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Autore: wintersea_    01/10/2015    4 recensioni
Nell’ombra vidi un ragazzo, probabilmente avevamo la stessa età, fece due o tre passi verso di me tenendo gli occhi chiusi. Rilassai un po’ i muscoli, pensai fosse un ribelle come me.
“Oh, ciao, mi hai spaventato, che ci facevi li dietro?”
Il ragazzo non rispose ma aprì di scatto gli occhi. Erano rossi, rossi come la luna e i denti con i quali mi sorrise erano bianchi e appuntiti. Sentii un brivido che mi percorse dalla testa ai piedi e l’unica cosa che riuscii a fare fu urlare e correre via fino a finire tra le braccia di mio fratello. Non dimenticherò mai di quegli occhi rossi e di quei denti cosi appuntiti. Ma soprattutto, non mi dimenticherò mai del ragazzo al quale appartenevano che, se pure solo nell’ombra tenue della luna, era bellissimo.
Genere: Fantasy, Mistero, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Kai, Kai, Lu Han, Lu Han, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Chapter 6


-Luhan-

“Hey mezzo lupo, che ci fai da queste parti?” Tao era seduto su un albero, con le gambe a penzoloni e guardava beatamente Kai e Mei ridere e scherzare.
“Cosa vuoi Luhan?” si girò a guardarmi senza però scendere dall’albero. “Non mi sembra che tra me e te ci sia tutta questa differenza, siamo entrambi nel posto sbagliato.”
“E’ qui che ti sbagli mezzo lupo, io sono nel posto giusto, per rivendicare qualcosa che mi appartiene perché anche noi siamo lupi proprio come loro e anche noi meritiamo un posto li.”
“No Luhan, quello non è il nostro posto, noi siamo diversi da loro. Guarda Kai, è forte, potente, veloce, riesce a controllare i propri istinti e le proprie trasformazioni. Siamo diversi dai puro sangue Luhan, devi fartene una ragione.”
“Come puoi dire queste cose? Come puoi rimanere così mentre quei bastardi ti trattano come se valessi meno di zero? Come? Dannazione Tao! L’ho sempre detto che non vali nulla.”
“Come?” scese dall’albero con un salto e me lo trovai davanti. “Ripeti quello che hai detto se ne hai il coraggio!”
Sorrisi facendo scrocchiare le dita “Sai che quello che ti hanno detto non è vero?”
“Cosa?” la sua espressione mutò improvvisamente, guardandomi in modo confuso. La sua coda si muoveva velocemente, con scatti ben precisi.
“Beh, ti hanno detto che finchè Minseok ti è vicino non ti potrà succedere nulla, giusto?” sorrisi di nuovo avvicinandomi a lui. “Sbagliano.”
Non gli diedi modo di dire o fare altro, gli presi la testa tra le mani e con una rapida mossa gliela staccai dal collo.
“Addio stupido e noioso mezzo lupo.”
 
 
-Mei-

“Vieni qui! Vieni qui e affrontami bastardo!” Xiumin mi reggeva dalle braccia mentre io scalciavo per buttarmi contro Luhan. Calde lacrime scendevano lungo le mie guance mentre sentivo un nuovo e strano istinto nascermi dentro.
“Cosa succede lupetta? Mi sembri agitata” ridacchiò Luhan.
“Ti odio, ti odio! Minseok lasciami!”  urlai.
“No sorellina, lascia che se ne occupi Kai, lascia fare a me e a lui…”
“NO! VOGLIO ANDARE IO! PRIMA AMBER, POI CHEN E ORA ANCHE TAO! LASCIAMI!”
“Mei, che succed…” Kai mi corse incontro ma non riuscì a completare la frase quando anche lui vide Luhan. La sua espressione cambiò, i suoi occhi persero la loro luce e un ringhio minaccioso si fece spazio nella sua gola. “T-tao…” sussurrò.
“Jongin…” mi liberai dalla presa di mio fratello e mi avvicinai a lui ma fui bloccata da un gesto della sua mano.
“Ferma Mei, vai a metterti a riparo, non voglio che tu assista alla morte di questo cane bastardo” nella sua voce non c’era la solita fermezza e sicurezza tipica di Kai, tremava, oscillava, insomma si vedeva che quello che diceva di voler fare non era quello che davvero lui voleva fare, e la cosa non mi convinceva per nulla.
 
