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Autore: Shimba97    03/10/2015    1 recensioni
-no camilla non mi lasciare.. io ti amo-
Genere: Drammatico, Erotico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Camilla Baudino, Gaetano Berardi, Un po' tutti
Note: Lime | Avvertimenti: Spoiler!, Triangolo
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'La storia di Pap. due cuori uniti'
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La luce filtrava dalle finestre infastidendo i due piccioncini che dormivano beati ancora avvinghiati tra loro.
Il primo a svegliarsi fu Gaetano, a cui la luce arrivava dritta negli occhi..
Quando riuscì a mettere a fuoco si rese conto di non essere solo: la sua professoressa dormi a tranquilla accanto a lui, con ancora i segni della notte scorsa.
Era adorabile, con i suoi ricci scombinati e la faccia rilassata da bambina. Ma poi c'era un particolare piuttosto eccitante: la coperta che la copriva arrivava al suo fondoschiena, lasciando ammirare la sua schiena nuda. Ma Gaetano oltre quella bellissima visione si accorse di alcuni particolari nella sua pella candida: aveva dei piccoli segni rossi: morsi dati la notte scorsa da lui stesso.
Gaetano si rimproverò per quello che le aveva combinato, aveva esagerato..
Dolcemente le sue dita scivolarono sulla pelle scoperta cercando di svegliarla. Erano tocchi leggeri ma si vedeva dalla faccia di Camilla che a lei piacevano molto. Piano piano cominciò a svegliarsi aprendo quegli occhioni da cerbiatta che solo lei poteva avere. Ancora assonnata lei sorrise vedendo davanti a se il suo Gaetano a petto nudo con il quale la coperta gli copriva dalla pancia in giù.
- Buongiorno..- disse ancora con la voce assonnata.
- Buongiorno- rispose lui, continuando ad accarezzarle la schiena.
- Dormito bene signor vicequestore?-
- Mai dormito meglio professoressa- detto questo la baciò dolcemente.
Ben presto il bacio divenne fuoco ed il desiderio di entrambi era di avere di più.
Gaetano, tendosi con le braccia saltò sopra Camilla, che era schiacciata nel materasso, e i loro occhi si scontrarono. Erano così vicini e le loro labbra si chiamavano a vicenda.
- Credo che stanotte io abbia esagerato- disse il vicequestore a due centimetri dalle labbra di lei.
- Per esagerazione sai che eccedo sempre io. Ogni tanto è lecito fare al contrario- disse Camilla, intuendo il motivo di quelle parole - se ti riferisci ai morsi che sono stampati nella mia schiena ti faccio presente una cosa viceqestore- disse avvicinandosi ancora alle sue labbra - quei segni sono estremamente eccitanti- detto questo Camilla lo baciò con trasporto e la risposta di lui non si fece attendere.
Fecero di nuovo l'amore con più consapevolezza della notte prima, capendo che più nulla li avrebbe divisi, neanche tutti i problemi che dovevano affrontare per la loro relazione.
Era ormai mezzogiorno ed entrambi erano estremamente affamati.
- Credo che ci dovremmo alzare- sussurrò Camilla - ho una fame da lupi-
- Ti prego non andare.. Rimani qui- disse lui intensificando l'abbraccio da dietro.
- Gaetano lo sai anche tu che vorrei stare qua tutto il giorno.. Ma ti ricordo che con lo stomaco pieno tutto viene più facile.. - disse lei con tono malizioso.
I sensi di Gaetano si riaccesero, ma sapeva che non poteva fare nulla per ora.
- Ok va bene.. Mi ha convinto..- disse alzando le mani in segno di resa, mettendosi seduto nel letto.
Camilla gli sorrise e si alzò sotto lo sguardo vigile di Gaetano, che si era immobilizzato dalla no chalance della professoressa che si era alzata completamente nuda per andare sotto la doccia.
Gaetano sgusciò dalle coperte seguendola a ruota in bagno.
Dopo la doccia andarono in cucina per preparare un'insalata condita.
Camilla tagliava la lattuga e Gaetano si occupava del condimento. Tutto scorreva liscio fino a quando Camilla non si girò involontariamente verso la finestra della sua casa.
Vide Renzo affacciato che la fissava.
Lei aveva addosso un paio di pantaloncini e una maglietta corta. Non si vestiva così chissà da quanto tempo.
- Camilla cosa è succ..- disse Gaetano immobilizzandosi quando vide lo sguardo di Renzo sulla sua Camilla.
Il tempo si fermò. Si guardarono per minuti che sembrarono secoli.
- Gaetano, rientriamo- disse afona Camilla.
- Tesoro sei sicura?- disse titubante Gaetano.
- Mai stata così sicura- detto questo ritornò a tagliare la lattuga.
Gaetano però si mise davanti alla finestra in modo protettivo nei confronti di Camilla, aprendo le braccia per quasi tutta la finestra.
