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Autore: Maddy_directioner99    28/09/2015    0 recensioni
Dal capitolo 4...
[...]
"Non sono venuto per Kaitlynn,
cioé sí, anche per lei. Ma ho un messaggio per te." dice passandomi una lettera.
"Da chi?"
"Te la manda il Re."
"Cosa vuole quel vecchio da me?"
"Leggi la lettera."
"Io non voglio! Non voglio diventare la sua puttana!"
[...]
Dal capitolo 6...
[...]
"Sì, ma questo non significa che puoi usarmi! Non iniziare a dire che sei il Re e che puoi fare quello che vuoi! Sono una mondana, questo significa che siamo inferiori? No, ti vorrei ricordare che i mondani hanno dominato il mondo per millenni. Voi avevate paura di farvi vedere. Ora cercate di vendicarvi spaventando tutti. Sai una cosa? Io non ho paura di voi. Non ho paura di te! Vuoi uccidermi? Fai pure."
"Non voglio ucciderti! Non capisci nulla! Sei solo una bambina capricciosa. Vuoi farti vedere forte quando non lo sei. Continui a dire che non hai paura dei vampiri, invece io posso sentire il respiro accelerare solo quando mi avvicino." dice avvicinandosi pericolosamente.
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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"Dal momento che noi siamo tombe viventi di animali, come possiamo aspettarci condizioni di vita ideali sulla terra?"
- cit. George Bernard Shaw

"Dall'assassinio degli animali all'assassinio degli uomini il passo è piccolo."
-cit. Lev Tolstoj

Due citazioni cosí vere e cosí piene di significato. Dopo la Seconda Guerra Mondiale non si pensava di ritornare a quel periodo in cui il mondo viveva di terrore e paura. Paura di morire per qualsiasi cosa.

Oggi, nel 2458 siamo in una lunga guerra, la Terza Guerra Mondiale. A 520 anni di distanza dalla Seconda. Causa? Beh, i vampiri, quelle creature magiche, che esistevano solo nei film e nei libri, sono usciti dalle loro tane e si sono rivoltati contro noi mondani. Le ragioni non si sanno, anche se questa guerra va avanti da anni. Avevo solo pochi mesi quando é scoppiata la guerra e ora ho 16 anni, quindi fate un po' voi i conti.

Non mi sono presentata... Io sono Hayleen Wellinghton, una semplice mondana di 16 anni che ha vissuto tutta la sua vita nascondendosi da quelle creature ormai non piú magiche. Non ho mai visto un vampiro e non voglio neanche vederlo. Voglio solo che questa cavolo di guerra finisca al piú presto. Ne io e ne mia sorella, che ha qualche anno piú di me, non abbiamo avuto un'infanzia. Nei libri del 21° secolo, ci sono tanti racconti di bambini felici che corrono liberamente sui prati verdi dei parchi dove incontrano amici e fanno tanti giochi. Poi vedi i libri di pochi anni fa dove ci sono racconti di terrore, storie di bambini che hanno avuto un'infanzia orrenda, un'infanzia dove tutto era rosso, rosso a causa del sangue che si riversa ogni giorno. La mia storia non é diversa dalla loro.

Questa guerra non é molto diversa dalla Seconda. É una guerra tra "razze", ma questa volta non tra ariani ed ebrei, ma tra Mondani e Vampiri dove i vampiri rinchiudono mondani non piú in campi di concentramento, ma in prigioni vere e proprie da dove quei mostri possono nutrirsi.

"Hayleen, Abigail, venite a mangiare!" dice mia madre dal piano di sopra. Giá, il piano di sopra visto che io e mia sorella dobbiamo stare nascoste dalle "creature".

"Arrivo mamma!" dico a voce alta abbastanza per farmi sentire mentre esco dalla mia camera andando verso quella di mia sorella. "Abi, andiamo a mangiare." dico afacciandomi dalla porta aperta.

"Sisi, andiamo. Ho una fame..." dice prendendomi a braccetto prima di iniziare a salire le scale insieme a me.

