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Autore: Risa_chan    15/02/2009    3 recensioni
Non si può piacere tutti, questo è un dato di fatto: ci sono persone che ci vanno genio, altre che preferiremmo vedere crepare sotto atroci torture...*** dare per scontato le emozioni era il suo mestiere, eppure ormai non riusciva più a fare a meno di pesare che tutto fosse dannatamente sbagliato. Recensite, sono aperta anche alle critiche!!!!!!!! ULTIMO CAPITOLO POSTATO.(facciamo tutti insieme una preghira di ringraziamento)
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio, I Malandrini, Sirius Black | Coppie: James/Lily
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Lily Evens lì per lì non ci fece caso, vuoi perché aveva un mucchio di compiti da sbrigare, vuoi  perché in quel momento stava pensando a tutt’altro, affamata  che non fece caso all’assenza di James.
Dopo, però, verso al fine delle lezioni, quando appunto ogni studente inizia a rilassarsi dopo una lunga giornata, e fa i bilanci giornalieri, La giovane Grifondoro, iniziò a percepire una strana sensazione, come se qualcosa non fosse andato per il verso giusto,  pensosa aggrottò il suo grazioso nasino cercando di sforzarsi, cosa di diverso era accaduto. Avesse dimenticato qualcosa? Però più pensava e più nulla le veniva in mente.
Chiese anche a Nathan, ma neanche lui sapeva dirle nulla,le disse semplicemente che forse era molto stanca.
Qualcosa c’era... qualcosa che doveva succedere ma che non era accaduto, ma cosa? Giunse in lei in aiuto, Cornelia Stevens.  
“Ehi Lily! Deve essere una vera lamma?” le disse avviciandosi con un gran sorriso.
“Cosa?”
“ma come per la prima volta da un paio di anni a questa parte James Potter non ti nemmeno detto ciao!  Per te questa è una giornata da ricordare!” le rispose ridendo.
Lily sbattè le palpebre un paio di volte,  immagazzinò l’informazione ed in un attimo aveva la soluzione sotto mano... ecco cos’era! Era Potter che mancava!  Mancare era una parola grossa, certo è che la differenza si era sentita.
“Merlino è vero! Non ci avevo fatto caso, lo sai?” disse Lily, molto più sollevata. Sarebbe stato peggio se la questione avesse riguardato altro.
“Lily, dico stai scherzando? Questo è un AVVENIMETO! E tu non te lo godi fino in fondo?! Hai davvero sprecato un’occasione unica, amica mia!”
Il gruppetto scoppiò a ridere.
Cornelia Steavens era curiosa. Al contrario di Lily, lei si era accorta e come, e aveva notato di più. Potter la stava evitando volutamente. Ma, la cosa che più la divertiva, era vedere Sirius Black, furibondo.
Non c’era cosa che le piacesse vedere di più: quel  viso aristocratico arrabbiato nero più del suo nome. Niente era  più gratificante.
Doveva conoscere i particolari di quanto era accaduto, nonostante avesse fatto due più due. Non vedeva l’ora di poter torturare Black, con qualche battuta buttata lì, con finta innocenza.
Vi starete chiedendo perché, di tanto godimento alla sofferenza, Ebbene, Il rapporto tra Black e Stevens, era qualcosa di veramente raro: Cornelia poteva essere definita la miglior nemica del nostro affascinate amico. Se uno era il nero, l’altra era il bianco,  tra loro c’era una sottile competizione che colorava le loro giornale, il loro detestarsi era cordiale, finemente raffinato, semplicemente sublime.

Black era  così... così, irritante, con quella aria da Grandeur che sfoggiava per i corridoi, con quella sua mania di infrangere le regole.

Era egocentrico, presuntuoso, arrogante, testardo, così dannatamente infantile.... come Potter che continuava ad infastidire Lily. Per non parlare della sua smodata passione per le ragazze... Non poteva, non voleva, proprio sopportarlo.