 
-Kai-

“Tanto scommetto che non mi prendi!” un bambino correva lungo il sentiero del parco vicino casa. Si girò e mi fece una linguaccia ridendo.
Accelerai, non potevo accettare di essere battuto da lui.
“Sei lento Kai, corri di più dai!” il bambino rideva e correva sempre più veloce.
“Dai Lulu non riesco a starti dietro! Sei troppo veloce!”caddi in terra e scoppiai in lacrime graffiandomi tutta la faccia. Luhan tornò velocemente indietro e mi aiutò ad alzarmi.
“Sei proprio un salame sai?” ridacchiò ma vedendo che non gli rispondevo si rabbuiò. “Ti sei fatto male?”
Tirai su col naso e asciugai le lacrime. “No. Però tu vai troppo veloce. Io sono piccolo.”
Luhan sbuffò sedendosi a terra “Tu sei piccolo solo quando ti pare. Sei un lupo Kai! Tira fuori gli artigli, non puoi farti battere da me che sono un mezzo lupo!”
“Ma io ho solo 4 anni! Non è giusto!” piagnucolai.
“Ascolta, non importa se tu hai 4 anni e io 7. Tu resterai comunque un lupo e io un mezzo lupo, perciò smettila di lamentarti e alzati che i graffi sono già andati via!”
Mi asciugai ancora le lacrime e mi alzai aiutato da Luhan che mi sorrise e mi accarezzò i capelli. Era senza ombra di dubbio il fratello maggiore che non avevo mai avuto.
 
 
“AUGURI HANNIE!” gli urlai saltandogli al collo.
Luhan storse il naso prendendomi al volo “Odio quel soprannome.”
Risi e mi misi davanti a lui, eravamo entrambi cresciuti, ero alto quanto lui e probabilmente già più forte di lui. Era il decimo compleanno di Luhan e come ogni anno eravamo a casa sua per festeggiare. C’eravamo tutti, io e Tao ovvero i suoi migliori amici, Kris un suo nuovo compagno di scuola, Suho e Lay altri due puro sangue che abitavano nella zona che si erano uniti a noi solo per la mia presenza ma alla fine avevano imparato ad amare Luhan e la sua pazzia.
“Hannie ti abbiamo preso un regalo!” cantilenò Tao.
“Vi prego smettetela di chiamarmi Hannie però, mi da i nervi, sul serio.”
Kris rise “Oh dai, Hannie, devi essere felice. Oggi finalmente diventi grande!”
“Si, si okay ma ora voglio sapere, cosa avete combinato voi due che ridete sotto i baffi?” guardò me e Tao che non riuscì a trattenersi dal ridere. Gli allungammo un piccolo pacchetto incartato alla bene e meglio con una carta da giornale e un fiocco rosso.
“Spero ti piaccia, mamma e papà non sanno che te l’ho regalato altrimenti mi ucciderebbero.” Gli sorrisi timidamente.
Luhan ricambiò il sorriso e strappò delicatamente la carta da giornale che nascondeva un videogioco che, a causa delle poche possibilità economiche della famiglia Lu, non avrebbe mai potuto permettersi. I suoi occhi si riempirono immediatamente di lacrime e subito si lanciò su me e Tao abbracciandoci.
“Oddio ragazzi grazie, è il regalo più bello di sempre!”
“Hey tu non hai ancora aperto il mio non puoi giudicare cosi!” esclamò risentito Kris.
“Oh su ora non essere geloso, loro restano sempre e comunque i miei migliori amici” gli sorrise restando abbracciato a me e Tao. “Loro restano sempre e comunque parte della mia famiglia”
“Siete noiosi e appiccicosi, voglio la torta io!” Suho piagnucolò.
Le luci si spensero. “TANTI AUGURI A TE, TANTI AUGURI A TEEEE! TANTI AUGURI MIO PICCOLO HANNIE, TANTI AUGURI A TEEE!” la mamma di Luhan si avvicinò a noi tenendo un vassoio con una piccola torta con dieci candeline accese sopra.
Luhan arrossì e ci guardò mentre noi applaudivamo e fischiavamo, già pronti a buttarci sulla torta che colava di cioccolato e panna, gusto di cui Luhan era particolarmente goloso, proprio come me.
“Dai Hannie, esprimi un desiderio” la signora Lu sorrise al figlio, lasciando trapelare due grandi occhi gialli colmi d’amore.
Luhan chiuse gli occhi e spense le candeline in una volta sola. Le luci si riaccesero e Luhan riaprì gli occhi tornando a sorriderci.
“Bene, arrivo subito con la torta ragazzi” la mamma di Luhan tornò verso la cucina, troppo felice del suo bimbo per riuscire a controllare una folta coda che le spuntava da dietro la schiena.
A quei tempi i genitori di Luhan non conoscevano la natura di puro sangue mia e di Suho e Lay, quindi non si erano mai fatti problemi a lasciarci frequentare, troppo felice che il suo bambino avesse degli amici veri.
 
 
 
