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Autore: Love_in_idleness    05/03/2005    10 recensioni
E' una storiella melensa... avvertiti! ^ ^ E' l'ultima settimana di scuola e Remus si sente triste per la prossima perdita di tutti i suoi amici e del suo Sirius.
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Coppie: Remus/Sirius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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PAROLE A VANVERA

PAROLE A VANVERA.

 

Ciao ^ ^

Questa nuova ficcia è una one- shot, eccovi tutte le indicazioni del caso:

PAIRING: Sirius x Remus

Yaoi, capitolo unico, (non so quanto sarà lungo, ma immagino ben poco… vabbè…).

La ficcina è ambientata alla fine del settimo anno!

Spero che questa vi piaccia più di quanto abbia fatto la precedente, che come risultato ha rasentato la catastrofe… ho ricevuto un sacco di commenti non proprio positivi, mi vergogno un po’ ^///^.

Dunque vi avverto:

1)     chi cerca storie tormentate, non si aspetti di apprezzarla. Per i miei standard questa ficcy è molto dolce (troppo, decisamente).

2)     Ovviamente la lemon è ridotta. Forse c’è qualcuno che non apprezza questo dettaglio, ma io non sono in grado di scrivere lemon.

Per il resto… vi prego non siate cattivi ç____ç –chi ha detto che le critiche sono costruttive? Sono emotivamente fragile… sì è ricatto morale! Ah-ah. Non è vero avete il sacrosanto diritto di dirmi tutto ciò che volete, finché non siete offensive, ed ognuna delle mie critiche è stata gentile. (credo fermamente nella buona educazione, mano sul cuoricino)–

 

Ci riprovo: siore e siori… ta-dan  ta-daaaaaaaaan:  PAROLE A VENVERA.

 

Sirius sentì la schiena di Remus inarcarsi sotto di lui, e soffocò il gemito di piacere tappandogli la bocca con un bacio.

‘Anf, anf…’ Annaspava Remus, mentre il suo amante si spostava da sopra di lui, sdraiandosi sul comodo letto ormai disfatto, cominciando ad accarezzargli i capelli.

Se c’era una cosa che Sirius adorava fare, era toccargli i capelli: erano così morbidi, così serici… profumavano di miele, e sfiorandoli gli sembrava di toccare qualcosa di puro e soffice.

Ad essere sinceri adorava toccarlo tutto: la sua tenera pelle, la sua boccuccia di rosa, ogni centimetro del suo corpo… ma i capelli di più. Era un vizio, un dolce vizio che poteva concedersi da due anni a quella parte, e ogni volta che finivano di fare l’amore lui gli si avvicinava gentilmente, e giocherellava con le sue ciocche melliflue, come fosse una specie di rito.

‘Mm…’ Remus si voltò e appoggiò la testa contro la sua spalla.

‘Che c’è, amore?’

‘Ho sonno.’

‘Ah! Non aspettarti di dormire! Non stanotte!’

‘Che stupido che sei…’

‘Sì! Dopo tutto quello che ho fatto, non merito forse un trattamento speciale?’

‘Non ne hai avuto abbastanza?’

‘No-no.’

‘Ma non ti stanchi mai?’

‘Mai di te.’ Sorrise malizioso.

‘Ti odio quando mi guardi cos –‘ Sirius non gli permise mai di terminare quella frase: lo baciò con desiderio e lo fece sedere sul suo petto.

 

* * *qualche oretta before… * * *

‘Ho convinto James e Peter >____< a cercarsi un’altra camera, per stanotte… volevo stare veramente solo con te…’

Ma Remus non l’ascoltava. Non lo guardava neanche. Ammirava piuttosto il loro dormitorio che tale non poteva più essere considerato.

‘Ah, auguri amor mio. Ti amo.’

‘Questo… è il tuo… regalo?’

‘Non ti piace?’

‘Ah… io… uao…’ Non sapeva nemmeno cosa dire. Pensava che Sirius non se ne fosse ricordato, in fondo, su uno come Paddy non si poteva mai contare. Gli aveva dato l’impressione che quello per lui fosse un giorno come un altro, e non uno speciale. ‘Buon… buon anniversario anche a te, Siry…’

Era incredibile. Sirius era veramente sempre più incredibile, lo stupiva ogni volta con le sue idee originali e tremendamente romantiche.

Era entrato, quella sera, nella camera, e l’aveva vista completamente coperta di rose. Il pavimento coperto di petali, le lenzuola coperte di petali, ogni mobile coperto di petali… e tanti mazzi di rose, ovunque potessero essere appoggiati.

‘Perché l’hai fatto?’ Gli aveva domandato.

‘Perché te l’avevo promesso. E poi mi sembrava un’idea carina!’

‘Sì…’

‘Ma non è questa la vera sorpresa.’ Gli aveva detto col suo solito sorriso malizioso ed irresistibile stampato in faccia.

‘Ah no? E allora qual è?’

Sirius aveva alzato il sopracciglio e l’aveva guardato sornione. ‘Sotto le coperte…’

‘Quella non è mica una sorpresa…’

‘No, che hai capito! Non mi riferisco a ME .’

‘A cosa, dunque?’

‘Aspetta, aspetta…’ Gli si era avvicinato col suo sguardo ammaliatore, al quale nessuno poteva dire di no, tantomeno lui, che si perdeva nei suoi occhi chiari con una facilità straordinaria.

