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Autore: after all    13/02/2009    19 recensioni
Lei è l'unica persona per la quale sono disposto ad alzarmi in piena notte e farmi bagnare la maglietta di lacrime versate inutilmente a causa dello scimmione di turno. E' la persona più inaffidabile che conosco, ma metterei persino me stesso nelle sue mani. Nessuna sa farmi arrabbiare quanto lei, e nessuna mi rende altrettanto felice quando torna a sorridermi. Voi come lo chiamate, questo?
Un piccolo, inutile, lampo di ispirazione. Il genere è sentimentale, ma non sono certa che gli calzi a pennello.
Genere: Generale, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Akito Hayama/Heric, Sana Kurata/Rossana Smith
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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You've Got A Friend.

A te che sei l’unica amica
Che io posso avere
L’unico amore che vorrei
Se io non ti avessi con me.




«Pronto?»
E' la mia voce assonnata che risponde al telefono. Chi cazzo è che mi chiama alle tre di notte?
«M-mi ha lasciata.»
«Arrivo.»
Giusto il tempo di infilarsi una maglietta e un paio di jeans e sono in macchina. Un altro minuto e sono sotto casa sua.
Suono impazientemente al citofono, nonostante sia piena estate la temperatura non è esattamente mite. Ma quanto ci mette ad aprire questa dannata ragazza?
«Scusa, non ti aspettavo così presto. »
«Sai com'è, non è che le strade siano molto frequentate a quest'o..»
Non faccio neanche in tempo a finire la frase che scoppia a piangere gettandosi contro di me. Non si cura di essersi presentata in un pigiamino rosa che non lascia poi tanto all'immaginazione, mi abbraccia e basta. E io non posso fare altro che stringerla più forte che posso, sussurrandole che passerà presto e che lui è un idiota. E lo è davvero, un idiota! Io mi chiedo che cosa, di preciso, gli sia passato per la testa quando l'ha scaricata. E quando l'ha tradita, invece, a che accidenti pensava? Ammetto di non avere mai avuto una grande opinione dei suoi fidanzati, avendo lei l'assurda capacità di attirare i più cretini in circolazione, ma questo ha davvero superato il limite. Insomma, l'ha mai guardata? Se non fossi una persona civile, e al momento piuttosto assonnata, giuro su Dio che gli spaccherei la faccia.

Natsumi, mia sorella, mi chiede sempre come mai non mi ci metto io con lei, visto che disapprovo così tanto le sue scelte.
«Perchè siamo amici, ecco perchè! »
«Non farmi ridere, Akito, voi non siete amici. »
La verità è che le persone ancora non riescono a spiegarselo, cosa siamo noi due. Loro guardano distrattamente da fuori, giudicano, non capiscono. Hanno delle menti limitate, concepiscono un solo tipo di amore. Loro non comprendono come due persone che si amano possano non stare insieme.
Perchè io la amo, questo è certo. Da sempre, da quando è iniziato tutto.
Sono sincero quando dico che non saprei spiegare i passaggi che ci hanno portato a essere quello che siamo, un giorno ero da solo seduto su una panchina sotto quella specie di gazebo, e il giorno dopo puff, vicino a me era seduta lei. Una bambina con i capelli rossi, piuttosto fastidiosa aggiungerei. Fastidiosa, immatura ed egoista.
E dopo tutto questo tempo, dopo tutta l'acqua che è passata sotto i ponti, certe volte ancora mi tremano le ginocchia quando la vedo.
Ma non fraintendete, non sono il classico innamorato intrappolato in un patetico quanto frustrante ruolo di migliore amico, perchè anche lei mi ama. Non me l'ha mai detto, ma io lo so che è così. D'altra parte nemmeno io gliel'ho mai detto, ma sono certo che lei lo sappia. Come può non essere amore?
Lei è l'unica persona per la quale sono disposto ad alzarmi in piena notte e farmi bagnare la maglietta di lacrime versate inutilmente a causa dello scimmione di turno. E' la persona più inaffidabile che conosco, ma metterei persino me stesso nelle sue mani. Nessuna sa farmi arrabbiare quanto lei, e nessuna mi rende altrettanto felice quando torna a sorridermi. Voi come lo chiamate, questo?

