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Autore: Kano_chan    02/10/2015    1 recensioni
Dal primo capitolo:
Occhi scuri, capelli biondi, un bel viso… per dirla tutta, un viso famigliare.
Il ragazzo si chinò verso di me mettendomi una mano calda sulla spalla.
- Ehi, tutto bene? -
La sua voce me lo rese ancora più conosciuto…
Alzai un braccio tremante e appoggiai il palmo della mano sulla sua guancia.
Un’immagine si era formata nella mia mente, troppo sfocata perché riuscissi a decifrarla, troppo sfuggente perché la potessi afferrare. Ma d'altronde, si possono afferrare i sogni?
Genere: Avventura, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Newt, Nuovo personaggio
Note: Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: Spoiler!
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4.
4. Cielo


Dopo essermi presa del tempo per meditare sul mucchio di informazioni che Newt mi aveva passato, mi ero
lentamente incamminata  verso il grande falò che era stato allestito nel mezzo dell’accampamento. Il sole era ormai definitivamente calato e il cielo si era tinto di blu intenso.
Non appena fui a portata di vista, sull’intero gruppo riunito attorno al fuoco calò il silenzio. Titubante mi avvicinai a tutti quei ragazzi senza sapere cosa dire, e alla fine, fu di nuovo Newt a tirarmi fuori dall’imbarazzo presentandomi ai suoi compagni.
Passato un primo momento di spaesamento, venni bombardata dalle più svariate domande, finchè Alby (il capo dei Radurai) non intimò loro di chiudere il becco e di non confondermi ulteriormente le idee. Quando sentii parlare il ragazzo per la prima volta, non mi stupì che lo avessero scelto come leader; aveva davvero un talento naturale.
Successivamente mi vennero presentati alcuni degli Intendenti, ovvero i capi di ogni sezione di lavoratori. Conobbi così Minho, Intendente dei Velocisti dei quali mi aveva già parlato Newt, Frypan dei Cuochi, Winston degli Squartatori, e Zart degli Scavatori. Finito il veloce giro di presentazioni, Alby mi accompagnò in giro per la radura facendomi vedere le diverse aree in cui era divisa.
Dopo aver conosciuto anche Thomas, il ragazzo che Newt mi aveva detto ricordarsi del "prima", mi portarono a vedere Teresa.
Nonostante io mi ricordassi il suo nome, niente in lei mi suscitava il benché minimo ricordo e nemmeno la famigliarità che era scaturita subito con Newt…
Gally, il ragazzo corpulento che mi si era fatto incontro per primo, nonchè Intendente dei Costruttori, sostenne a gran voce di non credere a ciò che affermavo.
Secondo lui, se ero stata mandata lì con lei era perché la conoscevo; io continuai a dire ciò che sapevo, o meglio... ciò che non sapevo, e alla fine con un grugnito di frustrazione (e qualche parola di minaccia da parte di Alby e Newt) anche lui lasciò perdere.
Alla fine, Alby mi consiglio di godermi la festa, concludendo che l’indomani avremmo pensato a trovarmi un'occupazione tra le varie attività giornaliere degli abitanti della Radura.
In tutta onestà feci una gran fatica a concentrarmi su quei discorsi... Man mano che il tempo passava, era cresciuto in me un senso di oppressione.. mi sentivo come un uccello chiuso in gabbia e la mole di informazioni passatemi, poi, contribuì solo a stordirmi ulteriormente.
Quando non riuscii più a tollerare quella sensazione, abbandonai il gruppo, e lasciatami alle spalle la luce delle torce mi addentrai nell’ombra.
Mi diressi a passo spedito verso la torretta di guardia, una costruzione di assi che si inerpicava lungo un vecchio albero morto. Salii rapida la scala a pioli arrivando così in cima.
Lì, mi appoggiai al parapetto in legno e osservai la Radura dall'alto. Anche se ormai era calata la notte, riuscivo a vedere distintamente il profilo dei muri che circondavano la Radura e che la separavano dal Labirinto. Quella vista fece crollare quella poca speranza che ancora conservavo e il senso di oppressione crebbe nuovamente. La consapevolezza di sapere che in qualsiasi direzione mi fossi diretta sarei comunque rimasta prigioniera era scioccante... 
Mi lasciai scivolare fino a terra, incapace di guardare quella gabbia di cemento un minuto di più. Mi mancava l’aria.
Finii per sdraiarmi sulla piattaforma di legno a guardare il cielo. Era trapuntato da una miriade di stelle e, anche se non ricordavo nulla, ero quasi certa di non aver mai visto un tale spettacolo nella mia vita, ma allo stesso tempo, ero certa che avessi fissato il cielo molto a lungo in passato.
Forse il mio corpo aveva cercato l’unica cosa in grado di farmi sentire ancora libera...
Rimasi distesa, respirando piano e fissando il cielo, finchè non persi completamente coscienza di dove fossi.

