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Autore: LittleHarmony13    25/09/2015    2 recensioni
"L'aria di Londra, quel tipico misto di smog, storia e grandezza mi entrava nelle narici, facendomi sentire viva, per una volta.
Non ho un bel rapporto con la vita. Nonostante i miei giovani diciassette anni sono piuttosto asociale. Non per scelta, ma per incapacità nei rapporti interpersonali.
Avevo ovviamente molti amici e molte amiche, ma il senso di solitudine e di incomprensione aleggiava sempre su di me. Potevo starmene chiusa in casa per ore, con la musica accesa, il computer sulle gambe, un libro sul comodino, e potete giurare che stavo da Dio, ma se tutto a un tratto mi veniva in mente di essere sola, era la fine. Mi piace stare da sola, ma essere sola, quella è tutta un'altra storia.
E' una cosa che mi fa sempre venire i brividi a pensarci.
Uno squillo di telefono interruppe il mio scorrere inesorabile di pensieri. Cavolo, ma quanto penso? "
Genere: Generale, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo | Contesto: Contesto generale/vago, Scolastico
Capitoli:
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18. Conserveremo questo amore in una fotografia.


 


"We keep this love in a photograph,
we made these memories for ourselves.
Where our eyes are never closing,
hearts are never broken,
and time's forever frozen, still.
So you can keep me, innside the pocket
of your ripped jeans.
Holdin' me closer 'til our eyes meet.
You won't ever be alone."

Photograph, Ed Sheeran




I secondi che seguono mi sembrano irreali. Sto guardando questa busta da almeno cinque minuti, senza trovare il coraggio di aprirla, e la situazione sta diventando particolarmente imbarazzante.
Mi costringo ad aprire la porta, entrare in casa, e sedermi sul divano. Faccio un respiro profondo e finalmente apro quel pezzetto di carta. Al suo interno trovo quello che speravo, ma che mai avrei avuto il coraggio di immaginare. Per qualcuno non sarà molto, ma per me è un gesto d'amore immenso. Due rettangolini sono fra le mie mani, e al momento non riescono a stare fermi, perché le mie mani stanno tremando.
I biglietti per il concerto di Ed Sheeran mi stanno guardando, ed io sto guardando loro e non potrei essere più felice. Non sarà una promessa d'amore colossale, ma il fatto che Chris mi conosca abbastanza da sapere che voglio andare ad un concerto di Ed da una vita rende questa sorpresa decisamente speciale.
Poi il mio cervello si collega, e mi ricordo che avevo provato anche io a prendere quei biglietti, nel momento che uscirono, ma non feci in tempo perché l'affluenza di persone sul sito era davvero troppa ed avevo rinunciato. Questo vuol dire che Chris ha comprato i biglietti quel giorno, ed ha tenuto il segreto per quanto? Cinque mesi? Probabilmente non sapeva cosa sarebbe successo in questo arco di tempo, ma ha comunque pensato a volermi rendere felice. Amore mio.
Okay, adesso sto veramente sembrando una stupida ragazzina innamorata.
Forse perché lo sei”, mi sussurra una vocina antipatica nella mia testa, ma la zittisco. Il concerto è domani e tutto quello a cui riesco a pensare è quanto tengo a Chris? Deve davvero essermi caduto qualcosa di pesante in testa. Con le mani ancora un po' tremanti raggiungo il cordless e compongo il numero di Chris. Risponde Matty.
“Pronto?”
“Pronto, Matty? Sono Ivy! Tuo fratello è in casa?”
“Ivy, ciao! Sì, è in camera sua. Ma sei sicura di aver scelto il fratello giusto?” Sento il suo sorriso derisorio dall'altro lato della cornetta.
“Passami Chris, Matty.”
“D'accordo, considerando la differenza di età fra noi due penso che tu abbia fatto la scelta migliore. Chiamami fra due anni.”
“Sarà fatto, Matty!” Ormai ho un sorriso a trentadue denti.
“Mi raccomando, nel frattempo ricordati il discorsino che ti ho fatto l'altro giorno in macchina.”
E chi se lo scorda? Matty mi ha deliziato per tutto il viaggio in macchina con discorsi su metodi anticoncezionali vari.
Arrossisco solo al ricordo. Ho dovuto rassicurarlo che conoscevo ogni genere di protezione possibile, prima che si decidesse a lasciarmi scendere.
“Mi ricordo, Matty, tranquillo.”
“Perfetto, allora posso passarti Chris a cuore leggero. Chriiiis? C'è la tua ragazza al telefono.”
La sua cosa? Solo sentirmi definire come la ragazza di Chris mi provoca le farfalle nello stomaco. Se per gioia o per una folle paura, non lo so dire. Sento che la voce dall'altro lato non è più quella di Matty.
“Ciao tesoro, che si dice?”
“Come che si dice Chris? Mi stai prendendo in giro?”
Sento una risata soffocata. “Hai ricevuto il mio regalo?”
“Tu che dici?!? Dio, Chris andiamo davvero? Non mi sembra ancora vero!”
“Andiamo? Vengo anche io?”
Rimango un attimo basita, e con voce incerta chiedo: “Perché chi dovrebbe venire altrimenti?”
“Oh, Vivi, mi fa piacere che tu porti me, molto. Ma non devi sentirti obbligata, lo sai vero?”
Ho quasi le lacrime agli occhi per la dolcezza della persona che ho la fortuna di avere accanto. “Chrissy, ma è ovvio che porto te. Dio santo, chi dovrei portare? Sarà uno dei concerti più belli del mondo, mi sembra naturale che voglia andarci con la persona più importante per me. Sai che lo sei.”
Un sospiro e poi una risata. “Tu non hai idea di quanto ti amo. E devi sapere che ora tirerò giù il telefono, perché non mi dovrai dire per la prima volta che mi ricambi al telefono, e certamente non perché ti ho comprato i biglietti per Ed Sheeran. Penso che quel ti amo sarebbe riferito più a lui che a me.”
Non riesco a capire. “Chris... ma cosa?”
Tu. Tu. Tu.
L'infame mi ha tirato veramente il telefono in faccia, ed io non riesco a smettere di ridere.