"Ragazze, su, mangiate... Ho un brutto presentimento oggi." dice sedendosi accanto a noi.

"Che vuoi dire?" Chiedo guardandola prima di iniziare a mangiare.

"Prima vostro padre mi ha chiamato, ha detto che Kaitlynn e Christopher verranno a stare qui. Era preoccupato e triste, ma non mi ha detto altro." dice sorseggiando la sua enorme tazza di thé.

"Davvero vengono Chris e Kait?" chiedo felice.

Mamma annuisce mentre continua a sorseggiare il suo thé.

"Mamma, dovresti mangiare qualcosa. Papá stasera torna dopo una settimana, dovresti essere felice!" dice Abigail finendo di mangiare prima di alzarsi e posare il piatto nel lavello.

"Mamma, Abi ha ragione. É una settimana che non mangi. Pensi che papá voglia sapere che tu non mangi niente?" dico imitando quello che Abigail ha fatto poco fa e mi appoggio al bancone.

"Ragazze, sento che oggi succederá quacosa di brutto. La guerra é finita..." dice con lo sguardo perso.

"La guerra é finita?!" Chiedo forse a voce troppo alta.

"Sí, é giá da un paio di giorni che dicevano che sarebbe finita in poco, ma non mi aspettavo solo qualche giorno. Ma non é una cosa positiva..."

"Perché non dovrebbe essere una cosa positiva? É finito il massacro. Finalmente io e Hayleen possiamo uscire..."

"Se la guerra é finita non significa che abbiamo vinto..." dice mamma triste. "Il peggio deve ancora venire. Andate a preparare le camere per i vostri cugini." Ci dice alzandosi dalla sedia finendo il suo "pranzo".

Scendo di sotto dopo averle lasciato un bacio sulla guancia seguita da Abigail.

"Sorellina, come facciamo con le camere?"

"Abbiamo una sola camera in piú, quindi avevo pensato di far dormire Chris lí e Kaitlynn la faccio dormire in camera mia, ho il letto piú grande del tuo e ci s'entra."

"Va bene, allora vado a preparare la camera per Chris."

"Ok." Dico entrando in camera mia.

Nonostante ci sia stata la guerra tutti questi anni, papá non ci ha fatto mancare niente. Tutto quello che ci manca é la libertá che mezzo mondo non ha.

Mi butto sul letto e aspetto con ansia il ritorno di papá insieme ai miei cugini. Ma il sonno prende il sopravvento e finisco per addormentarmi.

...

"Hayleen! Svegliati. Sono arrivati! Su Hayleen, muovi in culo! Sono di sopra..." Abigail mi scuote svegliandomi.

"Sono di sopra????! Davvero?!?!?!" Chiedo saltando dal letto prima di correre di sopra trovando papá insieme ai miei cugini e anche alla nonna.

"Kaitlynn!!!!" dico correndo verso di lei prima di abbracciarla.

"Oh Hayleen, mi sei mancata cosí tanto!" dice stringendomi a lei.

"Anche io voglio un abbraccio!" dice Chris facendomi il labbruccio.

"Oh vieni qui stupido!" dico abbracciando anche lui.

"Hayleen, le parole!"

"Papá, mi sei mancato anche tu!" Dico salutandolo con un abbraccio e un bacio sulla guancia che lo fa ridere.

"La mia piccola nipotina... come sei cresciuta piccola Hayleen!" dice la mia amata nonna tirandomi in un abbraccio.

"Papá, mamma ha detto che la guerra é finita. É vero? Siamo finalmente liberi?" chiedo stringendo ancora nonna.

"Sí, la guerra é finita..."

"Oh menomale, voglio uscire fuori a prendere una coccata d'aria fresca e farmi una passeggiata al parco..." dice Abigail prima di essere interrotta da papá.

"Abbiamo perso! I vampiri hanno vinto e siamo sottoposti a loro. Stanno giá scegliendo un re."

