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Autore: Free air    10/02/2009    1 recensioni
"Tutte le ragazze dovrebbero sapere (e molte lo sanno) che una tazza di cioccolata, musica romantica, un locale accogliente e un’amica possono risolvere qualsiasi problema. Solo che poi questi ingredienti raramente combaciano." La mirabolante vita di una ragazza adulta che cerca di districarsi tra disavventure e sfortune... senza molto successo!
Genere: Romantico, Comico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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3.INUTILI RICERCHE

 

-.Erano in sei… Ho avuto così tanta paura, Liz!-

-Ti credo, Lily… Ma poi come hai fatto a scappare?-

-E’ stato solo grazie ad un ragazzo… li ha distratti e mentre loro lo picchiavano io sono scappata. Ma adesso mi sento così in colpa!-

-Ma dai! Non è stata mica colpa tua! ASPETTA, William!-

-Oh… sto forse interrompendo qualcosa?-

-No, no, non preoccuparti. Dicevo che forse potresti fare in modo di rintracciarlo e ringraziarlo.-

-E come? Non l’ho neanche visto in faccia! Ho semplicemente sentito la sua voce… E neanche troppo bene. E comunque non potrei farmene molto. Ero piuttosto scioccata, sai?-

-Devo ammettere che come serata ha dell’inverosimile!Ma tu ora stai bene?-

-Si… Abbastanza. Però non faccio che mangiare cioccolata, e non so perché Per fortuna ne abbiamo una scorta infinita. E lì in Scozia come va?-

-Tutto benissimo! I genitori di William sono fantastici e mi hanno accolto come una figlia! Poi, vedessi che castello magnifico in cui abitano!-

-Vivono in un castello?-

-Si! E’ meraviglioso. E i suoi nipotini sono dei bimbi assolutamente splendidi!—

-Ma… Liz, tu odi i bambini!-

-Certo che no! Per non parlare del suo cane, Theodore!-

-E anche gli animali… Liz, non è che per caso mi stai mentendo?-

-Come puoi pensare una cosa simile? Mi sento come quella volta a Madrid!-

-Ah ecco. Mi sembrava strano.-

-Ora devo andare. I genitori di William hanno organizzato un pranzo in giardino con tutti i parenti e devo prepararmi..-

-Su, fatti coraggio! Stasera sarai di nuovo a casa!-

-Non vedo l’ora… a dopo, Lily!-

Povera Liz! Deve passare un’esperienza davvero orribile, se si sente come a Madrid. La nostra vacanza a Madrid è stata una delle cose peggiori che ci siano mai accadute. Abbiamo dormito in un ostello puzzolente, mangiato malissimo, e non abbiamo visitato neanche un quarto della città perché Liz si è ammalata il secondo giorno ed è guarita il giorno prima che riprendessimo l’aereo. Non ha fatto altro che sudare e febbricitare, e quella che doveva essere una fantastica vacanza di fine studi si è rivelata un totale fallimento.

La solitudine è una cosa orribile. La casa è pulita, ho già pranzato, non ho niente da leggere e niente da fare. E domani torno a lavoro. Sono due anni che sono assunta nell’azienda, esattamente un mese dopo che Liz ha conosciuto William. Entrare nell’editoria è sempre stato il mio sogno, e non potrei amare il mio fantastico lavoro più di così. Tutto quello che devo fare è scrivere, e mi pagano anche piuttosto bene. Trascorro due ore e più dormendo un po’ sul divano, perché oggi piove a dirotto e non ho nessuna voglia di uscire, neanche per fare una passeggiata. Mi sveglio solo quando sento la porta dell’ingresso sbattere vigorosamente.