 

 

Il giorno dopo

Mi sveglio beandomi dell'idea che oggi sarà uno dei giorni più belli della mia vita. Il pensiero che domani dovrò salutare Henry e che i miei tornino a casa mi rattrista e mi fa sentire come se avessi un macigno nello stomaco, ma per oggi cerco di non pensarci, perché oggi è dedicato esclusivamente a me e Chris. Solo a noi due.
Rimango un po' nel letto a rilassarmi e a pensare a tutto quello che abbiamo conquistato in questo mese. O meglio, in questi anni. Perché il nostro rapporto è esploso tutto d'un colpo, ma ha bruciato a fuoco lento per fin troppo tempo.
Chris fa così tanto per me, e non parlo soltanto di questo biglietto, ma delle piccole attenzioni che mi riserva ogni giorno e che mi fanno sentire viva.
Pensavo di non potermi innamorare veramente di lui, e invece l'ho fatto. Ed è inutile girarci intorno, non ho mai amato nessuno come amo lui.
Mi tocco le labbra, sentendo ancora il sapore della sua bocca sulla mia. Quello che abbiamo fatto ieri rischiava di sfociare in qualcosa di molto più grosso, ma non ne avrei avuto paura. Non più.
Il mio rapporto con Chris è cresciuto talmente tanto che mi sembra naturale arrivare anche a quel punto. Quando sarà il momento non mi tirerò sicuramente indietro. Non voglio avere più paura. Di niente.
E più nello specifico del mio rapporto con Chris.
Ci siamo dati appuntamenti per pranzo, verrà anche Katie. Dopo però la mia amica deve andare a sbrigare delle commissioni, quindi io e Chris avremo il pomeriggio tutto per noi, in attesa di andare al concerto.
Io e Chris ci siamo dati appuntamento alla fermata della metro sotto casa mia, dove lui scenderà, visto che abbiamo deciso di andare a mangiare in un posto lì vicino, così da poter andare a piedi.
Aspetto Chris fuori dalla fermata e appena lo vedo salire le scale sorrido. Anche lui ricambia il mio sorriso, ma nel momento in cui è un pochino più vicino a me, mi solleva da terra. Così, in mezzo al traffico londinese, e alle persone che ci stanno mandando a quel paese perché stiamo bloccando il viavai. Mi stringo alle spalle di Chris per non cadere, anche se so che non lo farebbe mai. Non mi farebbe mai cadere.
“Mettimi subito in terra, Chris.” Sto ridendo come una pazza, ma siamo in mezzo ad un passaggio pedonale e non vorrei davvero che qualcuno ci mandasse a quel paese per così poco.
“Agli ordini, tesoro.”
Dopo avermi fatta scendere Chris mi prende per mano e ci avviamo al ristorante in cui abbiamo dato appuntamento a Kat. Alla vista della mia mano intrecciata a quella di Chris sorrido come una stupida, e non provo nemmeno a trattenermi.
“Va tutto bene Vivi? Sembra che tu stia per scoppiare a ridere da un momento all'altro.”
Decido che la sincerità è la risposta migliore. “Sei tu, Chris.”
“Ah, io ti faccio ridere? Buono a sapersi. Ed io che pensavo tu mi considerassi molto sexy, non buffo.”
Gli passo una mano fra i capelli. “Sei un po' un misto di entrambe, se devo essere onesta. Ma io volevo dire che sei tu a rendermi felice, non a farmi ridere.”
Chris si blocca davanti al porticato di una casa da cui probabilmente, con la fortuna che ho, sta per uscire una vecchietta arrabbiata che ci manderà via per uso di proprietà privata, e mi bacia. In modo molto dolce, ma comunque deciso. Alla fine si stacca e posa la fronte sulla mia.
“Dimmi qualcosa che mi faccia desistere dall'idea di chiamare Kat, dirle che abbiamo avuto un impegno improrogabile, e in seguito portarti a casa tua e stare solo con te tutto il pomeriggio. E quelli a venire.”
Mi piacerebbe davvero molto seguire questo suggerimento, ma non posso fare questo a Kat. “Voglio bene a Kat più che a te. Questo ti fa desistere?”
“Ma Kat non può fare certe cose con te... Sai cosa intendo no?” Occhiata maliziosa non richiesta.
“Oh, ma sei nato nella preistoria? Certo che può!” Scherzo volentieri con lui, anche su questi argomenti e mi sento fortunata ad avere accanto qualcuno che accetta tutte le mie stranezze come fa lui.
“Aspetta, Vivi, sei bisex?”
Scoppio a ridere. “No, ma cosa ti viene in mente?”
“Ah. Peccato. L'idea di te e Kat mi eccita un po'.”
Gli tiro una botta sul braccio. “In questi giorni sto sentendo parlare un po' troppo spesso di cosa ti eccita Chris. Per un po' basta eh!”
“L'argomento sei sempre tu.”
Credo non solo di arrossire, ma di assumere ogni colore dell'arcobaleno.
“Andiamo da Kat. E non parlare fino a che non siamo arrivati.”
“Mi eccita anche quando mi dai gli ordini.”
“Prendi una strada diversa dalla mia, ti prego.”
Andiamo avanti così fino all'arrivo al ristorante, e capisco che preferisco discutere con lui che ridere con qualsiasi altra persona.

 

 

