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Autore: Harmonia__    28/09/2015    3 recensioni
''Hermione urlò nella sua direzione, urlò fino a squarciarsi le corde vocali, sebbene non fosse troppo lontano, quell'urlo fu la conferma delle sue ipotesi. Era abbastanza forte da dimenticare. Da ricominciare.''
(Tratto dal 1° Capitolo)
Una Dramione o un'Harmony? Leggete per scoprirlo :3
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Harry Potter, Hermione Granger | Coppie: Draco/Hermione, Harry/Hermione
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
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11° Capitolo
 
And so it is
short story
no love, no glory
no hero in her sky
I can't take my eyes off you
And so it is
Just like you said it should be 
we'll both forget the breeze
most of the time
And so it is
- The Blowers Daughter - Damien Rice


La freschezza delle lenzuola sotto il suo viso le dava la sensazione dell'acqua fresca sulla pelle, dopo una giornata al mare, quando lavi via il sale e la sabbia. Aprì appena gli occhi
e ciò che vide accanto a lei la commosse. Draco, il ragazzo così sicuro di sè, così nobile e gentile, era accanto a lei profondamente addormentato, le palpebre chiuse sugli occhi 
grigi e fieri, così lontani dagli occhi del ragazzo della quale si era perdutamente innamorata, Ron. Il ricordo della cattivera di lui le faceva ancora male, le lacerava il petto, lì dove si celavano i ricordi più cari. Questo Hermione lo ha sempre saputo, i momenti più belli 
e quelli più dolorosi si rifugiano non nel cervello, non tra le altre memorie, no.. ma nelle ferite del cuore, come piccole perle incastonate, lì a far da avviso.. come per ricordarti 
''qualsiasi cosa tu dovrai affrontare, ne hai già passate tante, sarai forte''. 
Un impercettibile movimento del viso di Draco segnalò ad Hermione l'iminente risveglio del biondo, che non tardò a sorriderle, sebbene gli occhi fossero ancora chiusi, lui cominciò a parlarle.
<< Hai dormito bene, Herm? >> 
<< Benissimo.. tu? >> 
Draco mugugnò un si, ancorandosi con le braccia al corpo esile di lei, sotto quel velo di lenzuola.
Ancora nudi, si guardarono negli occhi per la prima volta dopo la splendida serata passata insieme, e un istinto nuovo fece venir voglia ad Hermione di carezzarsi la pancia, come ad accudire un'ampolla fragile, nella quale è riposata una preziosa gemma lucente.
<< Non devi aver paura, Hermione. Ti starò accanto.. non sei sola. Se vuoi lo diciamo insieme ai tuoi genitori. Andrà tutto per il meglio. >> 
<< Lo spero tanto Draco.. >> 
<< Colazione? Oggi non si lavora.. si sta insieme, ok? >>
Hermione annuì piena di gratitudine, non se la sentiva di restar da sola.
<< Penso che inviterò Ginny .. >> Ripensò alla sua amica più cara e si rassicurò, fece respiri più lunghi e capì che si, non era sola per niente. Ginny le sarebbe restata accanto comunque.
<< Ottima idea, io mi faccio una bella doccia invece. >>
Hermione si alzò dal letto e andò alla ricerca del suo smartphone, ma incappò in Harry non appena messo piede in corridoio, e quasi non gli andò addosso.
<< Oh, perdonami, andavo di corsa e non ti ho visto. Buongiorno Harry.. >> Sorrise lei, scusandosi imbarazzata.
<< Ma dai, figurati. Come ti senti? Dormito bene? >> Ad Harry ovviamente non sfuggì il fatto che Hermione stesse uscendo dalla stanza di Draco piuttosto che dalla sua, ma preferì non metterla più in imbarazzo di quanto già non fosse.
<< Dormito bene, si.. tu? >> Hermione, rossa in viso, cercò di ostentare una certa nonchalance.
<< Bene.. Herm.. puoi venire giù con me, giusto per un secondo? Ti dovrei parlare. >> 
Hermione, sorpresa, annuì.
<< Si, prendo giusto il telefono e ti raggiungo in cucina. >>
<< Perfetto. >> 
Harry scese le scale ed Hermione andò in camera sua, mandò un messaggio a Ginny chiedendole di raggiungerla quando poteva e attaccò il dispositivo al caricabatterie, dopodiché scese anche lei, diretta in cucina.
