Un venticello lieve gli sfiorò il viso svegliandolo, era disteso di lato su una panchina, si guardò attorno e vide che non era affatto nell'ex posto di lavoro di sua moglie, i palazzi che vedeva erano ingrigiti ed abbandonati. Si mise seduto, nuovamente confuso, 'Sto sognando..' si disse, una nebbia molto lieve regnava in quel posto, 'Ma se questo è davvero un sogno.. Allora dove sono?' si chiese, si alzò mentre continuava a guardare a destra e a sinistra. Iniziò a camminare, non importava la direzione, l'importante era capire dove si trovava, vide le insegne dei negozi, le indicazioni stradali ma nonostante ciò il nome del luogo in cui si trovava gli era ancora totalmente ignoto. Ad un certo punto sentì un rumore, come di qualcosa che sbatte, si guardò nuovamente attorno, quando finalmente notò qualcosa che si muoveva. Vide la porta di un negozio di alimentari aprirsi, indietreggiò di qualche passo prima di capire di chi si trattava. 'No.. Non può essere.. Allora sto davvero sognando..' pensò, era impossibile, Linda era a qualche metro da lui, portava leggins neri insieme agli stivali e al giaccone chiuso sul petto che gli arrivava un qualche centimetro sotto i fianchi. I primi secondi lo guardò inespressiva mentre la porta dietro di lei si chiudeva, "Linda.." disse Vincent, piano piano i suoi piedi avevano iniziato a muoversi, lei gli sorrise e senza dire una parola corse via, Vincent non perse neanche un secondo per partire subito al suo inseguimento. "ASPETTA!" gli urlò, ma era tutto inutile, sapeva che non si sarebbe mai fermata, in quel lasso di tempo ricordò quanto veniva elogiato dal professore di ginnastica ai tempi della scuola, eppure nonostante ciò non riusciva mai a raggiungerla, era come se stesse scappando da lui. Alla fine Linda si perse nella nebbia, ma lui non si fermò, o almeno quando arrivò alla fine della strada fù costretto a farlo: non era interrotta, semplicemente c'era un cratere, e la strada iniziava da lì, eppure era strano: Linda era sparita, 'Sì okay sto sognando, allora spero di svegliarmi presto..' pensò, mentre continuava a guardare il vuoto che c'era sotto di lui cercando di non cadere o inciampare, poi si girò e finalmente vide quello che voleva vedere:
davanti a lui c'era un insegna enorme, perfettamente comprensibile, adesso sapeva come si chiamava quel posto e dove era finito. Ancora una volta Linda, lo aveva aiutato. Ma adesso non restava che chiedersi dov'era finita.
BENVENUTI A
SILENT HILL
Angolo autrice:
So che la maggior parte di voi potrebbero non aver capito niente, il motivo è molto semplice: non è per fare spam o che altro, questa storia è una sorta di sequel de "Anima sanguinante - Purple Guy le origini" quindi se vi interessa saperne di più potete leggerla.
Grazie ancora per la lettura ^_^