Luhan aveva ormai sedici anni, aveva iniziato il liceo e conosciuto Minseok e tutto era cambiato, aveva cominciato a guardare la mia Mei con occhi diversi, occhi da ragazzo. Si era innamorato di lei, probabilmente lo era sempre stato ma era sempre stato troppo fedele per dirlo. Tao aveva addirittura l’assurda teoria secondo la quale Luhan e Mei erano legati dalla luna, insomma, erano destinati a stare insieme. Mi rifiutavo in tutti i modi di credere a quella teoria, troppo dolorosa per il mio giovane cuore innamorato. Mi tormentai per notti intere pensando a quanto avevo perso per amore, quanto entrambi stavamo soffrendo per amare la stessa ragazza. Come poteva essere la luna così crudele con i suoi figli?
“Kai, ti prego, mi dispiace. Non volevo che tra me e te finisse cosi, mi dispiace per tutto quello che ho detto sui puro sangue. Ti prego perdonami.” Trovai Luhan davanti alla porta di casa mia, in piena notte, una settimana esatta dopo il nostro litigio.
“Tu la ami vero?”sussurrai senza guardarlo davvero.
Luhan inghiottì a vuoto e abbassò lo sguardo “Si, io la amo, l’ho sempre amata. Ma lei ti appartiene e questo il mio cuore non riesce ad accettarlo.”
“Voi due eravate destinati quindi…” sospirai “Vai via Luhan, vai via. Non potrei resistere ad ucciderti se ti vedessi vicino a lei.”
“C-cosa?” Luhan indietreggiò
“Ti supplico Luhan, non farlo, non voglio ucciderti, ma se ti avvicinerai troppo a lei lo farò. Ti giuro che lo farò.”
Luhan si girò con le lacrime agli occhi e corse via.
 
 
“Ricordi la mia promessa Luhan? Ricordi cosa ti ho giurato?” sussurrai rivolto solo a lui.
Luhan non cambiò espressione, buttò la testa di Tao da una parte e annuii. Il mio stomaco si rigirò nel vedere la testa di uno dei miei migliori amici rotolarmi davanti ai piedi ma resistetti alzando lo sguardo verso di lui.
“Merda… la luna Kai, la luna!” Suho fece appena in tempo ad indicarmi la luna rossa salire in cielo che Luhan si lanciò su di me.
In meno di un secondo la sua trasformazione era completa. Lunghi artigli, coda folta, occhi gialli e orecchie pelose. Poco a poco la sua forma di umano svanì del tutto lasciando spazio ad un vero e proprio lupo.
“JONGIN!” Mei urlava e scalpitava tra le braccia del fratello che faceva di tutto per allontanarla dallo scontro.
Per un momento io e Luhan ci guardammo negli occhi, nessuno dei due si mosse. Nei suoi occhi, anche se gialli e animaleschi, rividi il mio migliore amico, mio fratello, quel bambino che mi aveva aiutato a rialzarmi mille e mille volte, quel bambino che era saltato al collo per il regalo che aveva sempre sognato, quel ragazzo che aveva rinunciato alla sua felicità per la mia. Le lacrime cominciarono a scendere lentamente lungo il mio viso.
“Non posso Luhan, tu sei comunque mio fratello.” sussurrai.
Aveva ucciso Amber, Chen… Tao, ma era più forte di me, non riuscivo ancora ad odiarlo abbastanza. Potevo picchiarlo, minacciarlo, sfidarlo ma non ucciderlo.
“Troppo tardi Kai” sussurrò Luhan prima di sferrare un colpo verso il mio viso facendomi perdere i sensi. L’ultima cosa che sentii fu la voce di Mei chiamare il mio nome.
 
 
 
10 anni dopo.


-Mei-

Erano passati dieci lunghi anni da quel giorno, dalla perdita della mia migliore amica, di mio fratello e del mio migliore amico e  non una cosa era rimasta uguale.
Dopo quella tremenda notte in cui vidi la testa di Tao rotolarmi sotto i piedi capii veramente perché il mio cuore si era legato a quello di Kai e non a quello di Luhan. Non si trattava di una leggenda, della luna, o di chissà cosa, io e Kai eravamo legati da qualcosa che andava ben oltre quelle stupide credenze del branco. Il mio cuore si era legato al suo perché nessun posto era più perfetto per me se non il petto di Kai.
In quella mostruosa notte, qualcosa accadde nel cuore di Kai e anche io lo percepii. C’era inquietudine e tormento, paura e dolore e…. amore, un amore sconfinato verso un fratello che aveva perso anni addietro e non era più riuscito a recuperare. Un fratello che si era lasciato corrompere da cose e pensieri cattivi che avevano lentamente consumato la sua anima fino a ridurla ad un buco nero di puro rancore.
Quella notte Kai si rifiutò di uccidere Luhan, troppo legato ai ricordi del passato e quella decisione gli costò una cicatrice che gli marcava la faccia dall’occhio destro fino a sotto il mento. Quattro artigli perfettamente ritratti sul suo volto e nonostante ciò rimaneva la cosa più bella che i miei occhi avessero mai visto.
Xiumin lasciò scappare Luhan, troppo preoccupato a soccorrere Kai, cosi come tutti gli altri. Passai tutta la notte accanto a lui, medicandogli un ferita che non si sarebbe mai aspettato di ricevere.
Nonostante ciò, lentamente, giorno dopo giorno, si riprese. Lui sosteneva che era grazie alle mie cure, io insistevo che era grazie alla sua natura di lupo.
L’amore che era nato tra noi diventava sempre più forte e ormai mi ero arresa all’evidenza che nessun altro avrebbe potuto prendere il suo posto.
Nemmeno ad un anno dall’accaduto Kai prese una grande ma importantissima decisione che cambiò la vita di entrambi.
 