<< Harry, dimmi. >> 
<< Herm, Draco è in bagno, giusto? >> Hermione annuì, non capendo a cosa volesse arrivare Harry, che parlava con un tono più basso del normale, e sembrava alquanto agitato.
<< Harry, che succede? >>
<< Herm.. so che la situazione non è esattamente .. bhe.. quello che voglio dire è che non agisco in maniera corretta, sto sbagliando.. maledettamente sbagliando, e credo che dopo penserai che sono uno stronzo in camicia ma.. devo, capisci? Perché è dal primo momento che.. >> Harry parlava velocemente, come se qualcuno gli corresse dietro, ma non fece in tempo a finire, ed Hermione non fece in tempo a capire, perché senza alcun preavviso Harry baciò Hermione sulle labbra, ed erano calde, piene, carnose.
Hermione era fuori di sè, non sapeva che fare, paralizzata stretta nella presa delle forti braccia di Harry, che continuava a premerle - ora più delicatamente - le labbra sulle sue. Ma ebbe comunque la forza di scansarlo, liberarsi dall'abbraccio forzato nel quale si trovava, e guardare Harry con espressione furiosa mista a confusione.
<< Ti rendi conto di quello che hai fatto? >> Sfuriò Hermione, sebbene il tono della sua voce fosse estremamente ben controllato.
<< Lo so, perdonami, ma credevo fosse meglio ora che le cose non sono ancora chiare piuttosto che quando avrai un anello al dito.. In questo modo mi metterò l'anima in pace, tutto qua. >>
<< Quindi tu hai sfanculato la morale per toglierti uno sfizio? Fammi capire.. >> Intimò Hermione puntando l'indice contro il petto di Harry, che abbassò gli occhi.
<< Non si tratta di sfizi, Hermione. Mi sei piaciuta dal primo momento, non posso farci niente. Almeno in questo modo posso dire di essermi tolto un peso.. ed essere stato onesto con te. Non ti chiedo di metterci insieme, nè di rovinare il rapporto con Draco, nè di pensare a me come un fidanzato. Ma non potevo davvero esserti amico al 100% senza essermi prima liberato di questo peso.. dovevo dirtelo, e basta. Puoi perdonarmi e dimenticare ciò che è successo? Non voglio mancarti di rispetto, Herm.. >> Harry si avvicinò ad Hermione e l'abbracciò, trasmettendole tutto l'affetto che egli riponeva in lei, e come poter essere arrabbiata con lui, dopo questo?
<< Harry.. tranquillo. Rimane tra di noi, è tutto okey, mi hai fatta prendere un colpo.. ma abbiamo chiarito. Grazie per la tua onestà. >>
Hermione era commossa, e grata per quel dono di Dio, che le aveva dato non solo un figlio, ma anche due amici puri e sinceri sulla quale poter contare, senza prendere in considerazione Ginny, che per Hermione rappresentava una salvezza reincarnata in una forza della natura dai capelli rossi.
Il campanello suonò, ed Harry andò ad aprire proprio a quella salvezza a cui Hermione teneva così tanto. Ginny entrò nella stanza, più bella che mai, anche se portava una semplice felpa grigio chiara e jeans skinny scuri, converse bianche ai piedi e capelli raccolti in una cipolletta. 
<< Ciao Harry, che bello vederti! >> Salutò Ginny, con la sua solita tranquillità e sicurezza.
<< Ginny, anche per me è un piacere. >> Harry baciò Ginny su entrambe le guance e la indirizzò in soggiorno, facendola accomodare.
<< Hermione, eccoti qui, ho ricevuto il tuo messaggio, stai bene? >> Le amiche si strinsero in un abbraccio, ed Hermione annuì sorridente, sedendosi accanto a lei a gambe incrociate sul divano. 
<< Io vi lascio sole, qualsiasi cosa, sono in camera mia. >> 
Le due salutarono il ragazzo e cominciarono a parlare del più e del meno, e quando finalmente Hermione stava per raccontarle della serata precedente passata con Draco, sentirono bussare insistentemente alla porta.
Le due si guardarono, interrogative. Nessuno in casa aspettava altre visite, che Hermione sapesse, ma chiunque fosse dietro quella porta, continuava a bussare prepotentemente.
Un bagliore si accese negli occhi di Hermione, un allarme che le bloccò le gambe e pietrificò il suo viso.
<< Ron.. >> Sussurrò Hermione, e Ginny, guardandole il grembo, pensò bene che non fosse il caso che Ron venisse a sapere delle condizione della sua ex fidanzata proprio in quel preciso istante.