E secondo lei era piacevolmente ricambiata. Infatti, durante la cena, quando stava cercando, anzi, il termine più appropriato sarebbe costringendo James con la violenza a mangiare un cosciotto di pollo, vide quella figura alta e longilinea avvicinarsi, il sangue iniziò a sobbollire nelle vene.  

Ci mancava lei, a coronare la giornata, Lei sono tutta d’un pezzo Steavens”,  Sirius sapeva benissimo cosa quella Strega voleva da loro. Oh, si che lo sapeva.
Non gli e l’avrebbe data vinta, mai. Non come quella volta....

Quella giornata non era iniziata nei migliore dei modi, i ragazzi per colpa della precedente notte  brava  si erano alzati tardi senza nessuna voglia di farlo stanchi morti com’erano.

Di fatti,  si svegliarono alle 8.30, con conseguente toccata e fuga al tavolo per la colazione e via di corsa a Trasfigurazione.
Ne erano successe fino a quel momento: James  era inciampato sulle lenzuola, trascinando sul freddo pavimento Sirius, che sbatté la testa sula zampa del letto. Poi, Minus rimase incastrato sul quel dannato scalino che spariva, non vi dico la fatica per tirarlo fuori.
Sirius già aveva i nervi a fior di pelle, aveva un gran mal di testa, l’unica cosa che desiderava era mangiare in santa pace. Non poté fare nemmeno quello perché Piter momenti si strozzava con un pezzo di pane tostato ( che bella occasione persa! Sigh!).
Arrivarono disgraziatamente il ritardo beccandosi la milionesima strigliata della professoressa McGranitt.
Che giorno di merda. La professoressa  lì riempì di compiti, scatenando crisi isteriche a Codaliscia.
Il colpo di grazia arrivò alla fine della lezione. Sirius  era del tutto impreparato.
“Black”
 “Che cosa vuoi?”
“Voglio farti un regalo!”
L’interessato chiuse gli occhi e sospirò girandosi lentamente. Quello a preoccuparlo era il tono tranquillo che la sua voce aveva assunto.
Si ritrovò un orologio a due centimetri dal naso -un  sveglia.
“Cosa sta a significare?”
“Così domani riusciresti ad arrivare in orario! Forse...”
Risatine fastidiose. Felpato digrignò i denti e mandò a quel paese quella creatura fastidiosa.
Si allontanò furioso, con i suoi amici al seguito, che avevano trovato divertente lo scherzo.
“Volete smetterla razza di idioti?” urlò Sirius appena arrivato nel sotterraneo di pozioni.
“Dai non prendertela...”
Già, non prendersela era una parola.  

Quella volta aveva vinto lei. Ma non doveva ripetersi. Sirius, ordinò ad Remus e Piter di sbrigarsi ad andarsene, perché non  quella donna non doveva assolutamente mettere le grinfie su James. Ne andava del suo onore di uomo. Lui, dove assolutamente impedire l’irreparabile.

Remus, che certamente non la faceva così tragica, lo accontentò per non starlo a sentire. Piter, invece, lo fece controvoglia perché voleva ancora mangiare qualcosina, nonostante avesse fatto il bis ben quattro volte. Mancò poco che Sirius lo mandò via a calci nel sedere.
Giusto in tempo.

*************
Remus lanciò un’occhiata a James costatando che Sirius non aveva tutti i torti a preoccuparsi così tanto per l’amico, stava veramente male, Poteva confermare con assoluta certezza che non aveva mai visto così James prima d’ora.

Non sapeva che pesci pigliare, e quando James deviò per il bagno prese in considerazione l’idea di seguirlo per paura di qualche stupidaggine. Si limitò, tuttavia a sequestrargli la bacchetta. Anche se non sarebbe servito a nulla.
James entrò nel bagno, che a quell’ora sarebbe dovuto essere deserto, invece, c’era qualcuno, e,  sembrava aspettare lui.
Ramoso nello stato in cui versava, non ci fece caso, e s’infilò in uno gabinetto, intenzionato a volersi affogare dentro il Water. Una morte che nessuno sano di mente vorrebbe fare, Il punto è che James non era più sano di mete.
Un paio di mani l’ afferrò per le spalle costringendolo a voltarsi, convinto che fosse Remus,  il ragazzo sbraitò un lasciami in pace, accorgendosi solo dopo aver parlato che quello non era il suo amico.
“Chi sei? E che vuoi?”
“Io? Da te niente. Ho solo la soluzione fatta a posta per te.”
 