“Kim Mei-Li, so perfettamente che siamo poco più di due bambini, che i nostri istinti da lupo sono ancora troppo forti per essere controllati, so che magari questo non è quello che vuoi, non per ora almeno, ma seguendo le regole del branco e, ancora più importante, seguendo il mio cuore io devo chiedertelo” eravamo nella piccola radura dove ci allenavamo. Quel giorno Lay e Suho non erano venuti dandosi improvvisamente malati, quindi c’eravamo solo io e lui. Non che stare sola con lui mi spaventasse ormai, era un anno che i frequentavamo e i suoi dolci occhi da lupo non avevano mai smesso di guardarmi nello stesso modo dolce e appassionato della prima volta. Lentamente Kai si inginocchiò davanti a me e prese la mia mano guardandomi fissa negli occhi. Il mio cuore batteva all’impazzata, in quell’anno avevo imparato a conoscere Kai, le sue pazzie e i suoi colpi di testa improvvisi che nemmeno Sehun, con tutta la buona volontà che poteva metterci, riusciva a contenere. “Kim Mei-Li, so che abbiamo entrambi diciassette anni, so che siamo dei bambini e che il mondo è ancora un insieme di misteri che non credo riusciremo mai a scoprire ma l’unico di cui sono venuto a capo è il mistero dell’amore. C’è chi dice che non lo trova mai, chi invece si innamora a prima vista o chi dell’amore non si fida. Hanno scritto poesie, storie e canzoni sull’amore ma mai nessuno si è davvero avvicinato al suo vero significato. Kim Mei-Li, l’amore sei tu, sono le tue cure quando sto male, il tuo sorriso, i tuoi occhi, le tue mani morbide, i tuoi baci, i tuoi ti amo sussurrati di notte quando solo la luna è testimone del nostro amore, sono i tuoi capelli mossi dal vento, il rossore delle tue guance quando ti imbarazzi. L’amore sei tu e io sono così fortunato ad averti che vorrei urlare di felicità ogni singolo giorno che mi sei accanto. Ti amo Kim Mei-Li e voglio averti accanto per tutta la vita, quindi, arrivando finalmente a capo di tutto quello che avrei sempre voluto dirti” sorrise e infilò una mano nella tasca di jeans tirando fuori un piccolo anellino con un lupo inciso sopra. Lo guardai con gli occhi lucidi e gli accarezzai il viso con la mano libera per spronarlo ad andare avanti. “Kim Mei-Li, vuoi essere la mia compagna per la vita, la mia anima gemella, la mia metà perfetta. Mei Mei, vuoi sposarmi?”
Scoppiai in lacrime saltando su di lui per baciarlo facendo finire entrambi a terra.
“Devo prenderlo come un si?” ridacchiò Kai.
“Si idiota, mille volte si. Dannazione ti  amo, ti amo così tanto da impazzire, non credevo di esserne davvero capace ma ti amo!” lo baciai tra le lacrime, troppo felice e commossa per riuscire a fermarmi. Mi infilò delicatamente l’anello al dito e mi strinse fra le sue braccia senza staccare le labbra dalle mie. Un raggio di luna filtrò tra i rami degli alberi e io sorrisi. Anche Chen era felice.
 
Il matrimonio non tardò ad arrivare. C’erano tutti, mi ero categoricamente rifiutata di festeggiarlo col branco lasciando parte della mia famiglia all’oscuro di tutto. Ma prima di tutto avrei dovuto chiarire un paio di cose con un paio di personcine…
 
