Anime & Manga > Lupin III
Segui la storia  |       
Autore: monsieur Bordeaux    29/09/2015    2 recensioni
Sembra incredibile, ma Lupin è stato catturato e adesso è bloccato dietro le sbarre! Ma non è stato acciuffato dalla polizia, ma bensì da Balalaika, la nota mafiosa a capo del cartello russo di Roanapur. Ma che ci faceva da quelle parti il noto ladro, in quel paese affacciato sul mare della Thailandia e corrotto fino al midollo? Bhe, forse era lì per uno dei suoi incredibili furti... forse...
Genere: Avventura, Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Jigen Daisuke, Lupin III, Un po' tutti
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Capitolo 9 - Fujiko colpisce ancora


Nel giro di un batter di ciglio, Lupin e Jigen si ritrovarono di nuovo accerchiati, stavolta dalle imbarcazioni a supporto dell'Interpol. Entrambi rimasero increduli davanti a quella situazione, era la seconda volta che finivano con le spalle al muro! A quel punto il ladro dalla giacca rossa iniziò a sospettare che la maledizione della perla fosse veritiera...
Quando le barche si misero a poca distanza dai due fuggiaschi, un gruppetto di agenti fece la sua comparsa in scena, tra i cui spuntava la figura di Zenigata. L'ispettore, tutto contento e sorridente per la cattura del suo acerrimo nemico, prese subito la parola.
«Come va Lupin? Ti è piaciuto il tuo viaggietto in Thailandia?»
«Direi meraviglioso, anche se è stato un po' movimentato.» rispose Lupin ironicamente. «Complimenti, Zazà! Questa volta sei stato molto veloce a trovarmi! Sei come il vino, migliori col passare del tempo!»
«E' vero, ma stavolta devo ammettere che sono stato aiutato...»
Alle spalle di Zenigata, qualcuno si fece largo tra gli agenti schierati e comparì di fronte a Lupin. Il ladro rimase con gli occhi spalancati quando vide Fujiko davanti a sé. La donna sembrava molto amareggiata, ma più probabilmente stava solo fingendo.
«Sono tanto dispiaciuta, Lupin...» esordì, scendendo sulla barca di Lupin. Davanti a quella scena, il ladro gentiluomo rimase di sasso, non pronunciò alcuna parola.
«Maledetta Fujiko!» mormorò Jigen. «Ce lo dovevamo aspettare da mossa del genere da parte sua!»
«Cerca di capirmi: dopo aver chiamato i russi per la storia delle armi, dovevo mettermi in salvo!» continuò la donna. «Ma per fortuna l'ispettore era nei paraggi e mi ha dato una mano...»
«In cambio della libertà, Fujiko mi ha segnalato la tua posizione Lupin!» affermò Zenigata. «E visto che l'unico modo per scappare da qui è via mare, non è stato difficile tenderti un agguato!»
«Ed ora rispetterà i patti, vero ispettore?»
«Certamente! Uomini, portatemi qui Lupin e Jigen!»
Mentre i due criminali venivano portati a bordo, Fujiko con una mossa fulminea infilò una mano nella giacca di Lupin e gli rubò la perla, senza farsi scoprire da nessuno. Solo il ladro dalla giacca rossa si accorse del furto, ma preferì rimanere zitto. Se Zenigata avesse saputo della perla, l'avrebbe di sicuro sequestrata a Fujiko e ciò avrebbe rovinato tutto il suo piano.
Nel frattempo però Jigen aveva notato un cambiamento sul volto del socio e con discrezione gli si avvicinò per parlargli.
«Che cosa ti prende adesso?»
«Fujiko mi ha appena rubato la perla da sotto il naso...»
«COSA? Dopo tutta la fatica che abbiamo fatto?»
«A dir la verità, sono più preoccupato per lei. Si dice che quella perla porti sfortuna a chiunque tenti di rubarla e in effetti siamo stati beccati per ben due volte durante la nostra fuga!»
«Ah, sciocchezze!» ribatté il pistolero. «Se fossi in te, mi preoccuperei di più della nostra situazione!»
Interrotti dall'arrivo di Zenigata, che mise ad entrambi le manette, Lupin ebbe giusto il tempo di vedere Fujiko partire a tutta velocità con la sua barca, mentre lo salutava con un braccio alzato. Una volta immobilizzati, l'ispettore ordinò ai suoi agenti di portare i due criminali sottocoperta, per tenerli d'occhio durante il viaggio di rientro. Ma all'improvviso uno dei poliziotti, con voce allarmata, iniziò a gridare e puntò il dito verso il cielo: un oggetto misterioso stava volando sopra le loro teste.