Renzo lo guardava indignato, ma è questo che si era meritato dopo tutto il pasticcio che aveva fatto.
Gaetano era vestito con un paio di pantaloncini e una maglietta bianca attillata; chi non voleva vedere vedeva lo stesso.
Renzo drignò a denti: sapeva che non poteva fare nulla.
Subito dopo fu Renzo a lasciare la presa: guardò per un'ultima volta Gaetano e lasciò la finestra.
Quest'ultimo sapeva che Renzo non si arrendeva facilmente, come aveva tolto Camilla a Marco poteva farlo anche con lui. Ma non sapeva chi aveva davanti. Non sono un vicequestore, un ufficiale di polizia, ma soprattutto un uomo, un uomo pazzo di amore per una donna sposata, che non ha mai perso la speranza neanche dopo 10 anni passati a rincorrerla. Lui non si sarebbe arreso e avrebbe lottato con tutte le forze.
Passato il pranzo era arrivato il momento di pulire i piatti. Naturalmente Camilla si offrì di lavarli ma lui le disse che lei era un'ospite, e gli ospiti devono essere serviti e accontentati.
- Allora, dato che sei un'ospite hai un solo desiderio da chiedere- disse Gaetano- Beh, deve essere fattibile però- concluse sorridendo.
- Baciami- disse senza esitazioni Camilla guardandolo negli occhi.
- Beh professoressa, ho detto fattibile, e in questo momento non posso ottemperare alla tua richiesta- rispose con aria di sfida.
- Cosa? Come sarebbe?- domandò Camilla con un sopracciglio alzato.
Gaetano cominciò a girarle attorno, come a studiarla, continuando a fissarla dall'alto verso il basso- sai professoressa, come ufficile di polizia ho un certo autocontrollo, ma con te lo perdo quasi del tutto già quando ti sto accanto, figurati se ti bacio- disse avvicinandosi a lei prendendole per la vita.
- Potresti fare un'eccezione no?- rispose Camilla guardando le sue labbra avvicinarsi.
Gaetano si avvicinò fino a sfiorarle vedendo Camilla chiudere gli occhi ma poi lui si staccò all'improvviso- potrei fare un'eccezione, ma non adesso- disse con un sorriso compiaciuto mentre a Camilla usciva un gemito di frustrazione.
Gaetano allungò la mano per afferrare quella di Camilla per poi concludere - vieni con me ti faccio vedere una cosa- per poi con le mani unite andare nell'altra stanza.
Non sapevano che tutta la scena era stata vista da Renzo, che furente aveva dato un pugno al muro.
- Ahia! Ma porca..- disse Renzo massaggiandosi la mano gonfia - ma che pensavo di fare? Il muro mica si fa niente..- concluse.
Rassegnato aprì il freezer e  prese del ghiaccio per la mano.
Si accomodò sul divano e appoggiò la testa nel cuscino
- Ma cosa ho fatto?..- pensò- ho distrutto la mia famiglia.. Ho distrutto Camilla.. Tutto per un mio bisogno fisico..- si mise le mani sul volto- ma forse ho fatto bene.. Camilla mi vuole.. anzi mi voleva bene.. ma non mi amava più.. Vedevo come guardava il "poliziotto superpiù.. E come non guardava me.. - pensò sconsolato-
Si alzò dal divano e disse ad alta voce - Ma adesso devo prendermi le mie responsabilità: ho un figlio da crescere e gli insegnerò il rispetto, quello che non ho avuto io nei confronti della mia famiglia- lo disse con convinzione, come ad autoconvincersi. Posò il ghiaccio, si mise una fascia intorno alla mano gonfia, prese le chiavi e uscì dalla casa.
[...]
- Allora, ti è piaciuta la sorpresa?- disse sorridente Gaetano.
- Adesso capisco perchè non volevi avvicinarti a me vicequestore- l'abbracciò Camilla.
Avevano passato l'intero pomeriggio sul divano a cercare il vestito giusto per lei per uscire la sera stessa a cena.
- Camilla questo ti sta di incanto- disse Gaetano sbalordito.
Il vestito era di seta nero, lungo, senza maniche, con uno scollo morbido nel seno, che con i capelli ricci e lunghi fino alle spalle di lei le stava di incanto.
- Tu dici? Io credo invece che sia troppo vecchia per indossare questi vestiti.. Ho ormai cinquant'anni suonati..- disse abbassando lo sguardo lei.
Gaetano la bloccò per le spalle costringendola a guardarlo negli occhi- Camilla tu sei la donna più bella di questo pianeta. Mi sono innamorato di te quando ne avevi quaranta, e dopo 10 anni io sono qui, a dire finalmente alla donna che amo, tra le mie braccia che è la donna più bella del pianeta, anche a cinquant'anni suonati- disse dolcemente lui sorridendo.
Camilla sorrise dolcemente abbracciandolo e infilando il viso nell'incavo del suo collo.
- Ma.. anche dopo 10 anni- sussurrò lui abbassando lentamente la zip del vestito - mi fai sempre lo stesso effetto.. Anzi.. Forse prima riuscivo a resisterti.. Ma adesso proprio no- concluse prendendola in braccio con ancora addosso il vestito per portarla in camera da letto.