“Aspetta…. No Mei ricomincia da capo, non ci ho capito un cazzo” Baekhyun si lasciò cadere sul mio letto a peso morto mentre Chanyeol continuava a fissarmi atono.
“Oddio ti prego, non di nuovo, è una storia così maledettamente lunga che ci metterei altre due ore a raccontartela di nuovo!” alzai gli occhi al cielo sedendomi vicino a Baek ma guardando l’altro ragazzo. “Yeol tu non hai aperto bocca da quando ho cominciato, ti prego di qualcosa, qualsiasi cosa…”
“Perché  non me lo hai detto subito? Perché me l’hai tenuto nascosto? Perché non hai ucciso quel bastardo che ha ucciso Chen” Chanyeol sputò tutto di colpo scoppiando poi a piangere.
Mi alzai velocemente e corsi ad abbracciarlo, diventava cosi piccolo quando piangeva.
“Sai Yeol, avrei tanto voluto dirti tutto dal principio, avrei voluto dirti di Kai nel mio giardino, avrei voluto dirti dei suoi strani comportamenti, di tutta la mia storia, del perché Amber è morta, del perché anche Chen non è stato risparmiato. Avrei voluto dirti tutto fin dall’inizio ma non potevo, avrei semplicemente rischiato di mandarti incontro a morte sicura e non potevo accettarlo, meno sapevi più al sicuro rimanevi. Sia tu che Baek.”
“E allora perché Tao sapeva tutto?” si asciugò le lacrime andandosi a sedere vicino al fidanzato lasciandomi sola in mezzo alla stanza, preda di tutte le loro domande.
“Beh, Tao è… era un mezzo lupo, proprio come Luhan o Kris. Metà delle cose che sapevo me le aveva raccontate lui, aveva cercato in tutti i modi di non lasciare che cadessi in quell’abisso profondo e buio che si era creato dentro di me dopo la morte di Chen… Tao era un vero amico e… e dannazione! Odio quel cane bastardo che gli ha fatto quello! Era suo amico dannazione,suo amico, suo fratello!” scoppiai in lacrime cadendo in ginocchio a terra realizzando quanto anche la morte di Tao fosse colpa mia.
Baek e Yeol mi furono accanto in meno di un secondo stringendomi tra le braccia. “Mei calmati, basta piangere, Tao non vorrebbe questo” Baek mi accarezzò i capelli. “Quando…. Quando Chen era… era ancora vivo e noi stavamo affrontando quella stupida crisi mi ero avvicinato parecchio anche io a quel ragazzo. Aveva lo strano potere di farsi amare da tutti quelli che aveva intorno, la sua risata contagiosa e il modo in cui si offendeva ogni volta che lo prendevi in giro era assolutamente adorabile. Ma allo stesso tempo era un ottimo consigliere, un amico fedele ed era felice solo se gli altri erano felici. Quindi ora smettila di piangere, sono sicuro che lui e la sua coda non vogliono vederti in questo stato”
“B-baek..” balbettai.
“Baekhyun ha ragione Mei, devi alzarti ed essere forte, sei un… sei un lupo! Dannazione dimostra di avere una forza interiore migliore. Non puoi lasciarti abbattere cosi. Abbiamo perso tante persone che amiamo, tu in particolare, hai perso i genitori, un fratello, un’amica e un nuovo amico ma guardati intorno, tu non sei sola, non lo sarai mai! Noi ci saremo sempre, Kai ci sarà sempre, Sehun, Lay, Kyungsoo, Suho e anche Minseok che a quanto ho capito è tuo fratello e non tuo cugino e… cazzo Mei no,mi sa che ho bisogno che tu mi ripeta di nuovo tutta la storia, penso di essere più confuso di Baek.”
Scoppiammo tutti a ridere, infondo i miei migliori amici non erano cambiati di una virgola nemmeno dopo tutto quello che gli avevo raccontato.
 
Una settimana dopo io e Kai ci sposammo, ci trovavamo nella piccola radura che aveva visto allenarci più e più volte. C’erano tutti quelli che amavamo, i miei genitori che per un momento sembravano aver ripreso un po’ di colore, i miei zii insieme ad un raggiante Minseok, Chanyeol e Baekhyun che facevano a gara tra chi piangesse di più, Suho con i suoi due gemelli, Lay che teneva per mano Sehun e Kyungsoo che per la prima volta dalla morte di Amber  e Tao sorrideva di nuovo senza dover fingere. E poi c’era Kai, oh lui era bello come un Dio, non avrei altre parole per descrivere la sua bellezza in quel giorno. Vestito interamente di bianco, con solo la camicia nera che riprendeva il colore dei capelli, gli occhi brillavano di una luce propria e il suo sorriso era accecante come un raggio di sole sulla neve.
Fu il giorno più felice di tutta la mia vita, anche perché ero sicura che gli spiriti delle persone che avevo lasciato erano li, a sorridermi. Spesso dico a Kai di essere convinta di averli visti. Tao era poggiato alla spalla di Kyungsoo e piangeva come un bambino senza nemmeno provare a nasconderlo. Chen e Amber invece erano in prima fila, si tenevano per mano e sorridevano, erano insieme ed erano felici e quel pensiero mi fece stare bene come non mai.
 
Dieci anni erano passati da tutto quello e molte cose erano cambiate.
Baekhyun e Chanyeol avevano proseguito gli studi e erano andati via dalla piccola cittadina di periferia per andare a vivere al centro di Seul, lontano da tutti noi. Non fu una scelta fatta per cattiveria ma per necessità.
 
“Channie non potete abbandonarmi ora! Non ora che io e Kai abbiamo…”
“Mi dispiace davvero tanto Mei” disse Chanyeol interrompendomi “Ci hanno offerto un lavoro molto importante in quell’azienda e non possiamo assolutamente rifiutare, è l’occasione di una vita. Insomma soldi, Seul, io  e Baek insieme… è la vita che ho sempre sognato, rendere felice l’uomo che amo in ogni modo.”
“Ma Channie anche io ho bisogno di te, io e lui ne abbiamo bisogno… non lasciarci soli…”
Chanyeol mi accarezzò il viso sorridendomi dolcemente “Non sarai mai sola, c’è Kai con te. Ce la farete insieme anche questa volta, vi ho visto affrontare cose peggiori e ve la siete sempre cavata benissimo e poi questa è una bella cosa”
“Ma io sono così piccola, ho solo diciannove anni e ho bisogno di te!” piagnucolai.
“Ora non fare la bambina Mei. Per questo potevi pensarci prima eh, ora devo andare, Baek mi aspetta in macchina. Ti chiamo appena arrivo, ciao nana.” mi baciò sulla fronte uscendo dalla porta dell’appartamento che condividevo con Kai da due anni.
 
