Pronti per il gran finale di Figli di Drago? Questo può essere considerato l'ultimo capitolo anche se la settimana prossima ne pubblicherò altri due che fungono da epilogo. Spero che la conclusione vi appassioni così come vi ha entusiasmato il resto della storia. Mi sono divertita moltissimo a scrivere Figli di Drago ma dopo più di un anno sento che ormai il tempo di questa storia è finito, ho altre due storie che mi piacerebbe completare e presentarvi quando saranno finite. Si intitolano (per ora) "Qui per salvarti" e "Diario di una maga". Ci vorrà un sacco di tempo tra studio e lavoro e forse non ci vedremo per mesi ma spero che ci incontreremo di nuovo con lo stesso entusiasmo. Un grazie speciale va a tutti quelli che mi hanno seguita fin dall'inizio per il loro supporto e le loro parole gentili, in fondo siete voi quelli per cui ho pubblicato tutto qui! GRAZIE!
Il signore delle ombre
Levy si lasciò dietro Lucy e Gray senza girarsi
nemmeno per un istante. Aveva una missione troppo importante dove ogni secondo
poteva fare la differenza: doveva fermare Abyss Break.
- Jose è pazzo! - Ansimò la ragazza mentre correva
tra le stanze del castello, cercando di avvicinarsi quanto più possibile al
sigillo. Una parte di lei desiderava più di ogni altra cosa al mondo di
cambiare direzione e puntare dritta verso l’ala ovest dove Gajeel stava
combattendo, ma Levy sapeva che bloccare il folle attacco di Jose era la priorità.
Se Abyss Break fosse stato attivato avrebbe causato di certo una strage! Non
solo avrebbe distrutto tutta Fairy Tail ma anche buona parte della città di
Magnolia. Gajeel era forte e se la sarebbe cavata da solo.
- Qui va bene! - Esclamò Levy, spalancando una delle
grosse finestre che si trovavano sulla facciata frontale del golem. Il
gigantesco sigillo di Abyss Break galleggiava proprio davanti a lei mentre le
dita del mostro meccanico riempivano lentamente gli ultimi spazi rimasti nella
griglia.
La ragazza inspirò profondamente, cercando di
concentrarsi sul significato dei simboli. Aria, acqua, fuoco, terra. Le
complesse rune dipinte dal golem rappresentavano i quattro elementi sui quali
Jose si vantava di avere controllo assoluto. Negli ultimi anni Levy aveva
trascorso molte ore nella biblioteca di Phantom Lord quando non poteva andare
in missione con Gajeel. Aveva cercato di risolvere il mistero della maledizione
di Juvia, ma aveva sfruttato quelle ore anche per approfondire i segreti della
magia e di Solid Script. In un certo senso doveva ringraziare Jose se aveva
imparato tanto sulle rune e sulle loro proprietà.
- Solid Script ... - Cominciò la ragazza non appena
ebbe trovato il simbolo che stava cercando - Tmssi!-
La runa che aveva dipinto per aria si accese,
scintillando come se fosse stata scritta col fuoco e schizzò nella direzione
che le aveva indicato, rimpiazzando uno dei simboli che si trovavano già nel
cerchio.
- Unna! Adha! Ur! - Altre tre rune apparvero al comando di Levy, una
liquida e trasparente come acqua di fonte, una spumosa e candida come una
nuvola ed un’altra nera e scura come la terra bagnata. I simboli presero subito
posto all’interno del cerchio magico, riscrivendo le rune che si trovavano ai
quattro estremi. Abyss Break era una magia molto complessa, anche un singolo
errore durante la sua scrittura poteva provocare dei terribili effetti
collaterali ed un’esplosione capace di travolgere sia chi lo stava realizzando sia
tutto ciò che gli stava attorno. Ma Levy sapeva che c’era un modo sicuro per
disattivare il sigillo senza provocare danni: quello di sostituire ogni
elemento raffigurato con il suo esatto opposto.
- Dispel! -
Quando anche l’ultima runa andò a posto la mano del
golem meccanico si fermò improvvisamente, proprio come se un errore imprevisto
avesse bloccato il sistema. Il cerchio magico e tutti i simboli si accesero di
luce, brillando intensamente per qualche istante. Le voci dei maghi che
assistevano allo spettacolo dal basso si alzarono tutte in coro, terrorizzate
all’idea che Abyss Break stesse per colpirli, ma alla fine non successe niente
del genere. L’intero sigillo si sciolse come se fosse stato scritto con della
pittura liquida e precipitò al suolo come una semplice secchiata d’acqua.