"Cosa? Un re?! Siamo nel 2458, i re non ci sono piú. La Regina Elisabetta II é stata l'ultima regina di questo mondo ed é morta nel 2023. Sono passati 430 anni da allora!" dico visibilmente alterata. "É una cosa cosí infantile. Pensano che ci sommetteremo a lui o lei?! Ma che cretini!" Urlo infastidita.

"Hayleen, abbassa la voce! I vampiri ora vanno per le nostre strade e hanno un udito molto svilluppato. Non farci cacciare i guai ancora di piú di quello che siamo giá!" dice mia madre preoccupata.

"Ho la liberta di pensiero e la penso come mi pare a me! Se mi vogliono uccidere, bene, non vedo l'ora cosí non saró costretta a vivere in questo mondo di merda!" urlo di nuovo prima di scendere in camera mia sbattendo la porta.

Pochi secondi dopo bussano alla porta e Kaitlynn entra sedendosi accanto a me.

"Hay, ti capisco. Neanche io voglio accettare questa vita, ma dobbiamo. Siamo obbligati. Dobbiamo sottometterci a quei mostri senza cuore!"

"Almeno ho te qui." dico abbracciandola.

Rimaniamo abbracciate per un paio di minuti prima che papá entri in camera senza bussare.

"Ragazze, dovete prepararvi. Bisogna andare all'incoronazione del re..."

"Hanno giá scelto un re?" chiedo esasperata.

"A quanto pare sí, é arrivato un messaggero e siamo obbligati tutti ad andarci. Controlleranno tutte le case durante la cerimonia e quindi non potete rimanere in casa. Cercate di coprirvi il piú possibile, non voglio che vi vedano." dice prima di uscire dalla camera lasciandoci sole.

"Non sono mai uscita di casa, ma non voglio farlo ora. Non voglia andare alla cerimonia di quel re o regina o chi cavolo é! Spero muoia soffrendo!"

Kaitlynn scoppia a ridere prima di parlare "Hay, sai vero che i vampiri non invecchiano e che quindi non moiano?"

"No non lo so e non mi interessa saperlo. Non voglio diventare un distributore ambulante di sangue per quei vampiri!" dico alzandomi e andando davanti all'armadio cercando dei vestiti da mettere. Prendo un paio di jeans e una felpa, forse sono un po' all'antica. La moda non é cambiata tanto dal 21° secolo. Indosso velocemente i vestiti accorgendomi che anche i jeans mi stanno larghi come la felpa. Non ci faccio caso e cerco delle sciarpe che possono coprirmi il collo dalla visuale di quei vampiri succhiasangue.

"Vado a prendere la mia valigia da su. Io esco cosí."

"Devi coprirti il collo. Non puoi uscire cosí!" Le dico frugando nell'armadio alla ricerca di altre sciarpe.

"Ci saranno tantissime persone e non penso vogliano fare una strage durante l'incoronazione del re." dice uscendo dalla camera per tornare dopo poco con la sua valigia.

"Dove sistemo la mia roba?"

"Non puoi sistemarla ora, dobbiamo andare. Papá ci sta giá aspettando!" dice Abigail euforica.

"Sei felice di andare dritta contro la morte?" Le chiedo.

"Finalmente posso uscire di casa e sono molto felice. Ho aspettato anni prima di uscire da questa casa."

"Se sei contenta te..."

"Andiamo ragazze, Peter ci aspetta!" dice nonna alle nostre spalle.

"Sí nonna, andiamo."

Io la prendo a braccetto da una parte mentre Kaitlynn dall'altra e insieme usciamo di casa chiudendoci la porta alle spalle. Camminiamo verso quella che dovrebbe essere la piazza della cittá, ma ci sono tantissime machine e alcune si allontanano.

"Fermi qui tutti!" dice una voce alle nostre spalle e alla velocitá della luce, la persona si sposta davanti a noi. "Devo vedere i vostri documenti e dovete lasciare tutto quello che é pericoloso in quegli scatoloni prima d salire sulle macchine." dice sicuramente seguendo degli ordini.

"Famiglia Wellinghton signore." dice papá passandogli tutti i nostri documenti.

"Bene, lasciate qui tutte le cose pericolose e potete salire sulle macchine."