Doveva essere pronto, affilare bene le sue armi a disposizione. Fare il finto tonto, se quella provava a tirare in ballo Ramoso. Sangue freddo, senza lasciare trapelare nulla...infondo lui era un esperto in questo, con la famiglia che aveva avuto, doveva essere capace di padroneggiare se stesso.

Chi avrebbe detto che le ramanzine dei suoi ex genitori sarebbero servite a qualcosa?

“Tu guarda un po’,Steavens! Non dirmi che hai sentito la mia mancanza.”

“Come se ne può sentire di una matricola, Black.”
Cornelia si sedette accanto a Sirius inaspettatamente, segno nefasto che significava fare una bella chiacchierata con lui. Si legò i biondi capelli, e poi porse tutta la sua attenzione a Black.
C’era chi sosteneva che insieme formavano una bella coppia, bella lei, attraente lui, avevano alcuni tratti in comune, pur: Cornelia era alta e longilinea capelli biondi, occhi  color vere-azzurro  dalla forma allungata, sofisticata, un po’ fredda, intelligente ed educata, almeno secondo le voci che circolavano su di lei.
Sirius,invece, era alto, capelli scuri che gli cadevano sugli occhi grigi, un aria di distratta eleganza, brillante e con un carattere più che vivace.
Quello che è peggio che alcuni dei loro amici avevano avuto quella orrenda impressione.

“Secondo me, per levartela dai piedi dovresti uscire con lei e...” l’espressione di James era fin troppo eloquente.

La risposta di Sirius fu categoricamente no: ci teneva alla sua sanità mentale. Quella doveva stargli il più lontano possibile. Punto.

Cornelia era dello stesso avviso, certamente.


“Penso che sareste una bella coppia una bella coppia nonostante i continui battibecchi” aveva affermato sua sorella Anne, una volta.

“Anne, per favore aggiungi il soggetto, altrimenti non capisco.” Replicò Cornelia.
“Tu è Black è ovvio.”
“Non è per niente ovvio.”
Cornelia non volle più tornare sul argomento. Infondo, era molto più divertente averlo per nemico, che come amico.

“Non dirmi che vuoi far salotto con me, ti avverto che sono un cattivo ascoltatore.”
“Io, invece sì.” Rispose lei.

E il gioco era inizato.

Angolo dell'autrice
Per voi, in escusiva  con una velocità impressionate, ecco il secondo capitolo di questa fanfiction! Il vostro supporto è stato davvero utile... avevo abbandonato l'idea, e questa  ff  è rimasta ricoperta da un bello strato di polvere, e per cui è stato difficile  riprendere il filo! Ma, niente paura alla fine ho vinto io!
Lady Blue: non potevo non ascoltare la tua richiesta di continuare! sono molto felice che ti piaccia! spero che questo capitolo ti piaccia quanto il primo!
Pan_tere94: sono contenta che continui a seguire le mie storie, cosa mi dici di questo capitlo?
Colgo l'occasione di ringraziare tutte le persone che leggono le mie storie, e chi le ha inserite tra i preferti. Mi fa davvro molto piacere. Continuate a recensirmi e a farmi sapere il vostro giudizio.
Una precisazione sul capitolo: le parti in corsivo sono dei flas back, non ero si cura di averli evidenziati a dovere, ma non i piace scrivere sopra Flashblack, perchè mi piacciono le cose immediate, vorrei che chi legge riuscisse ad entrare dentro la storia, se ci riesco, non lo so!
Baci, Fanny
   
 
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