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Autore: Didy31    25/09/2015    0 recensioni
«No! No, ti prego. Harry, no.» Cominciai a piangere disperatamente, mentre lo trattenevo con le mie braccia.
«Dianna, voglio solo controllare. Non lascerò che ti facciano del male, hai visto cosa hanno detto di te? Rimani qui, tornerò. Voglio solo essere sicuro che se ne siano andati. Ma ho bisogno di sapere che starai qui, Dan. Promettimelo» disse guardandomi intensamente negli occhi. Continuavo a tremare e a piangere, mentre lui continuava a stringermi.
«N-non voglio che ti succeda qualcosa» sussurrai.
«Non mi succederà niente. Promettimi che mi aspetterai qui. Per favore» Mi accarezzò la guancia e mi baciò sulla fronte.
«Promettimelo» sussurrò per la terza volta. Annuii leggermente con la testa, non essendo sicura della mia voce.
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"Di qualunque cosa le nostre anime siano fatte, la mia e la tua sono fatte della stessa cosa." - Emily Brontë
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Storia mia!
Genere: Erotico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Capitolo 1 - Friends


Il vento mi colpì il viso mentre a passo svelto facevo ritorno verso casa, dopo aver lasciato quella di Julie. Fortunatamente, la mia casa non distava molto dalla sua, ma mi pentii comunque di non aver accettato la sua proposta di accompagnarmi in macchina, dal momento c'erano solo dieci gradi. Cercai di coprirmi il più possibile, avvolgendo la sciarpa attorno al collo, fino a coprirmi mezzo viso. Tirai fuori il cellulare: le nove e dodici. Spero che mamma sia tornata, pensai. Mi disse che sarebbe tornata tardi, per via di un'uscita con il suo nuovo compagno, James.

Me lo fece presentare la settimana scorsa. Era gentile e dolce e dimostrava di tenere molto a mia madre e lei, sembrava ricambiare con piacere.

Io volevo solo che fosse felice, che si riprendesse dal periodo buio vissuto dopo il divorzio con mio padre. Mi mancava vederla sorridere, scherzare. Non ero ancora pronta ad accogliere James nella mia vita, ma ero contenta che facesse comunque parte di quella di mia madre. Le avrebbe riportato il sorriso, l'avrebbe resa di nuovo felice.

Arrivai a casa, finalmente. Cercai le chiavi nella borsa frettolosamente, non vedendo l'ora di entrare per riscaldarmi. Una volta entrata, notai che mia madre non era tornata. Mi recai in cucina dove trovai un bigliettino appoggiato sulla tavola:

Tesoro, farò tardi. Non aspettarmi in piedi. Ti ho lasciato qualcosa di caldo nel forno in caso avessi fame. Baci. Mamma.

Aprii il forno, trovando la pirofila contenente i residui di lasagna cucinata da mia madre questa mattina. Non me la sentii di mangiare, essendo ancora piena per via del dolce preparato da Lucy, la mamma di Julie.

Mi recai nella stanza ed appoggiai il telefono sul comodino, ma non feci neanche il tempo ad allontanarmi per recarmi al bagno che cominciò a squillare rumorosamente, riempiendo la stanza silenziosa. Mi sorpresi quando trovai il numero del mio amico illuminare lo schermo.

«Pronto?» risposi.

«Buonasera, Dianna! Come sta la mia carissima amica?» mi chiese entusiasta.

«Molto bene. E tu Logan?» chiesi di rimando.

«Bene, fino a tre minuti fa. Stavo per farmi una doccia calda ma quello stronzo di Harry mi ha preceduto e mi ha lasciato in intimo al freddo! Non lo sopporto» risi.