"Ma non abbiamo cose pericolose!" dico forse troppo acidamente prendendomi un'occhiataccia da parte di mia madre.

"Si deve tigliere la sciarpa. Non puó presentarsi davanti al re con una sciarpa al collo, é irrispettoso nei sui confronti e nei confronti di tutta la razza superiore!" dice facendomi togliere la sciarpa.

Mi trattengo dal dire cose che potrebbero mettere in pericolo sia me che la mia famiglia e obbedisco. Saliamo su un furgone che ci porta chissá dove. Arrivati a destinazione, dopo 2 ore di viaggio, scendiamo e altri vampiri ricontrollano i documenti facendoci passare.

Siamo davanti al Palazzo Reale a quanto pare. Questo palazzo ha una piazza enorme e ci sono tantissime persone, per lo piú vampiri.

Il silenzio prende il posto alla confusione di prima appena della musica molto formale inizia. Al balcone principale del palazzo si vedono delle persone, ma il balcone é talmente in alto che non si riesce a vedere bene il futuro re.

Una cerimonia noiosa finisce dopo tanto tempo. Ci vuole tutto quel caos e noia per mettere in testa a uno una corona.

"Inginocchiatevi davanti al vostro re!" Si sente urlare. Obbediamo e ci inginocchiamo per poi rialzarci dopo poco.

Alcuni cominciano ad allontanarsi, ma le guardie li fermano dando anche colpi a qualcuno.

Quando finalmente possiamo andarcene, ci fermano. "Che fate? Non festeggiate insieme al re?" chiede un ragazzo, che molto probabilmente é un vampiro a guardare il suo abigliamento. É alto, ha gli occhi marroni e i capelli neri. La sua pelle é un po' ambrata. Sta a pochi passi da me e io cerco di evitare il suo sguardo. "Dovete festeggiare insieme al vostro re!" continua con voce autoritaria.

Una ragazza gli si affianca e gli dice qualcosa a bassa voce, ma lui la sente visto il suo udito. La ragazza ha i capelli bioni e gli occhi marroni. Ha un abbigliamento molto aderente tutto di colore nero, sia la giacca che i pantaloni in pelle. Non ho neancora capito come fanno a indossare quel genere di vestiti attillati.

"Dobbiamo usare la forza per portarvi o sapete camminare da soli?"

Iniziamo a camminare verso non so dove, ma papá viene fermato dal ragazzo-vampiro e riesco a sentire la loro conversazione.

"Bravo Peter. Hai agito correttamente l'altro giorno quando hai dichiarato la sconfitta dei mondani."

"Ho fatto la scelta giusta considerando che era in gioco la mia famiglia."

"Sicuramente il re ti vede di buon occhio. Vedi tutte queste persone? Vengono da tutto il mondo. Queste persone hanno accettato la sottomissione e il re li rapagherá. Solo voi avete ancora qualche diritto. Ringrazia quello che tu consideri Dio per averti fatto venire la ragione e per aver preso la decisione giusta."

"Come ho giá detto, c'era in mezzo la mia famiglia e non potevo rischiare."

"Puoi andare Peter... ah, hai delle figlie..." dice sorridendo.

Papá non risponde e riprende a camminare avvicinandosi a noi.

"É colpa tua se abbiamo perso la guerra? É colpa tua se ora siamo ridotti alla schiavitú?" chiedo cercando di convincermi che quello che ho sentito non é vero.

"Mi avevano minacciato di portarvi via da me. Meglio sottomessi che senza di voi."

"Papá, ti rendi conto di cosa stai dicendo? Dammi, sai cosa stai dicendo? La cazzata piú grande che esiste. Loro non sanno neanche della nostra esistenza. Siamo sempre state nascoste."

"Loro sanno tutto Hayleen. Bisogna solo accettare la veritá!" dice abbassando la testa.

Delle lacrime lasciano i miei occhi e mi accorgo di star piangendo. Asciugo le lacrime e nonna mi si avvicina.

