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Autore: kymyit    18/09/2015    1 recensioni
Qualcosa è in moto a Digiworld fin dai tempi della sua nascita e nonostante i tantissimi anni trascorsi, non si è mai risolto. Lucemon è tornato e i Demon Lords complottano per abbatterlo.
A due gemelli l'onere di custodire i suoi poteri: Yamato e Ylenia Ishida.
I due saranno loro malgrado l'occhio del ciclone, fra digimon che li vogliono morti o vivi tutti per il loro tornaconto. Se poi aggiungiamo nuovi prescelti problematici e vecchi prescelti i cui digimon sono nientemeno che i cari Dark Masters, le cose si complicano assai.
Chi la spunterà nel caos della battaglia? Lucemon? Daemon? I digiprescelti? O forse sarà solo un massacro totale?
Saga Attuale: Wrath's Showdown.
Dopo aver avuto a che fare coi redivivi Dark Masters, i digiprescelti devono affrontare il Demone dell'Ira per ostacolare il suo progetto di assorbire i poteri di Lucemon sfruttando il piccolo Risei.
Witchelny, la città magica, viene assediata. Riusciranno i prescelti a vincere salvando non solo il bambino, ma anche Ken Ichijouji e i fratelli Saiba? Perché il demone ha più di un asso nella manica.
[ATTENZIONE: Sto aggiustando la storia dai primi capitoli, cercando di non fare troppi cambiamenti drastici.
Modificato CAPITOLO 1]
Genere: Avventura, Azione, Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai, Shoujo-ai | Personaggi: Nuovo personaggio, Yamato Ishida/Matt
Note: Missing Moments, Otherverse, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Chronicles of Light and Darkness' Quest'
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tw24

Capitolo 24: Luna Aggraziata





Le lacrime solcano le mie guance,
gli occhi arrossati bruciano

Violente come un fulmine,
le grida d'amore di qualcuno.
Non importa quanto sia buio
So di non essere sola.
La luce lunare splende su di noi.

(Moon Pride, Momoiro Clover Z)



Koushirou si trascinò sul pavimento di dati, dolorante.
-Dannazione... come abbiamo fatto a non capirlo... - ringhiò a denti stretti. -Avremmo dovuto capirlo che eri tu il traditore... -
Wisemon socchiuse gli occhi.
-Un grave errore fidarsi così ciecamente... - disse con rammarico.
Accanto a Koushirou e Tentomon, Ken tentava di tenere Risei e Mika al sicuro dal nemico doppiogiochista.
Wisemon sfogliò le pagine del suo libro con calma apparente, prima di pronunciare una qualche formula e i fogli intarsiati di scritte e formule si sfogliarono rapidamente, mentre il tomo s'ingrandiva. Poi di colpo le pagine smisero di girare e i ragazzi e i digimon ne furono letteralmente aspirati.
Wisemon richiuse il suo prezioso volume e recitò una seconda formula, poi si rivolse al digimon che aveva innanzi.
-Sospettavo da tempo che qualcosa non andasse in te, Mistymon. Ma speravo fosse soltanto uno stupido sospetto dovuto al clima di Digiworld, invece... -
Mistymon, impassibile, mosse alcuni passi verso di lui.
-Cosa ti ha promesso Daemon per farti vendere la tua città?-
-Sicuramente molto più di quanto questa città possa offrirmi, visto che da molto ormai, sono l'essere più potente che vi abiti.-
-La tua superbia è ridicola.- rispose Wisemon, mentre fra le sue mani si condensavano due potenti sfere di energia.
-La tua resistenza è ridicola, vecchio mio.- rise quello -Anch'io sospettavo di te. Sospettavo che non avessi scelto la statua come nascondiglio per il marmocchio. E quando lo consegnerò al grande Daemon, questa città, questo insulso posto scomparirà per sempre!-
-Dovrai passare sui miei dati agonizzanti, prima.-


All'interno del libro, era stato allestito un piccolo laboratorio, più un nido in cui rifugiarsi per fare ricerche in santa pace, con pochi comfort strettamente necessari e coi mezzi per studiare e catalogare materiali di ricerca. C'erano molti libri raccolti in una fornita libreria, alcuni riguardanti il mondo umano. Su una scrivania c'erano strumenti da laboratorio chimico accatastati più o meno alla rifusa e, in un angolo della stanza, un frigorifero e un letto.
C'era una sola porta, con dentro il bagno, nessuna entrata, nessuna uscita. I ragazzi, potevano comunque sentire i discorsi dei due digimon maghi all'esterno. Koushirou non era per nulla contento di essere stato confinato là dentro. In qualsiasi altra occasione avrebbe dato chissà cosa per farsi un soggiorno là dentro e studiare tutto quel materiale, ma non poteva sopportare che il saggio digimon si sacrificasse per loro. Ingenuamente aveva sperato non dovesse più accadere.
-Wisemon, facci uscire, possiamo darti una mano!- esclamò.
Risei indietreggiò guardando verso il soffitto, concentrato sulle voci, e finì per urtare Mika. La piccola tremava alle sue spalle.
-Non avere paura.- le sussurrò prendendole la manina. -Non permetterò che ti facciano del male.-
-E neppure io.- replicò Bakumon.
-Ma io ho paura per te, Risechan!- replicò la bambina stringendogli la mano.
-Nessuno vi farà del male.- s'intromise Ken, mettendo loro le mani sul capo.
-E lo stesso vale per te, Ken.- replicò Koushirou, dandogli una pacca alla spalle.
-Non sei solo, te lo ricordi, vero?-
-Noi saremo pronti a difendervi in ogni momento.- aggiunse Tentomon, parlando a nome degli altri digimon che annuirono con grinta.
-Wisemon, facci uscire!- esclamò improvvisamente Risei.
-Fammi combattere, cappuccetto rosso!- gli fece eco Black Koromon, ribollendo d'energia e, fra la sorpresa generale, s'illuminò.
Risei lasciò andare il corpicino scuro e rotondo del piccolo digimon, mai come in quel momento si erano sentiti così sulla stessa lunghezza d'onda. E dire che pensava gli fosse capitato un attaccabrighe di digimon, uno con cui non avrebbe mai legato al punto di farlo addirittura evolvere. E lo stesso dovette pensare il digimon, riguardo a quel bambino mezzo umano che la violenza non la concepiva proprio. Eppure...
-Black Koromon shinkaaaaaaaaa.... Black Agumon!-