 
Chanyeol fu il primo al quale lo dissi, non avevo il coraggio di andare da Kai. La partenza di Baek e Yeol, segnò uno dei primi cambiamenti della mia vita oltre al segreto che portavo dentro di me.
Ma quei due non furono gli unici a prendere decisioni improvvise che ci lasciarono senza parole.
 
“Abbiamo deciso di trasferirci in America!”
“Cosa?!” urlò Kai verso il migliore amico che sorrideva felice stringendo la mano del fidanzato.
“Si, sai Lay ha scoperto che li cercano un sacco di fotografi professionisti e così ha provato ad inviare qualche scatto e bum, l’hanno preso. Partiamo fra una settimana!” esclamò Sehun ancora troppo felice per rendersi conto della faccia shoccata di Kai.
“E una volta li ci sposeremo, sappiamo che li non hanno problemi con i gay, è il posto perfetto per noi!” sorrise Lay guardando dolcemente il fidanzato prima di rivolgere lo sguardo verso me e Kai.
“Quindi il vostro meraviglioso piano è scappare in America, sposarvi e vivere per sempre li come fotografi?” Kai incrociò le braccia, infuriato verso la coppia felice.
“Oh avanti Kai, tu qui hai tutto quello che hai sempre sognato, una moglie che ti ama, un lavoro che ti piace, sei felice e appagato. Vogliamo esserlo anche noi. Infondo anche Baek e Yeol sono andati via no?”
A quelle parole abbassai lo sguardo e mi alzai portando i piatti vuoti in cucina. Lo stomaco mi si strinse e gli occhi si velarono di lacrime. I miei migliori amici se ne erano andati a Seul da poco più di un mese e aveva già smesso di chiamarmi. Li capivo, infondo dovevano vivere la loro vita, ma erano parte della mia famiglia, quella che mi era rimasta per lo meno, e non riuscivo ad accettare di averli persi così facilmente.
“Toc toc?” Sehun entrò lentamente nella cucina avvicinandosi a me “Mi dispiace per quello che ho detto prima, so che tu ci stai male per la lontananza di quei due, non avrei dovuto dirlo…”
“Non importa Hun… hai ragione infondo, ognuno si fa la propria vita no? Anche io e Kai ce la siamo fatta è solo che… sia per me che per lui è difficile accettare di perdere qualcun altro che amiamo.” Le lacrime cominciarono a scendere lungo le mie guance ma fortunatamente essendo di schiena Sehun non le notò.
“Mi dispiace Mei, io lo amo, voglio solo essere felice… non vorrei mai far soffrire voi due…”
“No” mi asciugai in fretta le lacrime e mi girai per sorridergli “Hai ragione. Sta tranquillo penserò io a tranquillizzare Kai, vedrai. Meritate di essere felici dopo tutto quello che avete passato anche voi.”
“Grazie Mei e… dovresti dirglielo, tra poco diventerà evidente.” Mi fece un cenno del capo e mi sorrise appena.
“C-cosa?” balbettai confusa.
“Oh andiamo Mei, ce ne siamo accorti tutti, l’unico che dorme in piedi è Kai. Tu diglielo okay?”
“Tesoro dobbiamo andare!” urlò Lay dall’altra stanza.
“Arrivo!” rispose Sehun “Tu diglielo eh” e corse via per raggiungere Lay.
Una settimana dopo partirono e io non riuscii ancora a dirlo a Kai.
 
 
Persino Suho era cambiato, finita l’università era andato a prendersi i bambini al branco e aveva preso l’importante decisione di crescerli da solo,contando sempre e solo sul nostro aiuto e su quello della nonna dei bambini che, però, non prese molto bene il fatto che li avesse trascinati a vivere tra gli umani.
 