Logan mi aveva parlato di suo fratello Harry. Era molto più grande di lui ed non sembravano sopportarsi a vicenda. Erano praticamente l'opposto, da come mi informò. Mi diceva che era un donnaiolo, un ragazzo col cuore di ghiaccio, a cui non importavano i sentimenti delle persone. Mi diceva che spesso portava le ragazze a casa e poi le scaricava o che si divertiva a prenderlo in giro davanti ai suoi amici. Ma a Logan non sembrò importare, ma sapevo che in fondo stava male per questo. Era un ragazzo molto influenzabile.

«Mi dispiace, Log. Rimani in linea con me nel frattempo, cosa hai fatto oggi?» gli chiesi subito.

«Uhm, beh ho studiato. Sai, abbiamo il compito di storia lunedì. Sono a buon punto e mi sono imparato tutte le date! Ad ogni data ho assegnato un avvenimento che mi permette di impararle nel modo più veloce possibile!»

A me e a Logan piaceva studiare, ci impegnavamo molto. Eravamo i primi della classe e avevamo ricevuto parecchie lodi dai professori.

«Anche io! Ho passato tutta la mattina a studiare intensamente, ma poi ho deciso di staccare e di passare un po' di tempo con Julie. Ti saluta, a proposito!»

«Ricambia! Oh, finalmente Harry ha finito! Devo andare! Ci vediamo domani, Dianna!» mi salutò prima di attaccare.

Poggiai il telefono sul comodino e mi recai al bagno. Mi sciacquai il viso e misi il pigiama. L'orologio segnò solo le dieci e diciannove, ma mi sentii stranamente stanca. Decisi di sdraiarmi, permettendo al sonno di avvolgermi.

La sveglia suonò e segnò le sette e due minuti. La spensi e mi alzai, recandomi al bagno. Mi lavai denti e faccia, sussultando leggermente al contatto con l'acqua fredda. Mi recai in camera e tirai fuori un jeans nero stretto e al busto mi misi un maglioncino grigio. Ai piedi misi degli stivali neri in pelle. Applicai un po' di mascara, mi pettinai i capelli e mi recai in cucina per fare colazione, trovando mia madre sorseggiare il suo tè caldo.

«Buongiorno, tesoro! Dormito bene?» mi chiese, sorridendo. Mi avvicinai a lei, abbracciandola e beandomi del suo dolce profumo.

«Buongiorno, mamma. Sì, abbastanza bene. Come è andata ieri?» chiesi curiosa.

«Oh, è stato molto bello. James mi ha portata in un ristorante stupendo! Ti ci porterò volta. Fanno la migliore carne arrosto di sempre!» mi rispose, contenta.

«Sono felice che tu ti sia divertita. Ora vado, mamma. A dopo!» le risposi, ricambiò il saluto.

Mi recai all'entrata per prendere il mio cappotto e la sciarpa. Presi il mio zaino, aprii la porta e cominciai a dirigermi verso la fermata del bus, dove avrei incontrato Logan. Difatti, lo vidi seduto sulla panchina, in attesa.

«Ciao» lo salutai, interrompendolo dai suoi pensieri.

«Ciao, Dianna.»

Mi venne incontro per abbracciarmi. Ci staccammo, e vedemmo quando il veicolo fermarsi di fronte a noi. Ci accomodammo uno vicino all'altro.

«Oh, quasi dimenticavo.»

Logan allungò il braccio verso il suo zaino per poi aprirlo, tirando fuori il "Il colonnello Jack", porgendomelo.

«E' fantastico. Grazie per avermelo prestato.» Mi sorrise dolcemente.

«Oh, figurati» ricambiai e ripresi a guardare il panorama attraverso la finestra, mentre il bus ci guidò verso scuola.

Arrivammo e ci dividemmo, recandoci ai nostri rispettivi armadietti. Presi il libro della prima ora e mi recai in classe. Vidi Julie salutarmi con un cenno della mano ed io ricambiai sorridendo. Non eravamo compagne di banco, ma eravamo comunque vicine.

Mi sedetti sulla sedia e tirai fuori l'occorrente per la lezione, attendendo la professoressa.

  
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