*Digimon Analyser*


Black Agumon

Livello: Intermedio
Tipo: Rettile
Tipologia: Virus
Attacchi: Baby Flame: Black Agumon, come Agumon, è capace di sputare fuoco dalla bocca per combattere il nemico.
Spitfire: Spara dalla bocca una palla di fuoco.
Mach Jab Combo: Una scarica di pugni dati a gran velocità.
Uppercut: un potente pugno dal basso verso l'alto che stende il nemico.




Il neo evoluto digimon fece schioccare le giunture delle zampe, i suoi occhi gialli brillavano di ferocia battagliera.
-Baby Flame!-
Dalle sue fauci divampò una potente fiammata che annerì il soffitto del rifugio, purtroppo senza scalfirlo.
-Sarebbe stato troppo semplice.- commentò giustamente Tentomon.
Black Agumon però non accettava l'idea di essere sopraffatto da qualcosa come una stupidissima barriera, perciò replicò l'attacco con più potenza di prima.
-Non avrai quel bambino.- disse Wisemon, prevedendo che non sarebbe riuscito a trattenere i digiprescelti a lungo e tantomeno il nemico che avevano di fronte. L'uno era molto forte e abile, gli altri erano testardi.
-Baby Flame!-
Molto testardi.
-Perché vuoi proteggere un'esistenza come la sua?- gli domando derisorio Mistymon.
-Perché sicuramente vale più di quanto Daemon ti abbia pagato.- rispose Wisemon velenoso. -La mia vita è votata al nostro mondo e se c'è qualcuno che potrà salvarlo, io non mi risparmierò.-
Mistymon avvertì il potere magico fluire dal corpo dell'altro mago e indietreggiò, preparandosi a qualunque attacco magico avesse in mente.
-Digiprescelti, seguite la luce e non voltatevi indietro.- disse, lasciando andare una delle sue sfere energetiche all'interno del suo libro. La luce dorata sfrecciò fra i ragazzi lasciandosi dietro una scia di tante piccole luci, che scomparvero quasi immediatamente nel buio di un passaggio creatosi là dove prima c'era il bagno.
-Wisemon...- sussurrò Koushirou.

-Kou, che facciamo?- domandò Tentomon, che voleva proteggere l'amico, ma che non voleva neppure abbandonare l'alleato.
-Dannazione.- commentò Ken superandolo e spingendo i bambini davanti a sé, nel passaggio.
-Presto, venite!-
-Sei proprio deciso a morire, Wisemon?-
-Vedremo chi morirà. Certo non ti farò mettere le mani sulle speranze del nostro mondo. Eternal Nirvana!-


°



-Che colpo di fortuna, trovare proprio te qui, giovinetta.- esclamò teatrale come al solito Matadormon quando vide Ylenia arrivare in groppa a Gryzmon.
-Accidenti.- borbottò la digimon, osservandolo.
L'Analizzatore Digimon le diede immediatamente informazioni sul nemico che avrebbe dovuto affrontare.


*Digimon Analyser*



Matadormon

Livello: Evoluto
Tipo: Non Morto
Tipologia: Virus
Attacchi: Chouzetsu Rappashuu: Attacca i nemici coi suoi calci mortali sia per la sua tecnica marziale Bulldog che per le lame che ha nei piedi.
Thousand Arrow: Scaglia contro il nemico le lame metalliche che ha sulle mani.