Il pranzo con Kat va alla grande, ma la mia amica sembra avere la testa da un'altra parte. Non si diverte neppure a fare battute su quanto siamo diabetici io e Chris (e oggi lo siamo davvero più del solito), il che mi preoccupa.
Chris si sta divertendo a giocare con le mie mani sotto il tavolo e non è molto attento, quando chiedo a Kat: “Ehi, cosa c'è che non va?”
Kat sembra sorpresa dalla mia domanda. “Niente, Ivy, perché?”
“Sei totalmente assente, non mentirmi.”
Interviene anche Chris. “Ha ragione Vivi, Kat. Oggi è come se tu non ci fossi.”
Kat sembra riprendersi un po'. “Tu dai ragione a Vivi solo perché stai puntando alla parte sud del suo corpo.”
Non mi aspettavo un'uscita così maliziosa, nemmeno da Kat, e rischio di strozzarmi con il panino che sto mangiando.
Chris invece sembra davvero molto divertito. “Come denigri con poco il nostro amore, Kat.”
Questo mi strappa un sorriso, perché ogni volta che sento la parola “amore” associata a me e Chris avrei voglia di mettermi a ballare come una pazza per tutto il lungo Tamigi. Ma mi contengo, perché mi sembra che Kat oggi non richieda.
“Tu hai qualcosa che non va, quindi o me lo dici adesso o me lo dici adesso, Kat.” Non sono disposta ad accettare un no come risposta, e penso che si capisca dal mio tono di voce.
“Dio, Kat, non ti eccita quando ti dà degli ordini?” Io e Kat guardiamo malissimo Chris, all'unisono.
“No, Chris, ma cosa ti viene in mente?”
Chris assume una faccia innocente. “No, così per curiosità.”
Io e Kat ci guardiamo con aria sconvolta. La mia amica prova a cambiare argomento. “Comunque, dicevamo? Ah, sì. No, Ivy, non sto male. Sto benissimo, davvero e sono contenta di vedervi. Ho un po' di mal di testa, ma niente di che, davvero.”
Non sono ancora convinta. “Se lo dici tu...”
“Ivy, ti prego, sta tranquilla. Chris, secondo me questa ragazza non si sfoga abbastanza.”
“Per me può sfogarsi ogni volta che vuole, Kat. Con me, però.
Adesso mi sono davvero stufata di tutti questi doppi sensi che in realtà hanno un senso solo. “Dio, questa è una congiura contro di me!”
Il suono delle risate dei miei migliori amici mi circonda, e nonostante tutto non riesco a trattenermi dal sorridere.


 

Il resto del pomeriggio passa velocemente. Ad un certo punto Kat ci dice che deve salutarci, perché deve andare ad aiutare sua madre con qualcosa per il lavoro, anche se non capisco bene cosa. La abbraccio forte, perché, sebbene mi dica il contrario, la vedo davvero molto turbata, e la conosco bene, quindi sono sicura di non sbagliarmi. Ricambia la stretta con un po' troppa forza, come fa quando sta male, e se ero sicura che mi avesse mentito a voce, sicuramente il suo corpo mi sta dicendo un'altra cosa.
“Ci vediamo domani mattina alla stazione per salutare Henry, Kat?”
“Sicuro, divertitevi al concerto. Ciao ragazzi!”
Dà un bacio sulla guancia a Chris e prima di andarsene definitivamente mi sussurra all'orecchio: “Mi raccomando, fai attenzione. Sai a cosa.. ehm.. a cosa mi riferisco!”
Non faccio in tempo a ribattere che se ne è andata. Ma basta!
“Stavate per caso parlando di me, Vivi?”
“Oh, assolutamente no! Non è che sei il centro del mondo, scendi dal piedistallo. Mi stava dicendo... beh... cose da donne.”
“Non voglio davvero sapere!”
Sorrido soddisfatta, e insieme ci avviamo verso casa mia.

 

 

 

Il pavimento di camera mia è disseminato di vestiti, e fra mezz'ora dobbiamo cominciare ad avviarci all'arena in cui si svolgerà il concerto. Chris è seduto a gambe incrociate sul mio letto, e mi sembra che stia silenziosamente chiedendo pietà per quello a cui deve assistere.
“Vivi, hai tirato giù tutto il tuo armadio. Potessi andrei a comprarti ogni vestito che vuoi, ma, uno, sono povero, non prendo la paghetta dal 2011, e due, non ne abbiamo davvero il tempo.”
Lo incenerisco con lo sguardo, perché lui è un uomo e non capisce. “Non ho niente da mettermi, e sono molto irritabile al momento. Vuoi cercare tu qualcosa che mi possa star bene in questo casino?”
Chris si alza dal mio letto, mi mette le mani sui fianchi e si china per parlarmi all'orecchio. “Per me potresti anche non metterti niente, ma non voglio condividerti con Ed Sheeran, quindi vediamo come posso fare.”
Mi bacia dolcemente sul collo, all'attaccatura dei capelli, e tutto a un tratto i vestiti per il concerto sono l'ultima cosa che mi interessa. Anzi i vestiti in generale sono l'ultima cosa che mi interessa, punto.
Ma prima che possa finire anche solo il pensiero, Chris si gira e mi passa un paio di pantaloni corti (i più corti che ho) e un top bianco.
“Io non ci vado con questi pantaloni al concerto. Non li metto da anni, Chris, mi saranno diventati piccoli.”
“Potrebbero starti davvero bene, sai?” Mi fa l'occhiolino e io gli do indietro i vestiti che mi ha passato, e mi chino a raccogliere una gonna nera, un paio di calze del solito colore, e un giacchetto di jeans. Il top bianco che mi ha passato lui può andare.
Vado in bagno a cambiarmi e truccarmi e mentre mi guardo allo specchio faccio un respiro profondo. Oggi sono disposta a dire a Chris quelle due parole, e non perché mi sento costretta, ma perché lo voglio. Devo solo trovare il momento giusto.

