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Autore: G RAFFA uwetta    27/09/2015    4 recensioni
Ho voluto ripercorrere la vita di Harry Potter soffermandomi su momenti particolari: alcune situazioni sono già presenti nei libri, mentre altre sono attimi che si possono facilmente intuire ma che non vengono descritte in essi.
Il filo conduttore è una pagina di giornale che appare in ogni trafiletto.
Dal testo:"Un bel bimbo di tre anni è seduto su una coloratissima poltrona in Patchwork. Ha gli occhioni miopi di un caldo verde muschio e una boccuccia rossa leggermente imbronciata. I disordinati capelli neri velano la livida cicatrice che ne deturba la fronte. Infagottato in abiti smessi, le sue piccole dita si chiudono curiose sul nastro grigio al collo di Pongi."
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Genere: Introspettivo, Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Famiglia Dursley, Famiglia Potter, Harry Potter, Sirius Black, Tom Riddle/Voldermort | Coppie: James/Lily
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Durante l'infanzia di Harry
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Istantanee di vita vissuta

Il profumo delle more selvatiche aveva ceduto il passo a quello più dolciastro delle castagne. Le foglie danzavano sospinte dalla fresca brezza autunnale, chiazzando di colori accesi il manto erboso. Il sole calava dietro le case lentamente, assaporando l'aria di festa nei richiami dei bimbi lungo le stradine in ombra.

In un giardino, dalle rose magicamente fiorite, due giovani anime si amavano illuminate dai fuochi sparati nel cielo ormai buio. Fu allo spegnersi dell'ultimo bagliore che Lily intuì di aver una nuova vita in grembo. Nella notte dedicata ai morti, la famiglia Potter concepì il loro primo figlio.

Da qualche parte, in una stanza di un infimo albergo, una Profezia veniva pronunciata cambiando così le sorti di molte persone.

Il mattino colorato di rosa annunciava pioggia, un piccolo gufo aspettava paziente sul davanzale che venisse sgravato dal peso del giornale. James, sbadigliando e mezzo assonnato, aprì il foglio ingiallito: rise forte leggendo delle prodezze di Delux; rischiavano ogni volta di far scoprire il Mondo Magico ai Babbani.

**** ****

Un allegro camino riscaldava la piccola stanza, ghirlande di pino e pigne profumate di resina erano disseminate ovunque. A lato della finestra era allestito un alberello tutto luccicante con, ai piedi, dei coloratissimi pacchi regalo. Si respirava un'aria serena intorno alla mensa allestita al centro della stanza.

Chiedendo l'attenzione per un brindisi, Lily rivela agli amici di aspettare un bimbo. Tra gli auguri e gli abbracci commossi nessuno fece caso alla pagina di un giornale che andava bruciando in un angolo del camino: il titolo accartocciandosi strillava di nuove sparizioni.

*** **** **** ***

Una magnifica giornata di sole di fine luglio accolse un tenue vagito, fuoriuscito dalla tenera boccuccia di un pargolo: viso tondo e fronte alta, occhi spalancati e già curiosi. Gli verrà imposto il nome di Harry.

Mentre i neo genitori ammirano con amore il loro figlio un ragazzone dai lunghi capelli scuri stringe nel pugno chiuso un giornale vecchio di giorni. Campeggia in prima pagina l'immagine sbiadita del Primo Ministro accompagnata da quella chiarissima di Lucius Malfoy.

**** ****

Harry cresce forte ed amato da tutti.

Spesso amici gli fanno visita portando con sé i residui di una guerra sempre più difficile da affrontare. Sui giornali si scrive soltanto di morti misteriose ed è per questo che Lily ha vietato al marito di farselo recapitare a casa.

Corre veloce un anno ed Harry ora caracolla, con poco equilibrio, da un mobile all'altro facendosi nel frattempo baciare dagli "ni". Seduto in terra, con le dita grassottelle strappa felice pezzi di carta colorata; ignora i tanti regali ricevuti tranne un lungo e morbido serpente di un bel verde. Incuriosito da uno strano movimento su un foglio, che spunta da sotto il divano, allunga le manine e ridendo se ne impossessa. La madre attenta, distraendolo con un dolcetto, glielo porta via prima che finisca in bocca.

L'intera pagina del giornale è una fotografia che ritrae i coniugi Paciock sorridenti nel giorno delle loro nozze: il trafiletto annuncia il ritrovamento dei giovani ormai ridotti alla pazzia nella loro casa Londinese, sui tetti persiste l'ombra del marchio di Colui-che-non-deve-essere-nominato.

Annichilita comincia ad urlare per l'orrore.

Qualcuno prende in braccio il piccolo Harry, che ha già cominciato a piangere, portandolo fuori in giardino a volare su una scopa giocattolo, cercando di distrarlo.

All'interno della casa arrivano le voci smorzate pregne di angoscia. Vengono prese drastiche decisioni per salvaguardare la vita del piccolo.

**** ****

Per le strade della piccola cittadina magica non vi era nessuno. Con il sole ormai calato dietro l'orizzonte, nessuno più si azzardava a sfidare le tenebre.

Un'ombra cupa e mortifera veleggiava risalendo la collina dove casette, immerse nel verde, dormivano pacifici sogni. Il suo obiettivo è un cancello arrugginito, chiuso sull'intricata vegetazione che ne impedisce il passaggio. Si sofferma, giusto il tempo per pronunciare delle parole lette su un fogliettino, riprendendo poi il cammino mentre ai suoi occhi si svela una casa.

