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Autore: Ace of Spades    25/09/2015    2 recensioni
Raccolta di one-shot su Crocodile, Doflamingo e Mihawk, in cui verrà approfondito il rapporto tra i tre Shichibukai, soprattutto tra il coccodrillo e il fenicottero.
"Amami o odiami, entrambi sono a mio favore. Se mi ami sarò sempre nel tuo cuore, se mi odi sarò sempre nella tua mente. Ora ti è chiaro Croco-chan? Non ti libererai mai di me, fufufu~"
Genere: Comico, Demenziale, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Crocodile, Donquijote, Doflamingo, Drakul, Mihawk | Coppie: Shichibukai/Flotta dei 7
Note: AU, Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Dio li fa e poi li accoppia




 

Se c'era una cosa che aveva imparato durante tutti quegli anni di conoscenza era che Doflamingo era uno stronzo figlio di puttana.
Oh, ora vi starete chiedendo il perchè di quest'affermazione.
Bene, la prima volta che lo aveva incontrato era stato alle elementari, scherzo del destino volle che il suo compagno di banco, Mihawk, fosse ammalato - o almeno così aveva detto alla maestra ma lui sapeva bene che la sveglia non era suonata - e che quel giorno arrivasse un nuovo alunno.
Questo alunno, come si poteva già intuire dall'inizio della storia, è lo stronzo preso in esame, un tipetto biondo con buffi occhiali da sole.
All'inizio si era limitato a guardarlo di sottecchi, poi appena si era presentato quel coso non aveva smesso più di parlare e parlare e parlare.
Quel momento aveva segnato la sua vita.
Per sempre.
Perchè, non seppe come, se lo ritrovò alle medie, alle superiori e perfino all'università.

In quegli anni erano diventati "amici", scambiandosi opinioni e uscendo quando non avevano nulla da fare, accompagnati da un Mihawk sempre silenzioso.
Erano finiti per condividere una stanza nel dormitorio dell'università che frequentavano e, conoscendo la stessa cerchia di persone, si vedevano pure troppo per i suoi gusti.
Lui si reputava un bel ragazzo, molto meglio di alcuni che giravano tra i corridoi o che incrociava per strada; aveva un fisico asciutto, era alto, dei capelli corvini leggermente lunghi gli incorniciavano il volto e poteva vantare dei profondi occhi neri con qualche sfumatura gialla all'interno - che il suo "adorabile" compagno di stanza definiva 'da rettile'.
Quindi non c'era da meravigliarsi se aveva un discreto successo col gentil sesso. Doflamingo non mancava mai di ricordargli che lo aveva anche con i ragazzi, ma lui lo ignorava non essendo mai stato interessato alle persone dotate di pene.

Anche quel giorno rientrò verso sera e appoggiò le chiavi sulla scrivania, poco dopo comparve il biondo uscendo dal bagno con un asciugamano stretto in vita. Doveva dare atto allo stronzo che aveva un bel fisico, motivo per cui era facile intuire perchè ogni volta che usciva con una ragazza, lui gliela rubava portandosela a letto.
Non che gli importasse dato che principalmente usciva con loro solo per sfogarsi - era pur sempre un adolescente dannazione - ma stava cominciando a dargli fastidio che l'altro mettesse becco in tutte le questioni che lo riguardavano.

"Com'è andato il tuo appuntamento?" domandò Doflamingo passandosi l'asciugamano addosso dove sentiva che le gocce scivolavano lungo il suo corpo.
Crocodile gli rivolse uno sguardo infastidito.
"Affari miei"

Il biondo non chiese altro , si rivestì e sorrise come un ebete per il resto della giornata.
La sera dopo uscirono tutti insieme e si incontrarono nel solito locale, lo 'One piece', con i soliti amici.

Crocodile si mise a parlare con Mihawk, mentre di fronte a lui Hancock e Moria discutevano su quello che doveva essere una serie televisiva.
Quando arrivò Baby-5, soprannominata così dalla sua migliore amica in quanto era riuscita a battere 5 uomini insieme in una rissa, Crocodile si alzò e le andò incontro.
Doflamingo sorseggiò il suo drink non staccando gli occhi dai due fino a che il moro non ritornò al tavolo richiamato da Boa che voleva un suo parere nella diatriba con Moria.

