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Autore: TiniValeStana    19/09/2015    4 recensioni
Martina è una ragazza di 18 anni,non prende troppo sul serio la vita,le piace divertirsi. A scuola è considerata 'la ragazza facile',ma forse ha un passato che gli altri non conoscono. Jorge Blanco è un ragazzo di 18 anni che possiede le stesse caratteristiche di Martina. I due si odiano,ma tra loro c'è da sempre molta attrazione. Come andrà a finire?
Può sembrare la solita trama,ma sono sicura che vi sorprenderà. Ero indecisa se mettere RATING ARANCIONE O RATING ROSSO,ho optato per quello arancione ma è bene dire che c'è un linguaggio a volte volgare e scene spinte.
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Leon, Un po' tutti, Violetta
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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“Però non stiamo insieme!” sbotto, lui ride
“No, Stoessel.. siamo..impegnati” replica
“Quindi.. impegnati nel senso che io non mi sento con altri e tu non ti senti con altre?” chiedo, lui sorride quasi come se gli facessi tenerezza
“Sì” risponde semplicemente
“E Savannah?” chiedo
“Ti ricordo che ci siamo lasciati”
“E.. il resto della gente?”
“Che ti importa di ciò che pensano?” mi chiede a sua volta
“Insomma io e te siamo sempre stati quelli che si odiavano e adesso.. vederci insieme, cioè insieme non nel senso di insieme perché abbiamo detto che io e te non stiamo insieme, insieme nel senso che..”
“Ehy!” mi interrompe, riprendo fiato
“Se ti importa di ciò che pensano gli altri, possiamo tenerlo nascosto” aggiunge
“NO!” sbotto, lui si spaventa
“Non voglio.. non voglio nasconderlo, non di nuovo”  dico
“Meglio così allora” replica
“Quindi..adesso come ci comportiamo?” chiedo, lui ride
“Stoessel non farti tutte queste paranoie! Comportati come vuoi comportarti e fregatene, lo hai sempre fatto” risponde
“Giusto..” affermo, gli do un leggero bacio sulle labbra per poi correre verso l’ingresso
“Dai andiamo!” esclamo, lui rimane impalato a guardarmi per qualche secondo ma poi mi segue
“Come fai a correre su quei trampoli!?” urla raggiungendomi..


“Ok adesso ti calmi e mi dici cosa è successo” , Mer mi ha trascinata con lei nel bagno della scuola e non ho idea di che cosa le prenda, mi sorride
“Che cazzo ridi!” sbotto, lei continua a sorridere
“Mercedes Lambre se non mi dici cosa è successo giuro che..”
“CI SIAMO BACIATI” mi interrompe, spalanco la bocca
“COME QUANDO DOVE PERCHE’!?” chiedo
“Quando sei uscita ti ho seguita per vedere come stavi, quando ho visto che eri con Jorge stavo tornando indietro ma mi sono scontrato con Rugge che aveva avuto la mia stessa idea. Siccome non voleva tornare dentro mi ha chiesto di andarci a fare una passeggiata e gli ho detto di sì. Stavamo parlando del più e del meno, poi ha iniziato a farmi complimenti dicendo cose tipo ‘sei bellissima’ ecc..”
“Aw” dico nel mezzo del racconto
“Poi gli ho chiesto di Sabrina e lui mi ha detto che non era una persona della quale potersi fidare e che quindi aveva lasciato perdere e che da un po’ di tempo aveva un’altra ragazza in testa, gli ho chiesto chi fosse e lui mi ha baciata”
“OH MIO DIO” scandisco ogni singola parola, la bionda ride
“LO SO. Io ero tipo ‘oddio e adesso che faccio?’ “
“Ehm.. ricambiavi il bacio forse!?” dico ironica
“Infatti è ciò che ho fatto” risponde anche lei ironicamente
“Com’è.. com’è stato?” le chiedo, i suoi occhi brillano e l’abbraccio stringendola forte
“Mer sono così felice, aspettavi questo momento da..”
“Dalla quinta elementare” conclude lei, sciolgo l’abbraccio e le sorrido
“E adesso?” chiedo
“E adesso non lo so, dopo ci hanno interrotti e non ne abbiamo parlato” mi risponde
“Non assillarlo, sappiamo com’è Rugge.. aspetta che ti parli lui” le dico, lei annuisce e poi torniamo in sala.