[...]
- Si chi è?- rispose quando il citofono suonò.
- Ciao sono io.. Apri..- rispose.
Aprì il citofono e dopo pochi secondi suonarono al campanello.
- Renzo che ci fai qui?-
- Scusa Carmen, è solo che non potevo stare a casa mentre.. Oh lasciamo perdere va.. - si pentì di quello che stava per dire - come stai? Il bambino?-
- Stiamo entrambi bene grazie..- disse lei poggiando una mano nel ventre rotondetto- ma adesso spiegami, perchè sei venuto qui di fretta e furia?-
- Non potevo stare a casa mentre dalla finestra vedevo mia moglie che pendeva dalle labbra di quello- rispose accigliato.
- Ma chi? Camilla che pende dalle labbra di chi?- vedendo Renzo sempre più accigliato disse- ah.. Gaetano non è vero?-
- Lo odio!- gridò Renzo agitando le mani- ha infatuato mia moglie e adesso lei è innamorata di lui!-
- Renzo.. Siami noi che abbiamo combinato un disastro..-
- Ti prego Carmen non ti ci mettere pure tu!!-
- Va bene Renzo.. Ma.. Cosa hai combinato alla mano? L'hai gonfissima!- disse prendendoli la mano e sentendo l'urlo di dolore di Renzo- Renzo hai sicuramente qualcosa di rotto, vieni, andiamo all'ospedale- e dopo le contestazioni di Renzo uscirono dalla casa per andare all'ospedale.

 

 

Salve a tutti! Mi scuso per il ritardo ma non sono stata in città! Spero che vi piaccia! :)

   
 
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