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Autore: J22    18/09/2015    1 recensioni
Spencer ed Emily, un’amicizia che sembra scritta nelle stelle.
Ma a Rosewood, si sa, non c'è mai pace... riusciranno a sopravvivere ai suoi misteri?
Genere: Mistero, Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash | Personaggi: Emily Fields, Spencer Hastings, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-Lo hai portato?-
-Certo-
-Ci somiglia?-
-No… è identico!-
-Ok, andiamo.-
 
-Spencer, Emily!-
-Ciao Ali!-
-Mi fa piacere che siate insieme… avete già fatto amicizia?- chiese maliziosamente la bionda, accompagnata da Aria.
-Sì sì, ma in realtà noi ci conoscevamo già!- rispose Emily.
-Vero. Sai, ci siamo incontrate a Roma, eravamo nello stesso gruppo…- continuò Spencer.
-Davvero? Ma è fantastico! Em sei stata molto fortunata a fare amicizia con qualcuno di Rosewood prima ancora di arrivare qui!- disse Aria.
-Bè, sicuramente. E sapete una cosa? Ho anche ritrovato il diario!-
-Ah sì?- chiese ancora Alison.
-Eccolo qui!- Emily lo mostrò alle amiche e ad Alison, che subito lo prese tra le mani e lo girò e rigirò più volte, per poi riconsegnarlo alla padrona -Distrattamente lo avevo lanciato in un cassetto qualsiasi, appena arrivata, e poi ci avevo messo su una valanga di maglie. Se non mi fossi ricordata all’improvviso non l’avrei mai ritrovato!- spiegò la latina.
-Sono contenta per te Em. Mi stava anche spaventando l’idea di qualcuno che andasse in giro rubando gli oggetti personali degli altri! Posso tirare un sospiro di sollievo adesso…-
-Hai ragione Aria, sono più sollevata anch’io.- disse Ali, sorridendo nervosamente –Bè allora io vado ragazze, ci vediamo più tardi!- salutò fuggendo alla vista delle altre.
Spencer ed Emily non persero l’occasione, liquidarono immediatamente Aria e cominciarono a seguire Alison, che videro aprire l’armadietto, cercare qualcosa per poi trovarlo e metterlo in borsa, non prima di essersi ben guardata attorno, preoccupata. In quel breve attimo Emily lo aveva riconosciuto –Eccolo, è il mio diario!-
-Sshh! Non avevo dubbi…-
-Ok, dobbiamo recuperarlo. Non può restare nelle sue mani, è pericolosa!-
-Io spero non lo abbia ancora letto tutto…- fece Spence, beccandosi un’occhiata sconfortata dall’amica. –Comunque ho un’idea, lascia fare a me.-
-D’accordo... a domani allora.-
-A domani.-
 
-Toby, ti prego!-
-Ti rendi conto di ciò che mi stai chiedendo?-
-Sì ma… te lo giuro, è importante…- implorò la mora giungendo le mani.
-Spencer, è solo un diario! E poi come fai ad essere certa che lo abbia lei??-
-Perché lo abbiamo visto! E per Emily non è solo un diario… Toby, per favore fallo per me!-
-Bè, per come la stai mettendo non sembra sia importante solo per Emily… cosa stai nascondendo?-
Spencer si prese un attimo di pausa. Dire quel che stava per dire non era facile. Significava riaprire un caso e soprattutto venir meno ad una promessa. Inspirò profondamente e poi la buttò lì.
 -Ok, mettiamola così. Se lo farai… ti dirò tutta la verità sulla cosa di Jenna!-
-Cosa?! Sei caduta così in basso Spencer?! Che ne sai tu di quel che è successo?? Ma smettila!!- urlò il ragazzo sentendosi preso in giro.
-SShhh… io lo so. Io… ero lì… quella notte. E posso dirti la verità!-
 
