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Autore: Regina96    01/10/2015    0 recensioni
Storia Swanfire ripresa dal flashback dell'episodio 2x06 ma non solo. E se August non fosse riuscito a convincere Neal a lasciare Emma? Cosa sarebbe successo? In che modo ciò ha influito sulla vita di Regina e delle altre persone di Storybrooke? Come verrà spezzato il sortilegio?
Leggete e scopritelo!
Genere: Avventura, Azione, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Scusate per il mostruoso ritardo nella pubblicazione di questo quarto capitolo ma mi ero un pó persa cosi ho deciso di fare un re-watch di OUAT per trovare ispirazione. Dopo aver visto la morte di Neal (se avete sentito un rumore sordo probabilmente era il mio cuore che è andato in pezzi per l'ennesima volta dopo quella scena XD), ho ritrovato la determinazione necessaria per mandare avanti questa storia perché anche gli SwanFire meritano di avere un lieto fine. Ora vi lascio a questo capitolo. Ogni recensione è sempre gradita. Buona lettura!

CAPITOLO 4

“Che ci faccio qui? Tu che ci fai qui!” ribatté Lily “Comunque é una storia lunga, ora però non ho tempo devo proprio..”.

“Lily! Tesoro, stai bene?” le interruppe Regina preoccupata,poi voltandosi verso la nuova arrivata con tono arrabbiato aggiunse “Ma le sembra questo il modo di guidare?!? Ha quasi investito una persona!”.

“Senta non è stata colpa mia! È lei che è uscita all'improvviso dal cancello e si è buttata in strada!”.

“Non gliela farò passare liscia, mi creda!” rispose ignorando le parole di Emma “Ora andiamo Lily, torniamo dentro!” concluse Regina afferrando la mano della figlia. 

Con uno strattone Lily si liberò dalla presa.

“Non ci penso neanche, non finché non mi dirai tutta la verità!”.

“Non so di che verità tu stia parlando,quindi ora calmati e torniamo dentro" le rispose con voce calma Regina.

“No non tornerò a casa con te,mostro!” poi salendo nella macchina di Emma promise “Se mi porti via da qui ti spiegherò tutto". 

Emma guardó sbigottita prima Regina poi Lily. Se c'era una cosa che aveva imparato nella vita era che intromettersi non portava mai nulla di buono ma in questo caso non aveva scelta. Se fosse rimasta li si sarebbe fatta arrestare per aver aggredito quella donna, Regina. La conosceva solo da cinque minuti e gia era riuscita a farle saltare tutti i nervi con una frase. D'altra parte non moriva di certo dalla voglia di obbedire agli ordini di Lily, la sua presunta amica che le aveva mentito più volte facendola prima riportare all'orfanotrofio dagli assistenti sociali e dopo obbligandola a scappare dalla famiglia adottiva a cui era stata affidata. Era anche vero però che non conosceva nulla di quella città e che Lily aveva delle risposte, perciò sbuffando decise di entrare in macchina e premette il piede sull'acceleratore. Dopo qualche chilometro Emma decise di provare a rompere il ghiaccio.

“Allora, tu e Regina non andate d'accordo?” iniziò. 

“Dire che non andiamo d'accordo è un eufemismo, comunque ti spiegherò tutto dopo aver superato il confine”.

“Il confine?”.

“Si questo" chiarì Lily indicando il cartello che stavano superando “Grazie, ora puoi anche accostare e se vuoi possiamo parlare. Qui mia madre non ci può raggiungere".

Dopo aver accostato in una piazzola, Emma continuó.

“Aspetta, Regina è tua madre? E perché qui non ci può raggiungere?”.

“Andiamo Emma,non fingere di non saperlo, c'è il sortilegio. Altrimenti perché saresti qui? Tu sei la Salvatrice e sei venuta a spezzarlo”.

“Ok hai ragione, ma tu come fai a saperlo?”.

“Ho parlato con un Apprendista poco prima del tuo arrivo. So tutto di te, ma a quanto pare tu non sai nulla di me , a giudicare dalla tua faccia" rispose divertita Lily.

“Direi che ne so abbastanza, ma non riesco a capire tu che centri con tutto questo”.

“Chiamalo scherzo del destino o come ti pare. La colpa comunque è dei tuoi genitori" ribatté seccata. 

“I miei genitori? Non capisco, ti puoi spiegare per favore? Non ho tempo da perdere, voglio tornare dalla mia famiglia".

“Almeno tu hai una famiglia. Comunque qui c'è tutto quello che devi sapere" le disse porgendole il libro.

“Un libro di favole? Sul serio? Quindi questo è..”.

“Tutto vero, ogni evento del libro è accaduto veramente”.

Appena lo prese in mano Emma cominció a rivivere ogni storia, ogni momento passato fino all'arrivo in questo mondo. Rimase a osservare sbigottita il libro cercando di assimilare il tutto, cioè che Henry è il nipote di Tremotino, che lei è la nipote acquisita della Regina Cattiva e che i suoi genitori, Biancaneve e il Principe Azzurro, avevano prima maledetto e poi spinto un bambino innocente in un portale strappandolo a sua madre. Dopo qualche minuto di silenzio riprese a parlare.

“Quindi tua madre, cioè la tua vera madre, è...” .

“Malefica" concluse Lily.

“Malefica, giusto, e hai detto che è stata intrappolata sotto forma di drago nei tunnel della miniera da Regina, cioè dalla Regina Cattiva”.

“La mia madre adottiva".

“Certo. Ma tu come sei arrivata a lei?”.

“Mi ha adottata quando sono finita di nuovo in orfanatrofio dopo essere stata cacciata dall'altra mia famiglia adottiva. Avevo 14 anni quando mi ha portata in casa sua. Non ho fatto altro che procurarle guai, come piccoli furti o scritte con bombolette spray. Non sapevo perché agivo cosi, mi sembrava una cosa giusta ma in realtà era sbagliata, sono sempre stata incline a compiere scelte sbagliate. Quando provavo a spiegarlo a mia madre lei non mi ascoltava e non voleva sentire ragioni, cosi finivo per scappare di casa ogni tanto. Finivo spesso in punizione e in casa non trascorreva un solo giorno senza i rimproveri di mia madre. E col tempo è andata sempre peggio finché siamo arrivate a non parlarci neanche se non quando strettamente necessario. Poi l'ultima goccia è stata il sortilegio, sapere cosa ha fatto a mia madre, vedere che persona è veramente, non riesco piu a guardarla negli occhi. Al pensiero del mare di bugie che mi ha raccontato mi bolle il sangue” affermò con rabbia Lily.

“La mia oscurità. È stata quella che ti ha rovinato la vita” realizzò Emma.

“Già” confermò con amarezza, poi aggiunse “E a te come è andata? Se hai una famiglia da cui tornare di sicuro ti sarà andata meglio che a me".

“Diciamo che sono diventata una ladra in carriera e ho vissuto per strada finché non ho incontrato un altro ladro in carriera che mi ha cambiato la vita, anzi me l'ha salvata. Poi sono rimasta incinta, e ora ho Henry che mi aspetta a casa. Andava tutto alla grande finché Pinocchio non ci ha trovati e mi ha spiegato tutto. E ora eccomi qui”.

“Pinocchio?” esclamò divertita Lily.

“si proprio cosi, ma non è di legno, almeno non che io sappia" disse Emma unendosi alla risata.

“E ora che farai?”.

“Spezzerò il sortilegio e tornerò a casa. Qualche idea su da dove iniziare?”.
   
 
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