“Sembra non sarà facile.” pensò la ragazza.
-Ylenia, io lo terrò occupato, tu distruggi quel cristallo.- disse Gryzmon, col pelo irto. Sarebbe stato un duro scontro per lei, ma doveva farcela.
-D'accordo.- rispose la ragazza.
-Tsk, tsk, tsk! Non così in fretta, giovinetta.- fece Matadormon agitando “l'indice” in segno di diniego. -Il grande Daemon vuole tuo fratello vivo, ma per te ha espressamente ordinato di ucciderti. Non preoccuparti, però, giovinetta. Sarò rapido e aggraziato, non proverai dolore.-
-Preoccupati per te.- replicò lei, con un ghigno. -Perché io non devo ucciderti e ti riempirò di mazzate che neppure il grande Daemon ti riconoscerà.-
Gryzmon sudò freddo.
-Veramente dovrei combatterci io, perciò non farlo innervosire, per favore... -
Matadormon scosse appena il capo, divertito, poi scattò, lanciandosi verso Gryzmon e Ylenia con velocità sorprendente.
-Chouzetsu Rappashuu!-
Con potenza, il digimon sferrò un calcio verso la digimon orso, che, pronta di riflessi, riuscì a schivarlo per un soffio. La lama colpì il terreno creando una voragine contornata da lunghe crepe che tagliava la strada in tutta la sua larghezza.
-Accidenti...- commentò Ylenia, deglutendo.
-Tsk.- fu invece il commento di Gryzmon. Davanti a loro c'era la voragine e il nemico era dall'altra parte di essa. E, ovviamente, dietro di lui c'era il cristallo.
Le due amiche rimasero momentaneamente indecise sul da farsi, quando la terra tremò violentemente accompagnata dal rombo di un esplosione. Nel cielo notturno si levò alta una nube di polvere. Oltre i tetti degli edifici distrutti dalla furia dei combattimenti si stagliava la sagoma ferita e tremante di Omegamon, ormai più simile ad una carcassa che ad un cavaliere bianco nella sua imponente armatura.
Taichi e Yamato si reggevano a lui, ma erano solo chiazze colorate sul corpo del digimon, difficile dire se stessero bene o meno.
-Attenti!- urlò Ylenia d'un tratto, ma la sua voce risuonò vuota nel caos mentre Daemon piombava sul cavaliere di Coraggio e Amicizia come un meteorite avvolto da fiamme scure colpendolo in pieno stomaco e schiacciandolo al suolo. Omegamon emise uno straziante rantolo strozzato.
-Oh mio Dio!- Ylenia si coprì la bocca con le mani. -Fratellone, Tai, Omegamon!- emise. -Presto, dobbiamo aiutarli!- esclamò aggrappandosi con forza a Gryzmon. La digimon fece per ribattere qualcosa, ma fu interrotta da Matadormon, che scagliò contro lei e Ylenia alcune delle sue lame. Grazie ai propri riflessi riuscì a scrollarsi la prescelta di dosso, evitandole una morte atroce, ma di contro, non riuscì a schivare del tutto la lama destinata a lei che le trafisse la spalla facendola urlare di dolore.
-Gryzmon!- urlò la ragazza, rialzandosi, ammaccata ma viva, correndo verso l'amica digitale.
-Sto bene...- la rassicurò lei, facendo per rimuovere l'artiglio metallico, ma quello si mosse da solo d'improvviso e le scavò nella carne strappandole un altro urlo, prima di estrarsi e tornare in volo dal suo proprietario.
Fu in quel momento che le due prescelte assistettero ad uno spettacolo che avrebbe mandato Taichi in brodo di giuggiole se non fosse stato impegnato a cercare di restare vivo contro Daemon. A loro però, vedere il variopinto generale aprire la bocca mostrando file di denti appuntiti fece accapponare la pelle. Matadormon leccò la lama con avidità, succhiandone via il sangue.
-Mediocre...- commentò dopo -Credevo avrebbe avuto più gusto, ma evidentemente tutto questo mischiarsi di odori m'ha tratto in inganno. Non siete avversarie alla mia altezza, giovinette. Siete fortunate.- i suoi occhi violacei brillarono maligni -Altrimenti vi avrei riservato una morte lenta e dolorosa. ThousEHI! Dove siete finite?!-