 

 

La linea della metropolitana è intasata, e capisco che Chris ha fatto bene ad insistere per partire presto, sennò non saremo mai arrivati in tempo.
Lo stadio è pieno di gente, ma fortunatamente noi abbiamo i posti assegnati in tribuna, quindi non dobbiamo fare le corse per la prima fila. Una signorina ci accompagna ai nostri posti, e Chris mi chiede se ho fame. In effetti sono un po' affamata, e glielo dico.
“Non mi sembra una novità.”
“Vammi a prendere qualcosa da mangiare, e smettila!”
“Ricordi come mi sento riguardo agli ordini che mi dai?”
Ripensando a quello che mi ha detto prima gli faccio il dito medio, e lui, ridendo, si avvia a prendermi qualcosa da mangiare.
Faccio una foto all'arena e sento qualcuno seduto alcuni posti vicino a me fare qualcosa come un fischio di apprezzamento.
Mi giro e vedo un ragazzo che avrà più o meno la mia età che mi sta squadrando da capo a piedi.
“Ehi, bella, se vuoi ti faccio io una foto. Hai delle gambe che vanno immortalate.” Ma che cafone!
Sto per aprire la bocca e dirgliene quattro (facciamo cinque), quando sento una voce alle mie spalle che mi fa sobbalzare.
“Senti, amico, non ho nessun problema con te, ma se ti sento fare un altro commento del genere sulla mia ragazza, allora dovrai vedertela con me. Ti suggerisco di andare a fare un giro.”
Il ragazzo balbetta qualcosa come: “Oh.. m-ma c-certo, s-scusami, non pe-pensavo che avesse un ragazzo.”
Mi inserisco nella conversazione. “Un commento del genere non lo dovresti fare a nessuno a prescindere, pervertito.”
Il ragazzo si alza e se ne va con la coda fra le gambe.
Mi giro e vedo Chris con una vaschetta di patatine ricoperte di ketchup in mano, ed in un secondo mi sono già scordata di quello che è appena successo. Gli prendo le patatine dalle mani e comincio a mangiare. Nel frattempo noto però che Chris si è zittito e ha la mascella contratta.
“Sai, io ti sono grata per quello che hai fatto con quel ragazzo, ma me la so cavare da sola.” Probabilmente sto parlando a bocca piena, ma sono davvero affamata.
Vedo che il viso di Chris si rilassa, e prendendo un fazzolettino mi pulisce un angolo della bocca.
“Lo so, ma non mi piace comunque che un tipo a caso, o chiunque altro, ti parli in questo modo.”
“Perché tu sei una brava persona, mentre molti altri non lo sono. Ti prego, non farti rovinare la serata per questo.”
Chris mi bacia una spalla e mi dice: “D'accordo. Siamo qui per divertirci dopotutto!”

 

 