Nessuno al di fuori comprende la tragedia che si sta consumando: tra urla strazianti, raggi luminosi e il pianto disperato di un bimbo, si compie il destino di un ragazzo. Tra le macerie fumanti il volto di James è accasciato sulla pagina sgualcita del giornale che riprende uomini mascherati d'argento vestiti in cappe buie come la notte.

*** **** **** ***

Nel salottino, tenuto in ombra dalle tende chiuse, vi ristagna un odore di cavolo lesso. Il vecchio mobilio è preso d'assalto da una moltitudine di gatti che girano per la casa con l'aria solenne e la coda ben dritta.

Un bel bimbo di tre anni è seduto su una coloratissima poltrona in Patchwork. Ha gli occhioni miopi di un caldo verde muschio e una boccuccia rossa leggermente imbronciata. I disordinati capelli neri velano la livida cicatrice che ne deturpa la fronte. Infagottato in abiti smessi, le sue piccole dita si chiudono curiose sul nastro grigio al collo di Pongi.

Le pareti sono tappezzate di rosa e una pianta fatica a crescere in un vaso blu pervinca. La spenta luce invernale opacizza il vetro nascondendo alla vista una pila di vecchi giornali dove strane figure sonnecchiano.

**** ****

Erano giorni che infuriava un gelido vento su Londra. Le nuvole si accatastavano le une sulle altre in una disordinata matassa.

Quel giorno il parco era deserto ma al bimbo, intento a dondolarsi sulla vecchia altalena, sembrava non importare molto. Cominciava già ad imbrunire e le dita intirizzite si stringevano forti alle catene arrugginite.

Detestava i pomeriggi passati a nascondersi dal cugino grasso, quando, in fretta e furia, doveva rifugiarsi dentro gli stretti cunicoli di cemento. Sul corpo mingherlino si intravedevano dei segni bluastri fuoriuscire dal colletto troppo largo, sul naso gli occhiali, dalle lenti sbeccate, erano tenuti insieme dal nastro adesivo.

In lontananza, i primi lumicini venivano accesi sui cancelli delle case per permettere ai bambini di vedere i calderoni colmi di leccornie. Harry osserva impaziente il fondo della strada certo dell'imminente arrivo di Didino con i suoi amici.

Dal folto dei cespugli, lungo l'argine del canale, il vento strappa ritagli di carta ingiallita che scaraventa addosso al povero ragazzino. Con un gesto stizzito il moro se li toglie dal viso giusto in tempo per sorprendere la flaccida massa del cugino voltare l'angolo. In un attimo si infila in un buco della rete metallica e comincia a correre nei campi verso casa.

Se fosse stato solo un po' più attento, si sarebbe sorpreso di leggere a caratteri cubitali il suo nome su uno strambo giornale con le figure in movimento.

**** ****

Il caldo non voleva allentare la sua morsa. Un ragazzino smilzo cercava, inutilmente, refrigerio mentre accudiva, senza sprecare una singola goccia d'acqua, le peonie nel giardino della zia. Erano giorni che in casa si respirava un'aria rovente.

Qualche giorno prima gli era stata recapitata una lettera, che lo zio aveva requisito, prima che potesse leggerla. Nessuno si era mai interessato a lui, come poteva il mittente sapere che dormiva nel sottoscala? Harry era perplesso ma anche euforico: là fuori c'era qualcuno a cui importava di lui!

Proprio in quel momento un frullare di ali attirava la sua attenzione. Sullo steccato di legno si era posato un grazioso pennuto con una busta nel becco. Curioso allungava la mano ma in quell'istante il rombo della macchina dello zio lo spaventa, facendolo volare via impaurito. Alzando gli occhi al cielo, per vedere dove si era cacciato, si accorse di altri gufi che si stavano posando sul tetto della casa.

L'urlo arrabbiato dello zio gli precluse per un attimo l'udito mentre veniva trascinato in casa.

Fuori intanto, altri uccelli erano sopraggiunti e si erano impossessati di ogni superficie disponibile: in becco ognuno recava una busta.

Freneticamente gli zii barricarono ogni finestra e porta mentre il cugino schiamazzava come un'oca giuliva. Harry era perplesso da tutto quel trambusto, nessuno poteva sospettare che il bello doveva ancora succedere. Rinchiusi in casa, convinti del pericolo scampato, avvertono un leggero ticchettio che li fa voltare verso la porta. Attraverso lo spioncino della posta valanghe di buste invasero la casa dei Dursley.

Harry rise a crepapelle cercando di afferrarne una, venendo puntualmente fermato dallo zio - benché sia dotato di un'enorme stazza. La decisione di fuggire fu il passo successivo mentre Harry si domandava se non fosse stato meglio aprirla, quella busta. Stipati in macchina partirono verso nessuna destinazione.

Nella casa abbandonata, in una stanza buia, uno scatolone unto e rovinato cede rovesciandosi a terra. Un foglio sfugge al groviglio insinuandosi sotto l'uscio chiuso. La foto ingiallita di due giovani ragazzi abbracciati mentre ballano resiste all'usura del tempo. Il titolo a chiare lettere dice: Oggi Voi-sapete-chi è stato sconfitto dal giovanissimo Harry Potter! Portiamo il lutto cittadino per i suoi genitori che si sono sacrificati per la causa.


 


 


 


 

   
 
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