°


Una fitta coltre di fumo nero e rosso che bruciava i polmoni ad ogni respiro avvolgeva ogni cosa, circondandoli in mezzo alla distruzione. Tutt'intorno ad Omegamon, il mondo pareva essere scomparso.
Storditi, i due prescelti di Coraggio e Amicizia, non udirono altro che un ronzio confuso, un rumore bianco, una spaventosa interruzione al caos della battaglia.
Ma poco a poco, le loro orecchie tornarono ad udire il clangore delle lame, le urla dei digimon e degli umani, i ruggiti, gli alti gemiti della straziante agonia.
Spaventati si cercarono con lo sguardo, trovando rassicurazione l'uno nella presenza nell'altro. Come anni prima, contro VenomVamdemon, quando si erano tenuti per mano. Ripeterono quel gesto, per trasmettersi il coraggio a vicenda.
I cupi scricchiolii delle giunture del loro compagno digimon li trascinarono nuovamente in quel presente poco confortevole, in cui quella stretta di mano perdeva efficacia. Ma poi videro il possente cavaliere rialzarsi, seppur a fatica, e le loro mani si strinsero con forza, ostinate, aggrappate ai sentimenti di quel giorno che mai erano cambiati. Ritrovarono lo spirito combattivo.
-Omegamon, come stai?- domandò Taichi.
-Potrei star meglio.- ribatté quello sorreggendosi con la spada.
-Ti prego resisti!- lo supplicò Yamato.
I due ragazzi corsero verso il loro digimon ma una sferzata di vento oscuro aprì una breccia nella coltre di fumo e investì in pieno i tre spazzandoli via.
L'enorme corpo di Omegamon fu trascinato fra gli edifici distruggendo tutto ciò che incontrava sul suo cammino. La lucente corazza bianca del cavaliere fu raschiata e ammaccata in più punti, oltre che sporcata di terra e polvere.
I due digiprescelti, invece, furono sbalzati dal vortice nella direzione opposta e ricaddero malamente l'uno sull'altro prima di ruzzolare su ciò che restava del lastricato.
Doloranti, tentarono di rimettersi in piedi, ma rimasero inermi a guardare tremanti d'orrore il Signore dell'Ira emergere dal fumo nero. I suoi occhi chiari brillavano nell'oscurità celati anche dal cappuccio che ne nascondeva i lineamenti bestiali. Taichi era l'unico, oltre a Neo, ad aver visto quel brutto muso, e già temeva di vederlo ancora. Nessuna descrizione avrebbe potuto preparare gli altri a quella visione. Ringraziò in un primo istante che Cappuccetto Rosso se ne stesse ancora imbacuccato sotto le sue vesti, perché non era proprio un figurino da calendario, ma subito dopo si rese conto che quegli stessi abiti non solo erano ancora al loro posto, ma erano anche perfettamente integri.
E Daemon era veramente incarognito.
I suoi occhi di ghiaccio pareva volessero polverizzarli sul posto.
Omegamon caricò il GaruruCannon, ma il demone lo anticipò.
-FLAME INFERNO!- ruggì e dalla sua mano tesa divampò un fiume di fiamme infernali che investirono l'indebolito guerriero.
-Omegamon!- gridando, Taichi e Yamato corsero verso il loro amico e custode.
-CHAOS FLARE!-
La voce del demone li raggiunse solo dopo che un vortice di fiamme tagliò loro la strada e la fuga, costringendoli prigionieri nell'occhio del ciclone. I due urlarono e incespicarono l'uno sull'altro mentre le mura di fuoco rotearono ardenti tutt'intorno. Il calore era atroce, i due si asciugarono il sudore sotto il mento e dalla fronte prima di rimettersi in piedi. Il calore era tale da impedire loro di avvicinarsi al muro di fuoco, figurarsi attraversarlo. Il loro campo visivo era ridotto ad un cerchio di celo sopra la loro testa, ma le urla di Omegamon, urla strazianti di puro dolore, superarono il fragore del fuoco.
-Omegamon!- urlarono in sincrono i due ragazzi, i volti impolverati rigati da lacrime salate che presto s'asciugarono per il calore.
-Credevate davvero, stupidi mocciosi- tuonò la voce di Daemon con una punta di crudele divertimento -voi e gli abitanti di questa città di poter fermare il mio esercito?-
Daemon scagliò nuovamente le sue fiamme infernali contro Omegamon colpendolo in pieno ventre. Di riflesso, la torre di fiamme divampò, costringendo i prescelti a stringersi l'uno all'altro, privi di vie di fuga.
Una seconda ondata di fiamme investì e uccise o ferì malamente molti dei digimon alleati che tentarono di prestare soccorso ad Omegamon. Taichi e Yamato non li videro, ma Omegamon assistete straziato alla loro agonia e tentò di rialzarsi, animato dal suo Coraggio e dal forte sentimento d'Amicizia che albergava nel suo cuore.
-Credevate davvero di avere solo una possibilità contro di me?- ruggì nuovamente Daemon, con le zanne e i denti affilati che s'intravvedevano da sotto il cappuccio.
Un altro colpo, Omegamon cadde nuovamente. Ustionato, ferito, sofferente.
-Omegamon!- urlò Taichi. -Non arrenderti, ti prego!-
-Resisti!- gli fece eco Yamato.
Omegamon non riuscì a sentirli, perché le sue stesse urla sovrastavano il caos.


°


Jou e Zudomon, a differenza dei loro amici, avevano avuto fortuna.
Ad attenderli al varco non c'era un generale, ma un piccolo battaglione di digimon, anche se dannatamente agguerriti, capeggiati da un gigantesco Raremon.
Zudomon schioccò l'enorme lingua contro il palato e fece un sorrisetto maligno rivolto agli invasori.
-Aspetta...- tentò di trattenerlo, Jou ed esaminò i dati di Raremon per vedere se c'era qualcosa che potesse essergli utile.



*Digimon Analyser*


Raremon

Livello: Campione
Tipo: Non Morto
Tipologia: Virus
Attacchi: Hedoro: Attacca i nemici con un potente getto d'acido corrosivo.
Kusai Gas: Emette una zaffata di gas maleodorante dalla bocca che stordisce i nemici. Altamente infiammabile.


