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Autore: Iva27    11/02/2009    1 recensioni
il destino è già scritto? oppure si può cambiare? c'è davvero qualcuno che l'ha inciso sulla pietra oppure è puro frutto del caos?
Questa è la mia prima fanfiction quindi siate clementi. Parla di una coppia che mi piace moltissimo Rose/Scorpius, ma anche molte altre. Spero sia almeno leggibile, specie questo primo capitolo, il primo per me in assoluto. Spero la leggiate e se avete consigli dite pure, sono bene accetti. XD
Genere: Commedia, Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Rose Weasley, Scorpius Malfoy
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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- Questa storia fa parte della serie 'Destini'
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Secondo capitolo: iniziano le lezioni.....


-non puoi continuare così!- disse Albus. Guardò arrabbiato Amber. 
Dopo lo sfogo di ieri era riuscita a dormire quella notte, cosa che l'aveva resa un po' più umana di prima. Anche lei era arrabbiata. 
-Albus ne abbiamo già parlato. È da quattro anni che ne parliamo. 
Io non lo denuncerò e tu non dirai niente. Se lo facessi le cose peggiorerebbero soltanto. 
Adesso andiamo a mangiare? Abbiamo bisogno di mangiare-. Lo disse alzandosi. 
Albus la guardò. Era come parlare con un muro. Impossibile trovare persona più testarda. 
Perché le persone testarde almeno si fermano quando si fanno male. 
Certo, non accettano di dire che hanno sbagliato ma almeno si fermano. 
Invece lei si stava facendo sempre più male con le sue mani e non si fermava. 
Sospirò sconfitto e la guardò. Lei aveva davvero bisogno di mangiare . -andiamo- disse e la seguì nella sala grande. 
Lei si sedette al suo posto senza dirgli niente e neanche lui la salutò. Non sopportava più di non poter fare qualcosa. Albus si sedette accanto a Rose guardando truce il suo piatto. Rose lo guardò seria. 
Lui incrociò il suo sguardo e poi tornò a guardare il piatto, frustrato. E ancora non era iniziato neanche il primo giorno di scuola.....

-che lezione abbiamo alla prima ora?- chiese alla cugina addentando un toast. -trasfigurazione- disse Rose. Geremy guardò l'amico preoccupato. -Albus che ti prende?- chiese. Era da tanto che non lo vedeva tanto arrabbiato. -è una brutta giornata- disse lui per giustificarsi. In effetti il cielo era ancora coperto da nuvole nere e non aveva smesso ancora di piovere.

Finito di mangiare andarono tutti a lezione.

La prima lezione di trasfigurazione fu molto particolare, come la solito. La McGranitt, professoressa di trasfigurazione da secoli (esagerata N.D.McGranitt) aveva lasciato il posto a una professoressa nuova per adempiere meglio al suo ruolo di preside della scuola. La prof si chiamava Samantha Jonsens ed era una strega di una trentina d'anni dai modi strani e lunatici. Lei venerava la sua materia e ne parlava sempre con un tale fuoco dentro che era uno spettacolo vederla. Le sue lezioni erano interessanti ma era un po' strana avvolte: spiegava in modo bizzarro; in alcune lezioni faceva ridere molto spesso con battute e doppi sensi ed era la prima che si fermava e si distraeva facilmente con i risultati delle ultime partite a quidditch; in altre non permetteva neanche a una mosca di ronzare. Tutti dovevano ascoltarla senza interromperla;

e non parliamo delle interrogazioni. Si divertiva a interrogarli ogni giorno, almeno una domanda a persona, e ogni volta interrogava a coppie di persone. Uno doveva fare un incantesimo, trasfigurare qualsiasi cosa, e l'altro doveva rifarlo tornare apposto. Si divertiva quando qualcuno faceva un incantesimo sbagliato a vedere chi riusciva a capire perché avesse sbagliato e se riusciva a far ritornare tutto a posto. 
Gli alunni l'amavano e la odiavano allo stesso tempo.