- Giusto in tempo! - Levy rimase ancora per un po’
appoggiata alla finestra, guardando lo spettacolo in basso poi si lasciò
andare, appoggiandosi alla parete con la schiena. Il suo corpo scivolò
praticamente da solo, costringendola a sedersi a terra. Il suo istinto le
suggeriva che non era sicuro rimanere lì ma ormai la ragazza era così stanca da
non riuscire nemmeno più a muoversi. Scrivere quelle rune le era costato
l’ultima goccia di magia che aveva ma ne era valsa la pena: aveva salvato Fairy
Tail e un gran numero di vite innocenti. E Gajeel? Doveva assolutamente
raggiungere il dragon slayer, ma come?
Levy prese un ultimo, profondo respiro, cercando di
convincere il suo corpo ad alzarsi.
Peccato che fosse già troppo tardi.
Le ombre negli angoli della stanza si allungarono
improvvisamente, avvolgendo Levy per i piedi, inchiodandola sul posto proprio
come quando aveva provato a scappare dalla gilda.
- TU! - La voce di Jose riecheggiò tutt’attorno come
un rombo di tuono mentre il master di Phantom Lord faceva il suo ingresso in
scena - Ci avrei scommesso che eri stata a rovinare il mio incantesimo!
Maledetta peste! - L’uomo era furioso, così tanto che gli tremavano le mani; una
vena gli pulsava sulla fronte.
- Shade Entangle! - Al suo comando la pozza d’ombra
che bloccava Levy si animò ed un cumulo di fantasmi schizzò fuori dal
pavimento. Le loro mani lunghe ed ossute si attorcigliarono attorno al corpo
della ragazza, bloccandola come dei serpenti affamati e la strinsero per la
gola con una morsa così forte da mozzarle il respiro.
- È tutta colpa tua! - Ringhiò Jose - Soltanto tua!
Se non fosse stato per te, stupida mocciosa, allora il mio piano sarebbe
riuscito alla perfezione! Non solo hai rovinato il mio Abyss Break ma hai fatto
scappare Lucy Heartfilia e hai avvertito Fairy Tail! Oh, ma la pagherai per
avermi disubbidito! -
-
La colpa dei tuoi fallimenti è solo tua! - Replicò
la ragazza con quel poco di fiato che le rimaneva. Teneva le mani
strette
attorno all’ombra che la strangolava ma non aveva alcuna speranza
di staccarla.
- Hai segnato la tua sconfitta appena hai deciso di attaccare
un’altra gilda! E
io non voglio un master così! Non predo ordini da un uomo come
te! - Levy
scalciò ma l’ombra di Jose l’alzò ancora
più in alto ed il suo piede la mancò pietosamente.
- Ti insegnerò io a portarmi rispetto! - La minacciò
Jose - Questa volta nessuno dei tuoi amichetti potrà salvarti! - Il master di
Phantom Lord diede l’ordine alla sua ombra ed il fantasma scagliò Levy a terra
così forte che il rumore del colpo riecheggiò per l’intera stanza. La ragazza
si ritrovò a tossire mentre cercava disperatamente di recuperare un po’ d’aria,
ma Jose non aveva alcuna intenzione di lasciarle il tempo di respirare. Allungò
il braccio destro, generando un vortice d’ombre e alla fine le condensò in
mezzo al palmo scagliando il suo incantesimo senza pietà - Dead Wave! - L’energia
raccolta era così densa da disintegrare qualsiasi cosa fosse sulla sua strada,
incluso il pavimento. Levy chiuse gli occhi e si coprì istintivamente la testa.
Sapeva che se quell’incantesimo l’avesse colpita per lei sarebbe stata la fine
ma ormai non aveva più la forza di scappare. Per fortuna la ragazza non era da
sola come Jose aveva pensato ...
Un’ombra scura si gettò tra lei e l’incantesimo.
Levy riconobbe subito quegli stivali - GAJEEL! -
Il dragon slayer sapeva che era praticamente
impossibile bloccare l’attacco di Jose con uno dei suoi: l’esplosione avrebbe
coinvolto anche Levy. L’unica speranza che aveva di salvarla era una tecnica
proibita che Metallicana gli aveva detto di usare soltanto in situazioni
disperate. Gajeel piantò i piedi per terra e inspirò profondamente, ingoiando
tutto l’incantesimo di Jose. L’energia magica esplose praticamente dentro di
lui e lo attraversò come una scarica infernale, strappandogli un grido disumano.
