Sorrido, io.
Sempre, in qualsiasi luogo, in ogni circostanza.
Di giorno, di notte.
Hanno cercato di strapparmi il sorriso, loro.
In tutti i modi possibili.
Mi hanno insultato, mi hanno picchiato.
Non ci sono mai riusciti, però.
I loro tentativi barbarici sono stati vani, inutili.
Ed io sorrido.
E loro mi hanno messo in manicomio.
Non riescono a capire come possa essere sempre così felice, mentre là fuori il mondo sta andando completamente a rotoli, quando non c’è niente per cui essere gai, e pensano dunque che sia un folle.
Ma io continuo semplicemente a sorridere.
Sorrido per la loro negatività, che obbliga i loro occhi a vedere costantemente tutto nero, anche se la straordinaria natura che ci circonda è ricca di colori meravigliosi.
Sorrido per la loro mancanza totale di fiducia nell’umanità, la quale è l’unica e la sola in grado di uccidere per sempre le guerre e diffondere la pace.
Sorrido per l’assenza di amore nei loro cuori e di speranza nelle loro menti, che li porta porta solo a sopravvivere. Vivere, invece, è una cosa completamente diversa.
Sorrido per la loro normalità.
Sorrido perché sono contento.
Contento di essere pazzo.