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Autore: Risa Lily Angelie    22/09/2015    4 recensioni
Estate 2025. Le cose stanno cambiando.
James e Dominique, finalmente, trovano il coraggio di confessare il loro amore - ma, beh, non va come sperato.
***
Dal secondo capitolo:
«Oh, Rosie, non credo di potercela fare—» mormora sottovoce Dominique, mentre le ciglia ricadono stanche, impedendole di vedere il profilo della cugina. Poi, come a rafforzare le proprie parole, solleva il lenzuolo e vi si nasconde dietro.
«Cosa devono sentire, le mie orecchie?» domanda la Weasley dalla chioma rossa, privando la minore delle coperte. «Avanti, sveglia e in piedi!»
«Da quando sei così mattiniera?» si ribella appena la Veela, stringendosi al cuscino.
«Da quando sei così dormigliona?»
«Da sempre.» risponde, sforzandosi di aprire gli occhi. «Ma diciamo che ho rinnovato il mio amore per il letto, di recente.» Pausa. «Da quando i sogni sono migliori della realtà.»

***
[James/Dominique, principalmente. Accenni più o meno evidenti di Rose/Scorpius, Lily/Lysander, Teddy/Victoire, Roxanne/Lorcan.]
Genere: Angst, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Dominique Weasley, James Sirius Potter, Rose Weasley, Scorpius Malfoy, Un po' tutti | Coppie: James Sirius/Dominique, Lily Luna/Lysander, Rose/Scorpius, Teddy/Victorie
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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Un grazie grande-grande ad Ailee,
per la pazienza,
perché ha letto questo prologo prima della pubblicazione,
perché mi ha spronato a decidermi a scriverla
e perché se non si decide a riaprire Rapunzel la faccio a fette.

 
 

 


Say something;

Prologue. ]




Avrebbero dovuto pensarci meglio.
Dominique se ne rende conto solo adesso – e le viene persino da sorridere amaramente, di fronte all'evidenza.

Le urla.
Gli sguardi sconvolti dei loro genitori – quello un po' più complice di Rose, perché anche lei ha i suoi segreti.
E il disgusto.

Il disgusto.
Come possono guardarli disgustati?
Loro sono solo innamorati.



 


E' passato un mese.
Un mese in cui Dominique ha sopportato i brusii alle sue spalle, gli sguardi curiosi, quelli allibiti.
Un mese in cui ha finto – di essere forte, di essere coraggiosa, di potercela fare.

Ma Dominique non è forte.
Non è coraggiosa.
E quella tensione che avvolge la Tana, quell'estate, abbatterebbe chiunque.



«Scappiamo.» le propone James quella sera, mentre sono sul tetto, sdraiati ed abbracciati l'uno all'altra.
Lei gli rivolge un'occhiata. Scettica, stupita, elettrizzata - accarezza qualche istante di troppo l'idea.
Sarebbe poi tanto sbagliato? Tanto assurdo? Non più di due cugini innamorati, in ogni caso.
Si concede di sognare, di immaginare un futuro lontano da lì, lontano da tutto - ma poi la parte più razionale di sé la fa bruscamente tornare con i piedi per terra.
Scuote piano la testa: «... non possiamo» mormora appena, poggiando il capo sul suo petto, sentendo il battito del cuore leggermente accelerato.

Non lo dà a vedere, Dominique, ma, dietro la sua goffagine, si nasconde un'acuta osservatrice; non di tutto, questo è vero.
Ma di James... di James, lei nota tutto.
Tutto.
E quindi ci ha fatto caso, a quanto ci soffra, lui, di quella situazione: non che lui lo faccia notare. Perché, sapete, non è un tipo che si fa scoprire facilmente; ma ormai, Dominique lo conosce come le sue tasche.
E l'ha notato.
Ha notato come cerchi continuamente il contatto visivo con suo padre, che si rifiuta di concederglielo.
E ha notato l'espressione che gli nasce sul viso, ogni volta che Ginny Weasley gli deve rivolgere la parola – perché le parole della donna sono fredde, affilate come coltelli.