-Tre cupcake red velvet con glassa al cioccolato, grazie!-
-Ecco a lei!-
Hanna e Aria uscirono dal negozio per dirigersi a casa di Alison. La queen bee aveva organizzato un pigiama party e le due amiche avevano pensato bene di portare il dolce.
-Non vedo l’ora di addentarlo!- esclamò Hanna già pregustando quelle deliziose tortine.
-Ei calma golosona, arriviamo da Alison prima!- rise Aria, che portava il pacchetto.
-Mmmh spero che almeno i cupcake riescano ad addolcirla… questi giorni è intrattabile.-
-Oh bene, pensavo fosse solo una mia impressione…- sospirò la più bassa.
-Eh no. È isterica, nervosa e…-
-… e ha uno strano atteggiamento nei confronti di Emily-
-Uhm, che intendi?-
-Non so… spesso ho beccato Alison a guardarla intensamente, e qualche giorno fa l’ho vista seguirla…-
-Aria, mi stai spaventando-
-Oh no-no… voglio dire, potrebbe essere anche solo una mia impressione.-
-Lo spero! E poi… mi sembra che Emily stia legando molto più con Spencer. E ne sono felice. Sai, in fondo Spencer è una brava ragazza e sono contenta che abbia ritrovato qualcuno con cui confidarsi, parlare…-
-Hanna, lo so che ti manca… manca tanto anche a me.-
-Vorrei che tutto tornasse come prima- mugolò la bionda.
-Bè… non credo che Ali lo permetterà mai. Ei, ma quella non è…- sussurrò Aria sgranando gli occhi.
-… che ci fa Spencer con Toby?? Pensavo non si rivolgessero più la parola!-
-Anch’io! Ma a quanto pare non è così… e sembra anche una discussione accesa…- notò la mora guardando ancor più attentamente all’interno del Brew attraverso la vetrina.
-Ci avviciniamo? Non ci hanno ancora viste!- propose Hanna beccandosi un’occhiata storta dall’amica -Che c’è? All’improvviso non sei più curiosa??-
-No Han, non mi sembra il caso. E poi è tardi, Ali ci aspetta!-
-oook!- sbuffò l’altra, facendosi trascinare via verso casa di Alison.
 
Spencer e Toby erano seduti al Brew, effettivamente tutto fuorché un luogo lontano da occhi indiscreti.
-Ok Toby… non è facile per me e…-
-Spencer… è stata una tua idea, e non puoi più tirarti indietro.- disse Toby fissando i suoi in quelli della ragazza, che istintivamente cercò di fuggire lo sguardo.
-Lo so. Bè... devi sapere che quella sera…
 
Flashback
Alison era profondamente arrabbiata con Jenna. Come si era permessa quella ragazza appena arrivata di rifiutare la sua amicizia? Avrebbe dovuto pagarla, avrebbe dovuto capire chi comandasse. Quella sera Hanna, Aria, Spencer e Ali si erano riunite per un pizza party a casa di quest’ultima. La serata procedeva tranquilla tra cibo, schiamazzi, film e confidenze fin quando Ali non vide, attraverso la finestra, la sua “nemica” Jenna entrare nel garage della sua villa.
Le ragazze avevano abusato dell’alcol fino ad essere leggermente brille, tutte tranne la queen bee, come sempre.
-Credo che stasera faremo qualcosa di nuovo- disse allontanandosi con nonchalance dalla vetrata. –Guardate cosa ho qui…- da un cassettino del salotto prese una scatolina da cui estrasse un petardo e un accendino.
-Ei che ci fai tu con un petardo?- chiese perplessa Spencer.
-Mmmh, niente di che. Roba di Jason.- tagliò corto lei –Allora, volete divertirvi o no? Andiamo!-
Alle ragazze non erano chiare le sue intenzioni, ma ancora una volta decisero di assecondarla.
Rapidamente giunsero all’esterno del garage.
-Un momento Ali, cosa vuoi fare?- chiese preoccupata Hanna.
-Non avete mai notato che quel pervertito di Toby vi spia nelle vostre case? Bè, è il momento di dargli una bella lezione. Nessuno si farà male, ma se sarà intelligente capirà il messaggio…- disse d’un fiato, lanciando velocemente il petardo acceso all’interno del garage prima ancora che le altre avessero il tempo di opporsi.
Il boato fu violentissimo, ma a sconvolgere le ragazze fu un urlo straziante quanto imprevisto.
-Alison, c’è qualcuno lì dentro!-urlò Spencer ad una Ali dall’espressione al tempo stesso spaventata e soddisfatta.
 