Il tempo passa velocemente, e poco prima che il concerto inizi un fotografo dell'evento passa per la nostra tribuna e ci chiede se vogliamo una polaroid. Sono entusiasta dell'idea, e accetto subito. Chris mi fa sedere sulle sue ginocchia ed io mi posiziono meglio per far sembrare la foto più carina, ma nel momento dello scatto Chris mi dice una cosa all'orecchio che è meglio non ripetere e scoppio a ridere.
Il fotografo si scusa dicendoci che la polaroid è venuta un po' mossa, ma a Chris piace tantissimo, ed insiste per tenerla. In effetti è molto carina. Ci sono io che scoppio a ridere, con una mano sulla bocca, e Chris che sorride contro il mio collo.
Sempre tenendomi sulle sue ginocchia Chris mi chiede se ho un pennarello e anche se non so cosa vuole farci, gli passo quello che tengo sempre in borsa. Lo guardo incuriosita, ma prima che possa chiedere, Chris scrive sulla parte bianca della polaroid la data di oggi, e sotto a questa le parole “We keep this love in a photograph”, seguite dai nostri nomi. E' la cosa più romantica che qualcuno abbia mai fatto per me (certo, dopo avermi comprato a sorpresa dei biglietti per Ed Sheeran) e sento che il momento è arrivato. Non mi sento obbligata, mi sento solo felice e soprattutto innamorata. E glielo devo dire. E' come una forza che mi fa soltanto andare avanti, senza ripensamenti.
Chris si gira a darmi un bacio, e ricambio con quanta più forza che posso. Mi stacco da lui e guardandolo dritto negli occhi, lo dico. Così, senza abbellimenti, né incertezze, né dubbi.
“Dio, Chris, ti amo, tantissimo.”
Gli occhi di Chris si fissano nei miei, e sono così intensi e profondi che penso che potrei perdermici, ma poi, dal nulla, mi bacia. Con così tanto amore che penso che potrei sciogliermi in questo preciso istante.
Non c'è niente di affrettato, niente di animalesco, niente di tutto ciò. Le sue labbra sulle mie sono dolcissime, e quando si stacca mi abbraccia talmente forte che penso che potrei soffocare.
Mi sposta i capelli per sussurrarmi nell'orecchio: “Ti amo più di qualsiasi cosa, Vivi. Di qualsiasi cosa. E' stato bellissimo sentirtelo dire, finalmente.”
“Ti ringrazio per non avermi messo fretta, ma ora che l'ho detto posso ripetertelo tutte le volte che vuoi.”
“Mi piacerebbe molto, ad essere sincero.”
E glielo ripeto un'altra volta, poi due, e tante altre fino a che non sento che inizia il concerto.

 

 

Lo spettacolo è magnifico, e mi diverto davvero molto. Ed Sheeran è conosciuto per le sue canzoni d'amore strappalacrime, e stasera posso constatare che qualche lacrima la fanno scendere davvero. Io e Chris siamo proprio come due stereotipatissimi adolescenti innamorati e penso che le persone nel nostro settore ci abbiano anche un po' antipatici, tanto che siamo dolci l'uno con l'altro. Chris non prende in giro le mie reazioni esagerate quando partono le mie canzoni preferite, ma anzi, mi incoraggia a divertirmi e canta a squarciagola con me.
Purtroppo la fine del concerto arriva molto in fretta e anche questo bel momento è finito. Mi rassicura però il pensiero di averne ancora molti altri davanti a me, con questa fantastica persona con cui ho la fortuna di condividere tutto.
Ci avviamo verso la metro, e appena siamo dentro Chris mi passa un braccio intorno alle spalle e io mi accoccolo sul suo petto.
“Ti riaccompagno a casa, e poi torno a casa mia. Spero che il concerto ti sia piaciuto.”
“Oh, mi è piaciuto tantissimo, Chris, grazie davvero!”
Poi ho un'idea, e non so da dove mi venga questo coraggio, ma chiedo a Chris: “Ehi, ti andrebbe di rimanere a dormire da me? E' l'ultima sera che i miei non sono a casa e... beh... potresti farmi compagnia.”
Appena finisco mi rendo conto di quanto mi sia uscita male, ma forse non mi importa. Forse voglio cogliere il momento, per una volta.
“Amore mio, per me va benissimo, tanto i miei non si preoccupano se sanno che sono con te. Sei sicura che a te vada bene?”
“Ma certo, sennò nemmeno te lo chiederei.”
“Va bene, allora rimango. Rimango tutto il tempo che vuoi, tesoro.”
Lo bacio dolcemente sulle labbra, e quando mi stacco vedo una signora ormai su di età che ci guarda con occhi sognanti.
“Devo dirvelo ragazzi, siete assolutamente adorabili. Mi ricordate tanto me e mio marito quando avevamo la vostra età.”
Io rischio di soffocare alla parola marito, mentre Chris ringrazia la signora con i suoi soliti modi gentili che fanno innamorare tutte le mamme, nonne e zie dell'universo.
Alla nostra fermata, prima di scendere, Chris saluta la cara signora e lei fa una faccia che mi dice che è pronta a mollare il marito per prendersi il mio ragazzo. Le mando uno sguardo che dovrebbe voler dire qualcosa come “lo so, signora, la capisco” e scendo dalla metro.

