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Autore: YomiCrazy    22/09/2015    1 recensioni
Avalon è di nuovo in pericolo e questo costringerà Artù a tornare fra i viventi per proteggere quello che millenni prima aveva creato con l'aiuto di Merlino.
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Dal testo:
“Ucciderò il Re di Camelot e completerò ciò che Lady Morgana non è riuscita a fare tempo indietro!”
"La notte calerà sul tuo volto, Artù Pendragon!"
Genere: Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Merlino, Nuovo personaggio, Principe Artù | Coppie: Gwen/Artù, Merlino/Artù, Merlino/Morgana, Morgana/Artù
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Nel futuro
Capitoli:
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Erano ore ormai che Merlino pensava e ripensava a quello che era accaduto con Nyx.
Quella ragazza, seppur più giovane, era la copia sputata di Morgana e vederla così vicina, così dolce, così….
Merlino non poteva credere che al suo interno stavano crescendo quei sentimenti.
Morgana, no, Nyx, no, Morgana.
Lo aveva baciato. Era stato un bacio casto ma ricco di emozioni.
“Merlino?” Artù richiamò il fedele servo, con solo un asciugamano legato alla vita.
“Sire.”
“Tutto bene? Sembri pensieroso.” Il biondo si avvicinò al mago, sedendosi accanto a lui.
 

Si erano diretti da Drusilla, appena tornati dal viaggio nel tempo e la donna li aveva ospitati con gran felicità, contenta di rivederli entrambi vivi. Aveva fatto svariate domande anche su Nyx, intristendosi al ricordare ciò che la Triplice Dea gli aveva ordinato.
“Quella ragazza non ha il diritto di essere libera, in quanto creazione magiche delle tre antiche sacerdotesse”, aveva spiegato a Merlino, porgendogli una tazza di the caldo mentre Artù era andato a lavarsi.
“Avrei tanto voluto regalarle il diritto di vivere… Era così carina da bambina…” una lacrima scese sulle guance paffute della donna e Merlino gli sorrise confortandola, cercando di non farla piangere più del dovuto.
 
“Merlino?” Artù lo richiamò per la seconda volta, facendo breccia nei suoi pensieri.
“Artù…”
“Allora?”
“Ripensavo a Nyx.” Il biondo sospirò, poggiando una mano sulla spalla del moro.
“Somiglia così tanto a Morgana. Mi ricorda lei ogni volta che la vedo.”
“Merlino, eri innamorato di Morgana?” Il moro rispose con un arrossamento di gote così percettibile che Artù non seppe come rispondere.
“N-no, certo che no!” Artù si alzò, dirigendosi verso il bagno, senza saper cosa dire o fare. Il moro si diede una pacca sulla faccia, sospirando pesantemente. Sembrava davvero una di quelle cotte da bambini.
 
“Quindi domani ci batteremo ad Avalon?” Artù cominciò la discussione durante la cena, assaporando un hamburger tipico del posto.
“Si. Nyx sceglierà un campione che si scontrerà contro di te, sulle rive del lago. Il vincitore avrà… la supremazia, si.” Merlino era accanto al biondo, come tempo prima faceva a Camelot. Anche se il tempo era diverso, niente fra loro era cambiato e questo non disturbava affatto.
“E mentre noi combattiamo, voi che fate?”
“Non saprei… Ti guarderò le spalle, Artù.” Il moro si promise che in questa battaglia, Artù ne sarebbe uscito vincitore e vivo.
Tempo prima, aveva avuto la visione di Mordred che uccideva Artù, ma questa volta niente lo aveva avvertito e ciò lo rendeva più sicuro.
“Merlino, non ti stai dimenticando qualcosa?”
“Sire?”
“Non ho una spada.” Merlino rise e subito rispose a tono. Spiegò ad Artù la storia della sua spada, raccontandogli della sua potenza data dal fiato di Kilgarrah, il drago che viveva nelle segrete del castello.
“Sei stato tu a liberare il drago?!” Merlino sbiancò, ricordando che Artù non conosceva tutta la storia.
“Beh… Si. Insomma, è una storia lunga e piena di avvenimenti, quel che dovete sapere è che la vostra spada viene tenuta dalla ninfa del lago di Avalon.
Domani mattina ci recheremo sulle sponde e la riporterò alla luce, fra le vostre mani.
Dopo tutto questo tempo…” La voce di Merlino si incupì ed Artù roteò gli occhi verso il moro.
“Merlino?” Artù richiamò il ragazzo, ma quello ancora una volta si era imboscato nei suoi pensieri, a quello stramaledetto giorno, quando il biondo gli era morto fra le mani.
“Avrete anche la vostra armatura, Artù.
Vi verrò a svegliare, voi pensate a riposarvi questa notte.” Il biondo assentì sospirando alle richieste di Merlino e finita la cena si diresse in camera.
 
