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Autore: Shainareth    18/09/2015    4 recensioni
Semplice raccolta di flashfic e one-shot, senza pretese e di genere vario, incentrate soprattutto sui personaggi di B.B./Beast Boy e Corvina/Raven. Diversi cenni (e non solo) anche alla RobStar. Rating in aggiornamento.
01. Fuochi d'artificio
02. San Valentino 01
03. Pioggia
04. Tepore
05. Mostro
06. Complici
07. Pubertà
08. Incubi
09. Beghe amorose
10. San Valentino 02
11. Cambiamenti
12. Bluff
13. Body Killer
14. Prime volte
15. Waffles and Song
16. Rassicurazioni
17. Amore a prima vista
18. Verde
19. Obbligo o verità?
20. Romeo e Giulietta
21. Diritti
22. Vischio
23. Sogni
24. Predizione
25. Sbronza
26. Equivoci
27. Curriculum
28. Bacio
29. Silenzi
30. Magia
31. Gusti
32. Amuleto
33. Soli
34. Coniugi
35. Puppy eyes
36. Empatia
37. Orgoglio
38. San Valentino 03
39. Serie TV
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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PIOGGIA




«Sta per mettersi a piovere», fu l’ovvia considerazione di Beast Boy che, annusando la brezza che veniva dal mare, se ne stava accucciato su una roccia poco distante da lei. L’aveva presa per una stupida? Si era accorta eccome che di lì a poco sarebbe caduta la pioggia, soprattutto perché il cielo era ormai coperto da pesanti nembi scuri. «Forse faremmo meglio a rientrare», aggiunse il giovane, ignorando l’eloquente silenzio dell’amica.
   Sospesa a mezz’aria con le gambe incrociate, Raven sospirò. «Beast Boy…» cominciò allora, aprendo un occhio e sbirciando nella sua direzione. «Ti ho detto mille volte che non voglio essere disturbata mentre sto meditando. È importante che io mantenga la concentrazione, lo sai.»
   Sì, dopo essere entrato nella sua mente ed essersi reso conto di persona di cosa volesse dire rischiare di essere preda dei propri violenti stati emotivi, Beast Boy non poteva affatto smentirla. A dispetto dei portentosi poteri che le derivavano dalla sua condizione, per Raven doveva essere sicuramente stressante e logorante avere a che fare con la propria metà demoniaca ogni santo giorno.
   «Scusa, però…» balbettò il ragazzo, mortificato. Si portò una mano dietro la nuca, massaggiandola con aria imbarazzata. Lei rimase in attesa di sentire cos’altro avesse da dirle, ma Beast Boy non parlò.
   Credendo quindi di poter finalmente riprendere il proprio esercizio, Raven tornò a chiudere gli occhi ed iniziò di nuovo a concentrarsi, escludendo il mondo esterno al di fuori del proprio essere. Era una pratica antica, sempre efficace, che la teneva al sicuro dall’oscurità presente nel proprio animo e, soprattutto, teneva al sicuro gli altri. Sapeva cosa significava cedere ad una qualsiasi delle emozioni insite nel suo cuore umano e sapeva che non era per nulla facile controllarle, specie quando diventavano troppo forti. Aveva imparato che provarle e accettarle era giusto, ma ciò non toglieva che doveva continuare a fare il possibile per preservarle dalla natura demoniaca che rischiava troppo spesso di tornare a galla. Dopotutto era umana per metà, ed era su quel punto che avrebbe dovuto insistere, custodendo gelosamente dentro di sé almeno l’affetto che la legava ai suoi amici.
   Passò un’ora, forse più. Poi lo scroscio della pioggia giunse alle sue orecchie e lei tornò a schiudere le palpebre: un acquazzone estivo, di quelli che non durano molto, ma capaci di inzupparti fin dentro le ossa. Eppure, si rese conto, il suo corpo era del tutto asciutto. Non fece in tempo a domandarsene la ragione, che l’istinto la portò ad alzare il capo e la mise di fronte ad una tenera scoperta: una grossa ala verde la stava riparando dall’acqua.
   Beast Boy era rimasto accanto a lei per tutto quel tempo, tramutandosi volontariamente in un enorme pterodattilo per consentirle il massimo della protezione. Il cuore di Raven sussultò e lei si morse il labbro inferiore: che senso aveva meditare tanto se poi bastava un semplice gesto a far tornare a galla tutte le emozioni che lei cercava quotidianamente di reprimere nel proprio animo?
   Strinse la linea della bocca, sperando di trattenersi, ma fallì. «Garfield…» mormorò con voce strozzata. La metteva a disagio chiamare il compagno con il suo vero nome, eppure sentiva di non poterne fare a meno, non in quel momento. Lui non si mosse, né fiatò, come se non l’avesse neanche udita. Raven fluttuò nella sua direzione e allungò una mano per sfiorargli il lungo muso che il giovane aveva nascosto sotto l’ala come se fosse stato un semplice pennuto addormentato. «Ehi…» tornò a chiamarlo, questa volta in tono più controllato. «Ti stai bagnando tutto… Torniamo alla Torre.»
   Beast Boy emise un verso sommesso e solo la carezza che l’amica gli passò fra gli occhi fu capace di farlo riemergere dal mondo dei sogni. Quando tuttavia si rese conto della vicinanza di lei e dell’espressione dolce con cui lo stava fissando, il suo cuore ebbe un fremito che lo mandò completamente in tilt. In breve, perse l’equilibrio con cui era riuscito a stare appollaiato sulla roccia fino a quel momento, e si sbilanciò in direzione dell’ala tesa, finendo col piombare sul fianco e schiacciando la povera Raven sotto lo spesso strato di tessuto del proprio arto.
   Preso dal panico, non appena la sentì strepitare e muoversi con fare esagitato, Beast Boy riprese subito le proprie sembianze umane. «Scusa! Scusami tanto! Mi dispiace!» iniziò a balbettare, soccorrendo la ragazza che faticava a tenersi sulle braccia e sulle ginocchia per via dello sforzo fatto poc’anzi per rimanere tutta intera. «Stai bene?»
   Lei sollevò il capo e, contrariamente alle aspettative del giovane, i suoi occhi non erano affatto invasi dalla solita irritazione che vi scorgeva tutte le volte che gli capitava di combinare qualche guaio nel quale la coinvolgeva pur non volendo. «Sei un caso disperato», si sentì dire soltanto.
   Rilassandosi almeno in parte, Beast Boy si concesse il tempo di osservarla meglio: ormai fradicia di pioggia proprio come lui, i capelli scuri che le ricadevano scompostamente sul viso sporco di fango, Raven adesso gli appariva bella come un essere sovrannaturale, oscuro ma benevolo. Grazie al suo udito fuori dal comune, percepì il mistico sussurro che le fuoriuscì dalle labbra e in un attimo si ritrovò insieme a lei all’interno di una grossa bolla nera che li riparava entrambi dalla pioggia.
   «Fico», commentò, inarcando un sopracciglio e un angolo della bocca. «Non potevi farlo prima?» volle sapere con aria contrariata.
   «Lo avrei fatto non appena mi fossi accorta delle prime gocce d’acqua sul viso», gli assicurò la ragazza, sedendosi sui talloni e intrecciando le braccia al petto.
   Dunque, concluse fra sé Beast Boy, la colpa era stata sua, che l’aveva protetta dalla pioggia? Diamine, per una volta che aveva voluto fare il galante! Odiava quando Raven aveva ragione. Sembrava avere sempre tutto sotto controllo, dannazione.
   «Per fortuna siamo in estate», riprese lei, volgendo lo sguardo all’orizzonte, dove la linea del cielo e quella del mare si confondevano a causa dell’oscurità del maltempo. «Ti va di restare qui con me a guardare la pioggia o preferisci rientrare?» gli domandò, occhieggiando di nuovo verso il compagno, questa volta con un sorriso sornione stampato in volto.
   Lui la guardò mentre si prendeva i capelli fra le mani e li strizzava da un lato, sorprendendosi di nuovo a trovarla attraente. «Il mio istinto animale mi suggerisce di trovare riparo dentro la Torre», rispose con fare perplesso.
   «E quello umano?» s’interessò di sapere l’altra.
   «Beh… di rimanere qui», fu la sincera risposta che ottenne.
   Raven sogghignò e, volendo ringraziare il giovane per la tenerezza con cui era rimasto sotto l’acqua scrosciante col solo scopo di proteggerla, restrinse di proposito l’area della bolla che li riparava, rendendola più intima e costringendoli più vicini di quanto già non fossero.