 

 

Arrivati a casa mia, dopo aver chiuso bene a chiave (ho una specie di fobia che entrino i ladri) mi siedo sul letto. Chris si ferma davanti a me e si batte una mano sulla fronte.
“Cazzo, non ho il pigiama!”
“Vuoi un paio di pantaloni della tuta di mio padre?”
“Ma non ci penso nemmeno, dormo così piuttosto.”
Scoppio a ridere e mi alzo per andarmi a struccare. Appena torno dal bagno trovo Chris intento a guardare la mia immensa collezione di libri. Gli metto le mani sui fianchi e lo sento sobbalzare.
“Mi piacciono i tuoi libri Vivi.”
“D'accordo.” Sinceramente al momento non ho proprio voglia di parlare di questo e comincio a baciargli la schiena da sopra la maglietta. Chris si irrigidisce, ma si gira e mi bacia. Mi bacia con tanta passione che mi fa girare la testa, e in quel momento capisco.
Capisco che la nostra relazione si è evoluta tanto e che io ho bisogno di molto più di così.
“Ti amo, Chris, te l'ho mai detto?”
Chris sorride contro le mie labbra. “Mi pare di averlo sentito dire, sì. Ti amo anche io, Vivi, così tanto che mi sembra di scoppiare.”
Ormai quasi senza respiro dico in un soffio: “Chris, ho bisogno di te.”
“Mi hai completamente amore mio.”
“Chris io... io ti voglio.” Per rafforzare il concetto poso la mano sul bottone dei suoi jeans stretti. Chris sembra aver visto un fantasma, e con delicatezza posa la mano sulla mia, senza spostarla.
“Ivy, non devi farlo per forza, lo sai. Ti aspetto, veramente, ti aspetto anche tutta la vita se necessario.”
Lui può aspettare, ne sono sicura, ma il suo corpo mi sta dicendo qualcosa di completamente diverso. Sorrido, e cerco di mostrarmi sicura, perché lo sono. “So che lo faresti Chris, ma lo voglio davvero. Sono pronta. Amo tutto di te, e amo tutto della nostra relazione. Voglio poter apprezzare completamente questo momento. Lo voglio davvero.”
Chris mi prende il viso fra le mani. “Guardami e dimmi che non te ne pentirai, ti prego.”
Lo guardo con tutta la determinazione di cui sono capace. “Ti amo, e voglio solo te. Adesso. Non me ne pentirò, te lo giuro.”
Qualcosa nel mio sguardo sembra convincerlo, ed allora comincia a baciarmi teneramente dalle tempie fino allo zigomo, per poi passare alla bocca. Mi fa stendere sul letto e mi posa una mano sotto la schiena, sempre senza smettere di baciarmi. Quando mi posa le labbra sul collo sussulto, e gli accarezzo i capelli. Fra di noi ci sono esattamente quattro strati di vestiti e li sento tutti.
Con decisione gli alzo la maglietta, e lui, capendo cosa voglio fare, se la toglie. E' bellissimo, nella luce fioca della mia camera, e passo un dito sul suo petto fino all'attaccatura dei jeans, e con una forza che non pensavo di avere gli apro il bottone. In men che non si dica i jeans sono a terra, così come il mio giacchetto e il mio top. Non sono mai stata in reggiseno davanti ad un ragazzo e mi sento in imbarazzo, ma Chris mi guarda come se fossi l'unica cosa che conta al mondo e questo mi rassicura. Tre strati.
Chris riprende a baciarmi e in men che non si dica della mia gonna e delle mie calze non c'è più traccia. Ma come fa? Perfetto, due strati.