-Nulla che non sapessimo già.- commentò Zudomon.
-Forse... riesci a farmeli superare?- domandò Jou.
Un lampo birichino negli occhi del mostro marino spinse il prescelto dell'Affidabilità ad aggiungere in fretta -Possibilmente in un modo che non comporti anche la mia dipartita, grazie.-
-Come sei noioso, Jou.- lo prese in giro il digimon. -Pensi che io ti faccia rischiare la vita senza garanzie?-
-Shinkansen.- gli rispose solamente l'altro.
-Eri tu quello che voleva arrivare in tempo per gli esami ad ogni costo.-
-Ma vivo.-
-Perché, sei morto?-
Uno a zero per lui.
Certo, a Gomamon non era venuto un infarto a sfrecciare a trecento chilometri orari e passa su, non dentro, su, un treno!
-Dimmi solo quando sei pronto.- disse comunque il digimon dell'Affidabilità.
I soldati di Daemon si scagliarono contro di loro.
-Hammer Spark!- Zudomon levò alto il suo martello in Digizoide e lo sbatté con forza sul terreno. Il potente fulmine che ne scaturì sfrecciò contro l'orda nemica, investendone una parte. Il Raremon sopravvisse al potente attacco e avanzò verso di loro strisciando a rapida velocità. Lasciandosi dietro maleodoranti pozze di fango.
-Hedano!- ruggì gracchiante e spruzzò dalle fauci spalancate un potente getto d'acido. Zudomon non ne fu impressionato.
-Guarda questa nuova mossa che ho imparato!- annunciò orgogliosamente all'amico che si reggeva ad uno degli spuntoni del suo guscio.
-Ice Lord Bump!-
Un'ondata di ghiaccio si levò alta fra i due digimon e l'acido s'infranse contro di essa. Corrose centimetri su centimetri di quella potente onda, ma, tanto era spessa, che non riuscì ad oltrepassarla e altro ghiaccio riparò il danno, senza smettere di avanzare con la potenza di uno tsunami. Avanzò spingendo violentemente Raremon e facendolo crollare addosso ai suoi commilitoni.
-Grandioso!- esclamò Jou, con la mano sul digivice.
-Ora, Jou?-
-Ora.- rispose il ragazzo.

Program Execution: Arcana
Running: The Temperance

Dal digivice del Prescelto dell'Affidabilità fuoriuscì una piccola sfera di luce. Quando Jou chiuse il pugno intorno ad essa, essa mutò, condensandosi a formare un bisturi. Jou rimirò per un attimo quell'oggetto, che racchiudeva per lui molteplici significati: ciò che temeva, ciò che mirava di essere. In quel momento era il piccolo mezzo col quale avrebbe aiutato i suoi amici. Aveva già usato Temperance, durante gli allenamenti e quando aveva visto quella lama la prima volta ne era rimasto deluso.
Che cosa poteva fare quel piccolo bisturi contro un intero esercito?
-Ice Lord Bump!- Zudomon replicò l'attaccò, scatenando sui soldati una seconda ondata gelida che li travolse e imprigionò e continuò a levarsi alta, sormontando persino il corpo massiccio del Raremon. Una strada di ghiaccio si costruì nell'aria raggiungendo il cristallo di Dramethyst. Il resto del ghiacciò circondò il nemico ai lati, imprigionando il plotone in una prigione gelida in modo da impedire loro la ritirata o l'aggressione al suo digiprescelto.
Jou saltò sul palmo della zampa del suo digimon e quello lo lanciò sulla superficie ghiacciata.
-Vai!-
Jou riuscì ad atterrare senza rompersi l'osso del collo. Non si fermò ad imprecare contro i modi grezzi di Zudomon e corse sul ghiaccio, sopra i nemici che urlavano e volevano fermarlo, inutilmente, non riuscirono a fare nulla contro il ghiaccio dell'enorme digimon marino.
Zudomon rafforzò con un'ulteriore ondata il punto debole della prigione ghiacciata. Jou, intanto, era arrivato alla fine della strada. Era troppo alto per saltare, ma, come aveva constatato con meraviglia la prima volta che aveva stretto Temperance in pugno, non fu un problema. Si concentrò sulla lama e su ciò che voleva fare. Espresse quel pensiero molto chiaramente, chirurgicamente, poi fece un rapido scatto col polso e la lama tagliò l'aria. Il fendente di un grigio chiaro tagliò obliquamente e di netto il malefico cristallo di Dramethyst.
Un coro di urla rabbiose fu il segno che un punto era andato ai prescelti e Jou ne era fiero. Con un altro scatto del polso, Temperance tagliò di netto le mura di alcuni edifici tutti intorno, che crollarono sulla truppa nemica. E Zudomon non poté essere da meno di Jou, anche se gli avrebbe lasciato tutta la gloria al momento giusto, ammirato dal cambiamento che vedeva ogni volta che Jou combatteva per i suoi amici. Se anche faceva poco, Jou lo faceva.
Poco a poco, Jou spianava la strada agli altri, e anche se questo passava in sordina molte delle volte, il successo era indiscusso.
Col suo martello, il digimon marino scagliò un potente fulmine e i nemici non ebbero scampo.
Osservarono insieme i dati dei morti che si levavano alti nel cielo. Il Prescelto dell'Affidabilità nascose il suo disappunto: erano in guerra.
-Perfetto, Zudomon!- esclamò, invece, arrampicandosi su di lui. -Presto, dobbiamo raggiungere Omegamon!-
-Sì!-


°



-Che sta succedendo?!- sbottò Matadormon, irritato.
-Le forze... stanno tornando...- disse Gryzmon. -Anche se non del tutto.-
-Jou senpai ce l'ha fatta!- esclamò Ylenia controllando la mappa sul suo digivice. Il punto grigio rappresentato dall'amico era in movimento da un cerchio vuoto segnato con una X rossa.
Una seconda X comparve sullo schermo del dispositivo.



