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Autore: whiterosea    28/09/2015    2 recensioni
La storia è ambientata in Italia nell'anno 20xx. Da più di dieci anni l'Italia è divisa in tre distretti. Ogni distretto lotta per la sua supremazia sugli altri a colpi di scoperte, ricerche ed esperimenti.
La protagonista , Numero 7, fa parte di un esperimento del secondo distretto.
Aiutata da Joseph cercherà di portare al termine quella crudeltà a cui lei è stata soggetta.
Genere: Avventura, Drammatico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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~~                                       Primo capitolo
                                                            L’incontro 


In quel vicolo abitato solo da immondizia, gatti a tre zampe e rottami c’era ragazza che camminava e sembrava tutt’ altro che normale ,per lo meno era questo che diceva il suo aspetto. Questa ragazza anche se fosse stata normale sarebbe stata agli occhi di tutti ,o forse di nessuno essendo la zona dove stata barcollando deserta; strana.
Guardava i suoi piedi e barcollava e i suoi di capelli di color viola con la ricrescita nera che giù di lì le arrivavano al ginocchio e che danzavano per aria ; indossava un abito strano ma questa volta di un colore abbastanza normale :il bianco.
Il vestito che indossava le arrivava fino alle caviglie ed era abbastanza attillato con una scollatura a v e le maniche man mano che si allungavano si allargavano sempre di più e superavano persino le mani. Sembrava uscita da un manicomio e che quello che indossava fosse una camicia di forza ma a quei tempi i i manicomi non esistevano più perché ormai questo luogo ,così come tutta la nazione, era un manicomio perciò forse anche su questo punto di vista lei era normale.
La ragazza continuò a guardarsi i piedi e dopo un po’ si bloccò . Continuava a fissare quei piedi silenziosamente, quei piedi che dietro di lei avevano lasciato delle tracce di sangue.
La ragazza cominciò a piangere silenziosamente e dopo un po’ si asciugò le lacrime e ricominciò a camminare. Questa volta il suo sguardo era diverso : stava pensando a qualcosa, a qualcosa di davvero triste ma i suoi pensieri  furono  interrotti  da un dolore diverso e questa volta non proveniva  dal piede ma dalla testa……QUALCOSA TIRAVA I SUOI CAPELLI!
Di scatto la ragazza si girò facendosi un po’ più male e vide un ragazzo che  faceva  un espressione infastidita e intanto staccava i capelli della ragazza da uno dei suoi due piercing alla bocca “- E tagliateli ‘sti capelli !-” . La ragazza continuava a fissarlo con aria spaurita. Continuò a guardarlo in quel modo ,tremando ,fino a quando il ragazzo finalmente svoltò l’angolo.
La ragazza si tranquillizzò e tirò un sospiro di sollievo. Aveva i capelli grigi con riflessi bianchi  che gli coprivano gli occhi ed era vestito tutto di nero, l’unica cosa che si distingueva era la siringa stampata sulla maglia. Anche lui sembrava così strano .
La ragazza si voltò e questa volta cominciò a camminare con più stabilità. Intanto il ragazzo scompare dietro un angolo, sembrava isterico.
Avendo ignorato con tutta indifferenza e freddezza quella ragazza , il ragazzo  continua a camminare. Aveva notato  il sangue ai suoi piedi , si capiva dal suo sguardo pensieroso, era preoccupato per quella ragazza ma tutti avevano bisogno di aiuto...anche lui .E chi si era mai fermato ad aiutarlo? Nessuno. Anzi si. Qualcuno si….
Si lecca il piercing al lato destro delle labbra, sente freddo, trema probabilmente o è solo un soggetto isterico oppure ha estremo bisogno di qualcosa, come le sigarette per esempio.
Cercò  un posto isolato tra la montagna di immondizia che copriva quasi tutto il muro di una casa abbandonata e tirò  fuori una siringa. La guardò un attimo con le mani che gli tremavano, sembrava indugiare ma poi dalla sua bocca uscì un fievole   -Al diavolo-. Comincia a cercare  una vena buona (cosa molto semplice data la sua carnagione chiara e pallida)prende mira ,fa pressione con il pollice  e infila l'ago. Quel  liquido verde comincia a scorrere nella vena, inizialmente sta lì immobile, ha smesso di tremare  poi un urlo straziante esce dalla sua bocca e la siringa finisce a terra rompendosi.
La ragazza si girò di scatto , come se qualcuno la chiamasse , ha sentito un suono a lei molto familiare . Rimane ferma a guardare il punto dove proveniva quel suono . Rimase così per un po’.
Nel silenzio interrotto solo dalla lattina di birra che veniva spostata dal vento.
La ragazza fece un piccolo e quasi impercettibile sobbalzo e  cominciò a indietreggiare ma risenti di nuovo quel tremendo suono che non voleva più sentire, era stanca, voleva solo  diventare una piccola farfalla viola incapace di volare e morire , ma in quel momento si fece prendere dall’indecisione , comincio a tamburellare con le dita sul vestito bianco, guardò da entrambi le parti. Risentì l’urlo, sbuffò e chiuse gli occhi,  fece un bel respiro e si mise a correre.

