Anime & Manga > Il grande sogno di Maya
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Autore: garakame    12/02/2009    5 recensioni
Maya non riesce a diventae la Dea Scarlatta, perchè la sua mente e il suo cuore sono altrove. Riuscirà a mettere in scena il suo sogno? Personaggi: un po' tutti. Storia lunga.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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br>Come sempre grazie per le recensioni.



Atto I scena II




Maya era seduta sulla panchina e ripensava alle parole che Yu le aveva detto pochi istanti prima.
Immaginare Masumi sul palco con lei al posto di Yu, in fondo provare non le sarebbe costato nulla.
L’amore della Dea era un amore impossibile, come il suo, una donna immortale e un umano.
Come si sarebbe sentita la Dea nel perdere Isshin.
Come si sarebbe sentita lei?
Masumi si sarebbe sposato a breve con una bellissima donna e l’avrebbe perso per sempre.
Maya sentì le lacrime pungerle gli occhi.
Mi sento morire, pensò.
lui amerà un'altra donna, la sposerà, vivrà con lei, l’amerà e avranno dei figli.
Mi fa male il cuore se ci penso.
E’ questo l’amore di Akoya per Isshin, è un amore profondo ma disperato.
Ma almeno loro si sono potuti amare, io non posso nemmeno dirgli che lo amo, mi vedo già il suo ghigno sprezzante:
“Ragazzina, ma cosa sta dicendo?”
A questo pensiero Maya sentì una fitta allo stomaco e si piegò in due sulla panca di legno, pallida e sudata.
Erano giorni che non stava bene, ogni volta che pensava a Masumi e Shiori, la sua bellissima fidanzata, il suo corpo aveva questa reazione.
Non riusciva nemmeno a mangiare regolarmente e a dormire bene. Era andata dal medico, perché aveva paura che fosse una cosa grave.
Il medico l’aveva liquidata dicendole che si trattava di stress, molto probabilmente il suo problema era legato al nervosismo.
Cercò di fare respiri lunghi e profondi come le aveva consigliato il dottore, quando sentì una voce alle sue spalle.
“Tutto bene ragazzina?”
“Oh no, ci mancava solo questa” disse a voce alta.
Tirò su il busto e prese un lungo respiro, massaggiandosi con la mano destra la parte alta dello stomaco, prima di aprire gli occhi ed essere sicura al cento per cento di trovarsi davanti l’uomo dei suoi sogni.
Masumi Hayami il giovane presidente della Daito Art Production si sedette sulla panchina accanto alla giovane attrice, guardandola preoccupato, notò che nonostante la giornata mite, la giovane era molto pallida ed aveva la fronte imperlata dal sudore.
“Se le da così fastidio la mia presenza, tolgo subito il disturbo” disse stizzito.
Maya prese un altro bel respiro e gli disse:
"No, Signor Hayami, non se ne vada, mi mancava l’aria e le mie parole non erano riferite a lei. ” Mentì.
Lui sorrise:
“Bene, ragazzina, allora rimango.”
Maya lo guardò estasiata, con quell’abito blu, la camicia bianca, la cravatta blu scuro, i suoi occhi risaltavano ancora di più.
“Come mai da queste parti, Signor Hayami, non è indaffarato per i preparativi del suo matrimonio?”
Maya si mise una mano sulla bocca, le parole erano uscite senza poterle fermare, non era questo che voleva dirgli.
Lui la guardò indispettito,
“E lei ragazzina, come vanno le cose? Come stanno procedendo le prove della Dea Scarlatta?”
“Lo sa che è proprio un bel maleducato?
Non lo sa che non si risponde ad una domanda con un’altra domanda?”
Lui la guardava con le braccia incrociate, una luce di sfida negli occhi, le labbra piegate in un sorriso sarcastico.
Lei si era alzata dalla panchina e gli si era parata davanti, le mani sui fianchi.
“Le prove stanno andando bene, io e tutti gli altri attori ci stiamo impegnando molto per mettere in scena una Dea Scarlatta, vera.”
“Bene, molto bene, ragazzina.
Mi stavo chiedendo cosa ci facesse al parco tutta sola, visto che vi state impegnando così tanto sulla scena, pensavo che continuaste anche nella vita reale.
Il suo fidanzato l’ha per caso lasciata? Siete così una bella coppia, sulle foto dei giornali scandalistici venite molto bene insieme.”
“Se si riferisce a Yu, non siamo fidanzati.”
urlò Maya spazientita.
Masumi si alzò e la prese per le braccia:
“Ah, no? E allora cosa ci facevate abbracciati in mezzo alla strada lei e il suo non fidanzato?
Che cosa mi risponde, ragazzina.”
La stava guardando con uno sguardo d’ira.
Maya lo guardò cercando di stare il più calma possibile, sarebbe scoppiata se ancora per una volta le avesse detto quell’odioso “ragazzina”.
Pensò un secondo alle sue parole, sembrava geloso.
Alzò un sopraciglio e gli disse:
“Cosa fa adesso, mi spia?”
Preso in contropiede, Masumi mollò la presa, incrociò le braccia al petto e alzando gli occhi al cielo, imbarazzato le disse:
“Mi stavo recando alla Daito e passando in macchina, vi ho riconosciti.”
“Allora, se stava andando alla Daito, come mai è qui?”
“Glie l’ho detto, avevo voglia di fare quattro passi al parco, di stare un po’ all’aria aperta prima che arrivi la brutta stagione.” Fece spallucce, mentendo spudoratamente.