-… Alison ci fece giurare di non parlarne con nessuno, anche perché ci saremmo andate di mezzo tutte.- continuò Spencer, ormai in lacrime.
Toby era sconvolto e arrabbiato –Ma… lei sapeva che lì dentro ci fosse Jenna?-
-Continua a negarlo, ma io sono convinta di sì… solo che l’ho capito troppo tardi. Anche Hanna e Aria non le credevano, ma… Toby devi sapere che lasciare Alison non è semplice. Lei… se vuole sa come tenerti legata a sé finché tu non decidi di rischiare… e ci perdi sempre qualcosa. Loro hanno deciso di non rischiare.-
-E’ assurdo-
-In quel momento ho capito che l’amicizia con Alison era tossica, e non avrebbe portato a nulla di buono.-
-E’ per questo che hai lasciato il gruppo?-
-Sì… ho accettato di mantenere il segreto ma ho deciso di allontanarmi e ricominciare. Anche se sento ancora la mancanza delle mie piccole Aria e Hanna Banana.- sorrise malinconicamente la mora.
-Ok, ehm… è terribile ma… come so che tu non stia inventando tutto adesso?-
Spencer esitò un attimo, poi ruotò il braccio destro per mostrare una piccola cicatrice da ustione, più o meno a metà avambraccio –Questa… tutti sanno che è un’ustione da forno. In realtà dopo il botto cercai di entrare nel garage e salvare Jenna, ma fui invasa da un pioggia di detriti bollenti da cui riuscii a proteggermi in qualche modo. Mi spaventai e feci in tempo ad uscire, perché subito dopo ci fu un’altra esplosione… ma questo è quel che mi è rimasto…-
-Per tutto questo tempo ho subito i ricatti di Jenna. Lei non conosce la realtà!- esclamò il ragazzo battendo una mano sul tavolino.
-E non deve! Toby, te lo sto chiedendo in ginocchio…-
-Ne riparleremo, Spencer. Comunque d’accordo, cercherò di recuperare il diario…-
-Grazie, grazie, grazie! Ah e… Toby… se puoi, non leggerlo.- aggiunse al ragazzo che, confuso più che mai, si alzò e andò via.
 
-Avevo davvero bisogno di una mano. Toby, non so come ringraziarti… una birra?-
-Oh no-no Jason, grazie. Sono passato per caso e ti ho visto al lavoro, e tutto qui…- sorrise il ragazzo fradicio di sudore. Non era lì per caso, naturalmente. L’indomani della rivelazione di Spencer aveva deciso di mettersi all’opera ed entrare in casa diLaurentis, ovviamente in assenza di Alison, con la scusa di dare un aiuto a Jason, alle prese con i lavori di costruzione di un piccolo capanno sul retro.
-Jason, posso andare un attimo in bagno? Ho bisogno di rinfrescarmi un po’, sono sudatissimo!-
-Ma certo. È su!- rispose l’amico.
Il ragazzo salì e si diresse dritto in camera di Alison. Tutto perfettamente in ordine.
“Ok, da dove comincio?”. Aprì cassetti, sparpagliò un po’ di roba qua e là, aprì borse. Poi notò un altro cassetto, ma era chiuso a chiave. Doveva contenere qualcosa di troppo importante… forse proprio il diario. Toby conosceva abbastanza Alison, l’aveva frequentata per un po’ proprio prima che sua madre fosse rinchiusa al Radley. Istintivamente aprì il cassetto dell’intimo, e la chiave era proprio lì. “Stai invecchiando Ali, troppo prevedibile” pensò soddisfatto. Aprì il cassetto sigillato e come c’era da aspettarsi, c’era il diario di Emily.
-Eccomi! Oh ne avevo proprio bisogno, mi sento rinato!- esclamò appena tornato in giardino.
-Già, oggi credo sia una delle giornate più calde dell’anno. Dai, tra un po’ abbiamo finito!-
   
 
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