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Autore: Charly_Baby    18/09/2015    2 recensioni
Arrivi a un punto, dove ti guardi in giro e tutto ciò che vedi sono macerie e specchi rotti, castelli in aria crollati sulle tue spalle senza che tu potessi farci niente. E' così, arrivi ad un punto della tua vita in cui tutto ciò che puoi fare è restare inerme mentre tutto ciò che avevi ti viene strappato via dalle mani. E tra quelle macerie cercherai sempre quel piccolo pezzo che ti ha reso completo, un pezzo di te stesso per cercare di rialzarti e combattere ancora senza ripensamenti.
[...]
"Io sono vivo, e tu, beh, no."
***
Il loro amore sarebbe bastato a riunirli anche quella volta?
//SEQUEL
Genere: Fluff, Mistero, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson, Niall Horan, Nuovo personaggio
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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I.




 
«Lou, attento ai piedi.»

Louis per poco non cadde dal marciapiede, aggrappandosi subito dopo al suo ragazzo che sorrise e lo prese in tempo. Gli mise un braccio intorno alla vita per sorreggerlo e si preoccupò di aggiustare la benda che copriva l'occhio azzurro di Louis, per non farlo sbirciare. Harry quella notte si era portato con se un paio di buste per la sorpresa che avrebbe voluto fare al suo piccolo Lou, e ovviamente, quando era arrivato da Zibet, si era dovuto subire un Louis particolarmente curioso e interessato a ciò che potessero contenere quei due sacchetti bianchi. Harry li aveva tirati dietro la sua schiena impedendo a Louis di toccarli e sbirciare dentro, ricavando così un bel broncio sul viso dell'altro. Harry lo aveva baciato, perchè il suo piccolo era così bello quando faceva il broncio; poi lo aveva avvertito della sorpresa che era in serbo per lui e gli aveva detto di prepararsi - come se lui non indossasse sempre la solita tunica nera - e che lui sarebbe andato da Niall ad avvertirlo che quel giorno non ci sarebbero stati. Perchè Harry aveva organizzato di uscire. 

Harry si era incamminato dal suo migliore amico, portando con se le due buste bianche per non fare in modo che Louis non ci guardasse dentro. Quando arrivò dalla nuova casetta di Niall, non si stupì affatto di non vederlo lì, quindi sospirò e si avviò un pochino più in là, alla ricerca di un biondino segretamente innamorato di una foto. Dopo un paio di passi Harry lo vide intento a guardare il terreno; era seduto per terra davanti a quella tomba che ormai era diventata molto importante per il biondo; e giocava con l'erbetta incolta. 


«Hey Nì.» lo salutò, e il biondino alzò subito la testa a sentire la voce del suo migliore amico chiamarlo. Niall sorrise e lo salutò di rimando, intimandogli di sedersi pochi attimi lì con lui.

 
«Come mai quelle buste?» gli chiese, con il labbro tra i denti cercando di fermare il sorriso che stava crescendo, perchè Niall aveva già capito che Harry era intento ad organizzare qualcosa per il suo ragazzo.  

«Voglio portare Louis alla Dorney's» Niall lasciò scappare il sorriso fiero e dolce, che fece sorridere di rimando Harry, felice che il suo migliore amico non l'avrebbe preso per pazzo. «Una notte mi ha raccontato che non c'è mai andato e volevo fargli una sorpresa.»

«E allora che stai facendo ancora qui, corri da lui e fallo divertire!» Niall esclamò, alzando gli occhi e le braccia al cielo, fingendo di essere spazientito, lasciandosi sfuggire un sorriso tenero. Il suo Harry era innamorato di una persona speciale, lo sapeva, e adesso non avrebbe sofferto più come aveva fatto in passato. Adesso c'era lui che poteva sostenerlo da vicino, e poi c'era Louis che non avrebbe mai fatto male al suo Hazza.

«Ti voglio bene, Nì. Grazie.» Harry gli sorrise, si alzò e poi corse verso l'amato impaziente di aspettarlo. 

«Grazie a te, Haz.»




Ora si trovavano a pochi passi dalla Dorney's e ad Harry gli tremavano le mani; e se non gli fosse piaciuto? Avevano fatto fatica a uscire dal cancello, visto che Louis era bendato e ogni qual volta Harry gli diceva che ci fosse uno scalino, Louis rischiava di cadere e rompersi qualche osso - non che provasse dolore o altro, ma poi quella giornata si sarebbe rimandata, e Harry non voleva. O adesso o mai più, si era convinto. 

«Siamo arrivati?» Il tono spazientito di Louis fece ridacchiare Harry che lo strinse ancora di più a se, dal fianco che ancora teneva ancorato al suo.