“Sono i miei bambini! Decido io cosa è meglio per loro!”
Mi aveva trascinato con lui affermando che tanto non avevo nulla da fare e mi aveva lasciato in macchina con i due gemelli che si coprivano le orecchie con le mani per non sentire gli strilli della nonna e del padre che cercavano di decidere chi fosse il più giusto per crescere quei bambini.
“Non potranno mai crescere bene tra gli umani e poi non hanno una figura femminile fissa. Cosa farà tua figlia?”
Non ce la feci più a vedere quei bambini premersi le mani sulle orecchie così cercai di fare qualcosa.
“Okay bambini, ora ascoltate la zia okay?” mi girai verso di loro sorridendogli. “Cantiamo una canzone più forte che possiamo? Che ne dite? Vediamo chi è più bravo?”
“Siiii mi piace questo gioco!” esclamò Yume.
“Ma bisogna urlare?” chiese Junsu improvvisamente interessato.
“FATTI GLI AFFARI TUOI! SONO I MIEI FIGLI E’ GIUSTO CHE LI EDUCHI IO!”
“Si bambini dobbiamo urlare più forte che possiamo, che canzone volete cantare?” gli chiesi sorridendo.
“Quella che ci canta sempre papà quando viene qua!” disse Yume felice di poter togliere le mani dalle orecchie.
“Fammi sentire come fa dai” le dissi per spronarla a cantare.
“I’ll hug you, I’ll hold your hands. If your heart can be at rest..”
“Non fa così!” la interruppe Junsu saltando sulla macchina mentre la sorella continuava a cantare. “Ha sbagliato a cominciare. Fa cosi! Sometimes, I close the door and fall into my thoughts, thinking about myself on stage. You even liked, my clumsy moments. But I wonder if I even deserve that love..”
Mentre i due bambini continuavano a cantare urlando, nonna e padre uscirono di corsa dalla casa preoccupati per quelle urla improvvise. Appena Suho capì di cosa si trattava mi sorrise riconoscente e si girò verso la nonna.
“Ecco vedi? Quella è la canzone che gli canto ogni volta che vengo qui da loro. E poi come puoi vedere non gli mancherà mai una figura femminile, avrò sempre l’aiuto di Mei e non sarò mai solo. I miei bambini saranno felici e vivranno nel modo giusto perché gli umani non sono una minaccia e prima o poi lo capirete anche voi.” Gli sorrise e tornò in macchina andando verso casa cantando con i suoi bambini.
“Sarai una brava madre sai Mei?” mi disse mentre portava i bambini a letto “Lo hai detto a Kai vero?”
“Io… cioè… io…” arrossii, com’era possibile che tuttu se e fossero accorti così facilmente?
Suho mi sorrise tirando su le coperte a Yume. “Diglielo questa sera Mei, anche perché comincia a diventare evidente sai?” mi indicò la pancia e mi accompagnò al mio appartamento ridacchiando.
 
 
Dopo soli due anni di matrimonio con Kai, la luna aveva decisa che ero pronta, così una mattina, capii che qualcosa non andava. Feci un test, uno di quelli che si comprano in farmacia e risultò positivo. Tutti lo sapevano, tutti tranne Kai. Dopo aver parlato con Suho mi decisi, non potevo tenerglielo nascosto ancora, non me lo avrebbe mai perdonato.
 
“Kai tesoro, posso parlarti un momento?” era appena rientrato e io gli stavo preparando la cena. Le mani iniziarono a tremarmi appena lo vidi entrare nella cucina con una sigaretta tra le labbra.
“Tutto okay Mei Mei? Sei pallida…” i guardò negli occhi.
“Si… cioè no, cioè… oh dannazione. Okay siediti e… e butta quella sigaretta perché… perché… perché ai bambini il fumo fa male” dissi tutto d’un fiato.
“Ma qui non ci sono bambini “ mi sorrise “E io sono abbastanza grande ormai.”
“Si, è vero, ora non ci sono che corrono per questa stanza, ma un bambino c’è…” gli presi la mano e la poggiai sulla mia pancia.
“T-tu vuoi dire che… t-tu… n-noi…”
Per un momento fui sicura che sarebbe svenuto per quanto colore aveva perso all’improvviso dal volto. Poi all’improvviso si riprese e mi abbracciò urlando.
“Diventerò padre, diventerò padre! Oddio Mei diventerai mamma!”
“I-immagino di si…” sorrisi imbarazzata.
“Oddio ti amo!” mi strinse tra le braccia baciandomi. Infondo non era stato cosi difficile.
 
La parte più complicata fu dirlo a Minseok, che per un momento fu sul punto di uccidere Kai all’istante ma la presenza dei miei genitori lo bloccò ad un freddo “congratulazioni”
 
 
L’ennesima novità arrivo da Kyungsoo che, poco prima della nascita del bambino, si presentò a casa nostra in uno stato pessimo. Kai fece appena in tempo a prenderlo a volo dopo di che perse i sensi. Fu ricoverato per un anno e mezzo in una clinica di recupero, aveva iniziato a fare uso di droghe pesanti e alcol dalla scomparsa di Amber e Tao, non era riuscito più a riprendersi dalla perdita di due dei suoi migliori amici. Si era trovato improvvisamente solo e l’unico conforto gli era dato da quella roba. Purtroppo non riuscì mai ad uscirne davvero. Erano passati due anni da quella sera in cui ce lo trovammo davanti alla porta di casa, delirante e sul punto di perdere i sensi, quando una chiamata improvvisa dalla polizia ci chiese se lo conoscevamo.
 
“Come? Do Kyungsoo dice? Certo che lo conosco, è un mio caro amico” diceva Kai a telefono mentre io correvo dietro al piccolo Seokjin che cercava in tutti i modi di camminare per rompere tutto. “C-come… s-si arrivo subito” attaccò e mi venne incontro bianco come poche volte lo avevo visto. Tremava ed era sul punto di piangere.
“Kai che succede?” gli chiesi afferrando il bambino.
“K-Kyungsoo… lui… lui  è morto… si è ucciso questa mattina a casa sua…”
 
 
La polizia aveva trovato una lettera che chiedeva esplicitamente di contattare prima di tutti Kai e poi tutti gli altri. Si scusava per il suo gesto ma non riusciva più ad andare avanti in un mondo che ormai per lui era solo in bianco e nero. La perdita di un altro amico ci fece ritrovare di nuovo tutti insieme a piangere per il dolore di una vita spezzata troppo in fretta.
 