-OH! Finalmente a casa mia! Che sollievo!-

-Liz! Già di ritorno? Non ti aspettavo prima di stasera!-

-Lo so, ma non ce la facevo più, e neanche William. Così abbiamo inventato che avevamo un appuntamento con il parroco per delineare meglio la cerimonia, e ce ne siamo tornati a casa. Will è sotto che parcheggia l’auto… Stasera cena con noi, per te è un problema?-

-Assolutamente no!- 

Diciamo che adoro Will, e che se non fosse il futuro marito di Liz, vorrei sposarlo io. E’stato lui a trovarmi un lavoro fantastico, ed è lui che ogni mese ci aiuta a pagare le rate dell’appartamento. E’vero che passa qui parecchio tempo, ma non sarebbe assolutamente obbligato a farlo!Inoltre, è simpatico, solare, intelligente. E ricco sfondato. Ma questo non è che un dettaglio… per esempio, durante la cena ho raccontato la mia disavventura, e ha detto che ha tutta l’intenzione di ritrovare il mio salvatore, se non altro per permettermi di ringraziarlo. E che si potrebbe per esempio iniziare a cercare dagli ospedali, il che è secondo me un’ottima idea.

Sono due ore che giriamo in cerca di quell’uomo, e non abbiamo ancora trovato nulla di lontanamente interessante. Il punto è che abbiamo pochi elementi in mano, e che non possiamo presentarci in ospedale e chiedere di ascoltare la voce di tutti i pazienti ricoverati tra ieri notte e stamattina con contusioni forti. Così decidiamo di fare un salto, per spezzare le ricerche almeno, nel negozio di dolci in cui Liz ha ordinato i confetti e le torte.

Appena arrivate, l’aria si fa subito tesa: un cameriere riconosce la mia amica e corre dietro il bancone, nella sala di produzione, presumibilmente ad avvertire qualcuno. La mia amica si dirige subito verso la cassa, e una giovane impiegata dal sorriso smagliante, con tanto di unghie perfettamente smaltate e laccate, ci apostrofa:

-Buongiorno!! Cosa posso fare per voi?-

Il nervosismo di Liz è quasi palpabile. Scruta con occhi truci la bambolina del bancone, e sussurra in tono di sfida –Vorrei vedere mr Pierre. Ho ordinato da mesi dei dolci e volevo accertarmi che sia tutto a posto.-

Il volto della donna improvvisamente muta.-Lei… non sarà per caso Miss Ferguson, la futura sposa?- Liz sgrana gli occhi –Si, sono io. Ma lei..- Solo che non può completare la frase perché dalla splendida porta a vetri dietro il bancone sbuca quelli che definirei l’uomo più simile a un grosso maiale che abbia mai visto. E io che dal nome Pierre mi aspettavo un francesino con la puzza sotto il naso, la erre moscia e il classico neo al fianco della bocca! Questo invece è un uomo sulla cinquantina, che definire sovrappeso è un eufemismo. Gli occhi acquosi e azzurrissimi sono affogati in un mare di grasso, e i capelli biondi e tinti sono per fortuna corti e ispidi. Indossa uno strano vestito buffo rosa acceso (forse per questo la similitudine col maiale) e si avvicina a noi quasi barcollando, e agitando le braccia. –Buongiorno ragozze! Alors, per fortona sei venuta! Ho una cosina da forti voir, e sono scicuro che non ti piocerà…-  Perfetto. Come si potrebbe chiamare quello di Liz? Supersestosensoalquadrato? Fatto sta che non appena abbiamo valicato questa porta il suo umore è cambiato e , pare, non a torto. Il maiale ci conduce dietro il bancone, e poi dietro la porta a vetri. Entriamo in una stanza che potrebbe anche essere il paradiso in terra: tavoli e tavoli colmi di dolci, pareti con il più bel colore che io abbia mai visto, pavimento di vetro, e un delizioso profumo di cioccolata ovunque. Non stento a credere che sia il pasticcere più caro della città.

-Alors, ma chere… Tu avovi ordinato confotti al chocolat bianco, posticcini e croissant al chocolat au lait, e 200 torte di vari gusti, giusto?-

Liz annuisce stancamente, mentre io inizio a figurarmi tutta la sua ordinazione che mi sfila davanti dicendo “mangiami…” con voce a dir poco invitante… Ma vengo interrotta dalla voce spiacevole del capo pasticcere.