«Quasi, piccolo.»

Dopo altri due minuti di silenzio, Harry si fermò e fece girare Louis in modo da avercelo davanti. Scrutò il suo viso in silenzio, perdendosi in quella perfezione che aveva davanti e chiedendosi come avesse fatto Louis ad innamorarsi di lui. Harry molte volte si era chiesto del perchè avesse scelto lui, o perchè non lo avesse ancora rifiutato per quelle miliardi di imperfezioni che aveva, o altre miliardi di paranoie che gli offuscavano la testa. Una di queste, in particolare, gli aveva scavato un punto fisso: perchè Louis vuole un vivo, accanto a se? 

«Harry?» Louis lo risvegliò da quei pensieri che lo stavano mangiando vivo, pur di trovare una risposta sensata. «Che succede?» il tono di Louis, adesso più che spazientito sembrava preoccupato. Harry si preoccupò subito di rassicurarlo.

«E' tutto okay, scusa. Comunque siamo arrivati, piccolo.» Harry ridacchiò quando vide il sorriso luminoso che illuminò il volto di Lou.

«Posso togliermi la benda, vero? Vero?» L'altro, in risposta, posò le sue mani sulla nuca di Louis per sciogliere il nodo. Quando Louis riacquistò la vista - si fa per dire -, la prima cosa che vide fu gli occhi verdi del suo ragazzo che, preoccupati, lo scrutavano per vedere una sua reazione. Girò il capo e scrutò un'edificio alto e chiuso, delle finestre poste in alto occupavano gran parte della struttura come per prendere gran parte di raggi solari al giorno, e purtroppo non permettevano di vedere all'interno visto che erano tanto in alto. La scritta blu Dorney's era gigantesca e saltò subito all'occhio di Lou che la lesse, non capendo comunque di cosa si trattasse quell'edificio. Si girò confuso verso il suo ragazzo, che lo prese per mano e lo condusse verso l'ingresso.

«Non è aperta, ma il marito di mia madre lavora qui, e quindi ha le chiavi.» gli spiegò, come per rassicurarlo.

«Mi spieghi cosa è tutto questo?» Louis strinse le labbra in una linea ritta. Odiava non sapere le cose e questo non gli piaceva per niente visto che Harry non si degnava di rispondergli. Harry sorrise sornione e lo condusse per primo all'interno. C'erano delle macchinette del caffè alla sua destra; a sinistra un bancone; mentre al centro un grosso corridoio che portava a una vetrata. Louis fece una corsetta fino a quest'ultima per poi... bloccarsi. Rimase completamente incantato dalla quantità di azzurro, o dalla luce della luna che faceva vari strani giochi di luce sull'acqua.

«Sorpresa, piccolo.» Harry lo afferrò da dietro, abbracciandogli il petto e posando il mento sulla sua spalla. Girò un po' la testa per osservare l'espressione scioccata del compagno, e sorrise capendo di averlo reso felice.

«O mio Dio, Harry!» Si girò di scatto e lo abbracciò, per poi prendergli il viso con le mani e baciarlo appassionatamente. Uno scontro di labbra leggero e gentile, come se fosse un grazie speciale da poter dargli. Tutto questo con lo sfondo della gigantesca piscina in marmo azzurro. 



«E' fredda!» Louis lo urlò, una volta essersi buttato in acqua. 

Dopo essersi baciati per molto tempo, Harry diede uno dei due sacchetti a Louis, che subito si buttò a capofitto ad aprirlo, trovandosi due panni, uno giallo e l'altro verde; Louis li prese in mano e quando capì che erano costumi da bagno riempì nuovamente il viso di Harry di baci. Si erano recati in fretta e furia agli spogliatoi sulla sinistra della grande vetrata, e dopo essersi scambiati effusioni anche lì, entrarono nella sala dove la piscina faceva da dominatrice. Louis si era buttato immediatamente, quasi pentendosene un minuto dopo per l'acqua fin troppo fredda. 


«Harry, dai, vieni qui!» lo richiamò con un sorriso , cominciando a nuotare come meglio poteva. Harry ridacchiò quando lo vide in difficoltà a stare a galla e subito si buttò per andare a reggere quel piccolo bambino. Spuntò dall'acqua facendo spaventare Louis che non si era accorto di averlo così vicino, per poi appoggiarsi alla spalla del fidanzato che, al contrario, toccava perfettamente il fondale coi piedi. Harry rise, prendendosi gioco di lui, e Louis diede un piccolo pugno sul petto dell'altro. 

«Non vale così, tu sei più alto.» Louis mise il broncio, incrociando le braccia al petto quando Harry lo prese dalla vita per appiccicarselo addosso. 

«Oh, si che vale.»