<< Come ha fatto a trovarmi? >> Sussurrò Hermione impaurita, sapendo bene che quei colpi sulla porta non avrebbero portato a nulla di buono.
<< Mi avrà seguita ed avrà dedotto che venivo da te.. vai sopra, nasconditi da Harry, chiama Draco, lui ancora non lo conosce, no? >>
<< No, no.. >> 
<< Perfetto, vai, corri!>>
Hermione si precipitò su per le scale e andò a chiamare Draco, spiegandogli in fretta e furia quanto appena successo, dicendogli brevemente della situazione. Draco non ebbe bisogno di secondi in più per capire, e fù d'accordo con Ginny, la spedì in fretta in camera di Harry e chiuse la porta. Hermione lo sentì scendere le scale.
Intanto, Harry, scattò in piedi dal letto, allarmato all'espressione di Hermione.
<< Herm, che succede? >>
<< Harry.. c'è Ron.. di sotto.. >> Disse con un singhiozzo strozzato, la paura cominciò a farsi padrona di lei.
<< Hey, shh.. tranquilla, la risolviamo. Vado a dare un occhiata. >> Harry lasciò Hermione dietro di sè e andò all'inizio della rampa di scale, Hermione poteva vederlo dalla porta socchiusa dietro il quale si nascondeva, affacciata proprio sul corridoio. Harry ascoltò con attenzione e anche Hermione cercò di concentrarsi sui rumori che provenivano dal piano di sotto.
<< Io vorrei semplicemente sapere cosa ti salta per la testa, Ronald. Non posso avere una vita privata ora? >> Hermione udì la voce di Ginny, e non capiva a cosa si stesse riferendo. La sua vita privata?
<< Credevo che fossi venuta a trovare Hermione.. >> Disse Ron, con un tono sospettoso. Sentire la sua voce fece venire la pelle d'oca sul corpo di Hermione. Harry intanto era in ascolto, e anche lui riconobbe la voce di Ron.
<< No, sono venuta a trovare Draco, Ron. Il mio ragazzo. Posso invitarti ad uscire, ora? >>
Seguì un silenzio carico di tensione, Hermione conosceva Ginny, sentiva che, sebbene non lo dasse a vedere, la sua amica era in agitazione tanto quanto lei. 
<< Sei il suo ragazzo? >> 
<< Si, il suo. Magari ci conosceremo meglio quando sarai più calmo, ora però devo proprio invitarti ad uscire. Io e Ginny eravamo impegnati in una conversazione da portare a termine, piuttosto importante. >> Draco parlava pienamente sicuro di sè stesso, con voce ferma e adulta. "Ti prego, fà che la beva..."
Hermione udì la porta sbattere e chiudersi, e finalmente potè sospirare di sollievo. Aprì la porta e guardò Harry, e le si inumidirono gli occhi, si precipitò tra le sue braccia e sentì il calore pervadere il suo corpo. Andava tutto bene..
<< Herm.. scendiamo. Puoi stare tranquilla ora.. >> Hermione sollevò lo sguardo e incontrò gli occhi profondi di Harry, il suo viso,le sue labbra.. che sebbene non sorridessero, diedero in Hermione la forza di ricomporsi. Ma sciogliendosi dall'abbraccio, qualcosa dentro di lei diventò freddo, quella strana sensazione le rimase nel petto fino a che non ebbe sceso tutte le scale, e si sitrovò davanti a Draco e Ginny, entrambi preoccupati per l'amica, ed Hermione scansò quella strana sensazione e si concentrò su Ron e su quello che era appena successo.
<< Ottima pensata Ginny, se non avessi capito le tue intenzioni subito sarei sceso per dare una mano e sicuramente avrebbe capito tutto.. brava ragazza! >> Battè il palmo sulla spalla di Ginny, e lei sorrise compiaciuta, arrossendo. Quello strano scambio di attenzioni mise Hermione in imbarazzo, nemmeno lei seppe il perché, e le lasciò un amaro in bocca ma come poco prima, lasciò da parte queste strane sensazioni.
<< Ginny, Draco.. vi ringrazio.. siete stati grandi.. >> 
<< Ora è decisamente il momento di scambiarci due chiacchiere, io e te. >> Disse con dolcezza Ginny ad Hermione, e l'ultima sorrise, invitandola su in camera sua. 
Draco ed Harry poco dopo si misero a lavorare su dei documenti e scartoffie varie, così le lasciarono sole.
Ginny chiuse dietro di lei la porta e si sedette accanto all'amica sul bordo del letto, stringendosi un cuscino sul grembo.