La riacquistai solo quando una voce non mi richiamò al presente.


-    Allora è qui che ti sei rintanata –

Voltando la testa di lato vidi il viso di Newt spuntare dalla botola che conduceva alle scale.

-    Mi spiace aver abbandonato la festa, ma avevo bisogno di vedere con i miei occhi... - mi scusai.
-    Di vedere cosa? – domandò lui emergendo completamente dal pavimento.
-    Le mura - risposi
-    E il verdetto? –
-    Mi fanno sentire prigioniera. Ho dovuto smettere di guardarle per non rischiare di sentirmi male… - dissi con un sospiro.

Anche Newt sospirò prima di sdraiarsi accanto a me.

-    A tanti fagio ha dato la stessa sensazione, ad alcuni si è quasi rincaspiato il cervello per davvero - disse - Quindi è per questo che sei stesa qui? Hai rischiato di svenire? –
-    No… è per il cielo – replicai, avvertendo il calore della pelle del suo braccio a poca distanza dal mio.
-    Il cielo? - chiese stupito.
-    Guardalo. Non c’è niente a limitarlo… non ti fa sentire immensamente libero? – spiegai voltando la testa verso di lui.

Vidi il suo profilo scrutare la volta e i suoi lineamenti distendersi.

-    Sei proprio strana – sentenziò lui, sorridendo e girandosi a fissarmi.
-    Come complimento non è male.. molto meglio di catastrofe in effetti – risi e lui con me.
-    Adesso stai meglio? – mi domandò dopo un attimo.

Io corrugai la fronte prima di rispondergli.

-    Starei bene solo se mi dimenticassi di tutto questo… se potessi anche solo per un istante staccare la mente da ciò che vedo... - sospirai frustrata.
-    Mi dispiace che tu ti senta così.. se c’è qualcosa che posso fare…- replicò Newt.
-    La tua presenza è già abbastanza  – lo rassicurai.

Poi, per non so quale gesto folle, gli afferrai la mano che sostava accanto alla mia.
Chiusi le dita intorno al suo palmo avvertendo di riflesso serrarsi anche le sue.
Restammo in silenzio a guardare il cielo, ognuno immerso nei propri pensieri, finchè non fu lui a parlare.


-    Meglio se torniamo all’accampamento – disse.
-    Mh mh – assentii io.

Newt si alzò, continuando a tenermi la mano per aiutarmi ad alzarmi. Quando fu in piedi la lasciò, accingendosi a scendere dalle scale.

-    Carys, sicura di non ricordarti proprio nulla del "prima"? – domandò, fermandosi improvvisamente.

Io lo guardai di rimando leggermente stupita.

-    No, perché? –
-    Quando abbiamo aperto la scatola e io sono sceso dentro a vedere chi ci fosse… tu mi hai guardato per un momento.. e ho avuto la strana sensazione che mi riconoscessi – spiegò.

Vidi nei suoi occhi la curiosità e la speranza che io sapessi qualcosa sul suo conto, ma dovetti mio malgrado scuotere la testa.

-    Non so chi tu sia Newt.. ho solo una vaga sensazione a riguardo che non so proprio spiegarmi… - ammisi.
-    Che tipo di sensazione? – s'informò.

Restai un attimo a guardarlo, mentre quella strana emozione faceva di nuovo capolino in me.

-    La sensazione che io sia qui esclusivamente per te - dissi.

Newt non replicò, aggrottò solo le sopracciglia prima di riprendere a scendere le scale.
Con una punta di soddisfazione, però, notai che era leggermente arrossito.


Stanza delle Mappe:

Vi ho già detto che è una Newt x Nuovo personaggio vero? xD
No, a parte gli scherzi, tutte le interazioni tra Carys e gli altri protagonisti verranno scritte in forma descrittiva e in sintesi, come all'inizio del capitolo. Tutto il resto sarà composto o da momenti di introspezione, o da dialoghi e scene con Newt. Questo per dirvi che è una Newt centric e che praticamente tutti gli altri non avranno un ruolo attivo nella storia.
Quindi spero che fosse quello che volevate leggere!
Ringrazio tutti quelli che si sono attardati a leggere e in particolare Hikaru_angelic e Isis_Ithil_Morwen per avermi aggiunta tra le seguite.

A presto,
Marta

  
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