Film > Thor
Segui la storia  |       
Autore: Melitot Proud Eye    23/09/2015    4 recensioni
Thor resta vicino a Loki, ritto sulla terrazza con uno dei loro figli in braccio, e sorride. Gli cinge la vita; si scambiano un'occhiata, poi insieme guardano l'orizzonte.
{Presso fuochi di campo e troni di re incoronati - parte XVIII della serie}
[future!fic post-Avengers/TDW] [Thorki-Thunderfrost]
Genere: Comico, Fluff, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Loki, Thor
Note: nessuna | Avvertimenti: Incest
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'Presso fuochi di campo e troni di re incoronati'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Note: scusate per il lungo silenzio! Giuro che volevo aggiornare prima D:
Come sarà evidente, questo capitolo è stato revisionato soprattutto durante i giorni del caldo africano... jeez che sofferenza quest'estate. Mi piace il bel tempo, ma rosolare lentamente no, lol. Beh, eccovi un po' di fluff appiccicoso. In tutti i sensi ;)

Béra -> presso gli Jotnar, equivalente di "madre", per la precisione chi partorisce un figlio (opposto a geta che equivale al padre).
--------------------------------------------------------





Nessun riposo per i malvagi...




E' stata un giornata lunga, torrida e stressante, seguita da una sera altrettanto torrida e stressante. Sembrava non dovesse finire mai. Almeno adesso dalle finestre entra un alito d'aria, e Loki ha raggiunto lo stato di calma tra rilassatezza e sfinimento. Steso sul letto, fluttua finalmente verso il sonno profondo.
Sente già che dormirà in modo superlativo quando, com'è ovvio, succede qualcosa. La porta della camera si apre.
Lui e Thor non usano più un baldacchino da anni, per cui sente chiaramente i passetti che si avvicinano. Il moto di preoccupazione è istintivo: i suoi figli non fanno mai puntate solitarie quando vogliono una storia o qualche minuto (ora) nel letto grande; soprattutto non all'alba. Forse stanno male. Sono caduti dal letto. Raffreddati. Hanno fatto brutti sogni, indigestione–
A giudicare da quel che percepisce, però, ce n'è solo uno e Torleik sta bene.
Loki si rilassa. Suo figlio ha solo il respiro un po' affannoso, come suo padre, disteso mezzo nudo sulla schiena a russare con un velo di sudore sul corpo.
Loki non si muove, occhi chiusi, spalle all'ingresso. I passetti cessano appena dietro di lui. Poi una manina gli picchietta contro una scapola. Torleik lo chiama in un sussurro.
Senza aspettare una risposta, tenta l'arrampicata, ma è ancora troppo basso. Loki lo sente saltellare, impaziente, e tornare indietro per armeggiare con qualcosa di metallico e pesante – oh, l'elmo di suo padre. Lo sta trascinando vicino. Thor quasi smette di russare.
Poi la manina torna, stavolta sul suo braccio, accompagnata dall'altra. Loki deve trattenere un sorriso. Solleva la palpebra sinistra, quasi bloccata dal cuscino, e vede che Thor sta sbirciando la scena con un mezzo sorriso.
«Béra
Loki finge di muoversi nel sonno e sposta il braccio.
«Béra!» fa Torleik nel suo orecchio, saltellando sul bordo del materasso.
Poi sbuffa e gli si arrampica addosso, sedendosi a cavalcioni sul suo fianco, dove rimbalza impaziente. Alla fine si sdraia dov'è e appoggia il mento sulla sua spalla, braccine e gambette metà da una parte e metà dall'altra come un cucciolo.
«Béraa...» mugugna.
Loki non riesce più a trattenere il sorriso. Torleik lo vede e lancia un risolino, agitandosi.
I suoi occhi verdi sono vispi ma stanchi, il visetto arrossato. Con destrezza, Loki lo fa scivolare in avanti e, mentre lui lancia uno strillo, lo raccoglie fra le braccia per coprirlo di baci. Quando finge di mordergli la pancia, il solletico lo fa ridere in modo adorabile. A volte Loki non si capacita di come un bambino così allegro possa esser nato da lui (poi considera Thor e).
Accanto a loro, Thor si mette su un fianco e li guarda, testa poggiata a un braccio, luminoso come un raggio di sole.
«Buongiorno» dice, carezzando il loro bambino sulla guancia.
«Buongiorno... e anche a te.» Loki guarda Torleik, che sbadiglia. «A cosa dobbiamo la vostra presenza, altezza reale?»
«Ho caaldoo.»
«Ah, capisco. Bene, possiamo rimediare, no?»
«Ma non la magia!» protesta lui, espressione che è una copia in piccolo di quella più tipica di Thor.
Sulla sua faccina, che ha i tratti di Loki, è abbastanza inquietante.
«E allora cosa?»
«Lo sai cosa, béra» bofonchia.
«No, non lo so» risponde Loki, mentre Thor se la ride sotto i baffi.
«Béraa! Per favore...»
Un sospiro. «E va bene.»
Loki si sfila la tunica, si distende sulla schiena e lascia emergere la sua vera pelle; la stanza, prima sopportabile, diventa subito soffocante. Torleik gli si drappeggia addosso con un gridolino di sollievo. La sua guancia è bollente. Lo vede scrutare un capezzolo, memore dei seni che lui e il suo gemello succhiavano fino a pochi mesi prima – ma non c'è più latte e il petto di Loki è tornato quello di un guerriero. Un po' deluso, il bambino si gira dall'altra parte per vedere suo padre unirsi all'ammucchiata.
«Ohh» fa Thor. «Finalmente.»
«No» fa Loki, lamentoso. Morirà per liquefazione. «Thor. Potrei ancora lanciarti quella maledizione.»
Impenitente, lui gli bacia una tempia e gli affonda il viso rovente nel collo.
«E Raði?» aggiunge.
«Dormiva» bofonchia Torleik, sbavandogli sullo sterno.
Già in un bagno di rugiada, Loki allunga un braccio e prende dal cassone a fianco del letto uno degli specchi magici. A una parola, la superficie ondeggia e gli mostra un soffitto, quello della stanza dei principi reali. Dopo qualche secondo l'immagine sussulta e cambia angolazione. Davanti a lui compare le testa bionda di Raði.
«Che c'è?» chiede, palpebre a mezz'asta. «Fatto un brutto sogno, béra
Loki sorride, sofferente. «No, tesoro. Volevo chiamarti qui. Non hai caldo?»
Dalla lucidità nel suo sguardo capisce che s'è reso conto di cosa intende. Loki è blu, dopotutto.
«No, ma vengo!»
E non molto dopo, Loki è sommerso di pellicce viventi. È uno stato scomodo e appiccicoso: le sue corna picchiano contro la testata del letto (sono cresciute ancora) e ha un ginocchio di Thor incuneato sotto la coscia sinistra. Fra poco dovranno alzarsi per aprire le udienze. Ma non se ne andrebbe da quel nido affollato per niente ai mondi.
«Domani vi trascino tutti a Jötunheim» brontola.
Thor gli sfiata nel collo, troppo affaticato per ridere.

   
 
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Film > Thor / Vai alla pagina dell'autore: Melitot Proud Eye