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Autore: mylifeissocoolllike    02/10/2015    1 recensioni
James sta regalando abbracci e incontra Lily
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: James Potter, Lily Evans | Coppie: James/Lily
Note: AU, Traduzione | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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                                                 Hug Me

                                          Primo giorno
 
“James è una follia.” disse Sirius mentre scendevano dalla metro e si dirigevano verso la strada.
 
“Lo dici solo perché non ti piace il contatto fisico.” lo infastidì James.
 
“Non è vero.”
 
“Ma si! Un po’ gli piace il contatto fisico” disse Remus. James e Peter si guardarono e fecero delle facce divertite mentre Remus ridacchiava.
 
“Comunque, non m’importa cosa pensi, Sirius. E’ un esperimento sociale che sto facendo per la mia classe di psicologia.” spiegò James per la sesta volta quel giorno.
 
“E io lo registrerò come progetto per la mia classe di regia cinematografica.” aggiunse Remus.
 
“Quindi perché Peter ed io siamo qui?”
 
“Credo sarebbe divertente da guardare,”  disse Peter.
 
“E a te non piace stare nell’appartamento da solo.” disse Remus. Sirius roteò gli occhi ma non disse nulla mentre guardava i suoi amici preparare un punto da cui filmare sul marciapiede. Fecero tutta la strada per Piccadilly Circus per il piccolo esperimento di James.
 
“Come dovrebbe funzionare, di nuovo?” chiese Peter mentre Remus preparava la sua telecamera.
 
“Prima sistemerò il cartello. Poi starò qui bendato, con le braccia aperte e vedremo cosa succede.” disse James. Era un po’ nervoso ma il suo professore aveva già approvato il progetto  e quindi non si poteva tornare indietro adesso.
 
Il cartello diceva: Mi fido di te, ti fidi di me? Abbracciami.
Aveva anche aggiunto una faccina sorridente sul cartello per buona misura.
 
“Okay, sono pronto” disse Remus.  James annuì e si misero a lavoro.
 
                                              **
 
“Quando ci licenzieremo da quel maledetto posto?” chiese Mary.
 
“Quando finiremo l’università e otterremo i lavori per i cui stiamo studiando.”  disse Lily.
 
Avevano appena finito il turno pomeridiano e stavano navigando tra la folla di turisti a Piccadilly. Mentre si avvicinavano all’entrata della metro, Lily notò che c’era una folla molto più grande del solito raccolta attorno a qualcosa.
 
“Cosa credi che sia?” chiese.
 
“Probabilmente qualche deficiente  che sta cercando di fare qualche sterlina facendo qualche trucco di magia o qualcosa di ugualmente stupido.”
 
Era probabile che Mary avesse ragione, ma Lily era sempre stata una persona curiosa. Prese la mano della sua amica e  la trascinò nella folla. Quando attraversarono la folla, si sorprese di vedere un tizio bendato che regalava abbracci.
 
“Visto? Te l’avevo detto che era qualcosa di stupido.” sussurrò Mary.
 
Lily guardò come il ragazzo rideva e scambiava parole con le varie persone che accettavano i suoi abbracci. Sembrava della sua età e ce n’era un altro, che ipotizzò  stesse con lui, a  girare l’intera cosa. Forse era una performance? O una dimostrazione?
 
“Andiamo ad abbracciarlo.” disse Lily.
 
“Sei fuori?”
 
“Forse.”
 
“Lily non ti permetterò di andare ad abbracciare quel ragazzo da sola!”
 
“Per questo ho detto andiamo ad abbracciarlo!”
 
Mary si lamentò ma si mosse in avanti con Lily e insieme avvolsero le loro braccia attorno al ragazzo.
Era caldo per qualcuno che era stato in piedi lì fuori per chissà quanto ed era più alto e forte di quanto si aspettasse. Per qualche ragione Lily non voleva  lasciarlo andare, ma Mary si stava già allontanando.
 
“Buona giornata” disse mentre si allontanarono da lui. Il suo sorriso era addirittura più bello da vicino.
 
 
                                         Secondo giorno
 
“Lily, hai visto quel cretino che sta offrendo abbracci lì fuori?” chiese Marlene mentre si sedevano al loro tavolo.
 
“E’ un piacere vederti anche per me, Marlene” borbottò Lily.
 
“Oh sta zitta, ti ho vista una settimana fa, ora rispondi alla mia domanda!”
 
“Certo che l’ho visto, come puoi perdertelo? E in più, era lì anche ieri.”
 
“Lo hai abbracciato?”
 
“Sì, Mary ed io l’abbiamo abbracciato insieme. Tu l’hai abbracciato?”
 
“No, non è il mio tipo.”
 
“Non credo sia il motivo di qualunque cosa stia facendo.”
 
