Un colpo alla porta la riportò bruscamente alla realtà: una realtà che da 7 giorni a quella parte si chiamava Tom Kaulitz e che le aveva già regalato emozioni ineguagliabili..
Guardando dallo spioncino della porta, la ragazza si rese immediatamente conto che la persona che aveva bussato NON era il suo amato Tom, bensì Georg, visibilmente nervoso. Veronica aprì la porta con uno scatto fulmineo; temeva che le cose dall’alta parte si fossero messe male: “Georg, buongiorno! Che ci fai qui così presto?”il ragazzo intuì nella voce di Veronica un nervosismo pari al suo, così non perse tempo e decise di essere diretto con lei: “Principessa, le cose di là sono..come dire..alquanto precipitate! No, ti prego: non ti allarmare, non è niente di grave, però la tua consulenza sarebbe molto utile a tutti noi!” Maledicendo Bill tra sé e sé, Veronica non vedeva l’ora di poterci parlare a quatt’occhi; Georg, però, bloccò sul nascere ogni suo tentativo di vendetta: “Aspetta un momento! Come ben sai, Tom è venuto da noi senza niente addosso ed ora non vuole saperne di indossare gli abiti di Bill, dice che sono troppo stetti per i suoi standard..gli porteresti qualcosa di suo da mettersi addosso, per favore? Sta gelando..” combattuta tra la voglia di ridere e quella di urlare, la ragazza si limitò a rispondere: “ok,ci penso io! se mi aspetti qui, faccio in un attimo..” Una volta uscita dalla stanza insieme al suo amico con in mano jeans extralarge, una t-shirt altrettanto grande, un cappellino celeste compreso di fascia nera e scarpe da ginnastica bianche, Veronica decise che era arrivato il momento di saperne di più sulla vicenda di Bill, ma Georg fu molto evasivo sull’argomento, esclamando: “Non avere fretta! Tra 10 secondi te lo diranno loro, cosa succede! Preparati al peggio..” Quella frase mandò Veronica su tutte le furie; odiava le frasi fatte, e odiava essere all’oscuro di fatti che riguardavano persone alle quali lei teneva molto.. le parole che urlò in faccia a Georg vennero sentite persino dagli ospiti dell’hotel ke alloggiavano 2 piani sotto di loro: “ZUM TEUFEL,GEORG! E’ MAI POSSIBILE CHE PROPRIO A ME DOVEVA CAPITARE DI DOVER PARLARE COL PIU’ RINCOGLIONITO DELLA BAND SU UNA QUESTIONE DI FONDAMENTALE IMPORTANZA? ICH HASSE DICH!!! E NON GUARDARMI COSI’..NON SONO PAZZA,HO SOLO BISOGNO DI SFOGARMI!!!” Incurante delle parole che Veronica aveva appena pronunciato contro di lui, Georg le si parò davanti ed iniziò a carezzarle dolcemente una guancia, tentando di farla tornare in sé: “Grazie per i complimenti..Lo so che quando mi ci metto riesco ad essere il più imbecille degli imbecilli, ma cerca di capire: la situazione è molto delicata e io non vorrei fartene fare un’idea sbagliata prima del tempo..” le sue parole vennero però bloccate da un mega-abbraccio della ragazza, che aveva finalmente capito di essere stata troppo dura nei suoi confronti: in fondo, lui voleva solo aiutarla,no?: “Scusami, mi spiace tanto..so che vuoi solo il mio bene, ma stamattina non sono in vena di discorsi senza senso, ok?Insomma, fino a mezz’ora fa ero nella stanza con Tom, ed ora mi ritrovo qui ad inveire contro di te..non so quanto questo possa valere come scusa, ma sappi che sono davvero pentita delle mie urla di poco fa..menomale che in questo piano dell’hotel tutte le camere sono insonorizzate!” Ridendo come pazzi dopo aver ristabilito l’armonia tra di loro, i ragazzi si decisero finalmente a bussare alla porta della stanza che ospitava Bill, Tom e Gustav..Stanza 482, h 07:35
Nei pochi minuti trascorsi da quando Bill e Tom avevano seriamente iniziato a conversare sull’argomento Zaino, la vicenda aveva preso una piega non proprio serena: una volta entrati, Georg e Veronica trovarono infatti Gustav impegnato nel difficile compito di domare una lite appena esplosa tra i gemelli..