 
L’unico di cui si sembrava non avere più traccia era Luhan, aveva rovinato la vita di ognuno di noi togliendoci poco a poco ogni affetto per poi sparire nel nulla.
Erano passati dieci lunghi anni dall’ultima volta che lo avevamo visto e tutti sembravamo averlo dimenticato del tutto anche se infondo ai nostri cuori la cicatrice faceva fatica a rimarginarsi.
“Mamma sono tornato!” Seokjin è ormai cresciuto, sta frequentando le scuole elementari. È sempre più simile a suo padre e ogni giorno che passa ci riempie più di orgoglio.
“Mamma oggi ho incontrato uno strano signore nel cortile della scuola” mia figlia, Jun, di soli quattro anni frequenta invece l’asilo ed è la principessa di casa. Un piccolo petardo colorato che riempie la nostra vita di gioia e disastri in giro per casa.
“Un signore strano tesoro? E chi era?” le chiesi prendendola in braccia.
“Mi ha detto che si chiama Luhan, ha detto che eravate vecchi amici e che tu eri bellissima. Sai mamma è molto gentile con me. Mi ha detto che gli dispiace per zio Chen e per Tao, ha detto che dopo passerà a trovarvi!” la bambina sorrideva innocente e io non riuscivo a credere alle mie orecchie. Guardai Kai che era rimasto senza parole proprio come me.
“Mamma ma Luhan non è lo stesso che ha fatto la cicatrice a papà?” chiese Seokjin.
“S-si tesoro è lui… Kai chiama subito Suho e fallo venire qua con i gemelli. Non mi fido di lui.”
 
Dieci minuti dopo i gemelli, Seokjin e Jun erano tutti nella stanza del maggiore mentre noi aspettavamo pronti l’arrivo di Luhan.
Bussarono timidamente alla porta e Kai aprì, rimanendo comunque in guardia. Luhan fece un passo avanti, non aveva più nulla del ragazzo che avevamo conosciuto e amato anni prima. I capelli erano sporchi e scapigliati, aveva grandi e profonde occhiaie, le labbra spaccate e i vestiti luridi e strappati.
“L-Luhan…” balbettai non credendo ai miei occhi.
Questo si buttò in ginocchio con gli occhi carichi di lacrime. “Mi dispiace. Per Amber, per Chen, per Tao, per il vostro dolore, per avervi rovinato la vita, per avervi tenuto in ansia per anni, mi dispiace per essere scappato, per non essere stato abbastanza coraggioso da morire quella notte in cui non meritavo altro. Mi dispiace di così tante cose che voi non potete nemmeno immaginare…”
“E cosi sia.” Minseok comparve all’improvviso dietro Luhan facendolo sembrare ancora più piccolo e i suoi occhi ancora più grandi. “Essendoti pentito di tutto il male che hai inflitto su tutti noi avrai diritto ad un giusto processo nel branco, ma una volta li saranno gli altri lupi a decidere la tua sorte e io non potrò né dire né fare nulla. Prendetelo.” Altri due lupi comparvero dal nulla e lo presero dalle braccia tirandolo su di peso. Non oppose resistenza, si lasciò trascinare. I suoi occhi incontrare per un lungo attimo quelli di Kai, un attimo in cui due fratelli si dissero definitivamente addio, dopo di che sparì dalle nostre vite per sempre.
 
La luna rossa brillava nel cielo, i lupi ululavano e il vento soffiava, mi strinsi sul petto di mio marito e sorrisi. “Ti amo Kai, ora e per sempre il mio cuore ti appartiene.”
E quando un lupo si innamora, è per sempre.
 
 
-Fine-
Note dell'autrice
E finalmente siamo arrivati alla fine, yeeeeeeee. Mi scuso per il ritardo ma la scuola non mi lascia tregua e mi sono scapicollata per scrivere tutto
. Anyway, grazie per chi mi ha seguito dall'inizio fino alla fine, grazie a Chiara, a Marta e Sofia che nonostante io abbia ucciso i 2/3 degli EXO mi hanno risparmiato. Grazie a Rainie che mi ha recensito ogni capitolo e mi è stata fedele (grazie grazie). E ora le scuse, emm... ammetto che Chen è il mio bias ed ucciderlo è stata una pugnalata pure per me quindi sorry, sorry per Amber, per Tao (ancora ci piango), anche per Kris e per Kyungsoo in questo capitolo e scusate anche per Luhan che come avrete capito è morto o comunque bene non se la passa (a vostra immaginazione).
Mi scuso anche per il capitolo composto da soli flashback ma era davvero necessario.
Detto questo, grazie ancora a tutti e ora vado a festeggiare studiando diritto per la mia prima fanfiction conclusa.
-Nessa x
  
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