Harry lo appoggiò al muretto, appoggiandosi di conseguenza a lui sul corpo dell'altro, sovrastandolo. Gli prese a baciare il collo che ora sapeva un pochino di cloro, mettendogli le mani sul petto, accarezzandolo. Louis gemette quando Harry prese a mordere una porzione di collo dietro l'orecchio. Harry sorrise, perchè sapeva che quel punto faceva ansimare Louis ogni volta. Si staccò piano, lasciando ancora qualche bacio qua e là, sorridendo al suo piccolo che ora lo guardava con tentazione. Si studiarono, prendendosi tutto il tempo del mondo, non tralasciando il minimo dettaglio. Il riccio guardò come i capelli bagnati di Louis si appiccicavano sulla sua fronte, rendendolo tenero; o come le goccioline d'acqua scendevano piano, accarezzando il suo viso. Guardò come sulla guancia sinistra ci fosse un po' di pelle morta, lasciando intravedere al di sotto. E come quella visione gli attraversò la mente, il pensiero che molte volte gli appariva riemerse a galla; Perchè io? Perchè vivo? Tutte le volte non trovava un buon proposito sul perchè Louis avesse scelto proprio lui, e non qualcuno come lui, qualcuno morto che alloggiava nello stesso cimitero. Ci sarebbero stati meno disguidi, Louis sarebbe stato più felice, e Harry si sarebbe trovato un uomo con della pelle viva, con un cuore che batteva ancora.

«Lou?» Harry cercò un po' di coraggio sotto quello strato di incertezza, guardandolo. Louis fece un mugolio, facendogli capire che aveva la sua attenzione. «Perchè io?» Louis corrugò le sopracciglia, confuso. «Cioè, perchè non hai scelto qualcuno come te? Intendo, io sono vivo. Ho un cuore che batte, mentre tu... beh, no. Non dico che sei senza sentimenti, ma se non stessimo insieme, ora, non credi che ci sarebbero meno, uhm, casini?» 

E forse Harry non aveva scelto delle parole adatte, forse non si era fatto capire, forse Louis è andato a conclusioni affrettate, ma ogni cosa andò a rotoli. La mente di Louis lavorava, cercava di capire cosa stesse succedendo, perchè Harry gli stesse chiedendo questo. Forse perchè non lo ritiene abbastanza? Lui non ha un cuore, Harry glielo ha detto; si è forse reso conto che tutto questo non è normale? 

Se Louis avesse dei condotti lacrimali, a questo punto, sarebbe scoppiato a piangere, ma tutto ciò che fa, invece, è staccarsi dal corpo di Harry e andare a rimettersi la sua tunica nera.


«Voglio andare a casa.» Afferma, con tono duro, togliendosi il costume fradicio e rimettendosi le sue cose.
 

«No, Lou. Cosa stai dicendo?» Harry entra nel panico, non capendo cosa sia successo esattamente. Lui voleva solamente una risposta a quella domanda innocua.
 

«Sto dicendo che voglio ritornare da quelli come me, da quelli senza cuore. E forse tu potresti tornare da quelli che invece sono come te.» Le ultime parole gli escono sussurrate, perchè in realtà non è così che si era immaginato andasse a finire.

Solo in quel momento Harry si accorge di aver fatto uno sbaglio. Di aver spezzato una parte del loro legame, di aver ferito Louis nel profondo. Sospirò e accompagnò fianco a fianco l'altro ragazzo, nel silenzio. Nel tragitto verso il cimitero, si convinse che Louis lo avrebbe perdonato col tempo, che il loro legame si sarebbe restaurato più forte di prima. Ma, in cuor suo, sapeva che era impossibile.




 
SORPRESA! EHEHEH, GUARDATE QUI CHI E' TORNATA! SALVE! Come state? La scuola? Una noia, vero? Chi rivuole le vacanze? *alza la manina* Come vi siete trovate quest'anno, qualcuno bocciato/rimandato/cambiato classe? Raccontatemi tutto, dai che sono curiosa! 

Alluuura, non mi uccidete, vi prego haha. Harry è un pochino stronzo ma poi capirete perchè! (E non ha il ciclo mlml). MAGIC LOVE sarà un'altra mini-long nella quale ci saranno sei o sette capitoli + l'epilogo, maaaa tutti i capitoli saranno lunghissimi, quindi don't worry.

Scusate se ci ho messo parecchio ma ho voluto prima scrivere gran parte della scuola per non rimanere indietro o non aggiornare per il blocco. Ma ora è quiii, yey.

Ringrazio le lettrici di Without Heart che cominceranno a leggere anche questa storia eeee addio gente! 

Un bacione
Charly!

 
 
  
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