: “Non fare l’idiota, Bill! Lo sai che non possiamo permettercelo.. e poi sono sicuro che lo Zaino te l’hanno smarrito ALL’AEROPORTO!” Spazientito più che mai, Tom tentava inutilmente di far valere le sue ragioni, ma suo fratello non voleva dargliela vinta: “Con tutto il rispetto, Tom: VA’ A QUEL PAESE,OK? Ho smarrito IO lo Zaino , IO ho perso il MIO peluche, IO ho perso il MIO PC ed IO e solo IO decido DOVE li ho smarriti, chiaro?E tu cos’hai da guardare Gus, non dirmi che è la prima volta che ci vedi litigare..” La pazienza cominciava a venir meno anche a Gustav, che di liti tra i gemelli ne aveva viste a miliardi: questa volta, però era diverso; Bill non sembrava più in sé, appariva nervoso e intrattabile persino per suo fratello..il che, non era affatto un bene: “Bill, ora basta, stai esagerando! Cerca di ragionare.. quello che proponi è impossibile da realizzare,ok? Torna in te e.. oh, ciao belli, quando siete entrati?” accorgendosi solo allora della presenza di Georg e Veronica, Gustav colse al volo l’occasione per distanziarsi da quella lite che tentava faticosamente di arginare da quasi 10 minuti..
: “ciao a tutti! La porta era socchiusa e così, dopo aver bussato cinque o sei volte, abbiamo deciso di entrare.. abbiamo fatto male?” Sempre più nervosa, Veronica aveva colto al volo l’occasione per poter sfogare un po’ della tensione che le attanagliava lo stomaco.. mentre pronunciava quelle parole, aveva consegnato a Tom i suoi abiti e si era letteralmente buttata su una poltrona posizionata vicino al divano sul quale Bill e Tom erano intenti a discutere fino ad un minuto prima. Era già esausta: quella situazione la stava stressando molto!Non appena vide Tom andare in bagno per vestirsi, la ragazza guardò Bill negli occhi e il cantante capì immediatamente lo spirito col quale lei si era precipitata nella sua stanza..senza che Veronica proferisse parola, Bill iniziò allora un discorso tutto suo: “Tom insiste nel dire che il mio Zaino sia stato smarrito all’aeroporto, IO nn ci credo. E qui si aprono due ipotesi: o è rimasto a Roma, o è rimasto ad Amburgo.. perdonami, ma io proprio non me lo ricordo, visto che al concerto della scorsa settimana, come hai potuto notare, il mio orsacchiotto di peluche non era come al solito sull’amplificatore, e che per tutto il tempo che ho trascorso nella capitale italiana nn ho utilizzato ne’ pc, ne’ cellulare!”
Non capendo bene dove Bill volesse andare a parare con quel discorso, lei domandò: “E tu hai fatto venire qui tuo fratello nudo alle 7 del mattino..per dirgli che non sai dove hai smarrito uno zaino contenente un peluche spelacchiato e un telefonino?Sei fuori di testa..o cosa?” in quel preciso istante, successero molte cose: mentre Tom si apprestava ad uscire dal bagno, Bill si diresse alla parete più vicina e sferrò un fortissimo pugno, esclamando : “SCHEISSE, Veronica! QUELLO ZAINO SIGNIFICA TUTTO PER ME E TU NON DEVI PERMETTERTI MAI PIU’ DI CONSIDERARLO SOLO UN OGGETTO DA 4 SOLDI PIENO DI COSE INUTILI, CAPITO? CREDI CHE IO SIA IMPAZZITO? FAI BENE! ANDRO’ ANCHE IN CAPO AL MONDO PER RITROVARLO E TU NON DEVI DIRE NIENTE IN PROPOSITO,OK?NIENTE, O GIURO CHE..”A quel punto Tom si disse che aveva sentito fin troppe scempiaggini uscire dalla bocca di Bill, ma decise di intromettersi in maniera pacata nel suo monologo: “Bill, calmati,ok? Veronica non conosce la storia dello Zaino! Sono sicuro che se la conoscesse, non avrebbe parlato in quel modo..vero, amore?” dal canto suo, la ragazza aveva ancora gli occhi spalancati dalla paura fissi su Bill: che fine aveva fatto il ragazzo che le aveva concesso ospitalità sull’autobus e che la considerava il miglior incoveniente mai occorso a Tom?
Senza quasi neanche accorgersi di parlare, Veronica pronunciò con un filo di voce una feroce invettiva contro Bill: “Ti credevo una brava persona, sei un mostro..diventi malvagio non appena una cosa non ti sta bene!Chissà quante volte avrai ferito con le tue parole i sentimenti di Tom..al solo pensiero mi viene il voltastomaco!Se io fossi in lui, mi vergognerei di aver trascorso 9 mesi insieme con te nel pancione della mamma”
Hall dell’hotel, h 07:45
Cercando di non pensare a ciò che suo fratello e la sua ragazza potessero star facendo insieme, Tom tentava inutilmente di distrarsi mangiando un croissant..La voce di Gustav lo riscosse dai suoi tristi pensieri: “Vedrai che staranno solo conversando.. Tom, lo conosci: non picchierebbe mai una ragazza!E poi, se Veronica riesce a sopportare te, nn vedo perchè nn dovrebbe sopportare..” la sua frase venne interrotta da una cuscinata che Tom gli aveva scagliato in faccia: “Grazie, Gus, sei un amico..Lo so anch’io ke nn picchierebbe mai Veronica, ci mancherebbe!E’ solo che non capisco perchè ci stiano mettendo così tanto tempo!” A quel punto anche Georg, che sembrava dormisse, prese la parola, per fare una delle sue battutine al vetriolo: “Magari ha scoperto che tuo fratello ce l’ha più lungo di te di ben..quanti?Ah, si, ora ricordo: 3 centimetri! Hihihi” Rinunciando ad iniziare una discussione col suo amico, Tom si rifugiò ancora una volta nei suoi pensieri, che però avevano cambiato destinazione: si ritrovò infatti a pensare a tutti i meravigliosi giorni trascorsi in compagnia di Veronica, quella specialissima ragazza che gli faceva sentire le farfalle nello stomaco non appena gli sorrideva e che nn aveva avuto timore a dirgli “Ti amo” pochi minuti dopo averlo conosciuto..