"Per me l'ultima stagione di Grey's Anatomy è la più brutta di sempre, mentre lui dice che non ha perso nel tempo. Puoi dirgli che è un deficiente?"

Il moro si passò una mano tra i capelli e sbuffò, quando ci si metteva era davvero cocciuta. Dovette passare una decina di minuti a calmare i bollenti spiriti dei due, i quali non volevano sentir ragione a riguardo ed erano convinti ognuno di aver ragione.
Quando gli venne un mal di testa sufficientemente potente, si allontanò e cercò con lo sguardo Baby-5.
Non uscivano da molto tempo, lei era carina e ci passava volentieri il tempo.
Ma era la solita ragazzina innamorata dell'amore, quella che non perde occasione di rendersi utile per sentirsi apprezzata.

Quando ebbe ispezionato il locale più volte ringhiò di rabbia; si diresse nei bagni e arrivò giusto in tempo per godersi il suo coinquilino che scopava contro un muro la sua attuale ragazza.
Si schiarì la voce e i due si fermarono, guardandolo uno tranquillamente e l'altra nel panico.

"Ecco... vedi ... io" tentò di spiegare la ragazza riprendendo fiato.
Doflamingo gli sorrise soltanto.

Crocodile sbuffò e se ne andó senza salutare nessuno. Ormai era abituato al comportamento infantile dell'altro ma ogni fottuta volta gli veniva il nervoso. 
Arrivato in stanza buttò il cappotto sul letto e si concesse una doccia, si rivestì ed uscì sul balcone a fumare.
Sentì le chiavi girare nella toppa e non si girò neanche.

"Croco-chan sei qui" lo apostrofò il biondo chiudendosi la porta alle spalle e sfilandosi il giubbotto.

"Fottiti"

"Guarda che ti ho fatto solo un favore, volevo metterla alla prova per vedere se era quella giusta per te, le ho detto che avevo bisogno di verificare le sue intenzioni e quando ha sentito che sarebbe stata utile mi ha guardato e mi ha baciato."

Crocodile lo ignorò espirando una boccata di fumo.
"In effetti mi stavo stufando di lei, posso trovare di meglio"

Il biondo non commentò ma gli rivolse un lungo sguardo, che l'altro non vide perchè era girato di spalle.
 

Doflamingo stava leggendo le slide per il prossimo esame che avrebbe avuto da lì a poco e vide rientrare Crocodile molto più rilassato del solito.
Lo studio passò in secondo piano quando vide un succhiotto sul collo del moro.
"Allora" esordì ridendo "chi è stavolta la fortunata? O il fortunato?"

"Ti ho già detto che gli uomini non mi interessano" ringhiò in risposta per poi aggiungere un "non sono affari tuoi" chiudendosi in bagno.

Il biondo mandò un messaggio a Mihawk e poco dopo gli arrivò un sms.
"Monet eh?"
La migliore amica di Baby-5.

Giorni dopo Crocodile uscì per andare al bar dove doveva incontrarsi con Monet; era una ragazza piuttosto silenziosa , ma era brava a letto e questo era l'unica cosa importante. Stranamente con lei si sentiva a proprio agio e sperava solo che il biondo non venisse a rovinare tutto come suo solito.
Dopo aver aspettato mezz'ora seduto al tavolo si alzò ed uscì girando attorno al locale e trovando sul retro Doflamingo e Monet che parlavano.

'Fantastico' pensò nascondendosi e guardando la scena; non riusciva a capire cosa si stessero dicendo, solo che ad un certo punto il biondo la afferrò per la maglietta e la baciò. Lei cercò di opporre resistenza, di questo Crocodile le diede atto, ma poi si arrese e circondò con le braccia il collo del ragazzo.
Il moro spense la sigaretta e si diresse verso la biblioteca. Evidentemente trovare una ragazza fedele per lui era impossibile.

