Storie originali > Generale
Ricorda la storia  |       
Autore: Quella dai mille volti    26/09/2015    0 recensioni
[SEQUEL DI "SONO IL L'AMORE EELLA TUA VITA"]
Ritornamio indietro..
La mia storia con Primo era stata così difficile ma alla fine ci siamo sposati e il nostro anniversario si avvicina. Cosa succederà adesso?
Genere: Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Io e Primo siamo sposati da quasi due anni. Lui era diventato un uomo d'affari importante. Aveva un business tutto suo che presto sarebbe arrivato in altri paesi. Io invece facevo la modella e stilista, il mio sogno era creare la mia boutique. Era tarda sera e Primo ritornò dal lavoro un po' stanco, ma io trovai il modo di sistemarlo. Era un bel po' che non facevamo l'amore, ma non è mai tardi. La mattina dopo mi svegliai di buon umore e prearai la colazione. Lui mi prese di sorpresa e mi baciò. Mi chiese scusa e mi disse che aveva lavori da sbrigare e non mi poteva portarmi a cena al nostro anniversario come al solito, io dissi che non faceva niente e che mi poteva portare un altro giorno. Una settimana dopo, il giorno del nostro anniversario avevo deciso di portare la cena all'ufficio e dare a Primo una notizia bellissima, ma quando arrivai lì, trovai solo Giulia, l'assistente principale. Lei mi disse che era andato al pub a pochi passi di lì. Ero un po' confusa quindi decidetti di andare lì, e a quanto pare c'era la festa di addio al nubilato di George. Ma Primo sembrava quello che si stava divertendo di piú. Era su di giri e c'erano tante spogliarelliste. Mentre cercai di avvicinarmi a Primo, una troia lo baciò. Il mio cuore perse qualche battito, i miei occhi si riempirono di lacrime. Jeorge mi vide e informò Primo che anche se era un po' ubriaco capì di aver fatto una cazzata. Io mi voltai e corsi fuori e ritornati a casa con la mia macchina. Appena ritornati a casa presi una valigia e cominciai a mettere i miei vestiti dentro. Presi il passaporto e tutti i miei soldi e li misi da parte. Volevo solo andarmene... Ma dove? Presi il pc e cominciai a cercare i voli e un appartamento dove stare. Dubai era perfetta. Trovai un piccolo appartamento con un negozio in vendita sotto. Era l'opportunità perfetta per pensare a me stessa e realizzare il mio sogno. Prenotai il biglietto per la mattina seguente. Presi tutte le mie cose e passai la notte a casa di mia mamma, lei mi capì e mi disse che niente poteva fermermi dal realizzare il mio sogno, neanche un cuore spezzato. Ce la potevo fare. La mattina seguente mi preparai ad uscire, mia mamma mi avrebbe accompagnata all'aeroporto. Guardai il telefono e trovai 12 chiamate perse da Primo, si sarà accorto che non ero a casa, cercò di chiamare anche mia mamma ma lei rimase zitta. Le diedi un forte abbraccio e mi diressi all'aereo. Dopo ben 5 ore di volo atterrai a Dubai di sera. Presi un taxi e arrivai all'appartamento ma prima dovetti chiedere le chiavi alla mia vicina, era stata così gentile che mi aveva fatto la spesa che sarebbe bastata per due giorni, giusto il tempo di stabilizzarmi. Il mio appartamento era molto accogliente. Aprì le mie valigie e posai i miei vestiti in ordine nell'armadio, tanto non avevo sonno. Andai in cucina dove preparai un piccolo spuntino. L'appartamento aveva tutto: una camera da letto gigante, in bagno molto grande, la cucina con il salotto. Nel salotto c'era una libreria con alcuni libri e alcuni film e una tv. Dotava anche di un balcone con la vista sulla città. Sembrava tutto un sogno. Finalmente andai a dormire pensando a Primo e a quel piccolo miracolo che avevo in pancia e che avrei voluto condividere con Primo, ma era ormai impossibile. Mi addormentai con la nostra foto vicina. Mi svegliai un po' presto per sistemarmi meglio, quando qualcuno suonò al campanello, era la ragazza che era stata gentile la sera prima e che viveva l'appartamento sopra il mio. La feci accomodare e la ringraziai, lei si presentò e mi disse che se volevo potevo andare a fare shopping e conoscerci meglio. Io accettai. Comprai dell'occorrente per la casa e Hailey mi mostrò un post delizioso dove mangiare. Lei era il totale opposto di me: bionda, occhi verdi, per niente timida. Era simpatica ed era americana. Mi disse che viveva col ragazzo da parecchi anni e io mi sentii libera, mi confidai e le raccontai di Primo. Lei mi capiva e cercava di consolarmi in tutti i modi. Le parlai anche della mia gravidanza e lei mi rassicurò che ormai avevo un'amica pronta ad aiutare. Mentre ritornammo a casa mi parlò che aveva studiato moda quando viveva in America e io le parlai del mio sogno di avere una boutique. Rimasimo sorprese e pensammo entrambe di comprare il negozio sotto i nostri appartamenti. Ci misimo d'accordo e in due settimane l'avremmo comprato. Ritornati a casa , chiamai mia madre e lei mi raccontò della disperazione di Primo. Continuava a chiamarmi, a lasciare messaggi vocali, scrivermi su Facebook, ma io lo ignoravo totalmente, dopo una lunga chiaccerata con mia madre decisi di chiamare Primo su Skype. Dovevo affrontarlo e dirgli di smetterla di cercarmi. Lo chiamai e lui rispose di scatto e mi chiese preoccupato se stavo bene, dov'ero..io lo calmai e gli dissi che non sarei potuta ritornare; ma lui cominciò a parlare di quella sera e che aveva sbagliato e di perdonarlo e mi implorava di ritornare ma io gli dissi che non potevo. Lui era confuso e mi chiese cosa stavo cercando di dire. Io gli spiegai che mi ero trasferita a Dubai e che presto avrei realizzato il mio sogno di avere una boutique, gli spiegai anche che volevo continuare la mia vita da sola, perchè insieme mi farebbe solo soffrire. Primo era zitto, era incredulo, non sapeva cosa dire. Vedevo lacrime nel suo viso e questo mi uccideva dentro, ma era troppo tardi per pentirsi, avevo fatto la mia scelta ormai. Gli dissi che era meglio così, ognuno per la propria strada, ma lui mi interruppe dicendo che non poteva più mantenere la promessa di restare con me per sempre. Io però gli risposi che la promessa l'aveva rotta quella sera al pub, dimostrandomi anche che l'addio al nubilato del suo amico era più importante del nostro anniversario. Sentii gli occhi riempirsi di lacrimi, quindi lo salutai e attaccati subito. Perchè doveva succedere a me? E come farò da sola con un bimbo o una bimba da mantenere?
   
 
Leggi le 0 recensioni
Ricorda la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Generale / Vai alla pagina dell'autore: Quella dai mille volti