«Un'amica è una ragazza con cui vai molto d'accordo che non ti piace abbastanza per scopartela.»
Questo è Gomi, un mio amico. Lui, giusto per intenderci, è il filosofo della situazione. Con la giusta atmosfera e un po' d'erba è in grado di svelare ogni mistero dell'esistenza.
«Intendi dire che si può essere amici soltanto di una ragazza brutta?»
«Assolutamente no, spesso quando ci si conosce da tanto tempo non ci si sente attratti l'uno dall'altra, indipendentemente dai gusti. »
Ce ne vorrebbero di più al mondo, di persone così risolute. Peccato che anche l'infallibile Gomi si sbagli, perchè io sfido una persona a caso in questa specie di mondo a non sentirsi attratto da Sana. Insomma, lei è bellissima. No, non nel senso che pensate voi. Non ha dei lineamenti perfetti, il suo corpo è forse un po' troppo asciutto e poco formoso, niente a che vedere con i moderni canoni di bellezza. Però, nonostante tutto, più la guardo e più mi convinco che sia la ragazza più bella che abbia mai visto.
«Se si piacciono, uomini e donne non posso essere amici. Basta un bacio e si è fottuti.»
E' ancora Gomi con le sue sigarette magiche a dettare legge, e il mondo non può fare altro che seguirlo. Peccato che io, a fare quello che fanno gli altri, non mi sia mai trovato molto a mio agio. Mi ricordo perfettamente la prima volta che abbiamo superato questa famosa linea. Eravamo a casa sua, avevamo appena finito di vedere un vecchio film in videocassetta. Non sono stato io che l'ho baciata, o lei ad aver baciato me, semplicemente ci siamo baciati. Avete presente come succede nei film, che un secondo prima ci si sta parlando normalmente e poi d'improvviso ci si ritrova così vicini che nessuno dei due ha più niente da dire? Ecco, è esattamente così che è andata. Immaginatevi lo zoom sulle nostre facce arrossate dal caldo e forse anche un po' dalle sue troppe chiacchiere, con una lentezza estenuante ci avviciniamo l'uno all'altra, finché le nostre labbra non si sfiorano. E visto che combaciano così dannatamente bene, perchè fermarsi qui? Approfondiamo il bacio, le mani cominciano a non sopportare più di restarsene ferme, i vestiti diventano fastidiosi.. Beh, insomma, si sa come vanno a finire queste cose. A questo punto, due persone normali si sarebbero rese conto che la loro amicizia era giunta al termine, e a loro spettava solo decidere il modo in cui farla finire. Si sarebbero trovate di fronte a un bivio, ecco. Opzione numero uno: abbiamo fatto un grandissimo errore, amici come prima. Col probabile risultato che non avranno più il coraggio di guardarsi in faccia per molto, molto tempo. Opzione numero due: è tutta la vita che aspettavo questo momento, ti amo. Col probabile risultato di una relazione stabile, data l'incredibile confidenza che si suppone debba esserci tra i due. L'unica cosa certa è che niente è più come prima. Come dicevo prima, però, questo vale nel caso di due persone normali. Voi avete mai sospettato che io o lei potessimo rientrare in questa categoria? Ovviamente no. Quindi, dopo aver passato una notte da urlo, la mattina dopo ci siamo svegliati e ci siamo guardati negli occhi. Era così naturale sentirla respirare vicino.. Un attimo di incertezza da parte mia, un sorriso da parte sua.
«Però, Hayama, non avrei mai pensato avessi anche questo tipo di doti!»
Una risata di cuore da parte di entrambi.
E' stato in quel momento che ho capito che, in realtà, io e lei non avremmo mai smesso di essere amici.

«Io non capisco come tu faccia a non essere geloso di lei dopo quello che è successo.»
Lui invece è Tsuyoshi, l'altro mio amico. Lui, nella mia improbabile vita, rappresenta la ragione. Un po' come Virgilio nella Divina Commedia. Probabilmente è grazie a lui se sono sopravvissuto fino ad ora, gli devo indubbiamente molto.
«Ma io sono geloso di lei.»
«E non ti infastidisce vederla con Kamura?»
«Un pochino, ma solo perchè lui è un idiota.»
«Saresti meglio tu?»
«Assolutamente no.»
Non replica, ma si capisce dal suo sguardo che i suoi dubbi non sono per nulla chiariti. E io non ho nessuna intenzione di perdere tanto tempo a spiegargli come mai nonostante quella notte io e Sana non ci siamo messi insieme, e al momento né io né lei abbiamo intenzione di farlo. Al momento? No, che dico, non è nei nostri programmi, né ora né mai. Lo so benissimo come vanno a finire le relazioni, sempre male. Anche le coppie migliori, le più affiatate, al momento dell'epilogo si riducono a un ammasso di ricordi, rimorsi, rimpianti, e lacrime. Io non voglio che io e lei andiamo a finire così. Anzi, io non voglio che io e lei andiamo a finire, punto. E se il prezzo perchè questa cosa sia eterna è l'astinenza da atteggiamenti romantici, lo pago volentieri. Ed è vero che per me nessun ragazzo sarà mai alla sua altezza, perchè dubito che un'altra persona possa arrivare ad elevarsi tanto, ma questo non cambia affatto le cose. Io lo so che qualsiasi cosa succeda, in qualsiasi dove e in qualsiasi quando, io sarò sempre un po' suo e lei sarà sempre un po' mia. Il motivo principale per cui mi lamento, è che lei sembra assolutamente incapace di scegliere un uomo che abbia più di un neurone funzionante. Se lei fosse felice, mi basterebbe quella consapevolezza per esserlo anch'io. Ma trova sempre degli stronzi colossali, che la feriscono e se la lasciano scappare come niente. Ed è questo lasciarsela scappare che, nella mia ottica, significa non avere più di un neurone funzionante.
«Akito, dai retta a me, prima o poi rischierai di farti del male.»
Prima ho detto che Tsuyoshi rappresenta la ragione, giusto? Ecco, nel senso che io non lo ascolto mai.