 

Quando rientrò nell'appartamento trovò il biondo che sfogliava un libro.

"Ciao!" gli disse allegro.

"Ciao un cazzo. Questa mi piaceva." sibilò superandolo.

"Oh andiamo! Monet era la tipica ragazza fredda ma con una gran voglia di scopare. È stato un piacere per me averti dimostrato che non andava bene"

"Ma tu che problemi hai?"

"Sono il tuo migliore amico" commentò mentre sul volto di Crocodile si formava una smorfia di disappunto, "è normale che ci tenga a non vederti col cuore spezzato"

Il moro non rispose, uscì sul balcone e si fumò due sigarette.
Loro non erano migliori amici.
Non lo erano mai stati.
Avevano un rapporto strano, è vero, ma da lì a definirli tali ce ne voleva; si era picchiati diverse volte e si punzecchiavano a vicenda quando potevano. A quanto gli risultava non era un comportamento da amici, figuriamoci da migliori amici.
Stava cominciando a stancarsi delle attenzioni indesiderate dell'altro.



 



 

Quella volta era sicuro di aver trovato una valida candidata; Violet era una ragazza molto bella, con un fascino latino che stendeva gli uomini e con un bel carattere deciso.
Non gli sembrava la persona che tradisce qualcuno, così avevano iniziato ad uscire e a frequentarsi.
Ovviamente il suo non migliore amico dopo un po' cominciò a fargli delle domande.

"Non esci più con le ragazze?"

"Mi concentro sullo studio"

"Aah, capisco! E con i ragazzi?"

"Smettila, ti ho già detto come la penso"

"Uh, che peccato, non sai che ti perdi"

"Sopravviverò" concluse chiudendo il libro ed uscendo dalla biblioteca sotto lo sguardo indagatore di Doflamingo.

In quei giorni il biondo non gli chiese più nulla, e lui pensò che finalmente avesse trovato altro da fare invece che rompergli il cazzo. Quella sera si sarebbe tenuta la festa di compleanno di Perona, una conoscente di entrambi, che avrebbe fatto la festa al solito locale.
Crocodile finì di sistemarsi legandosi i capelli in un codino basso; aveva indossato una camicia bianca e dei jeans blu scuri, ora gli toccava aspettare l'altro.
Doflamingo stava fissando il contenuto dell'armadio con aria assorta e con tutta la calma di questo mondo, nonostante fossero già in ritardo e fosse nudo.
Madre Natura non lo aveva dotato del senso del pudore quindi non era la prima volta che faceva l'esibizionista.
"Ti muovi"

Il biondo gli sorrise e tornò a guardare i vestiti; il moro si sedette sul letto sospirando.
Senza volerlo lasciò scorrere lo sguardo sulla figura che aveva davanti e che gli dava le spalle; non aveva nulla di una donna, anzi, aveva una schiena ampia, muscoli sviluppati e soprattutto un pene.
Però rimase comunque incantato a fissarlo, tanto non aveva niente da fare nel frattempo.
Al secondo pensiero sul culo troppo sodo dell'altro si alzò ed uscì perchè stava dando di matto.
Evidentemente non fumare provocava strani effetti collaterali.

 

Dopo qualche minuto il biondo lo raggiunse e si recarono allo One Piece. Il locale era gremito di gente e faticarono quasi ad entrare; salutarono un po' di persone e si separarono.
Crocodile cercò Violet ma non la trovò; un terribile presentimento lo colse quando non vide la solita zazzara bionda ronzargli attorno.
Non di nuovo.

Si diresse nei camerini che venivano usati nel caso qualcuno volesse intrattenersi in piacevoli attività, e vide Doflamingo parlare con Violet.

"Mi dispiace, ma al momento mi vedo con Crocodile" sentì dire dalla ragazza e sorrise.

Diglielo a quel maniaco.

"Lo so, ma ti trovo molto attraente e non mi interessa se ti vedi con lui"

Brutto...stronzo! Lo sa? Come fa a saperlo?

