo di ossidiana e degli strani sussurri. La gemma esplose di una luce nera che sfondò il vetro e assunse la forma umana senza però avere la maschera formata dalla pietra sulla bocca e sul naso e dalla visiera e un sesto dito d’ossidiana si creò tra l’indice e il pollice: -IO SONO OBSIDIAN!!!-. Il prof corse subito fuori mentre Obsidian colpiva i piedistalli –Sorgete, sorelle mie! Poiché io vi offro la libertà!- Baryte e Spessartina si ricrearono uguali a prima, solo che Spessartina al posto della mascherina aveva i soliti occhialetti 3D e le cuffie con microfono e Baryte due mantelli corti di forma rettangolare –Distruggete questo posto!- le due gemme evocarono i loro fucili laser e fecero fuoco su tutti gli umani che vedevano. Il professore corse fuori attraverso l’hangar insieme all’agente e salirono sulla macchina. Le tre gemme artificiali raggiunsero l’uscita anche loro attraverso l’hangar, Obsidian osservò i vari jet nella capanna e si trasformò in una versione ridotta di uno di loro, Spessartina e Baryte fecero lo stesso e volarono fuori dallo stabilimento e ricambiarono forma su una montagna nelle vicinanze. –Qual è il piano, maestro?- domandò Baryte –Amber rintraccia subito la posizione dei portali!- la gemma arancione silenziosamente generò un interfaccia olografico dalle cuffie e si collegò a diversi satelliti, dopo qualche minuto spense l’interfaccia –I portali si trovano a sud-est rispetto alla nostra posizione attuale.- -Eccellente… però ci serviranno dei rinforzi… seguitemi!- ripresero le sembianze dei jet e volarono verso una landa desolata di terra viola, atterrarono in forma umana davanti ad una gola le cui pareti erano piene di buchi e aggrappati c’erano enormi droidi –Signore.- disse Spessartina –Il Giardino non è in condizioni per creare un esercito.- -Quanti ne può produrre?- la gemma fece qualche calcolo dall’interfaccia –Circa una ventina. Massimo trenta. Non assicuro però delle gemme potenti.- -Fai quel che puoi…!-. Spessartina scese giù nel livello inferiore e cominciò a lavorare ai comandi principali, diverse luci si accesero sulle pareti rocciose, i droidi si riattivarono e ventisei gemme di diverso colore subito sbucarono dalle pareti –Gemme create così in fretta di solito non durano molto.- fece notare Spessartine –Non importa, presto avremo un esercito come si deve… in marcia!- tutte le gemme si trasformarono in diversi oggetti o animali volanti e seguirono i tre jet verso sud. Garnet si alzò di scatto con l’aria stravolta mentre Perla usciva dal pod di teletrasporto con la lancia in mano –Garnet! E’ successa una cosa tremenda al Giardino dell’infanzia!- -Lo so’…- -Cosa è successo?- chiese Steven –Obsidian ha utilizzato il Giardino per creare un gruppo di gemme, dobbiamo subito trovarle prima che trovino noi…- -Fossi in voi mi preoccuperei di più per quello che vuole trovare Obsidian!- disse Zircky indifferente –Giusto!- Connie scese dal divano –Lei ha parlato dei portali…- -Obsidian sa che proverete a fermarlo...- continuò Zircky -…quelle gemme sono solo uno scudo che userà per fuggire con il meccanismo e se lo farà non ne uscirà niente di buono!- -Dove si trovano i portali?-. Le Crystal Gems insieme a Steven, Connie e Lapis si teletrasportarono davanti ad una grande giungla in mezzo alle montagne dalle quali scendevano immense cascate che formavano un fiume intorno ad una grande torre azzurra con una grande gemma gialla in cima. Dall’alto Obsidian e le sue seguaci videro le Crystal Gems: -Sono le Crystal Gems… voi, distruggetele!- metà delle gemme obbedirono e corsero nel folto della giungla, Obsidian entrò dentro la torre: le pareti erano ricoperte da grossi cristalli bianchi con all’interno una luce gialla –Prendetene quattro e usateli per trasportare gli altri!