Questa è la prima delle fluff. Ne ho altre due già belle e pronte, anche se forse la mia preferita è la prossima (almeno per il momento).
Attualmente mi sto mangiando le mani perché vorrei poter vedere la quinta stagione della serie, ma in italiano non si trova manco a pagarla. Idem per il film. E vorrei anche sapere per quale dannata ragione Cartoon Network ha deciso di troncare la serie nonostante il successo e di ricordarsi di lei soltanto di recente, riprendendo i personaggi per farne una semplice parodia (che comunque adoro).
Chiedo venia per lo sfogo. :'D
Tornando alla shot, so che nel cartoon (a differenza dei comics e della parodia) Beast Boy e Raven non sono una coppia e che lui è innamorato di Terra (personaggio dalle grandi potenzialità, ma che mi ha lasciata con troppi dubbi per piacermi davvero), però durante la visione mi sono resa conto di quanto sia comunque forte il legame fra loro. Forte e persino ambiguo, quasi fossero due bambini che si fanno i dispetti a vicenda soltanto per attirare l'uno l'attenzione dell'altra. Chiamasi flirtare, al paese mio, ma va beh~♥
Sto sproloquiando come mio solito. Vi auguro una buona serata e vi ringrazio per aver dedicato un po' del vostro tempo a questa shot.
Shainareth





  
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