- Sei pazzo? Lo sai quanta magia era concentrata in
quell’attacco? - Gridò Jose mentre il ragazzo crollava in ginocchio e si
appoggiava con le mani a terra. Il suo corpo faceva fumo ed adesso era coperto
di bruciature.
- Gajeel! - Anche Levy gridò, alzandosi di scatto
per aiutarlo ma il dragon slayer si affrettò ad alzare un braccio per spingerla
di nuovo indietro.
- Ho sempre saputo che non dovevo fidarmi di un
dragon slayer, di una specie di bestia mezza uomo e mezza drago. - Continuò
Jose, condensando un’altra sfera d’energia oscura nel palmo della mano - Mi hai
deluso Gajeel Redfox! Avevi una carriera promettente qui a Phantom Lord e
invece hai scelto di sprofondare nell’oblio. Pazienza! Se questo è quello che
vuoi allora ti concederò l’onore di morire insieme alla tua amichetta! -
- Il giorno in cui sconfiggerai il Drago d’Acciaio è
ancora lontano. - Quando Gajeel rialzò la testa i suoi occhi si illuminarono di
colpo di un blu profondissimo e la sua aura si accese, avvolgendolo in un alone
scuro e diabolico. Jose fece un passo indietro, colto alla sprovvista - Che sta
succedendo? Come fai ad avere ancora tutta questa magia dopo il colpo di prima?
Dead Wave! - Il master di Phantom Lord reagì con uno scatto, scagliando il suo
incantesimo ma Gajeel si mosse più velocemente di lui - Iron Shadow Dragon’s
Roar! - E l’energia liberata dal suo ruggito investì in pieno il mago sacro,
schiantandolo contro la parete opposta. Adesso che aveva ingoiato l’oscurità di
Jose, Gajeel sentiva tutto il potere delle ombre scorrergli dentro, scorrere
così forte che non aveva nemmeno bisogno di riflettere su come usare quegli
incantesimi.
- Che razza di mostro è questo? - Ansimò Jose,
staccandosi a fatica dalla parete.
- Iron Shadow Dragon’s Club! - Ma il colpo di Gajeel
tornò ad inchiodarlo al muro. Attorno al braccio che aveva trasformato in una
sbarra d’acciaio le ombre vorticavano come fantasmi impazziti.
- Succede questo quando sottovaluti il figlio di
drago! - Ruggì il ragazzo - Non ti perdonerò per quello che hai fatto a Levy e
a tutti noi! - Gajeel allentò la pressione giusto per un istante ma soltanto
per poter colpire Jose ancora più forte di prima e scagliarlo dall’altra parte
della stanza con la sua sbarra d’acciaio. A causa della forza dell’impatto
parte del soffitto crollò, investendo il mago sacro con una pioggia di pezzi di
cemento. Peccato che quel colpo non fosse ancora abbastanza per liberarsi di
Jose.
- Sono io che non ti perdonerò per avermi mancato di
rispetto! - Annaspò il master di Phantom Lord, tirandosi fuori dai detriti.
Sembrava sempre più provato ma anche più arrabbiato di prima - Dark Pulse! -
Jose mosse una mano per aria, descrivendo un lungo arco ed una raffica
d’esplosioni seguì la scia del suo movimento, saturando la stanza. Un colpo del
genere avrebbe stordito chiunque ma non poteva niente contro Gajeel. Il dragon
slayer schizzò fuori dal muro di fumo, afferrando Jose per la gola con i suoi
artigli - In questa forma il mio corpo non può essere danneggiato, proprio come
le ombre che usi! - Il ragazzo alzò l’altra mano, pronto a sferrare il pugno
decisivo ma il mago che stava stringendo sorrise e svanì.
- Una Tought Projection? - Era scappato
approfittando del fumo come copertura?
- Dietro di te! - Gridò Levy ma ormai era troppo
tardi. Jose si staccò dalle ombre nell’angolo della stanza. Aveva sguainato il
pugnale che teneva sempre al fianco e gli bastò un attimo per piantarlo proprio
in mezzo alle scapole del dragon slayer. La sua trasformazione si dissolse
all’istante e le ombre che aveva domato svanirono. - Quest’arma annulla gli
effetti di ogni magia. - Gli sussurrò il mago - Credi di essere forte ragazzo,
ma ti manca ancora un po’ d’esperienza. - Ghignò Jose, prima di girare un’ultima
volta il pugnale e strapparlo via, schizzando un mare di sangue sul pavimento.