Marlene ignorò  il commento di Lily e iniziarono a parlare. Lily amava il suo pranzo settimanale con Marlene ed era felice di vederla, ma la sua mente non riusciva a non vagare nell’ora in cui stettero insieme.
Continuò a pensare al ragazzo. Pensò a quale fosse la sua storia. Perché stava abbracciando degli sconosciuti? Perché lo stava facendo per due giorni di fila?
 
Dopo che lasciarono il ristorante, Lily e Marlene si divisero. Lily doveva andare a casa e dar da mangiare al suo gatto. O era quello che aveva detto a Marlene per evitare di andare a fare shopping. Iniziò a piovigginare e mentre camminava verso la metro, Lily si disse che il ragazzo non sarebbe stato lì con questo tempo. Si sbagliava.
 
                                               **
 
“Meno male che abbiamo gli impermeabili, no ragazzi?” scherzò James.
 
“Dovremmo andare a casa” disse Peter.
 
“Sono d’accordo,” affermò  Sirius.
 
“Aspettiamo ancora un po’ “ disse James. Sapeva che la folla sarebbe diminuita appena avrebbe cominciato a piovere, ma voleva vedere quante persone si sarebbero fermate ad abbracciarlo mentre pioveva.
 
“Ho portato l’attrezzatura da pioggia per la telecamera così possiamo restare di più” disse Remus.
 
“Siamo a posto allora!”
 
“Fottetevi  ragazzi, forza Peter, andiamo a sederci in quel pub. Non voglio prendermi un maledetto raffreddore restando sotto la pioggia.”
 
“Non voglio prendermi un raffreddore nemmeno io, James ,” disse Remus dopo che se ne andarono.
 
“Staremo qui per quindici minuti. Posso usare il filmato e confrontare quanti abbracci ho ottenuto in quindici minuti mentre non pioveva e quanti ne ho avuti mentre pioveva.”
 
Quindi rimasero lì ed aspettarono. James poteva sentire dei passi camminare nelle pozzanghere. Tutti lo stavano oltrepassando. Iniziò a pensare che nessuno si sarebbe fermato con questo tempo.  Finché, finalmente, sentì una persona fermarsi davanti al lui.
 
“Ciao” disse
 
“Ciao” rispose una ragazza. Avvolse le braccia attorno a lui ed ebbe una strana sensazione, come se avesse già abbracciato questa ragazza. Aveva la sensazione che il suo mento si sarebbe poggiato perfettamente sulla sua testa- anche se non lo avrebbe fatto perché sarebbe stato inquietante. L’odore del suo shampoo sembrava familiare, come il lento, quasi riluttante modo in cui lo aveva lasciato andare.
 
“Buona giornata.” disse.
 
“Anche  a te” rispose lei.
 
“I quindici minuti sono finiti “ disse Remus.
 
James si tolse la benda più veloce che poteva ma lei era già sparita.
 
 
                                      Terzo giorno
 
Il giorno dopo, Remus e James erano nel loro salotto, lavorando sul filmato e stavano decidendo se James avesse raccolto abbastanza informazioni per il suo progetto da quello che avevano. Il loro tempo mentre filmavano si era interrotto a causa della pioggia il giorno prima e non erano sicuri se dovevano andare di nuovo fuori a finirlo o no.
 
“Hey James, guarda qua.” disse Remus. James guardò lo schermo del computer e alzò le spalle.
 
“Cosa sto guardando, Remus?”
 
“Questo è il filmato del primo giorno, affianco al filmato del secondo.” disse.
 
 “Quella ragazza che ti ha abbracciato quando pioveva? Ti ha abbracciato anche il primo giorno. Sapevo di averla riconosciuta…”
 
James guardò allo schermo da più vicino e realizzò che era la stessa ragazza. Il primo giorno lo aveva abbracciato con un’amica, ma ieri… ieri lo aveva abbracciato da sola con la pioggia quando nessun altro lo aveva fatto.
 
“Hai notato qualcun altro che mi ha abbracciato più di una volta in tutto il filmato?”
 
“No.” Si guardarono e giunsero silenziosamente ad una sorta di realizzazione.
 
“Hey Peter! Sirius! Andiamo un’ultima volta, volete unirvi!?” urlò James.
 
“No!”
 
“Diamine, no!”
 
                                                        **
 
Mary rimpiazzava Lily quando il suo turno finiva alle quattro del pomeriggio.
Prima che potesse andarsene, Mary la prese in un angolo e le disse “Ho visto quel tipo lì fuori di nuovo mentre venivo qui. Non andare ad abbracciarlo da sola.”
 
“Sinceramente, Mary, ti stai comportando come se fosse un serial killer”
 
“Potrebbe esserlo!” esclamò. Lily rise e diede alla sua amica una pacca sulla testa. Aveva lasciato il lavoro e si diresse verso il posto in cui sapeva che il ragazzo sarebbe stato.  
 