"Hayleen, cara... non devi piangere. Pensa che ora potrai uscire. Potrai trovare un fidanzato e avere delle amiche. Non bisogna arrendersi alla prima sconfitta. Bisogna continuare ad andare avanti." dice accarezzandomi i capelli.

"Nonna, ma io non riesco ad andare avanti. Abbiamo perso. La nostra libertá é andata a quel paese!"

"Non dire cosí. Pensa che qualche diritto ce l'abbiamo."

"Che diritti? Prima o poi moriremo tutti dissanguati!"

"Andiamo Hayleen. La festa é giá iniziata."

"Non voglio andare alla festa del re."

"Dobbiamo. Siamo circondati da vampiri."

Insieme a nonna raggiungiamo gli altri e vedo Kaitlynn triste.

"Hey, Kait cosa succede?" chiedo alzandole in viso notando che piange.

"Mamma e papá... sono morti..."

"Cosa?! Perché?"

"Hanno fatto una strage nella nostra cittá e loro sono morti per errore. Loro, come tuo padre, avevano dei diritti!"

"Kait, mi dispiace cosí tanto..." dico abbracciandola prima di scoppiare a piangere insieme a lei.

"Kaitlynn, bisogna essere forti." dice Chris abbracciandola.

"Christopher e Kaitlynn Wellinghton?" chiede il vampiro di prima.

"Sono io Christopher Wellinghton."

"Oh, bene. Il re vuole parlare con te e con tua sorella."

"Mia sorella lasciatela stare. Se vuole parlare puó parlare con me. Mia sorella non la toccate."

"Oh, testardo il ragazzo. Come vuoi. Ora peró cammina. Al re non piace aspettare!"

Chris si allontana insieme al vampiro e Kaitlynn scoppia di nuovo a piangere.

"Basta Kait. Non fará nulla a Chris. Stai calma."

"Come faccio a stare calma? I miei genitori sono morti e ora mi hanno portato via anche il fratello!"

"Chris tornerá. Te lo assicuro."

"Credi?"

"Certo. Non avrebbero motivo per prenderlo."

"Grazie Hay. Ti voglio tanto bene!" dice stringendomi a lei.

Siamo in una specie di sala da ballo e tutti cercano di sentirsi al proprio agio tra i vampiri, ma per me é difficile.

"Esco un attimo." dico non aspettando una risposta prima di uscire sul terrazzo e appoggiarmi al muretto di cemento(?).

"Cosa ci fa una ragazza bella come te qui?" chiede una voce alle mie spalle facendomi saltare dallo spavento. "Oh, non volevo spaventarti." dice avvicinandosi velocemente. "Che c'é? Non parli?... dimmi, come ti chiami?"

"H-Hayleen Wellinghton..." dico cercando di calmare il mio respiro irregolare.

"Oh, un nome bellissimo... Hai paura di me?" chiede vedendo che non mi sono neancora girata per guardarlo. "Ma non ti faccio nulla. Io non mangio persone."

Mi mordo la lingua per tenere la bocca chiusa per non dire qualcosa che potrebbe mettermi nei guai. "Che ne dici di girarti?"

Mi giro lentamente e finalmente lo vedo. É un ragazzo piú alto di me, ha i capelli castani e gli occhi chiari, ma con il buio che c'é qua fuori non riesco a vedere di che colore sono.

"So di essere bello, ma cosí mi sciupi!" dice ridendo mostrando i canini. Cosa che mi fa spaventare ancora di piú. "Ti piace la festa?"

"No!" decido finalmente di rispondere.

"Come mai no?"

"Non sono mai andata in vita mia ad una festa, e non vorrei proprio essere qui."

"Quanti anni hai?"

"16 compiuti da poco..."

"Hai 16 anni e non sei mai andata ad una festa? Tuo padre ti teneva sotto una campana di vetro, non é cosí?"

"Sí, mio padre mi ha tenuta nascosta da voi vampiri."

"Che peccato... davvero un peccato... dovrebbe vantarsi di avere una figlia cosí. Superi di gran lunga la bellezza delle ragazze vampiro!"