"No senti io..." la frase venne spezzata da un bacio che il biondo le diede all'improvviso.

"Tu non sei adatta a lui" commentò mentre le infilava una mano sotto la maglietta.

"Non...io...ecco"

"Lo so che non stai con lui perchè ti piace, non puoi mentirmi"

"...mi dispiace"

Le dispiace? Pensò il moro scrutandoli.

"Ti...dispiace?" Ripetè Doflamingo guardandola.

"Sì, vedi io sono lesbica"

Il biondo sgranò gli occhi ma grazie agli occhiali nessuno dei due lo vide, Crocodile aggrottò le sopracciglia.

Lei era... cosa?

"Sei lesbica?"

"Sì, Crocodile è sempre circondato da belle ragazze allora io..."

"Che stronza" commentò Crocodile guardandola e allontanandosi.
Poco dopo sentì l'altro raggiungerlo ma non si fermò e continuò a camminare.

"Volevo dirtelo ma non sapevo come fare"

"Smettila di dire stronzate, tu non lo sapevi"

"Certo che lo sapevo"
Calò il silenzio mentre arrivarono al campus.

"Le donne sono tutte stronze" sussurrò per poi aggiungere "ma tu sei più stronzo di loro"

Quel giorno non si parlarono più.

 


 

Dopo quella volta in cui aveva fatto pensieri strani sullo bastardo con cui condivideva la stanza successe un altro incidente che rischiò di mandarlo in un manicomio.
Gli avevano annullato una lezione e quindi era tornato prima del previsto in camera. Certo era che non si aspettava che Doflamingo avesse scelto proprio quel momento per masturbarsi in bagno sotto la doccia.
Probabilmente non lo aveva sentito dato che stava continuando, e lui non voleva rimanere in quello spazio angusto per un minuto di più dopo aver sentito i gemiti dell'altro. Purtroppo il suo corpo aveva smesso di funzionare correttamente dato che le gambe non volevano saperne di muoversi e la salivazione era stata interrotta.

Per cosa poi?
Per il tipo più stronzo che avesse mai conosciuto? A lui non piacevano gli uomini e allora perchè, perchè, non riusciva a non fare pensieri di dubbia natura su di lui?
Finalmente riuscì a muoversi e uscì dalla stanza, ma ormai era troppo tardi e lo sapeva anche lui.
Di notte, nel silenzio più assoluto, sentiva nella sua testa i gemiti di quel bastardo e non riusciva a dormire.

In quei giorni aveva una faccia terribile, le occhiaie e una gran voglia di ammazzare qualcuno, eppure una ragazza gli aveva chiesto di uscire e lui aveva accettato, sperando di potersi distrarre dai pensieri che in quel periodo lo tormentavano.
Incredibilmente Nico Robin catturò la sua attenzione, molto più di qualsiasi ragazza con cui era stato.
E inoltre aveva qualcosa che le altre non avevano: lei e Doflamingo si odiavano da tempo, non era un mistero per nessuno.
Quindi era perfetta.

Infatti uscire con lei sortì l'effetto sperato; riuscì a dimenticarsi del fatto della doccia e si distrasse concentrandosi su di lei. Era una ragazza molto intelligente e riusciva ad avere delle conversazioni impegnate, cosa che con le altre non era neanche pensabile.
Quel giorno tornò in stanza e non trovò il biondo, si ricordò che aveva da fare con Vergo e si concesse una doccia e si sdraiò sul letto con solo l'accappatoio finendo per addormentarsi.

Sognò Doflamingo in mezzo alle sue gambe, che invece di sparare minchiate come suo solito, usava la bocca per donargli piacere.
'Ecco a cosa serve, almeno non è del tutto inutile' pensò mentre lasciava che la lingua dell'altro gli mandasse scariche di pura libido.

"Smettila di essere così terribilmente fottibile, cazzo" gli disse la voce del biondo, un po' troppo vicina per essere quella del Doflamingo nel sogno. E dato che quello aveva la bocca occupata non era stato lui a parlare.

