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Autore: Phobos_Quake 3    23/09/2015    1 recensioni
Misteriosi obelischi neri compaiono nelle città dove vivono Shinku e le altre Rozen Maiden. Non tarderanno a scoprire che sono ordigni esplosivi dall'enorme potenza e dovranno fare di tutto per disattivarli onde evitare la distruzione totale del Giappone. Capitolo finale, stavolta sul serio, della saga!
Genere: Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 12:
 
Wellington
 
 


Anche a Wellington c'è un monumento che rappresenta un obelisco e quindi, Alice, dove poteva piazzare la sua bomba? Esatto. Proprio lì. Souseiseki raggiunse la capitale della Terra Di Mezzo... cioè... della Nuova Zelanda e atterrò davanti all'obelisco.
-Sono arrivata, Alice Maiden! Esci fuori dalla tana e combatti!-
-Sono davanti a te, stupida!-
-C... come?-
Sembrò che dall'obelisco si staccò un pezzo, ma in realtà era l'Alice Maiden. Era identica a Hikari ed era vestita anche lei con una lunga tunica, ma anziché essere bianca era nera.
-Ma che bel gioco di prestigio... -
-Il mio nome è Yami!-
La sorella si chiamava "Luce" e lei, invece, si chiamava "Buio". Ecco spiegato anche il motivo del colore delle loro tuniche.
-Yami, eh? Chissà perché, ma avrei detto "Shi". Sarà colpa di quella tunica nera che ti fa sembrare la morte!-
Yami sorrise.
-Beh, del resto, anche la morte rappresenta il buio di tutto. Quindi ci può anche stare!-
-Bene, non credo che ho bisogno di presentarmi, quindi diamoci da fare che ho una certa fretta!-
Yami lanciò subito un'onda energetica nera dalla mano e Souseiseki la tagliò senza problemi con le sue cesoie e ne approfittò per guardare l'orologio.
-C'è tempo!- sussurrò.
-Che il buio cali su di te, Rozen Maiden!-
-No, calerà su di te!-
Souseiseki si gettò, cesoie in pugno, verso di lei, ma Yami tirò fuori la sua spada, che era normalissima e non aveva una forma strana come quella di sua sorella, e parò il colpo.
-Dark Aura!-
Il suo corpo fu avvolto da energia di colore nero e Souseiseki fu scagliata lontano da una folata di vento dello stesso colore.
-Non è granché la tua Dark Aura!-
-Quello? Non era mica il mio colpo! Questo lo è!-
Come sua sorella, giunse le mani e lanciò un globo di pura energia nera che colpì Souseiseki in pieno. Ovviamente, anche lei non subì alcun danno, mentre le sue cesoie erano andate in frantumi.
-Non ci posso credere! Sei sopravvissuta!-
-Siamo dure a morire, dovresti saperlo!-
-Già... vedo!-
La lama della spada diventò completamente nera.
-Muori! Dark Light!-
Anche lei affondò la lama nel terreno e una grossa colonna di luce nera colpì Souseiseki sollevandola in aria. Questo le fece anche cadere il capello. Quando tornò con i piedi per terra, le cesoie tornarono in suo possesso.
-Perfetto! Si dia inizio alle danze!- disse Yami.
-Non aspettavi altro, eh?-
Yami si gettò contro mia sorella e parò l'attacco con le sue cesoie. Anche loro diedero il via allo scontro cappa e spada. O meglio, cesoie e spada in questo caso. Yami era in gamba, ma Souseiseki sapeva tenerle testa molto bene e riuscì, dopo un po', anche a disarmarla.
-Non hai ancora vinto, mocciosa!-
Lanciò un raggio nero da un dito e Souseiseki cadde a terra. L'Alice Maiden recuperò la sua spada con un salto e poi si diresse velocemente verso mia sorella che parò il colpo con le cesoie. Tornarono a fronteggiarsi senza un attimo di respiro.
-Sei abile. Incredibilmente abile!-