<< Ginny, non so cosa c'è di sbagliato in me.. >> Hermione sprofondò tra le braccia dell'amica, piangendo. Una reazione del genere non se l'aspetta nessuna delle due, soprattutto Hermione, che sentiva pian piano le parole uscirle dal profondo dei suoi pensieri.
<< Ron mi ha lasciata, quello stesso giorno conosco Draco ed Harry senza nemmeno sapere che fossero fratelli, e sebbene pensassi di avere il cuore infranto già sentivo di provare qualcosa per un altro..e poi Harry mi ha difeso da Ron, si è rotto il naso.. Draco ha fatto l'amore con me e si è preso tutte le responsabilità di un vero uomo, mi ha trattata come fossi una principessa, ed io per ricambiarlo cosa faccio? Mi faccio venire i complessi... >> Hermione non seppe perché, ma preferì non ammettere che i sentimenti che provava non li sentiva per un solo uomo, ma per entrambi, e si pentì di non trovare il coraggio di dirlo alla sua più cara amica e confidente. La sua unica vera persona.
<< Shhh, Hermione, non ci pensare.. non hai colpe. Le cose son successe e basta, starci a rimuginare sul perché è solo inutile. Oramai è fatta, hai Draco che ti starà accanto, Ron non ti scoccerà più, gli parlerò non appena tornerò a casa, promesso. Gli dirò che se l'è cercata, gli dirò di lasciarti in pace. Herm.. ti sei stressata tanto, è meglio che tu ora riposi un poco, va bene? >>
Hermione crollò sul cuscino e si lasciò addormentare, mentre Ginny le carezzava i capelli e le stava a fianco. Non seppe per quanto tempo dormì, ma quando si svegliò Ginny non era accanto a lei, e la stanza era completamente al buio, solo uno spiraglio di luce filtrava attraverso le persiane della finestra chiusa, che decise di aprire. Scoprì che fuori era buio, e decise di scendere in soggiorno, per tutto il giorno non aveva mangiato assolutamente nulla, i crampi allo stomaco erano tali che fece venire voglia ad Hermione di prepararsi un bel panino con fesa di tacchino e insalata. Scese le scale lentamente, per paura di non svegliare i ragazzi che, a quell'ora, stavano sicuramente dormendo.
Raggiunto il soggiorno, guardò verso la porta aperta, dove una chioma rossa lucente spiccava nella penombra. Ginny era lì, quasi fuori dall'appartamento, e teneva stretto tra le mani il viso di Harry, coinvolto in un bacio sensuale, niente in confronto a quello tra lui e Hermione giusto poche ore prima.. Qualcosa in quella scena diede molto fastidio ad Hermione, e senza farsi notare, tornò sù in camera con lo stomaco che non brontolava più. Improvvisamente, non aveva più fame.
 


Ed eccomi qui, miei cari lettori. 
Dopo così tanto tempo torno a scrivere. Sarò onesta, sono stata via perché il mondo mi è crollato addosso tempo fa, e sono ancora vittima dei miei stessi ostacoli, la paura della cresciuta, la paura della perdita dell'amore, la paura del vuoto, del futuro, della sconfitta.
Avevo perso fiducia in me stessa, perché mai qualcuno avrebbe dovuto leggere i miei racconti e trovarli interessanti? Ma poi mi son detta... che lo faccio per me. Tutto ciò serve a me, e se a qualcuno non piace, bhe, accetto ogni critica e consiglio, ma ho fatto dei passi da gigante rispetto a tanto tempo fa, ora quando mi guardo allo specchio non vedo più un fallimento, vedo una speranza. 
Sono diventata bulimica, e l'ho affrontato, ed ho vinto.
Ero depressa, e.. bhe, ci sto lavorando.
Ero insicura al 200%, ora siamo in netto miglioramento, ragazzi miei. 
Quello alla quale state assistento non è un semplice racconto, è la mia forza di volontà che mi dice di non fermarmi, di guardare avanti, di credere in me stessa. E questo percorso comprende anche la scrittura, e la condivisione con voi dei miei pensieri e capacità, almeno in minima parte.
Mi scuso davvero per essere stata così assente, col vostro aiuto, tornerò ad essere sempre nei vostri cuori e tra i vostri autori preferiti.
Un bacio, un abbraccio, vostra Harmonia.

P.S. non rispondo subito alle recensioni, ma piano piano risponderò a tutti voi.


   
 
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