-Mi dispioce, ma è tutto canscellato. Non posso proparare nionte del genore per la dota del tuo matrimonio.-

Liz sta trasformandosi in un qualche supereroe molto arrabbiato. Mi aspetto quasi che prenda una delle fantastiche torte (mio dio le mangerei tutte) e gliela sbatti in faccia. Invece riesce a restare piuttosto calma, fa un bel respiro, sfoggia il più falso sorriso che questa terra abbia mai conosciuto e dice con voce soave :

-Scusi, Mr Pierre, potrebbe dirmi per quale motivo ha deciso di annullare la mia ordinazione che ho fatto per precauzione con quattro mesi d’anticipo?-

Pierre arrossisce lievemente, e prende a scrutare con enorme interesse le unghie delle sue mani. –Vode, Miss Ferguson… Abbiomo riscevuto un’altra ordinazione, por lo stesso jour, e sci pagano molto di più- da gigante quale sembrava prima, ora si è fatto piccolo piccolo, e osserva liz con puro timore.

-Che cosa vuol dire ci pagano di più???? Io vi avevo già versato un acconto, e il saldo finale sarebbe stato di una fortuna! Come potete farmi questo?-

Dagli occhi della mia migliore amica paiono scaturire saette e minacce di morte per il malcapitato maiale che pare non vivrà ancora a lungo.

-Ci dispioce, ma l’ordinazione è stata fatta da un parsona tres importante, e io non posso permottermi di rifiutore…-

-lei non può permettersi un corno! Sa che adesso non troverò nessuna pasticceria decente disposta a preparare un’ordinazione tanto facoltosa in così poco tempo?! E mi guardi in faccia quando parlo!-

Mi allontano per paura di finire nel raggio d’azione di Liz. Ora capisco di essere stata davvero fortunata a non aver mai litigato con lei, e mi riprometto di non farlo mai. Potrebbe andarne della mia vita.

-Oh, ma non sci preoccupi! Trovorà scicuramente un altro pasticcere disposto a complotare l’ordinazione…-

-Non si preoccupi? NON SI PREOCCUPI???!!! Io mi sposo tra meno di tre settimane, e lei mi viene a dire che la grossa ordinazione che avevo fatto e sulla quale contavo è cancellata, e non so dove sbattere la testa. Per di più, ho anche litigato con il mio futuro marito per venire da lei, perché lui voleva che io scegliessi qualcosa di meno costoso, ma io ho detto “vedrai, Will, ne varrà la pena”! Certo! E adesso lei mi pianta in asso così!-

Povera Liz, credo che stia per scoppiare in lacrime o per prendere questa sottospecie di maiale a borsettate. Ma non credo che lo colpirebbe mai con la sua gucci nuova da 300 sterline. Per cui, prevedo più la prima opzione.

-Miss, io sono veromonte desolate. Ma non posso farsci nionte: il suo ordine è annullato… e a proposito dell’acconto…-

No. Non farlo. Non pronunciare un’altra parola. Già immagino i giornali di domani: “Omicidio in pasticceria: Ucciso il più famoso pasticcere della città da una giovane sposa delusa armata delle sue sole mani”.

-Non possiomo ridorlo indiotro tutto subito. Dovrà a pottare almeno due semain…-

-CHE COSA??? Non solo non mi ha avvisata prima di non poter completare il mio ordine, ma ora si rifiuta anche di restituirmi i soldi? Lei deve darmeli: ne avrò bisogno per pagare chi la sostituirà!-

-Oh, non sarà proprio possibile… Ma se vuole posso regalorle una confozione di confetti alla mondorla… -

-sa cosa se ne può fare dei suoi confetti alla mandorla? La mia amica e io siamo sconvolte. Lei si è comportato da vero incivile e giuriamo di non rimettere mai più piede qui dentro in questa vita! Neanche se fosse l’ultima pasticceria rimasta al mondo! E le assicuro che ha perso due ottime, se non le sue due migliori clienti!- Soddisfatta del mio discorso, prendo Liz per un braccio e , sfoderando l’aria più altezzosa e dispregiativa che riusciamo ad ottenere, lasciamo il negozio sbattendo la porta e facendo voltare tutti gli altri clienti che sicuramente non si sono persi mezza parola del litigio.

Appena uscite, mi accorgo che Liz è davvero sconfortata. Camminiamo per un po’ in silenzio, e lei non dice niente, salvo dare calci particolarmente vigorosi ai sassolini per terra. Finchè non si ferma, sbarra gli occhi e terrorizzata mi dice :

-Lily! Ho dimenticato la mia borsa in pasticceria!-

Merda.

 

  
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