Nargilli di fango
I raggi del sole filtrano debolmente all'interno della serra, passando attraverso i vetri e creando piccoli giochi di luce sulle foglie delle piante.
Le lunghe dita di Luna sono impegnate nel modellare una piccola pallina di fango grande all'incirca quanto il suo palmo. Costruisce piccole figure tremolanti che resistono solo pochi secondi prima di stramazzare al suolo, tornando a essere solo semplici macchie di sporco.
-Luna, quel terriccio doveva essere per le piante.- La voce di Neville arriva alle orecchie della bionda come un rimprovero scherzoso, e lei non può fermare l'enorme sorriso che le si sta dipingendo in faccia. Senza dire una parola, gli sfila i guanti con un gesto fulmineo.
-Luna, che cosa vuoi fare?-
-E' semplice.- La sua, di voce, è sognante come sempre. -Ho appena deciso che le tue mani non devono rimanere pulite troppo a lungo.-
-Cosa intendi con...-
Splat.
Nel mucchietto di fango le dita si sfiorano e si intrecciano. Neville si sofferma a guardare lo smalto della ragazza: sopra il normalissimo, così poco alla Luna, colore viola prugna sono state applicate tantissime decorazioni: stravaganti, speciali, terribilmente alla Luna. Ma a lui piacciono anche (e forse sopratutto) coperte di fango. Sul pollice della mano sinistra sono tracciate due iniziali a pennarello argentato: L; N.
Il giovane mago rimane a fissarle per un po', fronte contro fronte di lei, tant'è che non si accorge dei movimenti che la mano destra di Luna sta compiendo.
-Neville?-
Neville alza la fronte.
Splat.
Una lunga striscia marrone gli corre lungo tutto il naso, e il dito di Luna è ancora premuto sulla punta.
Neville ci prova ad arrabbiarsi, almeno per finta, ma la risata della fidanzata è talmente graziosa e alla Luna che non ci riesce.
-'Ville?- Luna gli posa un bacio leggero sulle labbra. -Me lo fai un Nargillo di fango?-
Breve nota dell'autrice: ci dovrebbero essere dei problemini legati alla visualizzazione della storia.