La figura apparsa di colpo non era altro che un grosso aquilone intrecciato con due semplici bastoni di legno, dal quale si sganciò Goemon. Una volta atterrato comodamente su una delle barche, immediatamente gli agenti dell'Interpol provarono a fermarlo, ma senza successo. Con alcuni rapidi fendenti della sua arma, lo spadaccino eseguì il suo attacco e divise perfettamente a metà le imbarcazioni che avevano circondato Lupin. Approfittando di quel momento di caos, il ladro dalla giacca rossa si tolse le manette e senza farsi scoprire le mise a Zenigata, in modo che rimanesse attaccato ad uno dei corrimani della barca. Dopo aver liberato il suo socio Jigen, i due raggiunsero il retro e presero una delle scialuppe, sotto gli occhi ancora increduli di Zenigata. Mentre le tre imbarcazioni stavano lentamente affondando, Lupin recuperò Goemon e subito dopo partì a tutto gas verso la costa. Il motore della scialuppa non era molto potente, a dir la verità, ma bastò per allontanare il trio dalla zona di pericolo.
«Goemon, hai fatto un ottimo lavoro! E sei arrivato giusto in tempo!» disse Lupin, tutto contento.
«La puntualità è una dote molto importante...» rispose Goemon, un po' infastidito dal fatto di aver usato la sua spada per qualcosa di poco dignitoso.
«Ora però occupiamoci di Fujiko!» affermò Jigen.
«Perché? Cosa ha fatto stavolta quella donna?»
«Ci ha rubato la perla mentre Zenigata ci stava arrestando!»
«Tipico di quella donna...»
Ora si poteva il problema di rincorrere Fujiko, che nel frattempo stava per uscire dal porto. Sembrava quasi impossibile riprenderla, ma pochi secondi dopo un tremendo botto risuonò in tutta l'area portuale, proprio nella direzione in cui era fuggita la donna. Subito Lupin e i suoi soci si voltarono in quel punto e, assai sorpresi, videro la barca di Fujiko colare a picco a pochi metri dai moli. Non era ben chiaro cosa fosse successo, ma l'occhio attento di Jigen notò un grosso foro su una fiancata, a suo dire molto inquietante. Altrettanto preoccupato lo era anche Lupin, in ansia per le condizioni della donna.
«Oh no! Povera Fujiko, la maledizione della perla ha colpito anche lei!»
«Se l'è andata a cercare...» commentò Jigen scocciato. Con un leggero cenno del capo, Goemon approvò il pensiero del pistolero.
«Come siete cinici!» replicò Lupin. Era una frase quasi paradossale, se si pensava che di solito l'opportunista del gruppo era proprio Fujiko. Jigen ignorò quel rimprovero, non era la prima che capitava una scena del genere, e ad un certo punto il suo sguardo fu attirato da un luccichio proveniente da un molo proprio di fronte a lui. Il pistolero zittì di colpo Lupin quando si accorse di ciò che vide: un uomo di Balalaika, riconoscibile dalla sua vecchia uniforme da militare russo, era appostato con un fucile di grosso calibro, sostenuto da un cavalletto metallico. Solo ora era chiaro il perché la barca di Fujiko era affondata, quell'arma era così potente che avrebbe potuto tranquillamente sfondare l'imbarcazione da parte a parte. A suo giudizio, la donna era stata molto fortunata ad uscirne tutta d'un pezzo, quel fucile era progettato per sfondare anche i mezzi blindati.
Da come si stava muovendo, sembrava che il cecchino di Balalaika fosse pronto a sparare contro la scialuppa, ma Jigen rapidamente si preparò a rispondere al fuoco. Prendendosi qualche secondo per concentrarsi, il pistolero puntò il revolver verso il militare e anticipò il suo avversario. Sebbene la lunga distanza tra i due, il proiettile sparato da Jigen colpì in pieno il mirino del cecchino avversario, che per lo spavento abbandonò l'arma a terra. Anche se non era la prima volta che eseguiva un colpo così magistrale, Lupin rimase meravigliato dal talento del suo socio.
«Complimenti Jigen, fai fatto centro!» commentò il ladro, tirando un sospiro di sollievo. «Ma non avrai esagerato? Hai rischiato di renderlo cieco ad un occhio.»
«E' impossibile trapassare un mirino con un proiettile» ribatté Jigen, parlando da esperto della materia. «Ci sono così tante lenti da sfondare che di sicuro il colpo sarà rimasto bloccato a metà strada. Certe cose si vedono solo nei film...»
Neanche il tempo di riprendere fiato e Lupin venne interrotto dal suono della sua radio trasmittente. Si sentì sollevato quando sentì la voce di Fujiko, che con tono impaurito si era messo in contatto con noto ladro. In qualche modo, la donna era riuscita a raggiungere i moli.
«Fujiko! Cos'è successo?»
«Dannazione! Sono quasi affogata e adesso c'è questa tizia che mi vuole morta!»
«Chi?»
«La pazza isterica con le due pistole! Mi sta inseguendo!»
