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Autore: Ilanak    20/09/2015    15 recensioni
La terribile notte di Saint Antoine, descritta dal punto di vista di André, un uomo disperatamente innamorato e preoccupato per le sorti della sua Oscar...
L'ispirazione a metà tra manga e anime.
Il disegno è un regalo della bravissima Lina fm!
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: André Grandier, Oscar François de Jarjayes
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Saint Antoine 
I loro sguardi feroci si avventano su di noi. Siamo impotenti di fronte alla forza di questa gente, tesa inesauribile dalla disperazione e dalla fame.
Io capisco questa crudeltà, questo accanimento contro i nobili. I loro bambini muoiono, denutriti e malati.
Le donne sono inermi e gli uomini non trovano dignità nel lavoro. Tutto è negato a questa gente, anche solo sperare di arrivare al giorno dopo.
Io le capisco, non le condanno.
Cosa dovrei dunque dire? Non uccideteci?
Ma spero con tutte le mie forze che non osino toccarti!
Non devono nemmeno pensare di posare le loro mani sul tuo candido viso. Sento il panico crescere, Dio non voglia che scoprano che sei una donna, Oscar.
Mi difendo come posso, cercando di parare i colpi che arrivano impunemente da ogni dove.
"Oscar!!!" 
Ti chiamo, come se pronunciare il tuo nome, potesse in qualche modo trattenerti a me.
"André!!" 
Anche tu ti aggrappi inutilmente al mio nome.
Siamo perduti. In un attimo scompari dalla mia vista e il terrore mi prende.
"Oscar!!"
"Zitto maledetto nobile! Chiami il tuo amico? Ah!"
"Oscar! Lasciatelo stare! Lui... non è come gli altri nobili..."
"Ahahah lui morirà come tutti i nobili!! Morirete tutti!"
"Impicchiamolo!!!"
Non ti vedo più ormai, ma continuo a chiamarti e la gola brucia.
Sono impotente... Non posso più proteggerti amore mio...
Soffro Oscar...
Soffro indicibilmente... per non averti potuto ripetere prima di morire che ti amo... ti amo...
"Uccidiamolo!!"
Solo buio e dolore.
"A morte i nobili!!"
Hanno preparato il cappio...
Sto davvero per morire?
Oscar... dove sei? Cosa ti hanno fatto? Dio... salvala ti prego!
Mi prendono per legarmi le braccia e issarmi sulle loro spalle. Ci siamo... sto per morire impiccato. Capro espiatorio di questi miseri uomini senza più nulla da perdere.
Che strano... in mezzo a tutta questa ferocia, sento qualcosa all'improvviso...
Come se una forza enorme si liberasse proprio adesso, giungendo a me, stillando calore e gioia, rendendomi più forte. 
Poco dopo uno sparo, una voce conosciuta prende il sopravvento. Fersen?
La folla mi lascia scivolare a terra, attratta da una preda ben più grossa di me, correndo al suo inseguimento con le braccia alzate in segno di rinnovata ferocia.
È mai possibile che sia tutto finito?
E se io sono vivo... allora anche lei... anche lei potrebbe esserlo. Deve esserlo!
"Oscar!" 
Giaccio per terra. Gli occhi chiusi. "Dove...sei? Cosa....ti hanno fatto....Oscar...."
Cerco di raccogliere le forze e cercare una tua possibile traccia. Nulla.... solo l'eco della folla concitata che si è gettata all'inseguimento di Fersen.
Piango e mi dispero, cercando di mettermi seduto e di aprire l'occhio rimastomi. E lo sento... lo sento Oscar. Non puoi essere morta!
Se il Paradiso avesse una forma, sarebbe uguale a queste mani, sporche di sangue e di terra, che improvvisamente sento sul viso, in una carezza soave. 
E a queste labbra, che dolcemente posano il loro calore sulla mia fronte.
Sei tu.
"Sei viva?"
"André... oh André!"
Un filo di voce, strozzata. 
Piangi amore mio?
Dimmi che non ti hanno toccata.
"Oscar... cosa ti hanno fatto?" Tremo
"Sto bene André... nulla di grave! Ma dobbiamo andarcene... e subito! Prenderemo una carrozza qualunque...vieni... ti aiuto. Ci vedi ancora?"
Domandi aiutandomi e sostenendomi come puoi, mettendomi un braccio attorno alla vita.
"Si"
"Riesci a camminare? Ecco una carrozza! Ferma! Ferma!!"
Parli col cocchiere e ti fai aiutare da lui per farmi salire. 
Mi aiuti a stendermi sul sedile e di fronte a me esamini le mie ferite, preoccupata e provata anche tu da questa notte di violenza.
"André... senti... molto dolore?"
Domandi aprendo la mia giubba strappata.
La tua voce è dolce Oscar. Posi le tue mani sul mio torace per accertarti che le mie ferite non siano gravi.
Ma non posso risponderti amore mio, perché la gioia che provo nel vederti viva si confonde col dolore fisico e chiudo gli occhi mentre libero le lacrime che non possono essere trattenute.
Mi stringi la mano e posi la testa sul mio petto. Cerco di non cedere alla stanchezza, voglio sentirti qui sul mio cuore, addormentata. 
Voglio gioire il più possibile e... voglio sperare...
Dov'è il Paradiso? 
Ovunque.... ovunque sia la mia Oscar.
   
 
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