“Cos’hai intenzione di fare con Nyx?” Drusilla avanzò con il discorso qualche ora dopo che Artù era sparito dalla circolazione.
“In che senso?”
“Io… Ci tengo a lei.” Merlino sospirò, ripensando a quel bacio. Sapeva cosa Drusilla voleva. Nyx non doveva morire.
“Mi dispiace. Ma se sarà necessario, dovrò ucciderla.” La parola ucciderla risuonò così male nella stanza che anche Merlino si disprezzò per averla detta.
Drusilla si alzò dal divano, stropicciandosi gli occhi.
“Vado a dormire.
Buona notte, Emrys.” Detto questo, la donna si allontanò, sparendo nel buio del corridoio.
 
Quella mattina Merlino aveva svegliato Artù con dolcezza, evitando di farlo arrabbiare da appena sveglio.
Avevano salutato Drusilla sulla porta e si erano recati al lago di Avalon con largo anticipo.
Arrivati sulle sponde, Artù cominciò ad imbronciarsi.
"Merlino, cosa pensi di fare?
Io qui non vedo la mia spada.” Merlino azzittì il biondo con un cenno della mano e, piano, si avvicinò alle acque. Una leggere brezza si innalzò ed il lago si incupì. Sulle rive qualcosa di luccicante prese l’attenzione del biondo che con cautela si avvicinò a prenderla.
La sua spada era tornata a riva.
“Allora, sire?” commentò il moro.
“Merlino, sta zitto.” Concluse Artù.
 
L’ora era giunta. I due ragazzi erano fermi sull’isola di Avalon, aspettando Nyx con il suo campione contro cui Artù doveva lottare.
“Ci siamo.” Disse Merlino, adocchiando Nyx con accanto un cavaliere.
La donna era vestita di una lunga veste nera, con la frangia raccolta dietro la testa ed i lunghi boccoli cadenti sulle spalle. A Merlino si fermò il cuore.
Era la copia sputata di Morgana. Come il giorno in cui ella aveva perso la vita per mano sua.
“Ma bene, siete già arrivati.” Cominciò la donna.
Accanto a lei, il cavaliere non rispose né si tolse l’elmo. Era fermo, come una statua, con in mano una lunga spada scura.
“Sai le regole, no? Il primo che muore, perde.” Commentò, quasi ridendo amaramente.
Merlino ed Artù si scambiarono uno sguardo d’intesa ed il mago si allontanò di poco, guardando Nyx fare la stessa cosa.
I due cavalieri rimasero da soli e quando la battaglia cominciò, Merlino si tenne pronto ad aiutare l’amico.
I colpi di spade si susseguirono uno dopo l’altro, il cavaliere misterioso sembrava essere più forte di Artù e gli affondi sembravano quasi stremare le forze del ragazzo.
Come Merlino aveva pensato, Nyx non rimase al suo posto.
Uno sbrilluccichio d’occhi ed Artù scivolò sul terreno bagnato dalla pioggia che piano e lenta aveva cominciato a scendere. Il moro reagì a sua volta, arrugginendo l’armatura del cavaliere, bloccandola a metà strada. Artù ne approfittò per scivolare di lato, alzandosi per poi assestare un colpo sul fianco del cavaliere.
L’energumeno sembrò quasi ricevere il solletico e, spezzando l’armatura, si precipitò di nuovo su Artù.
“E’ inutile, Emrys! Artù non ha speranza contro il mio cavaliere!”
Le iridi si illuminarono ancora e delle radici bloccarono la spada del biondo.
“Merlino!” Il moro fissò la lama del nemico avvicinarsi e subito reagì. Gli occhi si illuminarono ancora e la terra tremò, facendo sbilanciare il cavaliere, che cadde all’indietro nel lago.
“Non intrometterti, Nyx! Le regole erano chiare!”
“E chi ha parlato di regole?”
Artù liberò la spada dalle radici e corse verso il nemico. La battaglia ricominciò e questa volta Nyx rimase a guardare, sorridendo ad ogni affondo che il suo cavaliere faceva sul povero Artù.
 
“Ora basta.” Cominciò Nyx, “la battaglia finirà qui!”
Gli occhi le si illuminarono ancora una volta e delle radici si arrampicarono sul corpo di Artù stanco.
Il cavaliere misterioso, fresco come una rosa, si avvicinò minaccioso al ragazzo, brandendo la spada.
“Merlino!” Il moro rispose subito al comando del suo Re.
“Swefe Nu!” il cavaliere, al comando di Merlino, volò ancora una volta e Nyx strinse i pugni inorridita.
“Non t’intromettere!” Merlino fissò la ragazza, avvicinandosi ad Artù. Il ragazzo era stanco e l’armatura sembrava pesargli fortemente.
“Merlino, liberami, posso batterlo.” Il ragazzo guardò il suo Re. Decise di liberarlo, ma comunque di pensare ad una tecnica per bloccare Nyx.
Artù ripartì all’attacco e la battaglia ricominciò compre prima. Merlino capì che se fosse andata avanti così, Artù sarebbe caduto.
 