"A me non importa la bellazza. Voglio solo la libertá. Voglio vivere in un mondo dove regna la pace."

"Ma la guerra é finita adesso. Ci saranno gli accordi e poi la pace."

"Accordi? Che tipo di accordi? Siamo tutti dei distributori di sangue ambulanti! Non non siamo piú persone!"

"Vedi tutti quelli lá dentro? Hanno tutti diritti. Loro si sono sottomessi e hanno accettato la veritá. In un modo o nell'altro, devi farlo anche tu."

"Io non accetteró mai questa crudeltá! Voglio solo essere vissuta nel 21°/22° secolo."

"Era tutta una merda quel periodo. La droga, il fumo e l'alcol hanno rovinato tantissine persone. Nessuna di quelle che usavano quelle sostanze é vissuta a lungo. Sono morti tutti. Tu hai fortuna perché quelle sostanze non ci sono piú... apparte l'alcol. Sei nata quando, all'inizio della guerra?"

"Tu eri giá nato? Sei vissuto in quel periodo?" chiedo curiosa.

"Sí, sono con parecchio piu grande di te."

"Davvero? Di quanto?"

"Se te lo dico ti spaventeresti."

"Cosí tanti?"

"Giá" dice facendo una faccia buffa facendomi ridere. "Hai un bel sorriso."

"Sorriso? Non la prendere personalmente, ma io non ho mai sorriso. Sono tutti finti i sorrisi che la gente vede. Sono finti a causa dei vampiri."

"Perché é cosí difficile per te accettare la sconfitta?" chiede appoggiandosi alla ringhiera peró mantenendo lo sguardo su di me.

"Perché non volevo fosse una sconfitta, ma una vittoria. Non voglio restare rinchiusa in casa per paura di essere attaccata da um vampiro."

Scoppia a ridere prima di sorridermi.

"Non ti attaccherá nessuno. Fidati."

"Ma speriamo!" dico guardando il cielo. "Tu hai combattuto in guerra?" chiedo non azzardandomi a guardarlo.

"Sí, sono tornato stamattina qui."

"Hai fatto soffrire le persone quando le uccidevi?" la mia curiositá mi obbliga a chiedere di piú, ma non lo guardo.

"Vuoi davvero saperlo?"

"N-no..." dico insicura. "Devo andare. É tardi." dico avviandomi per entrare nella sala da ballo.

"Spero di rivederti presto Hayleen!" lo sento dire.

Raggiungo gli altri che mi guardano interrogativi vedendomi non piú cosí a disagio come prima.

"Hayleen, dove sei stata?" mi chiede papá controllandomi il collo.

"Papá, ero sul terrazzo. Volevo prendere una boccata d'aria."

"Ti hanno fatto qualcosa?"

"Chi? Loro? No, ero sola." mento rassicurando papá.

"Non mi piace questo posto. Andiamo a casa." dice nonna stanca.

"Sí, andiamo." mamma la prende a braccetto.

"Chris non é neancora tornato!" dice Kaitlynn spaventata.

"Non gli hanno fatto niente. Oh, guardalo!" dico indicando un Chris ubriaco.

"Chris, ma sei matto? Perché hai bevuto? Non dovevi bere. Ora chi ti riporta a casa?"

Chris inizia a dire cose insensate e con l'aiuto di papá lo portiamo fuori. Una macchina si ferma davanti a noi e un ragazzo ci fa segno di salire. Saliamo e dopo ore arriviamo davanti casa nostra. Scendo aiutando Kaitlynn a far scendere Chris ed entriamo in casa. Appena scendiamo tutti la macchina va via. Chissá chi stava guidando.

Papá fa sdraiare Chris sul divano per farlo dormire e ognuno va nella propria camera.

Dopo essermi cambiata mi sdraio accanto a Kaitlynn che fissa la soffitta piangendo.

"Kait, vuoi parlarne?" chiedo girandomi verso di lei.

Scuote la testa e la capisco. Anche a me ci vorrebbe del tempo se morissero i miei genitori.

Mi giro dall'altra parte chiudendo gli occhi.
   
 
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