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Autore: zajnlover    22/09/2015    0 recensioni
Noi scatenati non avevamo mai avuto problemi.
Eravamo una delle squadre autonome di pallone più rispettate di tutta la contea. Forse perché erano del tutto consapevoli di quanto forti eravamo.
I problemi sono iniziati quando un ragazzo, chiamato Miki, superò il luogo nel quale viveva, Le torri Graffiti.
Superò uno dei luoghi più temuti da tutti, la Rupe dell’Inferno.
E ci raggiunse, alla Bolgia Infernale.
Dal testo:
“Tu domani sarai ancora così.” Risposi, ancora.
“Così come?”
“Una femmina.”
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Zayn Malik
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 1.
 
Noi scatenati non avevamo mai avuto problemi.
Eravamo una delle squadre autonome di pallone più rispettate di tutta la contea. Forse perché erano del tutto consapevoli di quanto forti eravamo.
I problemi sono iniziati quando un ragazzo, chiamato Miki, superò il luogo nel quale viveva, Le torri Graffiti.
Superò uno dei luoghi più temuti da tutti, la Rupe dell’Inferno.
E ci raggiunse, alla Bolgia Infernale.
 
Liam aveva parlato con gli altri, ci saremo direttamente trovati alla Bolgia Infernale.
Pioveva a dirotto, ma nonostante tutto avevamo deciso di andare per una partitella. Le vacanze sarebbero iniziate di lì a poco, e ciò stava a significare solo una cosa.
Tantissimo tempo per giocare a pallone. Tanto, nessuno di noi lasciava la città.
Io e mio fratello pedalavamo forte verso il campetto, e una volta arrivati lì ci trovammo sulla piccola duna.
La pioggia cadeva forte, e già da lontano si potevano ben vedere le grosse pozzanghere che la pioggia aveva formato.
“Avanti, tutti con me!” gridai.
E tutti mi ascoltarono, scendendo così verso il campo.
Lasciammo le biciclette all’entrata e lì, trovammo un cartello che indicava
“chiuso”.
Andai su tutte le furie.
Corsi verso il chioschetto del proprietario del campo, Willi, e dissi:
“Willi, Willi, che cosa significa ‘chiuso’?!”
Lui sbuffò, e disse: “Piove a dirotto, Zayn. Sai che questo campo è vostro, ma ora è chiuso. Lo apro quando smette di piovere.”
Qui, persi totalmente la pazienza. Ma Willi quasi non se ne curò, consapevole di come io sia.
“Chiuso? Ti rendi conto, Liam? Ci hanno chiuso il nostro campo! Quello a cui noi abbiamo dato un nome!”
La manforte degli altri, arrivò subito.
“Dai, Willi.. le vacanze iniziano tra due giorni!”
I ragazzi erano entusiasti della fine. La scuola verso i 16 anni inizia ad essere semplicemente un peso.
Lui, in tutta risposta, sbattè le porte del chiosco, e si chiuse dentro.
“Okay, tanto ormai sappiamo come combattere la pioggia.” Dissi, lanciando a terra il pallone, nervoso. “Mi raccomando, ragazzi!”
Mio fratello raccolse il pallone e tornammo ognuno verso la propria casa.
 
Arrivati a casa, chiusi la porta, e senza guardare sbattei contro mio padre, a cui dissi:
“Non chiedermi niente!”
Mio fratello maggiore, in mia difesa, disse: “Lascialo stare, papà..”
Arrivato in camera, misi il pallone esattamente al centro, e una volta arrivato mio fratello, dissi: “Liam, sappiamo cosa fare.”
E lì iniziò quella che era una partita vera e propria.
Tiri, stop, parate e… una disastrosa rovesciata, che colpì direttamente il lampadario a forma di pallone, spaccandolo.
“Dannazione che guaio..” dissi semplicemente, mentre mio fratello cercò di affrettarsi per pulire.
Io e i ragazzi ci sentimmo per telefono, e tutti avevamo combinato un guaio.
Louis aveva fatto quello più terribile. Aveva spaccato la finestra, e fatto finire il mappamondo in testa a suo padre!
20 giorni di punizione… dannazione.
 
La mattina seguente, mi svegliai, a causa.. del sole! C’era il sole!
Il metodo degli scatenati funziona sempre.
“Liam, Liam! E’ arrivata l’estate, possiamo uscire a giocare a calcio!”
Una volta messe bene a fuoco le immagini lo vidi già pronto di fronte a me, mentre io.. ero ancora in pigiama.
“Allora muoviti.. o non riusciremo a dare un calcio al pallone.” Disse, canzonandomi.
Io ridacchiai e mi preparai velocemente, pronto all’appuntamento che ci eravamo dati il giorno prima in caso di bel tempo.
Corremmo verso la via nella quale ci demmo appuntamento, quando senza vederlo e senza volerlo, finii a terra.
Mi rialzai e vidi Niall, di fronte a me. Niall era il più piccolo della squadra. Decisamente non il più forte.
“Dove andate voi due?!” Disse, con tono decisamente affannato.
“Alla Bolgia Infernale, dove dovresti venire anche tu.” Rispose per me mio fratello.
Niall scosse velocemente la testa, passandosi le mani sul viso, e disse:
“No, no, NO! C’è Miki alla Bolgia, non possiamo permettere di andare, o quello ci ridurrà in poltiglia!”
Io scossi il capo, e scossi anche Niall dalle spalle, dicendogli:
“Facciamogli vedere chi siamo!” esclamai, per poi fargli cenno di correre. Arrivati all’appuntamento erano tutti presenti, così li incitai a correre verso la Bolgia.
Una volta arrivati, regnava.. un silenzio tombale.
“E’ una trappola ragazzi, loro sono qui!”


 
Ciao a tutti! 
Non so se qualcuno conosca questa storia. Ho voluto prendere spunto dai film/libri della Tribù del Pallone
Inizialmente, doveva essere una Larry, ma essendomi resa conto che da Larry non tornava, ho scritto la mia prima het di senso compiuto!
Ho cambiato storia perchè non vedo riscontri positivi nelle due slash, e mi piacerebbe tanto che qui mi facciate sapere se la storia vi piace e se volete che io la continui! Personalmente, amo questo film e penso proprio che ne possa uscire qualcosa di carino anche come fanfiction.
Recensite, per favore! xx, zajnlover.
  
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