“Sinonimo di sottomettere.”

Blaise scoccò un'occhiata in direzione di Theodore Nott che stava sistemando alcune peonie vicino alla vetrina del locale.

“Quante caselle?”

Chiese, pulendosi le mani sporche di terra sul grembiule.

“Dieci.”

Replicò l'amico, alzando gli occhi per osservare Theo mentre si muoveva per il negozio.

“Soggiogare: tenere sotto controllo, dominare qualcuno o qualcosa. “

Per qualche momento l'unico rumore fu la penna di Blaise sulla carta del giornale la risposta e i sospiri di Theo mentre si indaffarava per il negozio aggiustando la posizione delle foglie delle piante o potando ramoscelli morti.

“Blaise, potresti andare a riparare la finestra nel magazzino? Ti permetto di utilizzare la magia.”

Il ragazzo di colore si alzò dallo sgabello, sbuffando.

“L'avrei utilizzata comunque.”

Il magazzino era un locale freddo, pieno di marche e tipi diversi di concime per piante, una bacheca era appesa sopra una piccola scrivania polverosa piena di volantini e penne di vario genere.

Blaise diede poca importanza ai fogli di giornale con le fotografie animate appese alla bacheca con delle puntine.

“Il Ministero della Magia dichiara che stanno eseguendo ogni sforzo possibile per catturare i Mangiamorte ancora in libertà”; “Curtis Nott catturato e imprigionato ad Azkaban (pagina 4 per i dettagli)”; “Draco Malfoy ancora introvabile”.

Zabini si inginocchiò per raccogliere i pezzi di vetro a terra e sibilò di dolore quando uno di questi gli tagliò il polpastrello, estrasse la bacchetta e la puntò contro il vetro rotto.

“Reparo.”

I pezzi di vetro volarono via dalla sua mano e ricomposero la finestra in un batter d'occhio, Blaise si portò il dito alle labbra e succhiò il taglio, sopprimendo un sospiro.

“Allora?”

Chiese Theodore dalla porta, era appoggiato allo stipite e lo guardava in attesa di una risposta.

“E' a posto, la tua stupida finestra.”

Blaise aveva ferito Theodore ma il ragazzo aveva già sostituito l'espressione ferita con una di rimprovero.

“Non so davvero cosa ti aspettavi quando ti ho detto che dovevamo nasconderci dal Ministero, ma di sicuro una villa alle Bahamas non è quello che intendevo. Dovevi andare con Draco, se è quello che volevi.”

Theodore gli lanciò un'altra occhiata dura e lo lasciò solo in magazzino.

“Theo, ascolta, non....”

Ma Theo aveva già salito le scale che conducevano al piccolo appartamento sopra il negozio che condividevano e gli aveva sbattuto la porta in faccia.