Stanza 482
Più o meno negli stessi istanti in cui i ragazzi di sotto si interrogavano sul perché Bill e Veronica non si decidessero a raggiungerli, i due erano immersi in una fitta conversazione. Dopo aver finalmente accettato di sostituire Bill al concerto, la ragazza si era trovata in una stranissima situazione: doversi “ trasformare” in breve tempo nel suo cantante preferito e fare in modo di essere credibile! Inizialmente spaventata dagli eventi, col passare dei minuti la situazione sembrava essersi normalizzata; Bill le aveva fatto provare alcuni suoi abiti ed ora era arrivato per lei il momento di dover decidere cosa indossare : “La scelta è dura, sai? In ogni caso, opterei per QUESTI jeans, QUESTA maglietta e QUESTE scarpe!” Fortemente convinta delle sue idee, Veronica attendeva solo la risposta del cantante, che non tardò ad arrivare: “Devo dire che hai gusto nel vestire..va bene, indossa pure i jeans e la maglietta che hai scelto, ma non le scarpe: con quei jeans le scarpe da ginnastica risulterebbero un pugno ad un occhio! Piuttosto, metti QUESTI..” alzandosi per mostrarle qualcosa, Bill nn potè far meno di pensare a cos’avrebbe detto Tom se in quel preciso istante fosse entrato nella stanza..non appena Veronica vide cosa il ragazzo avesse da mostrarle, si affrettò immediatamente a fare una precisazione: “Bill, scordatelo: nn indosserò mai I TUOI STIVALI per cantare..dovrò già fare attenzione a non sbagliare i testi, nn posso anche pensare a dover evitare di rompermi una gamba,ti pare? E poi sono troppo grandi per me: tu indossi il 42, io il 38..per le scarpe sportive non ci sono problemi, ma quegli stivali sn davvero troppo grandi per me..” Avendo ormai capito che Veronica, quando era tesa, sfogava il suo nervosismo parlando molto, Bill attese la fine del suo monologo prima di risponderle: “E secondo te Bill Kaulitz non ha pensato al fatto che tu indossi il 38 di scarpa invece del 42?Mi sottovaluti..QUESTI stivali a me non vanno più bene, proprio perché quando li ho comprati, anni fa, portavo giusto il 38..come risponde alle accuse, signorina?”
Divertita più ke mai all’idea di dover impersonare Bill, Veronica non si accorse del tempo che passava.. erano infatti già le 9 quando i due stavano rifinendo gli ultimi dettagli della messinscena: “Ok, gli abiti li abbiamo, gli stivali anche, il trucco c’è, per i capelli ci penserà Tom..cos’altro dobbiamo decidere?” non potendo credere alle proprie orecchie, Bill voleva morire: possibile ke erano stati così superficiali da aver dimenticato..: “LA LISTA DELLE CANZONI CHE DOVRAI CANTARE, ecco cosa manca! Che idiota, era la prima cosa da concordare, non l’utima..ascolta, ora devo proprio andare, l’aereo parte tra due ore: ti do carta bianca per tutto, con un solo vincolo, e cioè ke dovrai cantare 25 canzoni, più 2 per i bis!” Rassegnata omai a veder partire l’amico, Veronica non aveva la forza di replicare alle sue parole, ma si limitò a fissarlo con gli occhi umidi prima di dirgli alcune cose che riteneva importanti: “Stai attento,ok?Tom mi ucciderebbe se ti accadesse qualcosa..e grazie per la fiducia che riponi in me: sono convinta che quello di domani sera sarà il peggior concerto della carriera dei TH, ma il solo pensiero di te intento ad aiutarmi sarà una grande spinta per me su quel palco..tieni, prendi questo: così almeno potrò farti sapere com’è andato il NOSTRO concerto!” consegnandogli il suo cellulare compreso di caricabatterie, la ragazza evitò di guardarlo negli occhi, ma lui, senza neanche pensare a ciò ke faceva,le prese il volto tra le mani e la baciò con passione, prima di salutarla: “Non dirlo a Tomi, per favore: gli procurerei un dolore inutile..stammi bene, tesoro mio, e non disperare, il concerto andrà a meraviglia!”