Mentre si avvicinava, vide che c’era una folla più piccola di quella del primo giorno. Le persone stavano perdendo interesse così presto? Si chiese. Questa volta si fermò con un paio di spettatori e guardò le altre persone abbracciarlo.  Rimase lì e osservò il ragazzo e il suo cameraman. Finalmente, quando sentì che era il momento giusto, andò ad abbracciarlo.
 
Non sapeva nemmeno perchè fosse di nuovo lì. Era una follia. Lo aveva abbracciato prima, sicuramente nessuno avrebbe continuato a tornare ad abbracciare questo tizio per strada. Nonostante ciò, Lily si sentiva rassicurata quando era avvolta nelle sue braccia. Chi avrebbe mai detto che avesse questa specie di connessione con un estraneo? Certo, era un estraneo che aveva già abbracciato due volte, ma non sapeva nemmeno il suo nome, per l'amor di Dio!
 
Non sapeva da quanto tempo si stessero abbracciando. Era come se fosse in trance. Una trance da cui non si risvegliò finché non sentì il cameraman annunciare alla folla che quello era tutto per quel giorno. Se ne stavano andando.
 
                                                           **

James si separò dalla ragazza quando sentì l'annuncio di Remus. Avevano discusso prima che se la ragazza fosse tornata, lei sarebbe stata l'ultimo abbraccio della giornata. Si tolse velocemente la benda sperando più di qualsiasi altra cosa che lei fosse ancora lì .
 
Era ancora lì.
 
“Ciao." disse. Non riuscì a trattenere il sorriso che  gli attraversò il viso  quando la vide sorridergli.
 
“Ciao.”
 
“Penso che ci siamo già incontrati?”
 
“Credo di si.”
 
“E puoi dirmi perché mi hai abbracciato più di una volta?”
 
“Puoi dirmi perché stai fermo in mezzo a una piazza regalando abbracci?”
 
James rise e disse, “Questa è una buona domanda- sto facendo un esperimento sociale per il mio corso di psicologia.”
 
“Quindi non sei un demente?”
 
“No, sono James.” lei rise e quel suono scatenò una reazione a catena in lui.
 
All'improvviso sperò di poter continuare a sentire quel suono per il resto della sua vita.
 
“Piacere di conoscerti James, sono Lily.”
 
                                      Quarto giorno
 
“Lily è una follia." disse Mary mentre aiutava Lily a prepararsi per il suo appuntamento con James. Il bastardo era arrivato dieci minuti prima ed era seduto pieno di imbarazzo nel loro salotto. A Lily non dispiaceva - era carino.
 
“Oh Mary, datti una calmata.”
 
“Non lo conosci nemmeno!”
 
“Certo che lo conosco. Siamo stato seduti al pub per quasi tre ore ieri.”
 
"Il suo amico era lì?”
 
“Si, il suo nome è Remus.”
 
“È solo che non lo so. Stava dando abbracci gratis per strada. Non significa che è un po' pazzo?"
 
“No, significa che si fida… e che è gentile… e uno a cui piacciono le persone… e istruito… te l'ho detto che era per un esperimento, giusto?"
 
“Si, si, smettila di parlare di lui e muovi il culo.”
 
Lily abbracciò Mary e sussurrò sfacciatamente, “Non aspettarmi alzata.” Cercò difficilmente di non ridere all'espressione della sua amica. Si ricompose quando entrò in salotto e vide James.
 
Le aveva portato un bouquet di margherite.
 
“Be’, è un inizio" disse, mentre accettava il bouquet da lui e lo baciò velocemente sulla guancia. Prese tempo mettendoli in un vaso e cercò di non ridere per quanto rossa era la faccia di James
 
“Cos'è un inizio?” chiese finalmente
 
“I ragazzi mi portano sempre dei gigli al primo appuntamento.”
 
“Be' non è molto originale.”
 
“Lo so! E in più non mi piacciono nemmeno così tanto.”
 
“Be’ sono felice di aver movimentato un po’ le cose. Sei pronta ad andare?”
 
Lily annuì e lasciarono l’appartamento e iniziarono a camminare verso il ristorante. La loro conversazione riprese facilmente da dove l’avevano lasciata il giorno prima ed era come se non si fossero mai separati. Qualcosa dentro di lei quasi dimenticò com’era quando non conosceva James Potter. Sentì come se tutto nella sua vita da allora l’avesse condotta a quel momento.  
 
“Sei bellissima, comunque” sussurrò James.
 
“Grazie.”  Sorrise e gli prese la mano. Combaciavano perfettamente. 



Note alla traduzione:
Beta: la dolce Jasmine♡
Autrice originale: Mylifeissocoollike
Traduttrice: Isabelles

 
   
 
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