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Autore: Maarlene    19/09/2015    1 recensioni
Rue Saint Honoré, appartamento numero 35. Oscar Jarjayes si trasferisce alla ricerca dell'indipendenza, di una nuova vita, peccato che odia il rosa e i piagnistei delle due coinquiline, Maria Antonietta Asburgo e Rosalie Lamorlière. E se ad aggiungersi ci saranno Bernard Alain e André, i tizi chiassosi del numero 32?
Genere: Generale, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Yaoi, Yuri | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: Triangolo
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CAPITOLO 1

Oscar varcò il piano con la caratteristica grazia di un elefante in cristalleria, sbraitando a se stessa di quanto stupida era stata a non essersi rivolta a un facchino o a qualsasi altro. Tra le mani reggeva l'enorme peso di due scatoloni pieni di diavolerie, regalo dei suoi per la nuova casa, altri cinque passi e ce l'avrebbe fatta. Le immagine viste, scattate strategicamente di sfuggita, sul sito internet del cerca casa avevano mostrato delle stanze spoglie e visibilmente polverose, ma Oscar dovette ricredersi una volta varcata la soglia dell'appartamento: parquet, mura color fango in tinta con un grande tappeto circolare e mobili tenuti a lucido.
<< Ma che diavolo ... >> Aveva forse sbagliato indirizzo? Indietreggiò di due passi a controllare, sì, il numero era 35, l'appartamento era quello. Poggiò cauta gli scatoloni per non rovinare il parquet, e diede una veloce occhiata all'ingresso: aveva riconosciuto le finestre bianche che davano al balcone, con la differenza che dal vivo erano state addobbate con delle tende viola come il pouff accanto a un bel divano in avorio, poi un tavolino da caffé e un pouff del medesimo colore. Sul divano erano sistemati tre cuscini a righe verde mela e rosa, una tv, un tavolo, qualche mobiletto e una sedia a dondolo in miniatura, una pianta di aloe vera in plastica e qualche altra sciocchezza. Sembrava più una casetta delle bambole che il vecchio appartamento in rue Saint Honoré di cui aveva, purtroppo, già speso un po' per il lauto anticipo.
Diamine! Avrebbe preferito di gran lunga i topi e la muffa di cui avevano lamentato i commentatori del sito internet, piuttosto che stare in quel confettificio color rosa diabete! Già scocciava l'idea di condividere quella casa con due sconosciute, non strambe o alternative sperava, ma adesso anche la casa di Barbie ...
<< Oh, ciao! Sei tu la terza coinquilina? >> Una ragazza più bassa di lei di almeno cinque centimetri, occhi azzurri e capelli biondi legati in una semplice coda di cavallo la salutò calorosamente, il sorriso stampato sul viso di porcellana e una mano a mo' di batti cinque. Oscar annuì salda accennando con la mano e si presentò come Oscar Jarjayes, sistemandosi poi la montatura guscio di tartaruga che portava sul naso. Con tutto il via vai delle sue cose aveva finito per sporcarsi nuovamente le lenti e aveva la visuale appena appannata.
<< Io sono Rosalie, Rosalie Lamorlière! >> Si accinse verso di lei inaspettatamente, stampandole sulle guance due bacini di saluto che agitarono Oscar. Non era abituata a quelle dimostrazioni di affetto ed era arrossita di colpo, ma l'altra sembrò non farci caso; << Sto studiando per diventare giornalista e mi sono trasferita nella capitale dalla Provenza da tre anni, tu cosa fai invece? >>, niente, quella biondina aveva più voglia di lei di socializzare.
<< Studio legge, tutto qui >> Sbottò, riafferrando gli scatoloni per cercare la sua tana. Rosalie ne prese uno e l'accompagnò in quella che aveva chiamato "unica stanza rimasta" e non smettendo di ciarlare nel breve tragitto.
Oscar parve tranquillizzarsi nel constatare che almeno un buco era rimasto intatto: la parete chiara e un letto spoglio di lenzuola e cuscini, finalmente un angolo tutto suo. Ad arredarla non ci avrebbe messo molto, pensò piacevolmente, sarebbe stata come lei: semplice e senza i fronzoli rosa che adornavano il resto della stanza.
La giovane Jarjayes passò l'intero pomeriggio a decorare il suo nido e a disfare le valigie, fortunatamente Rosalie l'aveva lasciata in pace per qualche ora perché doveva andare a lezione, ma al suo ritorno approvò l'opera d'arte della nuova amica definendo la stanza "rilassante" e "calma", i toni scelti erano il bianco e il marrone, e lei aveva, come regalo di benvenuto alla nuova arrivata, poggiato sul comò un piccolo vaso di margherite bianche, un giusto tocco di femminilità che però ad Oscar non convinceva un granchè.
<< Maria Antonietta tornerà a momenti per cena, toh, eccola! >> E sentendo il citofono Rosalie corse ad aprire. Oscar non aveva mai immaginato, in tutta la sua vita, di dover fare la conoscenza di Barbie in persona: Maria Antonietta Asburgo era biondissima, molto più bionda di lei e Rosalie messe assieme, sospettò della naturalezza del colore. Il viso perfettamente truccato e l'abito attillato che metteva in evidenza le forme al punto giusto le davano un'aria da diva, da regina forse, e vedendola Oscar capì al volo chi fosse l'artefice dell'arredamento della casa.
<< Studio per diventare interior designer >> Aveva giustificato con un risolino argentino, convinta forse che anche Oscar, come Rosalie, amasse la casa così arredata. Invece, beh, era tutto il contrario.
Cenarono tutte e tre assieme, Rosalie era una cuoca provetta e le due coinquiline apprezzarono con gusto anche la sua salsa speciale, ricetta di famiglia che le era stata tramandata alla maniera tradizionale e che non avrebbe rivelato tanto facilmente, così aveva detto con fare solenne, ma Oscar non ci diede molto peso: a lei i fornelli non interessavano, era una pessima cuoca e di certo non avrebbe ammazzato nessuno per una salsina, anche se gustosa.
<< Il segreto >> Le sussurrò Maria Antonietta, coprendo con la mano la bocca laccata di rosa, << sta nel ketchup. Lei lo combina con yogurt bianco, e il gioco è fatto! >> Oscar per poco non sputava nel piatto quella politglia di ketchup e yogurt, che oltraggio! " Ma come diavolo ci sono finita qui in questo manicomio di rosa, yogurt e ketchup?"



ANGOLO AUTORE
Okay, non è il massimo ma voglio rischiare con questo esperimento. Troverete Oscar e André in un contesto differente, la mia Oscar porta persino gli occhiali, quindi pensate un po'! E Rosalie aspirante avvocato, ce la vedete?
   
 
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