Sono in macchina con Jorge e mi sta riaccompagnando a casa..
“Posso accendere la radio?” chiedo, lui annuisce. Accendo e cambio stazione fino a che non sento una canzone familiare..
“Chasing cars” diciamo all’unisono, ridiamo
“E’ destino Stoessel, deve essere la nostra canzone” dice tornando a guardare la strada
“Ci sto” replico, parte il ritornello ed inizio a cantare.. Jorge blocca improvvisamente la macchina in mezzo alla strada..
“Che fai!?” chiedo spaventata, lui mi sta fissando
“Blanco non puoi fermarti in mezzo alla strada!” aggiungo
“Canti?” mi chiede
“Eh?” sono confusa
“No dico, tu canti?” chiede
“No” rispondo
“Beh sembrerebbe il contrario” replica. Maledetta me che mi sono messa a cantare davanti a lui..
“Sembra male”
“Stoessel hai appena cantato, davanti a me, e devo dire che ti riesce anche bene” dice
“Perché tutta questa sorpresa?” chiedo, lui scrolla le spalle
“Non pensavo sapessi cantare” risponde
“Non so cantare!” esclamo, lui sta per ribattere ma arriva una macchina dietro di noi, così riprende a camminare dimenticandosi della conversazione che stavamo tenendo.
“Arrivati” dice accostando, mi sporgo verso di lui per lasciargli un dolce bacio sulle labbra..
“Grazie” sussurro allontanandomi leggermente, lo sento sorridere per poi sentire nuovamente le sue labbra premere sulle mie, si allontana poggiando la sua fronte sulla mia..
“Di niente” sussurra a sua volta.. mi metto a cavalcioni su di lui –goffamente per via del vestito- circondando il suo collo con le mie braccia, ci guardiamo per qualche secondo, solleva il braccio destro spostandomi una ciocca di capelli dietro l’orecchio, sorride..
“Che c’è?” chiedo sorridendo a mia volta
“Sei bellissima” risponde seriamente, roteo gli occhi
“Quanto sei sdolcinato” scherzo, lui ride
“Dovresti essere un po’ più romantica” replica, arriccio il naso
“Troppo romanticismo stomaca” dico
“Non hai tutti i torti” mi asseconda
“Capitano ti ricordo che io ho sempre ragione” scherzo
“A proposito.. domani i ragazzi fanno un amichevole ai campetti della chiesa, andiamo a vederli? Vengono anche Mer, Cande e Alba”
“Certo, giochi?” chiedo
“No cutie, non ci provare” risponde capendo a cosa stavo alludendo
“Cutie?” chiedo
“Che c’è? Solo tu puoi darmi soprannomi?” replica,ridacchio
“Addirittura in inglese, mi piace” dico, lui sorride. I suoi occhi si spostano dai miei alla mia scollatura..
“Ehy!” sbotto colpendolo
“Preferisci che faccia il romantico?”
“Oh no, così va bene” rispondo per poi baciarlo sorridendo, lui ricambia immediatamente il bacio posando le sue mani sui miei fianchi. Bagno il suo labbro inferiore con la mia lingua e lui schiude la bocca permettendone il passaggio. Giocherello con la sua cravatta per poi sbottonare lentamente la sua camicia. Lascio dei piccoli baci sul suo collo fino ad arrivare al suo petto, poi risalgo tornando a divorare le sue labbra, sento qualcosa di duro premere sul mio interno coscia. Le sue mani stringono i miei fianchi quando arrivo all’ultimo bottone aprendo con foga la camicia. Le mie mani percorrono il suo busto fino ad arrivare alla cintura dei pantaloni, la slaccio introducendo la mia mano destra in quest’ultimi facendo irrigidire improvvisamente Jorge, non se l’aspettava. Torna a rilassarsi e le sue mani si spostano sulla mia schiena accarezzandola per poi abbassare la zip del vestito. La mia mano giocherella con il bordo delle sue mutande per poi entrarvi, lo sento gemere a quel gesto, rido soddisfatta per avere il controllo della situazione..
“Ma che ti prende stasera?” chiede prendendo fiato per poi tornare sulle mie labbra. La mia mano si muove all’interno dei suoi slip mentre lui cerca con foga di sfilarmi il vestito, ma è una missione impossibile. Sorrido per la sua goffaggine..
“Prova da sotto” sussurro tra un bacio e l’altro. Le sue mani si spostano sulle mie cosce fino ad arrivare al mio fondoschiena sotto il vestito. Sto per sfilargli i pantaloni ma lui mi blocca..
“Che ti prende?” chiedo
“Non ho.. il preservativo” risponde, sgrano gli occhi
“Scherzi? E quando pensavi di dirmelo? Dopo che mi fossi eccitata ancora un po’!?” replico, lui ride
“Stavo per dirtelo ma ero preso.. da altro” conclude abbassando il suo sguardo verso la mia mano che era ancora dentro i suoi boxer, la estraggo velocemente e torno al mio posto
“Quindi..”
“Quindi stanotte ti toccherà accontentarti della tua mano se vuoi divertirti” dice
“CHE SCHIFO!” sbotto, lui ride. NON CAPISCO COSA CI TROVI DI DIVERTENTE IN QUESTA SITUAZIONE. Squilla il telefono e rispondo..
Io:”Lodo? Dimmi”
Lodo:” Tra quanto torni?”
Io:” Sono qui fuori, perché?”
Lodo:” Entra”
Io:”Okay arrivo”
Chiudo la telefonata..
“Devi andare?” mi chiede Jorge, annuisco, apro lo sportello della macchina e sto per scendere ma Jorge mi blocca..
“Che fai non mi saluti?” chiede
“Non te lo meriti!” sbotto chiudendo lo sportello, abbassa il finestrino
“Ci vediamo domani cutie, buonanotte” urla ridendo affinché potessi sentirlo.
Entro in casa e Lodo mi sta aspettando sul divano del salone, la raggiungo..
“Che succede?” chiedo
“Sono vere? Le voci?” mi chiede a sua volta
“Che voci?” sono confusa
“Di te e Blanco! Che vi state frequentando” risponde
“Wow, è successo neanche tre ore fa e già girano voci?”
“Martina sono seria!” sbotta
“Sì, sono vere. Ma che t’importa?” chiedo
“Le foto, Savannah”  risponde, sospiro
“Lodo, Savannah non è più un problema per le foto. Adesso tu concentrati solo su Daniel, giocati questa carta nel miglior modo possibile. Domenica alla festa faremo di tutto per riuscire nel nostro intento, te lo prometto” replico, lei sorride
“Ho visto anche.. Mechi e Rugge” dice, cazzo.
“Come hai fatto a vederli? Non eri dentro quando loro sono usciti?” chiedo, lei nega con il capo
“Ce ne sono mille di ragazzi lì fuori Lodo, sii forte” le dico, lei mi ringrazia e poi va a dormire. Io faccio lo stesso pensando a tutto ciò che è successo stasera. Io e Blanco.. chi l’avrebbe mai detto? E la parte migliore è che..mi sento bene come non mi sentivo da tempo.