°



-N-Non è... possibile... - rantolò Dokugumon facendo leva sulle sue robuste zampe per rialzarsi, inutilmente. Quelle crollarono sotto il peso della fatica e delle ferite e il suo tozzo ed enorme corpo ricadde al suolo con un tonfo sordo, alzando la polvere.
-Oh, è possibile.- rispose Mamoru, calciando un frammento del cristallo appena distrutto, Arcana in pugno. Vicino a lui, LoaderLeomon finiva di liberarsi della tela appiccicosa del generale.
-Hai commesso un grave errore, caro mio.- rispose Mamoru, grattandosi la testa con l'arma.
-Un... un errore?- rantolò Dokugumon, totalmente sconfitto dalla forza dirompente del leone della Giustizia.
Mamoru gli scoccò un'occhiata quasi pietosa.
-Senza offese, odio i ragni.- rispose il ragazzo, come se la cosa spiegasse praticamente tutto.
-Da quando sono qui...- continuò esasperato il moro -Non ho fatto che combattere con ragni. Alla fine sono esploso, mi sembra normale, no?-
LoaderLeomon non ribatté, sorvolò sul fatto che era stato lui a fare sempre la maggior parte del lavoro. Fra attaccare il generale e proteggere Mamoru paralizzato dalla sua tremenda aracnofobia, aveva avuto il suo bel da fare. Ma quando le tele venefiche del nemico si erano avvolte intorno al suo collo inceppandogli la criniera rotante, vedendo il suo digimon in difficoltà ed inerme, Mamoru aveva agito d'istinto invocando le due pistole che formavano The Justice e sparando all'impazzata, colpendo ragno e cristallo.
-Promemoria.- mormorò il digimon felino, fra sé -Io. Con te. Contro un ragno. Mai più!-


°



-E fuori due!- esclamò trionfale Ylenia. -Forza, Gryzmon, sbrighiamoci anche noi!-
-Sì!- rispose la digimon e accelerò la sua corsa, sentendosi oltre che rinvigorita, anche incoraggiata dai successi degli altri.
-Ora dobbiamo solo tornare a- -TROVATE!-
Con fragore fece la sua entrata in campo trionfale trapassando una fila di edifici alla loro destra. Gryzmon frenò bruscamente per evitarlo e Ylenia si strinse a lei con quanta forza poté per non farsi sbalzare via dalla groppa.
-Thousand Arrow!-
Le lame di Matadormon inseguirono le due e, nonostante Gryzmon riuscisse ad evitarle o si nascondesse dietro qualche palazzo, veniva puntualmente seguita.
-Ugh!- e colpita.
-Non posso avvicinarmi a lui, è troppo pericoloso...- mormorò frustrata.
Le urla di Omegamon sovrastarono il fragore circostante.
-Dobbiamo distruggere il cristallo!- esclamò Ylenia.
-Non così in fretta, giovinetta.- disse Matadormon scagliandosi contro di loro. Gryzmon, afferrò la sua amica e la scagliò in un vicolo lì vicino, ricevendo in pieno quel missile variopinto. Matadormon affondò le lame e le zanne nella pelle della digimon della Memoria che bramì di dolore.
-VAI!- urlò poi a Ylenia, poiché la ragazza era rimasta a fissare spaventata lo scontro. -VAI!-
La prescelta annuì e scattò, correndo a rotta di collo verso il cristallo di Dramethyst.
-Non crederai davvero di sfuggirmi?- la derise Matadormon.
-Chouzetsu Rappashuu!-
Una raffica di calci si abbatté sulla povera Gryzmon che emise solo dei deboli lamenti prima di venire scagliata via, sanguinante. Matadormon si lanciò subito all'inseguimento della ragazza che correva rapida come il vento.
Ylenia ebbe un tuffo al cuore quando il nemico le tagliò la strada.
-TROVATA!- esclamò trionfale.
"Dov'è Gryzmon?" fu il pensiero della ragazza prima di fare retrofront.
-Smetti di fuggire, giovinetta! Sarò rapido!-
-Non ci tengo a farmi ammazzare da te!- urlò di rimando al generale e gli fece rotolare addosso dei vecchi barili che stavano nel vicolo. Approfittando di quell'attimo di distrazione de generale, si dileguò. Matadormon, comunque, ci mise poco a liberarsi dell'ingombro e proseguì la caccia.
Ylenia diede fondo alla forza delle sue gambe.
Era vicinissima al cristallo.
Un paio di svolte e sarebbe arrivata e allora avrebbe seguito l'esempio di Jou e Mamoru.
Uscì dal vicolo proprio di fronte all'obbiettivo e attivò il suo programma Arcana.

Program Execution: Arcana
Running: The Moon

Il raggio di luce che uscì dal suo digivice si condensò in lungo arco bianco, intarsiato di gemme celesti e azzurre. La prescelta tese la mano per afferrarlo, ma una lama strisciò rapida ferendola e conficcandosi sul terreno alla sua sinistra.
-Giovinetta prevedibile.- disse Matadormon, richiamando la lama a sé e leccandone il sangue.
-Insipido. Una forza acerba... un vero peccato... -
-Dov'è Gryzmon?- esclamò Ylenia, afferrando il suo arco.
Matadormon alzò le spalle.
-Non lo so. Potrebbe essere morta. Non avevo interesse in un'avversaria così debole e poco aggEHI!-
Una freccia luminosa saettò verso di lui ferendolo allo zigomo destro.
-Rimangiatelo.- lo minacciò Ylenia. -Rimangiati quello che hai detto sulla mia migliore amica o la prossima finisce dove non ci batte il sole.-
Matadormon si leccò il sangue che gli colava lungo il volto spigoloso.
-Stupida ragazzina...- mormorò, con l'Ira che gli cresceva dentro.