- Baryte li portò fuori e li lasciò fluttuare ad un centimetro dal terreno in cerchio, le gemme sprigionarono una colonna di luce blu che non lasciava vederne l’interno e cominciarono a trasportare i portali al suo interno. In lontananza le Crystal Gems videro la colonna e corsero all’impazzata. Connie e Steven erano fianco a fianco, lui armato di scudo e lei con la Spada della Rosa, improvvisamente una gemma verde sbucò dalla vegetazione armata con una lancia, Steven deviò l’attacco e disarmò la gemma mentre Connie le tagliò la testa ed essa esplose insieme al resto del corpo, raccolse la gemma e seguì il resto della squadra che in quel momento era sotto attacco! Garnet era alle prese con due gemme, una marrone e una grigia mentre Lapis immobilizzava un’altra gemma verde e la scagliava contro altre quattro. –Steven!- urlò Garnet –Vai con Lapis e Connie alla torre! FERMATE OBSIDIAN!- -Steven, Connie, venite qui- Lapis indicò ai due ragazzi di seguirla, durante il tragitto vennero attaccati da un paio di gemme ma raggiunsero la torre… -Diamante Rosa!- Obsidian fece comparire la maschera di ossidiana e la visiera, evocò lo spadone nero e saltò giù e colpì Lapis mettendola ko , Steven e Connie si fusero rapidamente e bloccarono il primo colpo di spada della gemma, risposero con fendente al fianco e con un colpo di scudo in faccia ad Obsidian, lui non demorse e provò a rompere la loro difesa e sferrare un fendente. I due pararono anche questo attacco e riuscirono a disarmarlo e affondarono la spada verso il petto, lui trasformò le sue mani in due lame di ossidiana il tempo per deviare l’attacco ed evocare una seconda spada: alla fine distrusse lo scudo, li gettò a terra e con una mossa riuscì a rubare la Spada della Rosa che impugnò con la mano sinistra… -Pregate che il vostro dio sia misericordioso come dicono…- alzò le spade pronto per finire la fusione, quando dalla giungla fu lanciata una gemma addosso ad Obsidian che perse le due armi, afferrò la gemma blu per la gola dove era posta la sua gemma e la schiacciò riducendola in polvere –Cosa sta succedendo!?-. Altre uscirono dalla giungla, una si voltò armata di arco che puntò davanti ma una lancia le colpì la testa trapassandola e facendola esplodere, mentre le altre si arrampicarono impaurite sulla torre… dalla boscaglia arrivarono le Crystal Gems armate. Black fece scomparire la spada e andò dentro la torre urlando alle gemme di attaccare, gli ultimi portali erano stati trasferiti oltre la colonna di luce insieme a Baryte e Spessartina. Obsidian provò ad entrare –Non lo farai!- Stevonnie lanciò lo scudo alla base dei quattro portali e il collegamento fu interrotto –No!-. Le Crystal Gems si lanciarono all’attacco contro le ultime gemme da combattimento, Obsidian riuscì a colpire un ultima volta Stevonnie facendoli separare e si dileguò nella giungla. Il combattimento fu aspro, ma alla fine tutte le gemme furono distrutte e chiese dentro le bolle. Garnet si avvicinò ai quattro pilastri di pietra bianca e li prese. –Obsidian è riuscito a portare con se il resto dei portali, ma forse con questi abbiamo una possibilità…- disse Perla cercando di essere ottimista, le altre non risposero, Steven e Connie svegliarono Lapis, -D’ora in poi dobbiamo essere pronte…-diceva Garnet -…una seconda guerra sta per cominciare…- le altre annuirono e fecero ritorno al pod di trasporto, da una montagna Obsidian osservò il pod accendersi: -Ci incontreremo ancora Crystal Gems… poiché io sono rinato!- detto ciò si ritrasformò in un jet e volò via… fuori dal pianeta…
   
 
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