-Grazie, anche tu non sei da meno. Ti vesti come un maschiaccio, ma sai come usare l'arma in tuo possesso!-
Souseiseki sorrise e buttò un occhio sull'orologio. Come era successo a Suigintou, lo scontro era andato un po' troppo per le lunghe e si era mangiato molti minuti preziosi. Ne restava uno solo.
-Dannazione!-
A causa di quell'attimo di distrazione stava rischiando di prendersi la lama della spada in pieno petto, ma fortunatamente ebbe una grande prontezza nei riflessi e parò il colpo.
-C'è mancato poco...-
-Sei una maledetta!-
-Se è per questo anche tu!-
A un tratto, il corpo di Yami tornò a brillare di nero. Una folata di forza spirituale scaraventò Souseiseki poco lontano dalla sua avversaria.
-Prima che ti faccia fuori vorrei chiederti: come pensi di liberati dell'obelisco?-
Souseiseki sussultò e non le rispose.
-Che c'è? Non ne hai idea? Ah, ah, ah, ah! Divertente!-
-Fa silenzio! Un modo lo trovo senz'altro!-
-Sì, certo!-
Yami alzò la spada al cielo, comparve una grossa sfera nera sulla sua testa e gridò:
-Dark Sphere!-
Souseiseki la tagliò senza neanche scomporsi.
-Molto scenografico, ma senza sostanza. Tutto fumo e niente arrosto insomma!-
-Questa me la paghi!-
-Mandami il conto a casa. Vedrò cosa posso fare!-
Tornarono a fronteggiarsi con le loro armi, ma in quel momento Souseiseki combatteva con una leggera agitazione e quindi più di una volta si distraeva rischiando di essere infilzata e quindi morire. Accorgendosi di ciò, si allontanò da Yami, fece un sospiro e chiuse gli occhi. Si stava concentrando a liberare la mente da ogni pensiero.
-Che cosa fai? Non è il momento di meditare!- disse Yami correndo verso di lei.
Souseiseki riaprì i suoi splendidi occhi e affondò le cesoie nel petto della sua avversaria.
-Ma... ma come hai... osa... to?-
Ritirò le cesoie, Yami cadde a terra prona e la Rosa Mystica uscì dal corpo per esplodere. Mia sorella guardò subito l'orologio. Mancavano venti secondi.
-No, no, no!- disse con disperazione.
Il problema era che non aveva la minima idea di cosa fare. Non aveva la rosa di Kirakishou, il potere di creare piante come sua sorella Suiseiseki o di creare vortici potenti come Kanaria. Non aveva alcun particolare potere. Non poteva fare nulla. Questo la fece sprofondare nello sconforto più completo. Non poté fare altro che inginocchiarsi e piangere. Aveva combattuto al meglio, ma nonostante ciò, un paese che aveva visitato una volta con sua sorella stava per sparire per sempre dalle mappe geografiche.
-Perdonatemi... perdonatemi tutti!- disse continuando a piangere.
A un tratto, il terreno cominciò a tremare, una gigantesca pianta spuntò da sotto l'obelisco sradicandolo dal terreno e lo portò in cielo fino a raggiungere lo spazio.
-Su... Su... Sui!- gridò Souseiseki voltandosi.
Sua sorella fluttuava poco lontano da lei con un sorriso ebete sulla faccia.
-Scusami se ho tardato. Ho fatto più in fretta che ho potuto!-
Souseiseki si asciugò le lacrime, volò verso sua sorella e l'abbracciò forte.
-Mi hai salvato... e hai salvato anche la Nuova Zelanda!-
Suiseiseki sorrise accarezzandole la testa.
-Non potevo tornare in Giappone senza di te. Noi siamo, e lo saremo sempre, insieme. Qualunque cosa accada!-
-Sì!- disse sorridendo.
-Ora andiamo! Shinku ci aspetta!-
-Un attimo solo e arrivo!-
Atterrò, recuperò il suo cappello a cilindro, poi tornò a fluttuare e si mise accanto a sua sorella.
-Ok! Sono pronta!-
-Molto bene! Andiamo!-
E partirono. 
   
 
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