Adesso arriva la parte difficile. Chris mi prende le mani e le intreccia alle sue, perché vede che mi stanno tremando come una foglia.
Mi muovo contro di lui, e sento quello che la nostra vicinanza fisica gli provoca, ed è bellissimo. Non ero mai stata fisicamente tanto attratta da un ragazzo, e pensavo che ci fosse qualcosa di sbagliato in me. Adesso sono sicura che non è così.
In men che non si dica fra di noi non ci sono più strati. Nemmeno uno.
Mi sento così insicura del mio corpo che cerco il lenzuolo per coprirmi, ma Chris mi blocca la mano.
“Cazzo, Vivi, sei perfetta. Perché vuoi coprirti?”
Gli poso una mano sulla guancia. “Giurami che mi ami. Prima di tutto questo. Giuramelo, Chris.”
Chris si stacca momentaneamente da me per guardarmi negli occhi. “Non c'è cosa più vera su cui potrei giurare. Ti amo infinitamente, amore mio.”
Mi sciolgo alle sue parole, e da lì in poi diventa tutto più semplice.
Chris mi guida ogni momento, e nei momenti di incertezza prende in mano la situazione. Non sono mai stata così vicina a nessuno. Mi bacia e mi tocca in posti in cui nessuno lo ha mai fatto, e mi sento così innamorata di lui che penso non sia possibile amare qualcuno più di così.
Seguiamo i consigli di Matty sulla prevenzione, e quando sento il rumore della stagnola che si strappa, mi viene quasi da ridere all'idea del discorsino del fratello di Chris.
“Trovi divertente il fatto che voglia proteggerci dall'avere prematuramente un mini Chris o una mini Ivy, Vivi?” Chris pensa che stia ridendo di lui, ma non è così.
“No, pensavo a Matty in realtà.”
Chris mi guarda sconvolto. “Vivi! Non devi mai dire al tuo ragazzo che stai pensando ad un altro, e certamente non in situazioni come questa. Soprattutto se l'altro è mio fratello. Dio, tesoro, tu sì che sai come farmi passare la voglia.”
Imbarazzata, ma divertita, guardo in basso, per constatare che quello che dice sia vero. E beh, non lo è. Assolutamente.
“Uno, stavo pensando a Matty per il discorso che mi ha fatto l'altro giorno, e due, non mi sembra proprio che ti sia passata la voglia, amore, devo proprio dirtelo.” Lo guardo in modo malizioso e lui capisce al volo.
“Amo il fatto che tu sia impertinente e logorroica anche in questa situazione, davvero, ma non sei divertente.”
Mi strappa una risata, ma questa si affievolisce quando arriva il momento in cui non potremmo essere più vicini. Non posso dire di non provare dolore in un primo momento, ma è subito seguito dal piacere.
“Vivi, ti prego, dimmi se qualcosa non va bene, d'accordo? So che è la tua prima volta e...” Chris mi sembra quasi preoccupato e lo bacio sulla fronte corrugata.
“E' tutto perfetto, sei bravissimo, amore.”
“Sei bellissima e ti amo. Ricordatelo.”
“Cercherò di non scordarmelo.” Mi scappa una risata e poi per un po' non rido più.
Anzi per un po' non sono nemmeno consapevole di dove mi trovo. Non sarei nemmeno consapevole del mio nome, se non fosse che Chris me lo sussurra all'orecchio come una preghiera, fino a che entrambi non ci mostriamo a vicenda quanto è immenso il nostro amore.