“Buongiorno!” esclamo sorridente entrando in cucina
“Ok, questo sorriso a cosa è dovuto?” chiede mia madre
“Quale sorriso?” chiedo a mia volta continuando a sorridere come un’ebete. MARTINA SMETTILA.
“E’ per quel ragazzo? Quello dell’altra volta?” chiede mia madre
“NO!” sbotto immediatamente, lei ride, chiaramente non ci crede
“Oggi vai a lavoro?” chiede mio padre
“Yes, però prima vado a vedere l’amichevole dei ragazzi” rispondo
“Puoi portare anche Lodo con te? Da ieri sera è strana, magari si distrae” dice mia madre
“Certo” ribatto.
Io e Lodo siamo arrivate al campetto, raggiungiamo gli altri, saluto Mer e Cande e poi mi avvicino a Jorge dandogli un veloce bacio a stampo. Mi volto e sono circondata dall’espressione scioccata di tutti, tranne di Mer e Cande a cui avevo già raccontato tutto. Mi volto verso Ruggero e vedo che anche lui non sembrava a fatto sorpreso, non capisco come mai..
“Che.. che c’è?” chiedo come una stupida
“Voi due” dice Facu
“Da quando?” chiede Alba
“Forse ho le allucinazioni” dice Diego
“E’ una candid camera?” chiede Samu
“Ecco noi.. ci frequentiamo” dico
“Esatto” mi asseconda Jorge , tutti hanno ancora quell’espressione che inizia a darmi i nervi. Jorge sta raccontando loro tutto –omettendo la nostra relazione clandestina mentre lui era fidanzato- e decido di prendere Ruggero in disparte..
“Che succede?” mi chiede
“Ho visto la tua faccia. Era come se già lo sapessi” rispondo
“Che?”
“Rugge sai di cosa sto parlando. Mi stai nascondendo qualcosa?”




*ANGOLO DELL’AUTRICE*
Come sempre ho POCHISSIMO tempo quindi mi limito a chiedere scusa per eventuali errori ma non ho potuto rileggere il capitolo. Recensite in tanti e ci sentiamo presto. Scusate ma devo davvero scappare. Un bacione enorme!
   
 
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