«Giurami che siete solo amici.»
Mi dice Fuka, la mia ragazza, piangendo disperata in seguito all'ennesima notte passata a casa di Sana.
Io la guardo, incapace di comprendere la sua affermazione.
Solo amici? E dice poco, lei?
Se lei avesse qualcuno come io ho Sana, probabilmente a quest'ora starebbe piangendo da lui. Ma lei non sa cosa vuol dire avere una persona che basta che tu chiami il suo nome ad alta voce e si catapulta da te, in qualunque posto si trovi. Una persona che non permette agli altri di rubarsi la tua anima, perchè se la tiene stretta vicino alla sua. Lei non lo sa, e lo definisce "solo".
E' una ragazza fantastica, per carità, ma questa cosa non le è mai andata giù. Insomma, vive ossessionata dal fatto che io possa amare Sana più di lei. E non si accorge che non è così, la amo semplicemente in maniera diversa.
«
Lo sai che io e Sana non saremo mai solo amici.» Dico, conscio che la mia frase potrebbe essere mal interpretata, e ponendo volutamente l'accento su quella parola che lei ha usato e ha avuto il potere di infastidirmi a tal punto da non cercare nemmeno di chiarire il malinteso.
Come si dice? Chi ha orecchie per intendere intenda, ecco.
Lei mi fissa, incapace di parlare.
Sciaf!
Ok, non ha inteso.
Sento ancora le sue cinque dita stampate sulla mia guancia destra, ma non bruciano nemmeno tanto.
Se ne va via sbattendo la porta, e io non la inseguo.


«Ma Fuka non si arrabbia se passi un'altra notte qui?»
Adesso Sana ha smesso di piangere, ma non di stringersi a me mentre siamo sdraiati sul materasso ruvido del suo letto.
«Se n'è andata.»
«Oh. E come mai?»
La sua è una domanda ingenua, probabilmente nemmeno sospetta di essere, anche se indirettamente, la causa di tutto ciò. Si arrabbierebbe molto se dovesse scoprirlo, temo.
«Ma.. inconciliabili divergenze.»
«Strano, avrei detto che lei era quella giusta. Quando è successo?»
«Stamattina.»
«E tu non hai cercato di fermarla?»
«No.»
Io fingo di guardare il soffitto, ma in realtà con l'occhio destro scruto ogni suo movimento.
Lei lo sa benissimo, mi guarda, curva leggermente le labbra verso l'alto.
Questo era uno dei suoi sorrisi migliori.



Saaaaalve!
Questo è solo un esperimento.
So che invece di occuparmi di queste cose inutili dovrei aggiornare la mia long fic, ma ieri durante il concerto di San Valentino (lasciate stare, tradizione della mia scuola) una ragazza ha cantato "You've Got A Friend" di James Taylor e io non ho potuto fare a meno di osservare due ragazzi seduti davanti a me. So poco o niente su di loro, a parte il fatto che non stanno insieme perchè lui ha un'altra ragazza. Però li vedo spesso vicini, hanno parlato fitto fitto per gran parte della rappresentazione. Insomma, sarà stata la canzone, sarà stato il buio che mi permetteva di vedere giusto quei due lì, sarà stata la mia momentanea vocazione da guardona, ma mi è venuta in mente questa cosuccia e non ho potuto fare a meno di buttarla giù.
E' ambientata in un periodo non identificato della vita di Sana e Akito, i due avranno che ne so, intorno ai 25 anni.
La situazione che ho rappresentato è alquanto strana e frutto completamente della mia fantasia, dato che sinceramente dubito sia realizzabile nella vita reale. In ogni caso questa è una fan fiction, e non deve rappresentare la vita reale, accidenti!
Il finale, ovviamente, è aperto.
In caso ci fosse ancora qualcuno in Italia che non lo sa, il pezzettino iniziale è preso dalla canzone "A Te" di Jovanotti, i cui diritti ovviamente non mi appartengono affatto.
Che ne dite? E' la mia prima one shot, esigo che caso mai decidiate di recensire siate spietate.
un bacio,
chia
   
 
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