Sentendo quelle parole, Lupin gettò lo sguardo nella direzione in cui era affondata la barca e vide la mercenaria incontrata durante il suo viaggio a Roanapur. Stava correndo lungo i moli e stava cercando con insistenza la donna che aveva preso la perla. Era visibilmente esaltata, bastava sentire le sue urla per capirlo.
«Resisti ancora un po', Fujiko!» esclamò Lupin. «Tra poco vengo lì a salvarti!»
«Fai in fretta!!!»
Nonostante l'affermazione del ladro dalla giacca rossa, i suoi compagni erano contrari all'idea di salvare Fujiko. Era l'ennesima volta che tradiva il gruppo, ma Lupin ricordò che la donna aveva con sé la perla e che sarebbe stato uno spreco perderla, dopo tutta la fatica che avevano fatto. Solo per quella volta, Jigen e Goemon decisero di fare un'eccezione e accettarono la richiesta d'aiuto di Fujiko.
Cercando di capire meglio la situazione, Lupin si fermò qualche secondo ad osservare la zona vicino all'affondamento, preferiva rimanere cauto nonostante l'emergenza. Senza un attimo di respiro, Revy stava controllando ogni possibile nascondiglio in cui Fujiko poteva essersi nascosta, ma la donna era così astuta che era sparita anche agli occhi di Lupin. Purtroppo non poteva fare altro, ma il ladro rimase un po' sorpreso quando vide una sua vecchia conoscenza inseguire la mercenaria. Era Rock e faticosamente stava cercando di tenere il passo di Revy, che stava correndo come il vento. Non era ben chiaro perché fosse lì, forse per mettere un freno all'entusiasmo della ragazza, ma Lupin trovò quella scena assai divertente.
Dopo aver osservato i movimenti dei due inseguitori, alla fine il ladro dalla giacca rossa espose il suo piano al resto della banda. Per prima cosa, chiese ai suoi compagni di cercare un altro mezzo per la fuga in mare, possibilmente un motoscafo, mentre lui si sarebbe occupato di salvare Fujiko e recuperare la perla. Fatto ciò, si sarebbero ritrovati vicino alla costa per abbandonare, in maniera definitiva, Roanapur. Una volta spiegati gli ultimi dettagli, Lupin e soci scesero a terra e si divisero come programmato.

Raggiunta Revy, nonostante quest'ultima correva come una trottola impazzita, Rock domandò per l'ennesima volta alla mercenaria se poteva rallentare il ritmo. Entrambi sapevano per certo che la perla era stata rubata da Fujiko, avevano assistito alla sua breve fuga dalla Black Lagoon, ma il giapponese temeva che agendo così d'impulso poteva essere un po' rischioso. La ragazza lo zittì immediatamente, aggiungendo che dopo aver visto quella perla, tra le mani di Lupin, era disposta a cercare quella donna ovunque, anche in fondo al mare se necessario.
Continuando con le ricerche, ad un certo punto i due si ritrovarono nella zona vecchia del porto, ormai abbandonata da anni. Tutt'attorno, sistemati alla rinfusa, giacevano diverse casse di legno rinsecchite, intervallate da qualche macchinario arrugginito o dall'erba che stava lentamente sbriciolando il cemento di base. Dopo aver risalito una pedana in leggera pendenza, Revy rallentò il passo e iniziò a guardarsi attorno. Non poteva dirlo per certo, ma il suo sesto senso gli diceva che il suo obiettivo era lì, a portata di mano. Era totalmente concentrata su ogni possibile movimento e all'improvviso vide qualcosa muoversi dietro ad una delle casse. Era un ciuffo castano e pochi attimi dopo vide Fujiko sbucare fuori dal suo riparo, pronta a sparare. Ma la mercenaria fu più reattiva e la ladra fu costretta a spostarsi per evitare il fuoco di Revy. La donna riuscì a mettersi in salvo per un pelo, ma per colpa dello slancio improvviso la perla gli scivolò fuori dai vestiti, rotolando tra le irregolarità del terreno. Accennando un sorriso beffardo, la mercenaria si abbassò e allungando un braccio recuperò la perla al volo, nascondendosi poi dietro una vecchia gru. Con un po' di fortuna, la mercenaria era riuscita nel suo intento, ma Fujiko era così arrabbiata per aver perso la perla che iniziò a sparare all'impazzata contro Revy.
A quel punto la mercenaria avrebbe potuto tornare indietro, ma essendo stata provocata in quel modo, si prese qualche secondo per ricaricare le pistole e poco dopo iniziò un intenso duello con la sua avversaria. Vedendo quella scena Rock, saggiamente, preferì rimanere in disparte e aspettare la fine dello scontro.


Continua...
  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Lupin III / Vai alla pagina dell'autore: monsieur Bordeaux