Gryzmon tentò di rialzarsi, ma la ferita all'addome era veramente profonda e grave. Si sentì spacciata e delusa. Non era riuscita ad adempiere alla sua missione. Non aveva potuto proteggere Ylenia, né aiutare Omegamon.
“Mi dispiace...” pensò chiudendo gli occhi. “Forse alla fine potevo fare solo questo... non è giusto... mi spiace...”
Ylenia urlò in lontananza nel caos e quello strillo costrinse Gryzmon a spalancare gli occhi di scatto.
“Ylenia!”
Un altro urlo.
-YLENIA!!-

-AHAHAHAH! Balla! Balla, giovinetta!- Matadormon stava proprio divertendosi a usare la ragazzina come bersaglio. Due colpi su quattro andati a segno, doveva ammettere che era un topolino veloce, perché non l'aveva ferita troppo gravemente.
Ylenia gemette sonoramente tentando di estrarre una lunga lama dalla cosca.
-Thousand Arrow!-
Un'altra miriade di lame volò verso di lei. Ylenia saltò all'indietro schivandone alcune che si conficcarono in profondità nel terreno. Una le passò a pochi centimetri dalla spalla agganciandosi alla maglietta e trascinandola a terra.
-Maledizione!- imprecò la digiprescelta, non riuscendo a liberarsi rapidamente. E il nemico incombette subito su di lei.
-Addio, ragazza.- le disse Matadormon -Presto raggiungerai la tua amica pelosa.-
Ylenia tentò di difendersi con l'arco lunare, ma un'altra lama le ferì il polso. L'arma le cadde e rotolò diversi metri più in là. Tentò nuovamente con una freccia di Luce, ma il dolore delle ferite era tanto da impedirle di concentrarsi sull'energia. Ylenia chiuse gli occhi e pianse di rabbia e paura.

La mente di Gryzmon riportò la digimon a ricordare quei bei giorni trascorsi con Ylenia. Brevi momenti quotidiani. Avevano legato in pace e la guerra le stava distruggendo, perché, a quanto pareva, non erano forti abbastanza. Erano più deboli degli altri, ma, pensò, come loro erano unite. Ricordò con malinconia la foto fatta con la sua amica sulla ruota panoramica, solo l'anno prima.
Ylenia era così felice...
La stringeva forte, pervadendola del suo calore.
Gryzmon si trascinò nella polvere e nel sangue.
“Ylenia... Ylenia... “

-Chouzetsu Rappa-
Una furia lucente d'oro lo investì alle spalle, schiantando il Generale contro il cristallo di Dramethyst, il quale rimase, purtroppo, miracolosamente intatto.
Matadormon si alzò dolorante e vide la digimon urside marciare verso di lui avvolta dalla luce dorata della digievoluzione.
-Non ti permetterò di fare altro male ad Ylenia.- disse -Di distruggere la sua felicità.-
-Gryzmon, sei viva... lo sapevo... - La ragazza sussurrò il nome dell'amica, con le lacrime di gioia e sollievo a rigarle le guance.
-Vivremo altri giorni felici come quello.- continuò la digimon e la luce si fece ancora più intensa. Nel digivice di Ylenia, brillò come non mai lo Stemma della Memoria.
La clessidra azzurra irradiò la sua luce cerulea che si unì a quella dorata e Gryzmon sentì il corpo mutare. Accolse quel cambiamento con speranza.
Sì, avrebbe protetto Ylenia e sconfitto Matadormon.
-Gryzmon! Chou Shinkaaaaaaa...-
La sagoma animale dell'orsa, così maestosa, si fece più minuta agli occhi dei testimoni e quando la luce scemò, la digievoluzione di Gryzmon apparve loro con le sembianze di una ragazzina selvaggia con la pelliccia d'orso violacea come copricapo e mantello. Aveva zampe animali inguantate in guantoni rossi nei quali erano incastonate due grosse gemme e artigli affilati. Indossava poi una veste bianca e stivali in cuoio dal quale fuoriuscivano tre artigli robusti e taglienti. Quando la digimon aprì gli occhi e alzò il capo, Ylenia vide che aveva occhi dorati e corti capelli castani a incorniciarle il viso, sul quale erano tracciati dei segni triangolari rossi.
-Artiomon!- annunciò la neo Evoluta e avanzò con passo deciso e aggraziato al tempo stesso verso Matadormon.


*Digimon Analyser*


Artiomon

Livello: Evoluto
Tipo: Uomo Bestia
Tipologia: AntiVirus
Attacchi: Crescent Moons: Fa a pezzi il nemico coi fendenti delle sue unghie affilate.
Shakespeare: Vibra un potente attacco di lancia.
Shakespeare Moon Shield: Agitando la lancia, crea un potente scudo d'energia lunare.



