FINO ALL'INFERNO

 

 

Morse il filtro della sigaretta con forza, ritrovandosi qualche fastidioso filo di tabacco sulla lingua mentre i pugni si stringevano fino a sbiancare le nocche.
Quel dannato baka dalla testa ammuffita!
Perché diamine doveva sempre comportarsi da incosciente a quel modo?!
Perché doveva sempre finire pestato e in fin di vita?!
Chiuse gli occhi ripensando alle parole di Chopper e si premette due dita sulle palpebre serrate.
Potevano solo aspettare, così aveva detto il piccolo medico. Una prognosi che aveva ripetuto già tante, troppe volte.
Non era della volontà di Zoro che dubitava ma per quanto fosse forte era pur sempre umano. Quanto poteva sopportare il fisico di una persona prima di spezzarsi del tutto??
Sbuffò un po' di tabacco rievocando contro lo spirito di conversazione le fasi della battaglia.
Lo sapeva fin troppo bene dove aveva sbagliato, dove avevano sbagliato tutti e due. Era stato come a Thriller Bark, era intervenuto per difenderlo.
Cazzo!
Doveva imparare, imparare a stargli lontano quando combattevano!!
Si passò una mano sul volto.
Sapeva che era inutile, non ci sarebbe mai riuscito perché la forza che lo attirava dove si trovava Zoro era il suo bisogno di difenderlo, era la stessa forza che aveva fatto agire d'impulso lo spadaccino e prendersi quel proiettile in pieno petto per fargli da scudo.
Aspirò un po' di tabacco puntando gli occhi all'orizzonte.
Non poteva cedere allo sconforto, lo sapeva.
Doveva crederci, credere che ce l'avrebbe fatta, glielo doveva.
Sorrise nella luce arancio del tramonto Sanji. Sì, Zoro ce l'avrebbe fatta ma comunque non aveva nulla da temere. Perché lo sapeva fin troppo bene, Gambanera, che sarebbe andato anche fino all'inferno a riprenderselo.