Questa volta le gambe di Gajeel vennero meno ed il dragon slayer piombò a terra
come un pezzo di piombo.
- Fermo! - Jose era già pronto per colpire di nuovo
ma per fortuna un proiettile d’aria lo colpì alla mano, disarmandolo e gettando
via il pugnale in un angolo. Levy colse al volo l’occasione per raggiungere il
compagno ed inginocchiarsi accanto a lui.
- Ed ecco anche gli altri moscerini di Fairy Tail,
giusto in tempo per assistere alla mia vittoria! - Il master di Phantom Lord
spalancò le braccia per accogliere Erza che aveva gridato e tutti i maghi che
si trovavano insieme a lei. Ma poi il master aggrottò le sopracciglia - Oh, ma
non sono solo fate. Anche tu Juvia? Piccola vipera! Io ti accolto quando nessun
altro ti voleva! Ti ho offerto una casa e ti ho dato la possibilità di
diventare una persona rispettabile! È questo il modo in cui mi ripaghi? -
- Tu hai imbrogliato Juvia! - Gridò la ragazza - Le
hai detto che la pioggia era una maledizione e che nessuno poteva rimuoverla ma
non era vero! Volevi convincere Juvia che non aveva alcuna speranza di farsi una
vita normale! Volevi tenerla qui a Phantom Lord con l’inganno! Ma adesso la
pioggia è andata via: Erza - sama l’ha fatta sparire! Juvia non ti perdonerà
per le bugie che le hai detto! Non ti perdonerà nemmeno per quello che hai
fatto ai suoi amici! Water Cane! - La ragazza allungò un braccio e l’arto si
sciolse subito in una lunga frusta d’acqua. Juvia schioccò il suo colpo ma Jose
lo deviò facilmente, inondando i presenti di spruzzi.
- Osi
attaccare il tuo master? - Ormai il mago aveva raggiunto il colmo della
sua furia - Questa sarà la tua condanna! - Jose scagliò un'altra Dead Wave ed
Erza riuscì a stento ad attivare in tempo Sky Drill. Lo scudo d’aria assorbì la
maggior parte dell’incantesimo ma alla fine si spaccò e l’esplosione raggiunse
ugualmente i maghi, scagliandoli a terra.
- Non avete alcuna speranza di vincere contro di me!
Userò i miei soldati d’ombra per insegnarvi una lezione! - Jose sollevò le mani
al cielo e le ombre negli angoli della stanza si fecero di nuovo più scure e
più lunghe. L’aria stessa si fece più densa e irrespirabile ed un brivido
percorse tutti i maghi ribelli. La magia di Jose era così tossica da provocare
un enorme senso di disgusto ed una paura folle nelle sue vittime.
- Affogate nella disperazione: Shade Magic! -
Bastò un solo istante ed un mare di ombre si
materializzò attorno a loro, così tante da far sembrare la stanza un’enorme
matassa di fantasmi oscuri. I loro abiti fatti di stracci si agitavano come
fiamme e i loro occhi rossi scintillavano iniettati di sangue.
- Questo è il potere di un vero mago! - Jose
spalancò le braccia, ridendo a squarciagola come un matto scatenato - Io sono
molto, molto più potente di quell’idiota di Makarow che chiamate master! -
Gajeel digrignò i denti, stringendo più forte la
mano che Levy gli aveva appoggiato sul braccio. Ormai non poteva nemmeno più
muoversi a causa della pugnalata che aveva ricevuto e del veleno prodotto dalla
magia di Jose che aveva ingoiato. Anche la ragazza strinse i denti, alzando la
mano libera, pronta a scagliare quel filo di magia che le rimaneva. Nemmeno più
Erza e Natsu ormai avevano abbastanza forza per disperdere quel mare di ombre e
lo stesso valeva per Lucy, Gray e Juvia. Ma tutti i maghi raccolsero ugualmente
l’energia che gli rimaneva, pronti ad affrontare l’orda di nemici che li
accerchiava.
- Un tipo come te può solo comandare una gilda di ombre!
- Ringhiò Natsu, soffiando fumo dalle narici e incendiando i pugni.
- Volete ancora combattere? Siete patetici!
