Film > Frozen - Il Regno di Ghiaccio
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Autore: Irian    28/09/2015    3 recensioni
(ho cambiato l'anteprima)
Elsa e Anna non erano mai state delle sorelle incredibilmente unite.
Certo si volevano bene, si aiutavano se c’era bisogno, ma non si raccontavano i segreti o cose del genere, non erano come due amiche.
Anna sperava che quel viaggio le avrebbe avvicinate; certo prima Anna era indispensabile per Elsa e viceversa, ma andare a vivere insieme poteva renderle inseparabili.
Invece le aveva solo divise.
(AU! Kristanna)
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Anna, Elsa, Hans, Kristoff
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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La vita dell’uomo è fatta di scelte.
Sì o No.
Dentro o Fuori.
Su o giù.
E poi ci sono le scelte che contano.
Amare o Odiare.
Essere un eroe o Essere un codardo.
Combattere o Arrendersi.
Vivere…o Morire.
 
I cambiamenti più grandi, si pensa che ci voglia tempo perché accadano, ma non è vero.
La maggior parte dei cambiamenti accade in un secondo, un flash, un battito d’ali, ti svegli e niente è più come prima.
Vorresti tornare indietro, risolvere tutto.
Ma non puoi.
Qualcosa si è spezzato, rotto.
Il filo è stato tagliato, il colpo è partito dalla pistola, le parole sono volate, il sangue ha cominciato a sgorgare, il fulmine ha colpito l’albero; e tutto, tutto il meccanismo di vita che conoscevi è cambiato, mutato, e tu non puoi farci nulla.
In effetti è stato così che accadde.
Difficile da definire, ma…se ve lo racconto forse non avrà bisogno di una definizione, perché sarete in grado di capire da soli.
 
 
                                                 
Era una mattinata di sole, un caldo sole che si poggiava sulla terra, è difficile che ci sia così tanto sole in Norvegia, ma d’estate può capitare.
Anna stava solo…ecco lei…stava solo cucinando.
Era una zuppa, una zuppa di verdure piena di spezie che avrebbero dovuto mangiare tutti insieme per pranzo.
Stava chiacchierando con Kristoff del più e del meno, nulla di importante, non sembrava nemmeno aver realizzato ciò che era successo la mattina del giorno prima.
Aveva cacciato via sua sorella Elsa, e un po’ forse possiamo capirla.
Ma quella mattina, quella mattina ci fu il caos.
Un flash, un battito d’ali, e in un momento Anna non era più a girare la minestra, ora cercava di dimenarsi per sfuggire alla presa di due cavalieri, o quello che erano, perché non abbiamo capito esattamente cosa siano.
Esmeralda, Arya, Beatrice, perfino Bernard sapeva che il rischio di tenere Anna con loro era molto alto.
Chiunque avrebbe potuto prenderla per un braccio e bruciarla al rogo nella piazza principale.
Chiunque.
E anche se avessero provato a giustificarsi, era lampante che Anna fosse la figlia di Esmeralda, erano davvero identiche.
Ovviamente non solo Anna, tutti loro sarebbero potuti morire, ma loro erano zingari, e sapevano che rischiavano, lo facevano da sempre, avrebbero potuto addirittura scamparla, in qualche modo azzardato, ma Anna…Anna era cresciuta da benestante, non si sarebbe salvata.
La stavano portando in piazza, l’avrebbero uccisa.
Un flash, un battito d’ali, e la vita di Anna si sarebbe spezzata.
Il tragitto fu breve, Anna cercò varie volte di dimenarsi, di sfuggire alla presa dell’uomo che cercava di farla morire, eppure, nulla servì, in pochi minuti erano lì.
La piazza era molto grande, i roghi erano già pronti, come se tutti sapessero che quel giorno ci sarebbero state delle morti.
Nessuno potè fare nulla, gli zingari vennero tutti legati ai roghi.
Un flash, un battito d’ali, e quelle vite sarebbero volate via.
“Ammettete le vostre colpe, e verrete risparmiati! Ammettete i vostri peccati e dio vi perdonerà!” proclamò il prete.
“No, non saranno mai risparmiati! Meritano di morire!” si fece strada nella piazza il Signor Grant “Sono la feccia della società, sono solo sporcizia, sudiciume, non meritano di vivere!”
Un cavaliere teneva in mano un bastone infuocato, pronto a dare fuoco ai roghi.
Anna si lasciò andare, tutto intorno a lei si silenziò all’improvviso; come in un film, rivide la sua vita.
Quando da piccola giocava con Elsa e con i suoi genitori, la scuola, la partenza per l’America, la chimica, la prima volta che aveva fatto cadere un cristallo nella provetta, la profecy, Hans, Kristoff, Jenette, Jason, Miranda, Robert, il latte e vodka, la sbronza, l’incendio, la casa, il ritorno di Elsa, l’aereo, Bernard, sua madre, il litigio con Elsa.
Un flash, un battito d’ali.
 
 
 
Anna non era più sul rogo avvolta da una immensa cortina di fumo; era stesa per terra, vagamente cosciente, dietro al suo rogo, che davanti a lei bruciava.
Era stata risparmiata? No, nessuno l’avrebbe permesso.
Forse stava morendo, sentiva il sonno che cercava di portarla con sé, si abbandonò alla pace.
 