Si svegliò sudato e ansimando constatando di avere una bella erezione tra le gambe. Ringraziò il cielo che l'altro non fosse ancora tornato e tornò sotto la doccia.
Masturbarsi pensando ad un ragazzo, ma soprattutto pensando a quello stronzo. Ora aveva davvero toccato il fondo.

Se solo avesse prestato più attenzione avrebbe notato la borsa del suo coinquilino appoggiata sulla scrivania, ma era troppo sconvolto per farci caso.
Quando Doflamingo tornò non riuscì a guardarlo in faccia e gli disse che era stanco.

Che pena.

 



 

Usciva con Nico Robin da due mesi e sembrava aver dimenticato il sogno  quando l'altro gli pose la fatidica domanda.

"Ti sei ripreso dalla batosta di Violet?"

"Non andava bene. Ma sono sicuro che questa sia quella giusta"
Il biondo si fece immediatamente più attento.

"Oh, e dimmi, chi sarebbe, la conosco?"

"Sì, è Nico Robin"

Al sentire quel nome il ragazzo fece una smorfia che durò circa un paio di secondi, poi ricomparve al suo posto il solito ghigno.
Quella donna non gli piaceva, e a lei non piaceva lui, si erano scontrati diverse volte durante le assemblee perchè avevano punti di vista diversi.
"Capisco~"

'Questa volta sarà più difficile ma almeno mi divertirò un po'.
Pensò mentre il moro lo squadrava.

E come ogni volta riuscì nel suo intento, ci mise più tempo ma finì come aveva previsto, con Nico Robin contro un muro e lui che si spingeva senza nessun riguardo in lei.
Quello che non si sarebbe mai aspettato era la reazione di Crocodile.
Lo aveva sempre beccato a farsi le sue ragazze, e lui aveva sempre fatto in modo che accadesse, ogni volta gli dava dello stronzo e tornava tutto come prima.

Quella volta Crocodile lo aveva guardando con tristezza e disprezzo e, senza dire una parola, se ne era andato.
Doflamingo si sentì stranamente in colpa e capì che l'aveva fatta grossa. In fondo glielo aveva detto che lei gli piaceva, ma a lui non era importato.

Uscì da lei e si rivestì in fretta tornando al campus. Quella notte di Crocodile neanche l'ombra e fu così per tutta la settimana.

"Grazie per avermi ospitato"

"Figurati" disse Mihawk guardandolo.

"Hai litigato con Do-"

"Non nominarlo. Ora vado a prendere le mie cose e mi trasferisco qui"
Il ragazzo lo fissò incuriosito.

"Come vuoi, allora ti aspetto. Ho fame."

"Sì, sì, ti preparò quello che vuoi dopo" commentò sorridendo e aggiungendo un "grazie" prima di uscire.

Aprì la porta ed entrò non rivolgendogli neanche uno sguardo.
"Oh Croco-chan! Scusa per quello che ho fatto, mi perdoni vero?"

"Tsk"

"Anche perchè è il tuo turno di pulire la stanza"

"Tranquillo, prendo la mia roba e me ne vado. Domani chiedo il trasferimento in un'altra camera."

Il sangue parve gelarsi nelle vene, sentiva improvvisamente freddo.
"Stai scherzando" sussurrò il biondo alzandosi in piedi "perchè non è divertente"

"Non è divertente? Sai cosa non è divertente? Un amico che ti fotte fisicamente e letteralmente le ragazze con cui esci ecco cosa non è divertente!"

Il biondo lo fissò mentre ricominciava a svuotare l'armadio e venne preso dal panico.
"Tu non te ne vai"

"Ah, e vorresti impedirmelo tu? Perchè non dovrei andarmene?"

Doflamingo strinse i pugni fino a farsi male e ringhiò perdendo il controllo per la prima volta in vita sua.
"Cazzo, avrai anche il massimo dei voti ma quando vuoi sai essere un tale cretino!"

Crocodile si fermò a guardarlo.
"Cosa"

L'altro si spalmò una mano sulla fronte ed annullò la distanza tra i loro corpi. Tutto si aspettava il moro tranne che quello stronzo lo baciasse.