 

 

 

Angolo Autrice: Buonasera a tutti! Eccomi qui di nuovo. Non ne potrete più di me. Dai, mancano solo due capitoli (*piange internamente*). No, dai, scherzo, mi fa davvero piacere se siete arrivati fino a qui. Senza di voi questa storia non sarebbe mai andata avanti.
Questo è stato uno dei capitoli più difficili da scrivere, non ve lo nascondo, non sono pratica di certe tematiche ed è la prima volta che le affronto. Ergo, ho paura di aver fatto un pasticcio, quindi vi prego, rassicuratemi ahahah ;).
Al di là degli scherzi, vi ringrazio davvero per il supporto e per quello che fate, per ogni recensione e per ogni feedback che mi lasciate.
Ringrazio inoltre Martina, Anita e una mia cara amica (di cui non metto il nome perché non so se vuole, ma lei sa ahahah), perché le ho stressate talmente tanto per questa scena che devono. Regalo ad ognuna un Chris personale (tanto so che lo vogliono. Chris + il prestavolto ahahaha).
Grazie mille per l'appoggio a tutti. Mi piacerebbe sapere i vostri commenti, se ne avete.
Un bacione, alla prossima.
S. <3

P.s: Poiché non sarò in Italia alcuni giorni della prossima settimana, probabilmente l'aggiornamento sarà spostato a Sabato 10 Ottobre.
  
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