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Autore: The black angel    10/02/2009    1 recensioni
La casa era popolata, gli uomini e le donne che l’abitavano chiacchieravano spensierati, ora felici ora tristi, inconsci di quello che stava per accadere. Tutti erano felici, stavano giocando a carte e ascoltando distrattamente la radio, tutti tranne uno: Michael
Genere: Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Fuori era buio, l’aria fredda, la notte cominciava il suo innaturale corso. Le stelle non si vedevano ancora e forse non si sarebbero mai viste, se un improvviso vento non fosse venuto a spazzar via le nuvole che si impadronivano del cielo nero. Dentro tutto era illuminato di una luce soffusa, chiara, che non riempiva di gioia come quella pura e unica del sole, ma andava bene ugualmente.

La casa era popolata, gli uomini e le donne che l’abitavano chiacchieravano spensierati, ora felici ora tristi, inconsci di quello che stava per accadere. Tutti erano felici, stavano giocando a carte  e ascoltando distrattamente la radio, tutti tranne uno: Michael. Lui era in camera sua, ora sdraiato per terra, ora alla sua scrivania a scarabocchiare qualcosa, ma era chiaramente turbato da qualcosa di profondo.

Michael normalmente era un ragazzino allegro, spensierato, socievole e un ottimo giocatore di poker. Fu questo che insospettì la madre, visto che quella sera il figlio non si sarebbe unito loro e, a pensarci bene, neanche in quella seguente. Quando sua madre entrò in camera Michael stava camminando in circolo per il perimetro della sua stanza, uno spazio in cui si trovava bene, si sentiva “a casa”. La camera era molto semplice, non molto grande ed era tappezzata di poster e disegni che Michael aveva collezionato nel corso della sua breve vita. La mobilia era di color arancione, a dir la verità quasi un giallino, mentre la scrivania ed i suoi accessori, come anche il letto, erano di un color ciliegio molto opaco.

Lei chiese subito al figlio: "Ehy, Mike. Vieni di là, che ci stiamo divertendo a carte. Il nonno sta battendo tutti e ride come se fosse un giovanotto. Ma non sa che quando arriverai tu non avrà scampo. Dai, Mike! Mike? Mi stai ascoltando?"

"Scusa mamma ero distratto. Comunque non voglio divertirmi stasera, vorrei poter stare un po’ da solo se non Vi dispiace. Domani ho, come ben sai, un impegno importantissimo, ma che ho paura di affrontare. Mi tremano le gambe anche solo a pensarci." rispose lui, sedendosi sul letto di fianco alla madre. Lei lo canzonò dicendo: "Non vorrai farmi credere che ti preoccupa così tanto quello sciocco impegno, vero? Dai, piccolo mio lo sai che puoi farcela."

"Non è per me che sono preoccupato, ma per i miei amici. Mi sento che sbaglierò qualcosa e loro ne risentiranno. Per colpa mia."  esclamò, ed iniziò a piangere. Poi scese in sala da pranzo, un’altra stanza di media grandezza, ma stavolta la mobilia era di un verdino chiaro. Cambiò più volte stanza, ma non servì a calmarlo. Niente sembrava riuscire a calmarlo. Così decise di andare a prendere un po’ d’aria e si infilò il suo giubbotto di pelle e un cappellino a strisce verdi e blu.

Nell’uscire dalla casa sbatté accidentalmente l’uscio di casa e questo provocò l’ira del padre, un uomo alto, grosso e con i capelli e la barba bianchi, uno con cui non molti volevano averci a che fare. Lo sentì alzarsi dal tavolo e corse verso l’altro lato della strada, per nascondersi dall’eventuale ricerca del genitore, ma mentre stava per abbassarsi qualcosa andò storto, decisamente storto. Qualcosa o qualcuno lo strattonò verso il basso con forza e lo trascinò nel buio della notte. La mano del rapitore era grossa, piena di peli ispidi e la pelle era ruvida. Ma la cosa che lo sorprese di più fu che con una sola mano l’uomo lo tenne alzato e senza neanche faticare. Così si allontanarono nel boschetto che si trovava lì vicino.

I suoi familiari, non vedendolo tornare, si misero a chiamarlo, lo cercarono, piansero per lui ogni notte ed ogni dì sempre di più. Ma invano. Michael era scomparso, non sarebbe più tornato. Mai più.                                                                                                                                                                                                                                           

  
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