«Possiamo eccome, Minnie» sbotta lui, rafforzando leggermente la stretta sulla ragazza. «Guardali. Ci ignorano. Se ce ne andassimo, faremmo loro un favore.»
E Dominique si morde il labbro, perché una piccola parte di sé non può che dargli ragione.
Ma la parte dominante, le dice che è la rabbia, la delusione – perché insomma, sono pur sempre i loro genitori! Come possono denigrarli in quel modo? – a farlo parlare; perché James ci ha sempre tenuto alla famiglia – più di lei, a dirla tutta – e ora... beh, ora gli sembra che lo stiano abbandonando.
Il che, non è esattamente una menzogna.

«... Jamie» lo chiama sottovoce ella, stringendo la presa sulla sua maglia. «Jamie, guardami.» gli chiede, lo implora quasi, sollevando lo sguardo su di lui. Ed è quando lui, finalmente, si decide a concederle lo sguardo che tanto ha ambito – in quel momento, lei si accorge che abbia gli occhi lucidi. E, tra tutte le cose al mondo, è questa quella che Dominique ha più fatica a sopportare; vederlo soffrire. Lo stringe forte a sé, inspirando il leggero profumo di dopobarba del ragazzo. «... ti amo.» le butta lì, quelle due paroline, con il viso nascosto nell'incavo del suo collo, le braccia strette attorno a lui, la sofferenza nel cuore. E non le ha dette a caso, per consolarlo – no, lei ne è realmente innamorata ed è per questo che vuole ignorare.
Ignorare, ignorare tutti.
Li vorrebbe cancellare dalla propria memoria, in quel momento.
Tutti.
Un altro nome, un altro cognome, un'altra identità.
Per James lo farebbe.


Ha dei piccoli brividi che le percorrono tutta la schiena, la Weasley dai capelli biondi – e non sa, non saprebbe decisamente dire, se è per il freddo, per la paura e l'ansia con la quale ormai convive giornalmente, o semplicemente la mano fredda di James che si è insinuata sotto la sua maglietta.
Le sfugge appena un sospiro, appena lui si appropria delle sue labbra, mentre anche l'altra mano va a cingerle i fianchi, direttamente sulla pelle - ed ella si ritrova sovrastata da James, prigioniera dei suoi baci, prima che ne possa rendere conto.

«Dominique...» Fronte contro fronte, i respiri leggermente affannati – sarà anche estate, ma quella sera fa stranamente freddo. Freddo fuori, ma tra loro due divampa quel fuoco che è l'amore.
«... dimmi» bisbiglia lei, agganciandogli le braccia al collo - mentre vorrebbe, vorrebbe sul serio!, dimenticarsi di chi è, di chi sono, di dove sono e di tutto ciò che li circonda.
«Ti amo.»
E mentre una parte di sé esplode di felicità – è la stessa parte che ora lo bacia con trasporto, mentre riesce finalmente ad ignorare il loro legame di parentela, almeno per il momento – c'è un altro lato, quello più razionale, che fa risuonare quelle parole in modo sinistro.
In un modo, che a Dominique non piace per niente.
Una confessione col retrogusto di fiele.












[ Note. ]
Visto che ho poche [ prego, inserire sarcasmo qui ] robucce in corso, ho deciso di cimentarmi in questa cosa qua.
Chi mi ha come amica su facebook, può aver letto i miei stati sclerotici riguardo una determinata "roba angst" che non trovavo il coraggio di scrivere: ebbene, è questa qui.
Non ho molto da dire: la coppia centrale è la jaminique [ aka gli amori della mia vita ], seguita a ruota dalla scorose [ di cui l'osservatore attento può notare il piccolo riferimento alle prime righe ], la lilander [ o come si chiama, mi sfugge-- ], la tedtoire [ esiste come nome?, no?, vabbé... ] e la lorcanne [ che è una vergogna che non possa inserirsi tra le coppie, cioè ].
Okay, dopo ciò-- me ne posso andare, mh.
See you soon!

 
   
 
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