"Ecco ora lo sai, puoi anche andartene se vuoi" ringhiò nuovamente il biondo guardandolo.

Crocodile rimase a bocca aperta senza un solo pensiero coerente in testa.

"Credi che mi divertissi a scoparmi tutte le ragazze con cui uscivi? Quanto può essere patetico essersi innamorati del proprio compagno di stanza, che a quanto pare è etero fino al midollo? Non mi è venuto in mente altro! Ogni volta che vedevo che toccavi qualcun'altro mi veniva il nervoso e mi faceva incazzare anche solo il pensiero di quello che potevi farci in camera da letto, cosa diavolo potevo fare?" Si fermò per prendere fiato e per mordersi la lingua.

Non poteva farcela, controllarsi per lui era sempre stato impossibile quando c'era il moro di mezzo.

"Ti sei scopato delle ragazze perchè eri geloso." Commentò Crocodile guardandolo negli occhi.
"Te lo ha mai detto qualcuno che sei un caso patologico?"

Doflamingo sbuffò e si girò dandogli le spalle, non riuscendo più a guardarlo in faccia. Sapeva benissimo che il suo era fiato sprecato,  che l'altro non aveva mai provato attrazione verso un ragazzo e che quindi si sarebbe trasferito in un'altra stanza non rivolgendogli più la parola.

"Sei proprio un deficiente" disse Crocodile passandosi la mano tra i capelli.

Il biondo non si girò. "Finisci di prendere la tua roba e vattene, ora che sai cosa provo per te non credo ti convenga molto restare qui perchè non riuscirò a trattenermi oltre."

"Suona come una minaccia" commentò mollando per terra la roba raccolta.

"Lo è" rispose girandosi e facendo in tempo a finire la frase ma beccandosi un pugno sulla guancia destra e finendo steso a terra.

"Questo te lo meriti" disse salendogli sopra e prendendolo per il colletto della maglia.

Il biondo lo guardò tenendosi il volto con una mano senza nessuna espressione.
Adesso gli avrebbe detto che se lo meritava per avergli portato via tutte le ragazze con cui era uscito e se ne sarebbe andato.

"Cazzo è colpa tua se sto impazzendo te ne rendi conto?" Esclamò Crocodile fissandolo con astio. "Prima comincio a non essere del tutto indifferente al tuo corpo, poi faccio sogni porno su di te e infine arrivo pure a masturbarmi in bagno pensando a quella merda che ho sognato! Non potevi morire affogato da qualche parte?" Finì facendogli sbattere più volte la nuca contro il pavimento.

'Cosa aveva detto?'

Un silenzio strano si diffuse nella stanza.
"Ed ero bravo?" domandò ridendo il biondo.

Crocodile sollevò gli occhi al cielo; un cretino.
"Vaffanculo" sibilò alzandosi ma venendo fermato dalla mano dell'altro che lo spinse per terra ribaltando le posizioni.
"Quindi io ti piaccio" 
"Non dirlo ad alta voce, potrei vomitare"
L'altro si mise a ridere e gli slacciò i pantaloni.

"Che cazzo fai?"

"Ti dimostro che sono più bravo di quello che la tua mente pensa" commentò tranquillo abbassandosi tra le sue gambe.

Quel giorno capirono entrambi una cosa:
▪ Crocodile capì che aveva ragione, la bocca la sapeva usare decisamente bene. E non solo quella. L'unica cosa che gli restava da capire era perchè, tra tutte le persone al mondo, si era innamorato di una testa di cazzo del genere. Probabilmente avrebbe impiegato il resto della sua vita a tentare di capirlo.

▪ Doflamingo capì che l'altro poteva essere molto più stronzo di lui quando si alzò dal letto e si rese conto di essere legato alla testata del letto. Mangiargli in faccia il suo dolce preferito quando il suo stomaco brontolava era veramente da bastardi.

Ma si sa, Dio li fa e poi li accoppia.
E loro erano la peggiore accoppiata che un essere divino avesse mai potuto creare.











 

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Ace of Spades ☆

  
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