Arrendetevi al vostro destino e morite! - Jose diede alle sue ombre il segnale
di attaccare ma fu proprio in quell’istante che un flash di luce accecante
inondò l’intera stanza, sciogliendo tutti i soldati oscuri. I maghi di Fairy Tail
e i ribelli di Phantom Lord furono costretti a chiudere gli occhi a causa del
bagliore ma capirono subito che quella luce aveva qualcosa di benefico. La
sentirono mentre passava su di loro come brezza e li scaldava con il suo
tepore. Quando riaprirono gli occhi scoprirono che tra di loro e Jose adesso si
innalzava un autentico muro difensivo, un muro composto da cinque maghi con un
mantello scuro e lo stemma di Fairy Tail impresso sul retro. Lucy li riconobbe immediatamente
e le lacrime le salirono agli occhi per la commozione - Ragazzi! -
Jose invece fece una smorfia, stirando le sue labbra
nere e sottili - Anche tu? - I suoi occhi erano tutti per il mago al centro del
gruppo, quello con la maschera e i bastoni fissati dietro la schiena. In pugno
ne stringeva uno con il manico a forma d’occhio.
- Arrenditi Jose e non costringermi a usare le
maniere forti. - Gli intimò il mago mascherato - Hai commesso molti crimini
oggi: hai rapito una nostra compagna e fatto del male alla nostra famiglia, ma
se ti fermi all’istante ti prometto che sarà il Consiglio quello ad occuparsi
di te. -
A quelle parole il master di Phantom Lord replicò -
E se invece decido di non arrendermi? -
L’espressione del mago mascherato si indurì ed i
suoi occhi castani si strinsero come fessure - Allora sarò io a decidere la tua
punizione. -
- E così sia! Voglio proprio vedere cosa sai fare
ragazzino! Combattiamo e con questo scontro decidiamo chi di noi è il migliore!
- Jose alzò ancora di più la voce - Decidiamo qual è la gilda migliore! Non
riesco più a sopportare l’idea che la gente paragoni Fairy Tail a Phantom Lord!
Io sono il padrone di Fiore! -
- Quindi ci hai attaccati per una questione di gelosia?
-
- Gelosia? - Sbottò il master, irritato dalle parole
del mago mascherato - Qui si tratta di mettere le cose in chiaro! Phantom Lord
è la gilda che governa questo paese! Noi abbiamo più divisioni! Noi abbiamo i
maghi migliori! Siamo noi quelli con più risorse! E quando questo regolamento
di conti sarà terminato mi prenderò anche Lucy Heartfilia. Quella ragazza mi
serve! - Il mago appuntò un dito contro la ragazza, provocandole un brivido
lungo la schiena - Suo padre la rivuole indietro ma io non gliela restituirò
subito! Oh, no! Farò in modo che mi consegni prima tutti i fondi che ha
disposizione ed a quel punto, con quel denaro, Phantom Lord raggiungerà la
vetta assoluta! -
- Ne dubito. - Gli fece notare il mago che nel
gruppo indossava un lungo orecchino di cristallo - Forse non te ne sei ancora
accorto ma adesso Phantom Lord è già in rovina: prima di arrivare qui abbiamo eliminato
tutte le divisioni che avevi mobilitato. -
- Zitto! - La ragazza con le orecchie da gatto gli
sferrò una gomitata tra le costole - Guarda che faccia ha fatto! Ora gli fai
venire un infarto! -
L’espressione di Jose ormai era il ritratto
dell’ira, sembrava così furioso da essere sul punto di esplodere.
- Che cosa
avete fatto? Me la pagherete moscerini! Anche da solo non avete alcuna
speranza di battermi! Vi schiaccerò tutte, stupide fate, e ricostruirò una
Phantom Lord ancora più potente di prima! Io sono il più forte! - Jose mosse
una mano, scagliando una sfera d’energia oscura contro i maghi che avevano
appena parlato ma il capo del gruppo lo anticipò - Heavenly Beam. - Scagliò
anche lui una sfera di luce e l’incantesimo intercettò quello di Jose a metà
strada, facendolo esplodere. - Mi dispiace deluderti ma no, non sei tu il più
forte. La forza di un mago non si decide semplicemente in base alla potenza dei
suoi incantesimi. E questo perché la forza più grande di cui un uomo dispone è
quella che porta nel suo cuore. - Il mago mascherato scosse la testa - Master
Makarow mi ha insegnato tutto quello che sapeva e ho dovuto lavorare molto
duramente per raggiungere il livello a cui sono adesso. Se avessi ascoltato i
suoi consigli forse anche tu saresti diventato un master migliore. Mi dispiace Jose,
ma questo patetico sfoggio che hai appena fatto finisce qui. La tua Shade Magic
è una tecnica oscura ma la mia Heavenly Magic può disperderla facilmente. Oltretutto
... - Il mago gli appuntò contro il bastone che stava impugnando - Sono io
quello che ha portato Lucy qui a Fairy Tail e prima di poterla prendere dovrai
passare sul mio cadavere! -
- Vedremo chi passerà sul cadavere di chi! - Jose
tese una mano, pronto ad evocare un altro dei suoi terribili incantesimi ma non
riuscì nemmeno a fare un passo avanti. Un cerchio magico si accese proprio
sotto i suoi piedi, tenendolo fermo grazie alla pressione della sua magia. Il
master di Phantom Lord riuscì a stento ad abbassare lo sguardo ma riconobbe
subito quei simboli - Abyss Break? Ma quando? - Si trattava proprio dello
stesso incantesimo che aveva cercato di utilizzare per distruggere Fairy Tail
ma di un cerchio molto più piccolo, proprio a misura d’uomo.