Si risvegliò poco dopo, coperta da un telo, era tutto buio intorno a lei.
Si tolse la coperta di dosso, la piazza era vuota, i roghi spenti, i corpi bruciati ancora appesi.
Non era morta? Forse qualcuno l’aveva slegata e lasciata per terra, poi coperta con un telo per non farla notare, e alla fine se ne era andato, lasciandola sola, lei si era svegliata adesso.
Si alzò stropicciandosi gli occhi e cercando di capire cosa la circondava, c’erano molti roghi al centro della piazza, ma tre più di tutti la colpirono.
Un flash, un battito d’ali.
 
 
 
Scoppiò a piangere.
Esmeralda, sua madre; Miranda, la sua migliore amica, e infine Elsa, sua sorella.
Lì, ferme, con la pelle devastata dal fuoco.
Sentì qualcuno stringerle il braccio.
“Anna…”
La vita dell’uomo è fatta di scelte.
Sì o No.
Dentro o Fuori.
Su o giù.
E poi ci sono le scelte che contano.
Amare o Odiare.
Essere un eroe o Essere un codardo.
Combattere o Arrendersi.
Vivere…o Morire.
 
 
Angolo dell’autrice.
IRIAN IS BACK NA NA NAAAAA.
Non commenterò il capitolo…perché no.
Scusate se l’avete trovato corto, ma il prossimo sarà molto lungo e intriso di molte spiegazioni e punti interrogativi.
Che cosa è successo? Anna si è salvata? E che ci fanno Elsa e sua madre morte? Chi è che alla fine pronuncia il suo nome?
Lo saprete presto.
Questo è uno degli ultimi capitoli, perciò ho deciso a chiusura di questo progetto, di dire due parole su ogni storia che ho scritto fin’ora (Frozen e non), quindi se vi interessa sarebbe carino leggere fino in fondo, altrimenti, beh…è del tutto facoltativo ;).
 
“Io sono qui!” (Testo originale: paura): la mia prima storia, la definirei una schifezza, ma su, è la mia prima storia, cosa pretendevate?
 
“La paura” (testo originale: Thriller) : era un testo che mi avevano dato come compito per casa, mi era piaciuto e così l’ho ricopiato (modificandolo un po’), inutile dire che ancora scrivevo maluccio.
 
“Il potere del ghiaccio” (Frozen) : la mia prima Jelsa, siccome non sapevo mettere l’html avevo deciso di scrivere una one-shot. Non leggetela per piacere, è un obbrobrio.
 
“Concorso per i fan di frozen” (Frozen): storia che avrei dovuto cancellare, è ancora sul mio account solo per le decine di recensione positive che ogni tanto rileggo, il mio obbiettivo era superare le 31 recensioni di questa storia che è già tanto definirla tale (YMMR ne ha 32! Ce l’ho fatta!).
 
“Marriage” (Frozen): Inutile dire che ero ancora alle prime armi.
 
“Life’s too short” (Frozen): la prima vera storia che all’inizio mi aveva preso davvero.
 
“Il peso di un errore” (Frozen) : storia di mia cugina, che spero non venga a saperlo mai, ma vi ha mentito…lei ha un account su efp…si chiama shadowarrior…
 
“Quando il dolore è troppo forte” (ICarly): per piacere non commentiamo.
 
“La cabina armadio” (Frozen): quando traduci e ricopi un dialogo già esistente ti senti figa…ma non lo sei.
 
“Citazioni” (Frozen): non era il massimo, ma mi ha divertito molto scriverla.
 
“Sorrido e sorrido ancora” (La ragazza con l’orecchino di perla): Niente male.
 
“Let her go” (Julie e il segreto della musica): un tempo questa storia mi piaceva molto, adesso arrivo a definirla decente.
 
“Destini incrociati” (Frozen): il primo vero progetto dove mi sono rimboccata le maniche, alla fin fine è stato un lungo percorso che mi ha soddisfatta molto.
 
“Un sorriso nel buio” (Hunger Games): continuo a pensare che sia una delle mie storie migliori.
 
“Happy birhday” (Agents of S.H.I.E.L.D.): non ne vado molto fiera.
 
“Once upon a time” (Testo originale: Fantasy): meh…
 
“The past is in the past” (ICarly): lì ho avuto un vero e proprio blocco dello scrittore.
 
“Le ho mai raccontato del vento del Nord?” (Frozen): continuo a trovarla caruccia.
 
“Green Sparks” (Frozen): LOL
 
“Born to die” (Testo originale: Drammatico): niente male ma…ero molto traumatizzata quando l’ho scritto.
 
“Alpha e Omega” (Testo originale: Fantasy): collaborazione che continuo ad amare profondamente.
 
“Bloodstream” (Hunger Games): ufficialmente la mia storia migliore, in quel caso l’assenza di recensioni mi è davvero dispiaciuta.
 
“What is dead never dies (Frozen): nuovo progetto e una delle prossime pubblicazioni, ci tengo molto.
E INFINE…

YOUR MAGICAL MYSTERY RIDE:  La ff che ha avuto più successo, un progetto molto bello che non abbandonerò mai definitivamente.
Un misto di gioia e tanta gratitudine, siamo quasi alla fine*-*.
Perciò…
GRAZIE E TUTTI!
 

IRIAN LOVES U AS EVER.
 

 
  
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