Il ragazzo soffriva, si vedeva fin troppo bene ,sudava e  si muoveva a scatti e intanto si manteneva il braccio dove si è iniettato quel liquido verde e come un pazzo diceva -NO! No!  Non voglio fare la sua fine!! NO!- mentre piangeva molte lacrime che mischiate al sudore e al moccio che usciva dal naso non era molto gradevole alla vista.
La ragazza correva molto veloce sembrava un mostro, nei suoi occhi  si leggevano paura e preoccupazione ma non di certo per i sui piedi, che alla vista erano più che indecenti.
Il ragazzo continuò con le sue lamentele quando  comincia a sentire  un rumore strano ,come se qualcuno corresse e che invece di stare attento di non cogliere le pozzanghere ci andava con i piedi e le prendeva tutte, ma la distanza tra un passo all’altro non era normale .
La ragazza si lancia sul ragazzo disteso per terra. Il ragazzo vede qualcosa di viola che dondola sopra la sua testa e che accarezza il suo faccia, stava facendo affidamento solo all’intuizione e al tacco visto che vedeva tutto sfocato.
Ora non vedeva neanche più sfocato…ora non vedeva proprio nulla.
La ragazza cominciò a dargli piccoli schiaffetti sulla guancia e urlava –ehi, ehi- . Sembrava disperata, come se quello davanti a lei fosse un suo  caro amico mentre prima l’ha guardata pure in modo sprezzante per due capelli attorcigliati al suo piercing.
 Il ragazzo fece un piccolo lamento e con fatica aprì gli occhi.
Il ragazzo aprì gli occhi ,gli faceva male la testa, come se qualcuno ci martellasse sopra , e le guance gli bruciavano . Cerca di sedersi e con fatica cerca di tirarsi su con quelle braccia esili e tremanti.
 La ragazza si spostò.. Il ragazzo si mantenne la testa .
La ragazza pronunciò un leggero –ciao- Il ragazzo rispose anche lui con un ciao senza guardare negli occhi chi lo aveva pronunciato quel maledetto ciao che gli rimbombava nella testa e poi di scatto alzò la testa. Davanti a lui c’era una ragazza. Aveva dei capelli  davanti agli occhi e un vestito bianco molto lungo .
Il ragazzo strinse un po’ gli occhi per cercare di determinare bene il suo viso.
La guardò . Aveva una faccia conosciuta.


Ed ecco che la ragazza più strana che abbia mai visto si stava preoccupando per lui , quella ragazza che non raccoglieva i suoi capelli in una dannatissima coda di cavallo per evitare che si aggrovigli ad un piercing di un tizio qualunque.
La ragazza gli chiese – Stai bene?- . Lui la guardò con uno sguardo del tipo “Ma che te frega”   e si alza.
 – A quanto pare si – disse il ragazzo.
-Bene !- e la ragazza fece un piccolo sorriso .
Il ragazzo rimase a guardarla per un attimo .
E quando tornò nella realtà , la ragazza che prima sorrideva era lì che urlava.

 


Angolo autrici
Salve lettori, come avete potuto intuire non c’è solo una autrice qui ma ben due. ( E altra cosa che ovviamente avete intuito è che siamo alle prime armi, alle primissime armi …)
Questa storia è nata così , un giorno decidemmo di fare un giochetto che aiutava a far crescere la creatività e da questo giochetto pian piano è nata questa storia...poi abbiamo scoperto questo sito e ci siamo dette  -Perché non scrivere quella storia?-.
Ed eccoci qui…ovviamente la stiamo rendendo più leggibile , cercando di metterci più elementi possibili sfruttando le nostre minime potenzialità da studentesse di un liceo, tenendo presente che con quel giochetto ci è uscita una storia del tipo … “ decisero di andare a ..e arrivarono a destinazione”  ….non so se ci siamo spiegate… era qualcosa come “ fiaba della buona notte” .
Comunque avere anche una persona che la legge per noi è un grande risultato e ci aspettiamo anche molti commenti negativi che ci aiuteranno sicuramente con la storia, perciò siamo già preparate mentalmente a tutto.
Siamo certe che i capitoli seguenti si faranno attendere e vi chiedo di perdonarci da subito , da ora. 
Bene , questo è tutto . Al prossimo capitolo!

 

   
 
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