- Active. - Il mago mascherato attivò il sigillo,
picchiando la punta del bastone sul pavimento e fuoco, acqua, pietre ed aria
investirono Jose come un turbine. L’energia concentrata nell’incantesimo era
così tanta e così devastante che quando Abyss Break si spense, ormai Jose non
riusciva nemmeno più a stare in piedi. Aveva i vestiti ridotti a brandelli, i
capelli strappati ed una pelle spaventosamente pallida. Per un attimo barcollò,
poi girò gli occhi all’indietro e svenne, piombando a terra come un pezzo di
legno. Per un po’ anche i maghi di Fairy Tail rimasero zitti, scioccati dallo
spettacolo a cui avevano appena assistito, poi la voce di Gajeel ruppe il
silenzio - Abbiamo vinto ... Finalmente ... - Il dragon slayer non riuscì a
sussurrare altro prima di perdere conoscenza. Levy gli afferrò la mano che
scivolava via, cercando di scuoterlo - Gajeel! - Ed Erza si chinò subito
accanto a lei, premendo il palmo sulla ferita per riversarvi dentro tutto il
potere che le rimaneva.
- Si riprenderà? - Anche Juvia si accovacciò accanto
a loro, spaventata come non mai per le sorti del suo amico. La dragon slayer
aspettò qualche lungo istante prima di ritrarre le mani con un sospiro - Sì. -
Grazie al suo intervento adesso il sangue aveva
smesso di scorrere - Ma per richiudere una ferita come questa non basta la magia.
L’arma che ha usato Jose era davvero diabolica: occorrerà un po’ di tempo e
molto riposo. - Levy annuì, ringraziandola mentre si ripuliva la faccia dalle
lacrime.
- Come al solito vi piace entrare in scena all’ultimo
secondo e rubarvi tutta la gloria. - Sopirò invece Gray, fingendo di non gradire
il fatto che i suoi compagni fossero venuti ad aiutarli - La prossima volta
venite a combattere fin dall’inizio, scansafatiche! -
- Ma arrivare all’ultimo secondo è molto più cool! -
Replicò il mago con il sigaro e gli occhiali scuri.
Lucy invece non perse altro tempo per gettarsi tra le
braccia del mago mascherato; anche lei non riusciva più a trattenere le lacrime.
- Mi dispiace! - Singhiozzò la ragazza - È tutta colpa mia! È colpa mia se
Fairy Tail è stata attaccata e tutti quanti hanno dovuto combattere contro
Jose! Ti ho detto un sacco di bugie! Tu mi hai accompagnata qui e io .... Io
... Avrei dovuto dirti fin dall’inizio che ero scappata di casa e ... -
- Non fa niente. - La rassicurò il mago
accarezzandole la testa - Jose era malato di gelosia, se non ci fossi stata tu,
probabilmente avrebbe trovato un’altra scusa per attaccare Fairy Tail. Sei
stata soltanto un pretesto. -
- E poi che motivo c’è di intristirsi per così poco?
- Aggiunse il mago con l’orecchino - Qui a Fairy Tail facciamo tutti dei gran
casini! -
- L’unica cosa che importa è che tu stia bene, Lucy.
- Concluse il mago con la mascella d’acciaio, abbozzando un sorriso. - Già! -
Gli fecero eco la ragazza gatto e quello con il sigaro.