Finita la prima estenuante lezione i Grifondoro proseguirono con le lezioni di storia della magia,di Artimanzia e di Erbologia col professore Paciock (ciao a tutti! N.D.Nevill). Durante Erbologia i Grifondoro si ritrovarono con i Tassorosso e Albus e Rose si sedettero insieme a Amber, sempre seduta da sola. 
Lei non gli rivolse quasi la parola ma Albus, abituato, parlava al plurale anche se solo Rose rispondeva. Così l'ora passò tranquilla. Usciti dall'aula Albus seguì Amber per tentare di parlagli mentre Rose salì insieme agli altri per il pranzo. Arrivata trovò tutti che ridevano perché sembrava che l'intero contenuto del vassoio di carne al sugo fosse caduto addosso a uno studente del Serpeverde, Thomas Stuart. 
Vide la preside McGranitt gridare contro James, suo cugino, che però stava morendo dal ridere sdraiato sul tavolo. Scuotendo il capo ma suo malgrado sorridendo si sedette al suo posto e iniziò a mangiare per poi poter andare a ripassare un po' di pozioni, che avrebbe avuto oggi pomeriggio insieme ai serpeverde. 
A questo proposito guardò verso quel tavolo e vide Scorpius che rideva insieme agli amici. 
Sorrise. Gli piaceva vederlo ridere. Era così spensierato quando rideva, così contento, così bello da mozzare il fiato... arrossì violentemente. Ma che gli veniva in mente? Bello? Era il suo migliore amico, basta! 
Non poteva pensare certe cose di lui. Dandosi della stupida iniziò a mangiare e finalmente tutti tornarono ai loro posti e James si beccò la solita punizione. Rose lo guardò accigliata. -sembrava impossibile che ancora non avevi ricevuto una punizione. L'anno scorso hai ricevuto la prima ad appena due minuti dall'inizio della scuola. Questa volta sei in ritardo- disse fingendosi seria. James e gli amici risero. -hai ragione. 
Ma quasi quasi adesso me ne faccio mettere un altra così almeno inizio a recuperare- disse. 
E puntò un altro Serpeverde, Percival Bulstord. Rose pensò che non avrebbe potuto trovare persona migliore. Bulstrod era arrogante e si divertiva a impaurire i più piccoli. Andava in giro facendo battute oscene a tutte le ragazze che incontrava e qualche volte si ritrovava con un bel pugno e schiaffo da parte della ragazza oppure del fidanzato della ragazza importunata. Eppure lui tornava subito alla carica. 
Rose ringraziò il fatto che era era sempre stata invisibile per i ragazzi. Gli unici ragazzi con cui avesse parlato erano gli amici dei cugini e del fratello Hugo, persone per la quale lei era solo la sorella di o la cugina di... non avrebbe sopportato ragazzi che la tormentavano come facevano spesso con Lily. E infatti la vide proprio arrivare con un ragazzo, un prefetto di Corvonero alto e intelligente, si chiamava Daniel Nizec. 
Lily si fermò poco prima del suo posto, gli sorrise, lui gli portò una ciocca di capelli dietro l'orecchio accarezzandogli la guancia e se ne andò al suo posto. Lei si voltò verso il suo posto, un po' distante dal mio, e poi cercò Rose. Vide il posto di Albus vuoto e si sedette accanto a lei. -com'è andata la prima mattinata di scuola?- chiese guardandola -bene. Allora?- Rose sapeva che aveva voglia di raccontare e non volle girarci intorno. -Daniel mi ha chiesto di frequentarci. Non ti sembra un ragazzo meraviglioso? 
È bellissimo, è simpatico e spero davvero che mi faccia tanto ridere- disse felice.

Rose annuì. -sono d'accordo. È anche un ragazzo intelligente e posato ed è anche un prefetto, quindi sarà diligente- disse. Il sorriso di Lily si affievolì un po'. Non è che alla fine era un tipo noioso? Pensò.

Rose si accorse di aver sfumato un po' l'entusiasmo della cugina e tentò di dire qualcosa ma comparve Albus dietro di loro. -Lily mi puoi ridare il mio posto- chiese lui triste. Lily, che in altri casi si sarebbe lamentata, guardò il fratello preoccupata. Poi guardò Rose, si alzò e li lasciò soli. Rose aspettò che Albus si sedette e poi lo guardò. -abbiamo litigato- disse lui. Lei annuì e non disse niente, aspettando che continuasse. 
-non capisco perché è convinta che le cose debbano andare così e che non possa cambiarle. 
Ha paura di dirlo alle altre persone e quando gli dico che potrei dirlo io, alle persone che potrebbero risolvere questo casino, lei si arrabbia e non mi parla più. Che devo fare Rosie?- disse implorante.
Lei ci rifletté su. -se non è pronta a parlarne è meglio che non dica niente neanche tu. 
È triste, stressata e fredda. Falla tranquillizzare, stagli vicino e aspetta. Quando vedrai che è sta meglio proponiglielo di nuovo. Devi aiutarla a risolvere questo problema, la sta distruggendo lentamente. 
Ma tu dovrai agire abbastanza lentamente se vuoi aiutarla- disse. Lui assorbì tutte le sue parole e iniziò a mangiare. -quindi la smetto. La lascio tranquillizzare e ne riparlerò dopo- ripeté. 
Poi guardò Rose. -grazie- disse sorridendo. Lei ricambiò il sorriso. -figurati-.


******

Questo capitolo non ha molto senso.... è come se fosse un capitolo di transizione.... non lo riscrivo perché altrimenti poi mi blocco e non continuerò mai quindi posto questo subito e vedrò di scrivere uno meglio.... grazie a chi ha letto. Anche se me rendo conto che è da pochissimo che l'ho postata siete già tanti... vi prometto che le scriverò e le posterò presto però datemi consigli altrimenti se scrivo qualcosa che non piace è meglio smettere subito. La vostra pazza!

ringrazio enormemente la mia nuova beta Fede97 per le sue correzioni a questa storia! Grazie!!!

   
 
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