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Autore: Sulana    27/09/2015    5 recensioni
[Fanfiction Interattiva | 8 posti disponibili | Iscrizioni chiuse]
«Può descrivermi l'Amortentia, signorina Weasley?» le domandò il professor Lumacorno e Rose annuì.
«Si tratta della pozione d'amore più potente al mondo» cominciò sicura la ragazza dai capelli rossi «Per ognuno assume un profumo diverso, secondo ciò che ci piace e che ci attrae. Può indurre una potente infatuazione o una travolgente attrazione, ma non potrà mai creare un vero amore».
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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Gabriel Cynric Greengrass, Serpeverde, impegnato con Dominique Weasley

Johnathan Smith, Corvonero, impegnato con Rose Weasley





 
Accettiamo l'amore che pensiamo di meritare
 
♥ Capitolo 1 e ¾ ♥




Albus Potter era rimasto l'unico studente nell'aula dei sotterranei, intento a riporre con cura il libro di Pozioni nella borsa; adorava la materia e il professor Lumacorno gli ripeteva spesso che possedeva lo stesso talento di sua nonna Lily e suo padre Harry. «Sei più lento del solito, Al» lo rimproverò all'improvviso e bonariamente una voce squillante e voltandosi il ragazzo incontrò lo sguardo vivace di Connie Vanessa Ryan, per lui semplicemente Nie.
«Ognuno ha i suoi tempi» rispose tranquillamente lui, facendo sospirare la sua amica.
«Tempi da lumaca, come direbbero i miei genitori» ribatté la ragazza, soffocando il "finalmente" che avrebbe voluto urlare quando Albus si decise ad uscire dall'aula. «Piuttosto, come mai il genietto delle pozioni oggi non ha portato a casa nessun punto per la sua casa?» lo stuzzicò, affiancandolo nella penombra del corridoio, e lo vide scuotere la testa, come faceva sempre quando qualcosa lo infastidiva.
«Sai essere insopportabile, sai?» borbottò mentre risalivano le tortuose scale a chiocciola e la risata di Connie rimbombò fra le pareti, come un'eco dietro di lui.
«Ti piaccio anche per questo, no?»
Anche se non poteva vedergli il viso, Connie era certa che Albus stesse sorridendo.

 

La bellezza era la più innegabile virtù di Dominique Weasley, e se sua sorella maggiore Victoire - diplomatasi due anni prima - era bella come un angelo, il fascino della bionda Corvonero era molto più carnale e voluttuoso. Se avessero chiesto a Gabriel Cynric Greengrass di descriverla con una sola parola, lui senza scomporsi avrebbe risposto "arrapante".
Fu per questo che, all'uscita dalla Sala Grande, rimase piacevolmente sorpreso quando Dominique, nella fretta di entrare, gli finì contro un braccio muscoloso.
«Pardonne-moi» cominciò lei, con i capelli dorati che le ostacolavano la vista e la peculiarità di uscirsene con frasi francesi nei momenti più improbabili.
«So di essere desiderato, mademoiselle» la interruppe Gabe, ghignando la vista degli occhi grigi di lei che si spalancavano, nella consapevolezza di essere finita proprio contro di lui. «Ma da questo a saltarmi addosso davanti a tutti ce ne passa, non credi?»
La ragazza si ritrasse con rapidità, alzando un sopracciglio curato e guardandolo con espressione critica. «Non dubito che a te non dispiacerebbe» affermò con la sua morbida erre francese e Gabriel ghignò nuovamente.
«Non dubito che neppure tu ti lamenteresti» replicò e non si sorprese di vederla arrossire leggermente.
Dominique alzò la testa, sdegnata. «Adieu» lo liquidò, spingendo la pesante porta di legno, e Gabriel rimase a guardarla camminare ancheggiando finché la porta non si richiuse dietro di lei.