Lo scontro fra i due cavalieri sembrava non finire. Artù era stanco, sporco e fradicio. La pioggia non cessava a finire e quando il cavaliere misterioso spinse a terra Artù, Merlino decise di agire.
Si avvicinò ai due spingendo via il campione di Nyx, accucciandosi accanto ad Artù. Il ragazzo aveva il fiatone e sembrava perdere troppo sangue dalle numerose ferite presenti sul suo corpo.
Nyx rise.
“Di addio al tuo re, Emrys.”
Merlino, diede il tutto per tutto e prese la spada alzandosi.
“Merlino… cosa pensi di fare?”
“Ho un piano, Artù.” Gli disse azzittendolo. Il biondo sospirò e lo guardò, cercando di alzarsi.
Merlino, senza lasciargli tempo di farlo, si alzò correndo verso il cavaliere.
La cosa fu veloce, senza troppe complicazioni.
Un paio di colpi, uno sbrilluccichio d’occhi ed il cavaliere cadde a terra, mentre la spada trafisse il petto di Nyx senza troppe complicazioni, prendendola di soppiatto.


 
Una lacrima, quasi mischiata ad una goccia di sangue, cadde sulla mano di Merlino.
Nyx si stava attaccando al corpo del ragazzo, sempre più impotente, mentre il cavaliere si sfaldava su se stesso.
La predizione di Merlino era vera, il cavaliere misterioso in verità era una creazione dalla magia di Nyx che non avrebbe perso la battaglia.
“E così… E’ la seconda volta…” cominciò Nyx, accucciandosi a terra.
“Nyx…”
“Peccato… Mi sarebbe piaciuto stare con te…” La ragazza cadde a terra, chiudendo gli occhi verde smeraldo che tanto piacevano a Merlino.
Artù lo fissò sedersi accanto a lei.
La triplice dea, per la seconda volta aveva perso la battaglia e questa volta non era stato Artù a rimetterci ma i sentimenti di Merlino.
 
Erano passati due mesi dall’accaduto.
Nyx aveva avuto il suo funerale e Drusilla aveva salutato i due ragazzi immersa nelle lacrime.
Merlino non aveva più rivisto la signora paffutella ed i giorni erano cominciati lenti.
All’inizio si era rinchiuso in se stesso, ripensando alle ultime parole di Nyx.
Se davvero quella ragazza avesse avuto il diritto di vivere la sua vita, avrebbe davvero scelto lui come partner?
Il ricordo di Morgana era vivido nella sua mente e Nyx rafforzava tutti quei sentimenti soppressi in tutti quegli anni.
Ma ciò che lo dovette far tornare con i piedi per terra, fu l’ammalarsi di Artù.
Anche se il tempo passava, il ragazzo non dava segni di guarigione e la magia sembrava non avere effetto su di lui.
La stanchezza regnava sovrana  nella casa in cui i due vivevano e Merlino si sentiva sempre più stanco.
Quella società, quel tempo, non erano adatti al Re di Camelot e questo il moro l’aveva capito.
Solo pensandoci e ripensandoci, Merlino giunse alla soluzione.
Qualche tempo prima che Artù perisse in guerra, aveva conosciuto il Diamair.
Egli gli aveva concesso una domanda.
Se non sarà Merdred ad uccidere Artù, chi sarà?
La risposta era arrivata veloce e non capibile in quel momento.
Artù stesso.
Solo allora Merlino capì le parole della creatura.
Il tempo del ragazzo era arrivato e con lui Merlino stesso.
La morte sarebbe arrivata da padrona ma il moro non la temeva.
Avrebbero finalmente riposato in pace.
Insieme.
 
 
Note: Lo so… Ci ho messo molto ad aggiornare, ma ho avuto dei problemi, mi sono ammalata e mi sono ridotta ad oggi.
Probabilmente non è la miglior fine mai scritta, infatti credo proprio che la rivedrò, ma la sostanza è quella..
Artù ha adempiuto al suo compito e finalmente anche Merlino potrà godersi la pace eterna assieme a lui.
Spero che questa long vi sia piaciuta e ringrazio tutte le persone che l’hanno messa fra i preferiti e le ricordate, scusandomi ancora con chiunque l’ha messa nelle seguite.
Ringrazio anche chi lascerà un commento.
Ps: Volevo avvisarvi che questo ritardo è stato dato dalla scrittura di un’altra storia, fatta a quattro mani con Rebecca04, intitolata “Un’amore di Babysitter”.
Si, sto facendo pubblicità, ma chi ama i momenti fluff a rathing giallo può cercarla nella sezione “Merlin”. 
  
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