 

* * * turn back * * *

‘La notte è quasi giunta al termine, amore mio.’

‘Un vero peccato.’ Aveva risposto Remus. ‘Sei caldo.’

‘Sai perché…’

‘Voglio restarti vicino… non puoi tenermi così per tutta l’eternità?’

‘Ma cosa dici!’

‘Come no?’

‘Lo farei volentieri, lo sai. Ma non si può. Nemmeno noi maghi possiamo allungare il tempo!’

‘Già…’ Sospirò Moony.

‘Cos’hai?’

‘Niente, niente…’

‘Niente!’

‘Niente di cui vorrei parlare… in momenti come questi.’

Sirius si chinò su di lui e lo baciò sulla fronte. ‘Ho sempre bisogno di ascoltarti, stupidino!’

‘Io… io mi domandavo… Sirius… tra due settimane la scuola finirà e…’

‘E?’

‘E…’

‘E sei assolutamente preoccupato per il nostro futuro.’

‘Sì.’

‘Ti stai domandando di tutti gli amici che hai qui, e che potevi vedere ventiquattro ore al giorno, cosa sarà: se cambieranno, se abiteranno lontano da te, se li vedrai mai più, almeno una volta ogni tanto… se potrai conservare almeno i legami con le persone a cui più tenevi: James, Lily, Peter (a morte! Ndme)… hai paura che non sarà più lo stesso.’

‘Già.’

‘Ah, e poi ci sono io.’

‘Mm…’ Remus annuì. ‘Tu sei il mio dilemma più grande.’

‘E’ perché hai paura che il nostro amore si consumi se stessimo lontani… anche se ci vedessimo due volte alla settimana, tre… non sarebbe più come dormire nella stessa camera ogni notte, da sette anni. Non è vero?’

‘Sì. E’ così.’

‘Ecco.’

‘Ci hai pensato anche tu?’

‘E’ ovvio.’

‘E non ti dispiace?’

‘Remus… io… avevo considerato un’idea… ma… no, sono solo parole a vanvera…’

‘Ehi! Non essere egoista! Non puoi mettermi la pulce nell’orecchio e poi fermarti! Non puoi cominciare un discorso del genere e poi lasciarlo cadere!’

‘Sì, ma è una cosa stupida…’

‘Sai che novità!’

‘Lo vedi? Sei indisponete!’

‘A cosa avevi pensato?’

‘E fastidioso!’

‘A cosa avevi pensato?’ Insistette.

‘A… sì… Credevo che… Moony, verresti a vivere con me, finita la scuola?’

Remus era rimasto di stucco, gli occhi vitrei, la bocca socchiusa.

Sirius pensò lo stesse guardando con sufficienza, e decise di provare a scusarsi: ‘Lo sai, no? Io non ho una casa dove tornare, e non posso accettare di vivere da James fino alla senilità… e per stare tutto solo… ho pensato… forse vivere insieme, solo noi due, è ancora troppo presto, si è troppo presto. Non va bene, è stata una domanda sciocca. Ma credevo che in fondo, sarà più o meno come essere a scuola, solo senza coprifuoco e senza compagni di stanza che non ci permettono di stare da soli insieme… non cambierà così tanto! E allora… ma se non vuoi... cioè, io sarei felice se… però capisco che per te possa essere imbarazzante e allora –‘

‘Sirius, QUESTE sono parole a vanvera!’

‘Cosa?’

‘Non hai bisogno di giustificarti!’

‘Ma mi hai guardato come se avessi detto un’eresia!’

‘Stupido! Era solo il mio sguardo sconvolto! Non capita tutti i giorni che tu mi chieda una cosa del genere!’

‘Era la sorpresa.’

‘L’avevo capito, sai?’

‘Oh. Sì. Allora?’

‘Ti amo…’

‘Ehi, questo non risponde ad una bel niente!’

‘La verità è che sei ottuso!’

Paddy gli tirò un cuscino. ‘Sei sempre in grado di rovinare tutti i momenti più romantici!’

‘Ah! Infame! E tu che mi tiri i cuscini!’ Remus lanciò lontano le lenzuola e si buttò a peso morto su Sirius.

‘Ih! Remus! Non… farmi… il solleticoooooo… miserabile….’

‘Chi è il miserabile? Maledetto Black!’

Sirius cercava di divincolarsi e voltava la testa da una parte e dall’altra, a destra e a sinistra, scuotendo la sua folta chioma di lunghi capelli corvini. ‘Basta! Ahahahah! Basta, basta, basta! Basta, amore!’

Remus si fermò di scatto. Ritrasse la mani dal corpo perfetto del suo Sirius, lo guardò con occhi ricolmi d’amore: ‘Certo che vengo a vivere con te!’

 

* * * THE END! * * *

Sapete, non mi piacciono le cose melense. Quindi non ho ancora capito come mai ho scritto una ficcy del genere. Boh…

Solo che non avevo voglia di postarne una lunga, quindi ho pensato all’unica one-shot che sia mai stata in grado di scrivere. Le mie one-shot si trasformano miseramente in storie a trenta capitoli…

Detto questo spero vi sia piaciuta. Sul serio. Mi vergogno un po’.

Commentate… commentate… funzionano i messaggi subliminali? No, scherzo.

Siccome non so dove finiscono le risposte che puntualmente do per ciascuna delle mie commentatrici ho deciso che risponderò nello spazio delle recensioni.

Bien?

Grazie ^ ^

 

Love_in_idleness.

   
 
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