- Quindi fate parte anche voi di Fairy Tail? - La
voce di Natsu interruppe la rimpatriata - Questa sì che è una bella coincidenza!
- Il dragon slayer riaccese le fiamme sui pugni - Perché sembrate tutti
incredibilmente forti e io sto cercando proprio qualche avversario interessante
con cui combattere! -
- Ma se hai appena finito di combattere! - Erza lo
mise di nuovo a tacere, sferrandogli uno schiaffo così forte dietro la testa da
costringerlo a mordersi la lingua. - Lasciatelo perdere e grazie per l’aiuto. -
La dragon slayer non esitò oltre a tendere una mano ai nuovi arrivati - Il mio
nome è Erza, mentre voi siete? -
- Giusto, non ci siamo ancora presentati, ma pensavo
che non ce ne fosse bisogno. - Il mago mascherato fece segno a Lucy di spostarsi,
prendendola delicatamente per le spalle.
- Che vuol dire? -
Tutti gli occhi dei presenti si appuntarono sul mago
mascherato ed Erza ritrasse istintivamente la mano mentre il ragazzo si faceva
più vicino, così vicino da poterla quasi sfiorare.
- Non ci hai ancora riconosciuti? - Le domandò il
mago sorridendo sotto il velo della maschera - Un po’ ti capisco, in fondo
siamo cambiati molto dall’ultima volta che ci siamo visti, ma è un vero peccato
perché a me e agli altri è bastato un solo sguardo per capire chi sei: Scarlet.
-
La dragon slayer aggrottò un sopracciglio, stupita
per il fatto che l’altro la stesse chiamando con il nome con cui era stata
battezzata da piccola. Nessuno a Fairy Tail la conosceva come Scarlet, per i
ragazzi della gilda lei era semplicemente Erza Dragneel, la Sky Dragon Slayer.
- Come fai a sapere ...? -
- Vediamo se così è più semplice: forse la mia faccia
ti ricorderà qualcosa. - E a quel punto il mago si sfilò la maschera,
lasciandola cadere a terra. Nonostante tutta la forza e la maturità che aveva
dimostrato contro Jose era solo ragazzo, con i capelli blu ed uno strano
marchio rosso impresso attorno all’occhio destro. Una runa inconfondibile, un
segno che per qualche strano caso del destino portava fin dalla nascita. Per
quanti anni fossero passati, Erza non aveva ancora dimenticato quel viso e di
colpo per lei il misterioso Mystogan divenne un’altra persona
- JELLAL! - Erza gridò e si coprì la bocca come se
avesse appena visto un fantasma ma l’altro le sorrise.
- Non ... Non è possibile! Come ... -
- Sorellona! - Il ragazzo con l’orecchino non le
lasciò aggiungere altro stringendola in un abbraccio mozzafiato. - Non riesci
nemmeno a immaginare quanto sono contento di rivederti! - Erza fu costretta a
spostarlo e a guardarlo negli occhi per qualche istante prima di riconoscere
anche lui. Si ricordava quel colore di pelle e quei capelli chiari - Sho? -
- Eru - chaaaaannnnn! - Strillò anche la ragazza
gatto prendendole un altro braccio - Ti ricordi di me? Dai io sono la più
facile da indovinare! -
- Millianna! -
- E io? - Le sorrise il mago con la mascella
d’acciaio. Erza questa volta non poteva sbagliarsi: il nome del ragazzo le uscì
di bocca praticamente come uno strillo - SIMON! -
- L’ultimo che rimane sono io. - Anche il mago con
gli occhiali scuri si fece avanti - Che te ne pare Erza? Sono diventato un bel
ragazzo? - Il mago le schioccò un occhiolino. La dragon slayer ci mise qualche
secondo per capire di chi si trattasse - WALLY?! Non ci posso credere! Perché
hai la faccia squadrata??? -
- Questo è tutto quello che hai da dire??? -
- Scusate se vi interrompo ... - La voce di Gray li
costrinse a girarsi - Ma credo di essermi perso qualcosa. Come mai vi conoscete
tutti? -
- Non ci posso credere! - Esclamò invece Lucy - Non
dirmi che è Erza la compagna che avevate perso? -
- Già. - Mystogan/Jellal annuì - Ti ricordi quando
ti ho raccontato che da piccoli, prima di arrivare a Fairy Tail, io e gli altri
siamo stati catturati dai mercanti di schiavi? All’inizio il nostro gruppo era
di sei ma durante la fuga e il successivo naufragio ci siamo separati. -
- Certo che mi ricordo! Hai anche detto che è questo
il motivo per cui avete deciso tutti di fare il tatuaggio in rosso. Il rosso
era il colore della vostra amica e per voi era un modo per averla ancora
accanto e per far sì che fosse anche lei a Fairy Tail! -
- Beh ... - Ammise alla fine il ragazzo - A quanto
pare a furia di credere che fosse ancora insieme a noi siamo riusciti a farla
tornare dal regno dei morti. Pensavo che Mirajane fosse impazzita quando ha
detto che a bordo del golem c’era una certa Erza! Ma a quanto pare non aveva battuto
la testa. -
- Sono così felice che tu sia ancora viva! -
Millianna adesso stava spargendo fiumi di lacrime - Credevo di averti persa per
sempre quando ho visto le onde trascinarti sotto! -
- Sono io quella che credevo foste morti! - Gridò
l’altra - Credevo di essere l’unica scampata al naufragio! -
- E invece siamo riusciti a farla franca anche noi.
