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Autore: Portuguese D Rogue    28/09/2015    1 recensioni
Emily è una ragazza che si ritroverà sul cammino degli Avenger. Sarà la svolta decisiva che cambierà il corso della storia?
Scoprirà chi è davvero?
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Clint Barton/Occhio di Falco, Nuovo personaggio, Pietro Maximoff/Quicksilver, Steve Rogers/Captain America, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Erano ormai passate due settimane da quando mi trovavo alla Tower e mi ero ambientata ormai alla routine di quel tecnologico posto, ma non mi sarei mai abituata alle stranezze degli abitanti.

Ogni tanto vedevo Tony aggirarsi per la Tower con strani aggeggi addosso, dopo la seconda volta, non chiesi più nulla... la mia conoscenza dell'ingegneria era molto limitata.

La Hill, nonostante continuasse a sembrarmi una donna alquanto fredda, mi aveva spiegato tutte le mansioni e mi ha riservato qualche sorriso che non credevo fosse capace di fare.

Ho iniziato anche ad allenarmi, come previsto dal mio nuovo contratto di lavoro: ogni agente SHIELD deve essere pronto a qualunque tipo di scontro. Da piccola ho seguito dei corsi di arti marziali, devo dire che mi sono stati abbastanza utili.

Sapevo già tirare con l'arco, ho imparato al campeggio ed ho vinto anche una medaglia, ma mi hanno insegnato anche ad utilizzare pistole di diverso calibro.

Ero riuscita a stringere un buon rapporto con gli Avengers, a cui davo una mano nel momento in cui avevano bisogno. Era uno dei miei compiti.

L'unica con cui non parlavo se non per trasmettere delle comunicazioni era Scarlet Wich, non che mi stesse antipatica, semplicemete mi ignorava. Non penso di averle fatto nulla... ma boh.

Pietro era il più carino con me, appena aveva tempo passava per un saluto e la sera ci ritrovavamo a parlare spesso prima di andare a dormire.

Passavo parecchio tempo con Clint, il quale mi allenava personalmente, aveva deciso di essere il mio AS.

 

Ero seduta dietro la mia scrivania nel mio studio, accanto a quello di Maria, che in questo momento si trovava fuori dalla Tower a controllare una delle altre basi, quando la voce di JARVIS si diffuse nel mio studio

-signorina, il signor Barton chiede di vederla nel suo alloggio-

-grazie Jarvis, ti ha detto il perchè?- Era strano che Clint mi facesse chiamare da Jarvis

-no signorina-

-grazie, arrivo subito-

-è un piacere-

Quanto mi piaceva parlare con Jarvis! Era sempre così educato!

E con questi pensieri e un sorriso sul volto mi diressi verso l'alloggio di Clint, pensando a quanto fossi felice di quanto fosse cambiata la mia vita.

 

Arrivata all'alloggio bussai ed aspettai il permesso per entrare.

-accomodati pure- Clint, con un sorriso che azzarderei dire un po' tirato, mi fece accomodare su delle poltrone in una specie di salotto antecedente un altra camera che supposi essere la camera da letto. Il mio appartamento era disegnato allo stesso modo.

-grazie, come mai mi hai chiamato qui?-

Infondo ci vedevamo per delle semplici chiacchierate nella sala comune, era la prima volta che entravo nel suo appartamento.

-beh, volevo parlati in un posto tranquillo e senza che nessuno ci disturbi-

-ok, ti ascolto- mi sembrava teso, forse preoccupato, ma era difficile notarlo, infondo era una spia e sapeva ben mascherare le emozioni... ma, come dire, me lo dicevano i suoi occhi.

-beh, non so se lo sai, ma io sono sposato-

Assunsi un'espressione stupita: no, non lo sapevo... ma che c'entra? Lo esortai con lo sguardo a proseguire.

-non risulta dai fascicoli per ordine di Fury, l'abbiamo accordato quando ho iniziato il servizio, per la loro sicurezza-

Mi sembrava una cosa molto bella, dover fingere davanti a tutti i tuoi amici e compagni per proteggere chi ami è un gesto molto nobile.

-io e Laura abbiamo quattro figli, uno nato da pochi giorni e sarà la prima volta che lo vedo di persona-

Stava sorridendo tenendo lo sguardo basso, con una smorfia di tenerezza solo al pensiero di poter vedere quella piccola creaturina.

-Anne ha dieci anni e Rayan sette...- il sorriso non abbandonava la sua bocca e lo sguardo perso era sintomo che stesse pensando proprio a loro.

-Il quarto...?- chiesi un po' confusa

-eravamo giovani, appena maggiorenni, non potevamo permetterci di tenere un bambino, per quanto l'amassimo. Avevo preso da poco il servizio e Laura doveva finire gli studi. Facemmo visita a diverse famiglie, cercando quella giusta. E alla fine la trovammo in un paesino centrale della Virginia- ora lo sguardo sembrava triste e malinconico.

-siete stati responsabili a darlo in affido se non potevate tenerlo- avevo un sorriso dolce sulle labbra, vedere quanto Clint fosse legato ai suoi figli era una cosa magnifica. Mi chiedevo perchè me lo raccontasse, soprattutto se doveva essere un segreto anche per lo SHIELD stesso.

-tenerla- marcò il "la" -è una ragazza-

Ora ero davvero confusa... mi sembrava una storia così familiare... così simile alla mia...

Lo gardai negli occhi, fissi ora nei miei, quel colore del cielo un po' uggioso, così cristallino, un po' umidi..

-sei così simile a tua madre... hai i suoi stessi occhi-

Gli occhi mi si rempirono di lacrime, facevo fatica a crederci, davvero...

Le lacrime scendevano ora senza controllo sulle guance, lacrime di gioia, sgomento, incredulità... insomma, li avevo forse trovati dopo tanto cercare?

Senza pensarci mi gettai tra le sue braccia che mi accolsero subito stringendomi in un abbraccio. Un abbraccio caldo, familiare, riprovai la stessa sensazione di calore e benessere della prima volta. La mia testa sul suo petto, con le braccia che ci stringevano a vicenda, la sua guancia sulla mia testa mi dava baci e continuava a ripetere il mio nome.

-oh Emi, quanto ci sei mancata! Sei l'orgoglio mio e di tua madre, abbiamo sempre ricevuto notizie e foto su di te dai tuoi genitori adottivi. Siamo stati tanto in pena per te quando sono scomparsi. Volevamo parlarti, vederti... ma per la tua stessa sicurezza non potevamo-

-non sai quanto vi abbia cercato... volevo conoscervi. Almeno per dirvi grazie per avermi fatta nascere ed affidata ad una famiglia splendida, sapendo che non potevate. Grazie... papà-

Oh, amore mio, non ti lasceremo più, quando tua madre ha saputo che eri qui ha iniziato a dare di matto per poterti conoscere anche lei-

-ahaha ma quindi ho dei fratellini?-

La consapevolezza di poter essere nuovamente parte di una famiglia mi rendeva la persona più felice del mondo, e da figlia unica avevo addirittura tre fratelli!

-sì, sono sicuro che ti adoreranno-

Parlammo tanto, le cose da dire e raccontare erano molte, e con la promessa che presto sarei andata a trovare mia madre e i miei fratelli migliorò ulteriormente il mio umore.

N.d.A. Volevo ringraziare tutti i lettori/lettrici che leggono silenziosamente la mia storia, tutte quelle che l'hanno messa tra i seguiti, le ricordate e i preferiti e a WelcometotheBlackParade per aver lasciato una commento :) Un grazie di cuore a tutti! 
A presto, Rogue :*
 
  
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