Seduta al tavolo di Grifondoro, Elladora Amelia Macmillan sfogliava lentamente un libro dalla copertina consunta. I suoi capelli ramati ondeggiarono quando qualcuno si lasciò cadere sulla panca accanto a lei e Dora non ebbe bisogno di girarsi per capire che quel qualcuno era James Potter: lo riconosceva dal profumo, ormai. Il ragazzo rimase in silenzio per qualche istante, fissandola, e lei contenendo la propria istintiva curiosità, lasciò che fosse lui a parlare per primo.
«Cosa leggi?» le domandò con fare annoiato – i libri lo interessavano davvero poco - e lei si decise a voltare il capo, per vedere il più malandrino dei Grifondoro con il mento appoggiato sul palmo della mano destra. Fece per rispondergli, ma lui riprese a parlare. «Anzi no, fammi indovinare: è un libro di alchimia».
«Esatto» confermò allegramente, ridendo dell'espressione fintamente orripilata che ormai era diventata un'abitudine di lui, quando la vedeva immersa nella passione per quella complicata materia.
«Ancora? Ma non ti stanchi mai?»
«Dovrei forse venire con te a sostituire le sfere di cristallo della Cooman con palle di vetro Babbane?» replicò Dora, alludendo allo scherzo che aveva lasciato traumatizzata l'insegnante di Divinazione per almeno una settimana.
«E' molto più divertente che leggere un libro, te lo assicuro» le assicurò James, ridacchiando ancora al pensiero. «Ma tu non sai apprezzare la mia arte, perciò ti lascio al tuo libro» annunciò, alzandosi ma, ripensandoci, si girò verso di lei ancora una volta. «Ti ricordo che domani ci sono gli allenamenti per la squadra. Puntuale, nanetta».

 

Nella parte opposta della sala, al tavolo dei Corvonero, Rose Weasley si stava sciogliendo la coda che le costringeva i capelli da più di un'ora; scosse la testa con vigore e i capelli ricci le ricaddero sulla schiena in morbide onde aranciate.
«Ciao, Rose» si sentì salutare e alzando lo sguardo Rose incontrò quello chiaro dell'eccentrico Johnathan Smith, che le sorrideva allegramente dall'altra parte della tavolata.
«Ciao John» ricambiò il saluto, sentendo le guance che già si imporporavano e dandosi della stupida, perché erano ormai quattro anni che la sola vista di lui le suscitava quell'effetto. Il soprannome Aspettaweasley non era venuto per caso da parte di Emily e Connie.
«So che la lezione di Pozioni è andata bene» continuò lui, togliendosi la giacca di tweed, suo marchio di fabbrica, e sedendosi di fronte a lei. Alla sua occhiata stupita, John si sentì in dovere di spiegare. «Ho incontrato Connie e tuo cugino Albus: stavano parlando del fatto che tu avessi fatto guadagnare dieci punti alla nostra casa e lui no».
«Oh, beh» cominciò Rose, schernendosi «La pozione di Al penso fosse perfetta come sempre, ma suppongo che Lumacorno lo abbia fatto per negare la predilezione che ormai tutti sanno che ha per lui. Poi Lumacorno ha anche detto che avrebbe chiesto il procedimento per l'Amortentia anche agli studenti del settimo anno, perciò è meglio che la ripassi» gli consigliò infine con gentilezza, pur sapendo che John era uno degli studenti più dotati di Hogwarts.
«Ah» disse solo lui e d'un tratto parve ricordare qualcosa. «Ecco» iniziò, avvertendo un improvviso gran calore e cominciando a gesticolare nervosamente. «a proposito di questo... Volevo chiederti se, insomma... Se ti andava di darmi delle ripetizioni, ecco!»


 
♦♦♦



Angolo autrice
Ecco anche la seconda parte del capitolo, con gli ultimi Oc scelti, e con questo le iscrizioni sono davvero chiuse. Lo dico di nuovo: mi dispiace per gli OC esclusi, ma la mia scelta si è basata principalmente sul fatto di come muoverli e sulla relazione romantica.
Questo capitolo è un po' più lunghetto, ma serve sempre per le presentazioni, poi inizierà la storia vera e propria. Se ho sbagliato qualcosa con il vostro pg, segnalatemelo :)
Spero che il capitolo vi sia piaciuto, per il prossimo con tutta probabilità mi ci vorrà almeno una settimana, perché sono davvero impegnata ^^
   
 
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