La digimon alzò la zampa e da una delle gemme fuoriuscì una lancia, che Artiomon afferrò e brandì contro l'avversario.
-Ora la pagherai.- lo avvertì con voce calda.
-Io?- rise istericamente Matadormon. -Tu pagherai la tua leggerezza!- urlò scagliandole contro altre lame.
Artiomon non si scompose e roteò la lancia per creare davanti a sé uno scudo luminoso sul quale le lame rimbalzarono.
Matadormon sbuffò, poi si leccò i contorni della bocca.
“Prevedibile.” pensò Artiomon. E, dopotutto, Agumon glielo aveva detto. Come Taichi insegnava: se sei un vampiro, hai un solo pensiero fisso. “Ma non mi succhierai di nuovo il sangue.”
La digimon si scagliò contro l'avversario urlando di ferocia guerriera sotto gli occhi basiti e ammiranti della sua migliore amica. Con forza scagliò la lancia contro il Generale, che però la schivò con un gesto elegante e calcolato.
-Che ti dicevo?- la derise -Quanta poca grazNO!-
Troppo tardi il vampiro si rese conto che Ylenia si era liberata e che stava per scoccare una freccia dall'Arco Lunare contro il cristallo.
-NO! NON LA MIA ENERGIA! THOUSAND ARROW!- urlò Matadormon e sferrò un pugno all'aria per scagliare altre lame contro la prescelta.
-CRESCENT MOONS!-
Artiomon, però, scattò verso di lui e spalancò le braccia.
Riavvicinò poi le zampe tracciando nell'aria degli archi luminosi.
Falci lunari che tagliarono ogni cosa incontrarono sul loro cammino.
Il Generale urlò di sorpresa e dolore un attimo prima di vedere e sentire la metà inferiore del suo corpo staccarsi e dissolversi.
-NO! Non è possibile...- balbettò -Io... io non posso morire così! Non in un modo così indegno... NOOOOOO!-
Il suo urlo di rabbia accompagnò la sua dipartita, mentre Ylenia scoccava la freccia contro il Cristallo, che s'infranse, liberando l'energia rubata.
Artiomon le si avvicinò, preoccupata.
-Stai bene?-
L'amica le sorrise e annuì.
-Adesso sì.-
Le due si fissarono complici e sorridenti per quella loro vittoria, poi la bionda si gettò sull'altra e l'abbracciò forte. -Sei bellissima, Artiomon.-
Quella arrossì un poco.
-G-Grazie...-
-Se WarGreymon ti vedesse, cadrebbe ai tuoi piedi.-
-Ma che dici?!- balbettò l'Evoluta allontanando la ragazza da lei e coprendosi il viso con le zampe. Ylenia rise di cuore.
L'urlo sofferente di Omegamon, però, le riportò alla tragica realtà.
-Andiamo!- esclamò la ragazza.
Artiomon annuì e, presala sottobraccio, si precipitò verso Omegamon, così come fecero Zudomon e LoaderLeomon coi loro partner umani.


°



Taichi e Yamato urlarono il nome del loro digimon, atterriti, mentre il Demon Lord dell'Ira scagliava un'altra potentissima fiammata infernale contro Omegamon.
-Flame Inferno!-
-OMEGAMON NOOOOOOOOOO!-





Fine Capitolo 24






Note: Alzi la mano chi credeva davvero che Wisemon fosse il traditore!
Chi pensa che Jou sia troppo badass?
Pardon, lui e Mimi sono così "maltrattati", che volevo dare loro gloria e onore.

ATTENZIONE AGGIORNAMENTO DELL'ULTIM'ORA.
Ehm... è imbarazzante, ma ieri, mi sono resa conto che mancava una parte del capitolo. Avevo segnato un pezzo come appunto nel file word e poi sono partita da lì a copiare... ora però c'è tutto. Se notate qualche errore simile, fate un fischio ^_-


Artiomon è un digimon che ho inventato ispirandomi alla dea celtica Artio e a queste sue rappresentazioni in manga style: Artio 1 e Artio 2
Con le dovute modifiche digitali.
Volevo che i suoi attacchi fossero in celtico, ma non ho trovato un vocabolario celtico da cui attingere.
L'attacco "Crescent Moons" è ispirato al "Kaiser Nail" di Weregarurumon, a sottolineare ancora il legame fra i due gemelli.
Così come il fatto che Artiomon ha una forma umanoide.
La sua prima digievoluzione doveva essere Bastemon (così contrapponevo il cane e il gatto xp), ma per arrivare a lei Bearmon doveva diventare Mikemon, una gatta. Mi stonava. L'alternativa era che fosse Gryzmon a diventare Bastemon, ma la micetta non era nella sua linea evolutiva, ma in quella di Bearmon. In più un orso non ci sbatte con un gatto. Posso capire una patatina volante che diventa un angelo, ma un'orsa che diventa una gatta, mi stona.
Bah.
Alla fine ho creato la sua evoluzione.
Anche perché in tutta questa storia si parlerà anche di un'altra Bastemon e capite che la cosa genererebbe confusione?
Così come l'idea di fare evolvere Artiomon (e Bastemon prima di lei) in Duftmon. Ho preferito cambiare, ecco, visti i legami fra due nemici e le due digimon scelte.
Viva gli spoiler ma non troppo xp Ma se volete tirare a indovinare la cosa, fate pure.
...
Bene, ora vi saluto e ci si sente al prossimo capitolo: La svolta peggiore
Mi farebbe davvero piacere avere un segno di vita in questa fanfiction, quindi, se ci siete, battete un colpo ^_^


Riuscirà Omegamon a battere Daemon e impedirgli di rapire Risei e Ken?
Chi è la misteriosa ragazza che apparirà nel campo di battaglia causando una morìa di digimon alleati e nemici?
Ma soprattutto, riuscirà Mamoru a non combattere con i ragni per un po'?
(Mi inizia a fare pena...)
No, ok, non prendete sul serio l'ultima domanda. E' ovvio che non ci riuscirà.
Bye Bye!!









































   
 
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