Era Maya che questa volta lo guardava con le braccia incrociate al petto, le sue risposte non erano molto convincenti, sembrava geloso di lei e lei non poteva credere a ciò che vedeva.
Che cos’è questa sensazione che ho nel cuore si chiese Maya, sembra quasi che sia geloso di me e Sakurakoji.
Mio ammiratore, ti amo così tanto, pensò.
Per togliersi dall’imbarazzo, Maya fece un bel respiro, allungò le braccia sui fianchi e con voce serena, ma stanca gli disse.
“Gli e lo ripeto Signor Hayami, io e Yu non siamo fidanzati, la prego di non credere ai giornali.
Yu è soltanto un caro vecchio amico, che mi sta aiutando in un momento molto difficile della mia vita.”
Dicendo questo Maya iniziò a camminare per il parco e Masumi la seguì, voleva scoprire cosa la tormentasse.
“Cosa succede ragazzina, le prove vanno bene, me lo ha appena detto. O No?”
Lei lo guardò:
“Da domani saranno perfette, Signor Hayami, lei vedrà una Dea Scarlatta impeccabile, perché io diventerò Akoya.
Questo sarà il mio regalo di nozze per lei e la sua adorata consorte.”
Maya aveva gli occhi lucidi, stava per scappare via, ma Masumi la trattenne.
“Perché piangi, Maya.” Lei si passò una mano sugli occhi.
“Sono solo molto stanca.” Tentò di giustificarsi, ma si sentì in un attimo mancare la terra sotto i piedi.
Masumi la prese in braccio e la porto in giro per il parco, non curante delle sue proteste.
Cercò con questo diversivo di non pensare alle parole appena dette da Maya.
Se solo sapessi di avere un briciolo di speranza con te ragazzina, annullerei questo stupido matrimonio d’interesse all’istante, pensò.
“Se ti senti stanca non devi fare sforzi.”
Si accorse solo nel momento in cui la prese in braccio quanto fosse leggera.
“Ragazzina, mangi abbastanza?”
“No, Signor Hayami non ho affatto fame in questo periodo.”
“Ma ti mangerei di baci”, pensò Maya arrossendo.
“Come hai detto?” Masumi la guardò esterrefatto.
Aveva veramente udito da Maya il seguito: Ma ti mangerei di baci….
“Non ti facevo così intraprendente, ragazzina.”
La guardò, divertito, sentì una fievole speranza farsi strada nel suo cuore.
Decise di continuare a stuzzicarla.
“Non ho capito bene sul fatto che tu mi mangeresti di baci.”
Maya arrossì fino alle orecchie, ma cosa le era saltato in mente?
Lui l’aveva sentita bene e lei era convinta di averlo solo pensato, non detto ad alta voce.
Ma ormai si trovava intrappolata tra le sue braccia, il suo viso così vicino al suo.
Doveva tentare il tutto per tutto.
E se lui si fosse solo voluto divertire con lei? Prenderla in giro?
Almeno non avrebbe avuto rimpianti.
“Forse se la smettesse di chiamarmi in questo modo e mi considerasse un po’ più donna, le cose tra noi potrebbero anche cambiare.” Disse Maya spazientita.
   
 
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