- Le spiegò Simon - Quando la nave ha preso gli scogli ci siamo aggrappati ad
un grosso pezzo di legno che ci ha fatto da zattera. Le onde ci hanno portato
molto più a sud ma dopo un po’ di tempo siamo riusciti a toccare terra. Da lì
siamo arrivati a Fairy Tail come ci aveva detto di fare zio Rob. -
- TU INVCE? - Le gridò Sho - Che ti è successo? Dove
sei stata tutti questi anni? Dove hai imparato la magia? Cos’è questa storia
dei dragon slayer? Quando sei arrivata a Fairy Tail? -
Erano così tante domande che Erza non sapeva nemmeno
da dove iniziare. Natsu l’anticipò, strappandole i maghi di dosso in un moto di
gelosia - Aspettate un attimo! Anche io voglio capire un po’ di cose! Non
potete toccare Erza senza la mia autorizzazione! -
- Levati tu! - Replicò l’intero team in coro - Sono
anni che non ci vediamo! E poi chi diavolo sei? -
- Ecco ... - Cominciò Erza, afferrando Natsu per la
collottola giusto in tempo per impedirgli di colpire gli altri con una
fiammata. Le venne da arrossire mentre cercava di spiegare come stavano le cose
- Credo che potreste chiamarlo mio marito. In fondo l’avete detto anche voi: sono
cambiate davvero un sacco di cose negli ultimi anni ... - E tutto il Team
Mystogan spalancò gli occhi per lo stupore - COSAAAAAAAA???? -
Jose ormai era stato sconfitto ma i maghi e i
cittadini di Magnolia erano ancora così sconvolti che nessuno di loro si
accorse delle tre figure che li stavano osservando dal punto più alto della
città, il campanile della cattedrale di Cardia. Un uomo con i capelli rossi,
uno con dei lunghi capelli neri ed una donna con un mantello verde.
- Ve lo avevo detto che ci stavamo preoccupando per
niente. - Sospirò l’uomo coi capelli neri.
- Ma se eri proprio tu quello più preoccupato di
tutti? - Lo rimbeccò il compagno.
- Io ero sicuro fin dall’inizio che Gajeel avrebbe
capito dove stava sbagliando. Era sui vostri ragazzi che avevo dei dubbi. -
- E che dubbi avevi? - Gli domandò la donna.
- Che radessero la città al suolo. -
E a quel punto l’uomo coi capelli rossi scoppiò a
ridere - Natsu ed Erza sono imprevedibili ma non fino a questo punto! E poi
avevano i loro nuovi amici ad aiutarli. Gli umani sono proprio incredibili
quando si uniscono in branco. Però mi sarebbe piaciuto entrare in scena ...
Sono troppi anni che non combatto! -
- Quelli degli uomini non si chiamano branchi. - Lo
corresse la donna - Gli umani formano famiglie. Il senso di appartenenza che li
lega è molto più forte. - Guardò ancora per un po’ in lontananza, poi il suo
corpo si dissolse in una piccola sfera di luce azzurra - Allora, andiamo? Come
vedete non hanno bisogno di noi. -
Anche gli altri due seguirono il suo esempio
riducendo i propri corpi in una piccola sfera rossa e una nera.
- Magari alla prossima. - Sospirò il primo.
- Secondo me ci faranno preoccupare ancora per un
sacco di tempo e inutilmente ... - Aggiunse il secondo. Poi le tre sfere
sfrecciarono via, sparendo all’orizzonte più veloci di tre comete.