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Autore: chichi_ago    22/09/2015    1 recensioni
Questa è una rivisitazione dell'originale notte tra Ginevra e Lancillotto, cambiata ed adattata ai nostri due amati personaggi, Camilla e Gaetano. Riprende la favola che Gaetano racconta a Tommy per farlo addormentare.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Camilla Baudino, Gaetano Berardi
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Era fredda la cella, lei era la Regina ed era stata costretta ad abbassarsi a dormire sulla gelida terra. Era stata rapita da Sir Renzo, un uomo senza valore e senza dignità. Lui la voleva, la bramava, ma come una sgualdrina non come una regina. 
Ad un tratto una folata d’aria pervase la stanza, si sentirono dei passi. La regina cominciò a tremare. Un’ombra si avvicinava. Nera come la notte. Erano venuti a prenderla per portarla da Sir Renzo, ma lei non si sarebbe mai concessa a un uomo così vile, pensava la regina.
Chi era quell’uomo che cercava di aprire la prigione senza chiave?
“Regina, mia amata, vi ho trovato finalmente”
“Gaetano, mio cavaliere non dovevate mettere in pericolo la vostra vita per me.”
Gaetano sforzava i ferri della cella, fino a lacerarsi le mani, il sangue gli colava suo polsi.

“non conta se i ferri son forti; niente oltre voi mi può impedire che io possa da voi venire…”.

Passarono alcuni istanti, e la cella si aprì.
La gioia pervase l’atmosfera, la passione li colse.
Gaetano finalmente aveva tra le braccia ciò che più bramava da tempo e la regina si lasciò amare,lasciò che il suo corpo si sciogliesse di piacere sotto le sue mani. Era cosi dolce il loro amarsi, il loro baciare, il loro sentire, che fino all’alba ne ebbero piacere. Mai in altri cuori lei aveva trovato così tanto amore. Nessuno nel mondo avea conosciuta o avea udita una gioia tale, ma da loro doveva essere taciuta. 
Quando il chiarir del sole si schiarì il freddo ferro Sir Geatano intese che l’ora era arrivata. Doveva amaramente abbandonare la sua amata; la pena fu grande nel dare l’ultimo bacio alla sua regina.

”…vero martire fu ad alzarsene, tanto penoso fu di andarsene; martirio è il dolore che ha…”

Rimise le inferriate al loro posto e con gli occhi pieni di dolore diede l’ultimo saluto a chi dall’altra parte aspettava un suo ritorno.. insieme alla tristezza era comparso anche il dolore alle mani che l’amore aveva assopito.

”…va il corpo, il cuore lì soggiorna…”

Piangeva la regina, lacrime di disperazione, di solitudine, di amore… Sapeva che il suo cavaliere non l’avrebbe abbandonata, le aveva fatto una promessa ma quando sarebbe tornato questo le era ignoto. Piangeva la regina…

Si sentì afferrare per un braccio scuotere …
“Camilla sveglia!! Camillaaa cosa succede???”
Aprì gli occhi bagnati e lo vide, eccolo. Aveva mantenuto la promessa. Era tornato il suo cavaliere. 
"Scusa mi sono di nuovo addormentata"

   
 
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