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Autore: Britin132    03/10/2015    1 recensioni
DAL TESTO:
Erano passati tre mesi. Credevo che tre mesi fossero bastati a dimenticare chi avevo perso, e a curare le ferite che mi erano state inflitte. Chi avevo perso era proprio il mio migliore amico Zayn. E colui che mi aveva ferito senza fregarsene era stato il mio ex fidanzato Louis.
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E' una Zarry con probabili accenni ad altre coppie (Ziam|Nosh)
FF cancellata ma ripubblicata con qualche cambiamento nella trama. Buona lettura :)
Genere: Angst, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan, Zayn Malik
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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POV. ZAYN

Quella mattina mi svegliai particolarmente emozionato ma anche nervoso. Non vedevo l'ora di sapere il piano che aveva escogitato Niall.
Mi alzai, aprii la tenda e andai in bagno.
Ma mia madre mi chiamò dalla cucina urlando che dovesssi raggiungerla.
Controvoglia andai da lei.
Era ancora in pigiama e aveva in mano un fogliettino a quadretti. Lo manteneva in mano come fosse un premio da sfoggiare.
Quando vidi un'espressione così seria sul suo viso iniziai a preoccuparmi che fosse successo qualcosa.
"Che succede?" azzardai sperando di non scatenare alcuna reazione negativa.
"Tu ne sai qualcosa?" 
Io la guardai, aggrottai le sopracciglia e le mostrai il viso di uno che non ha la minima idea di cosa stia parlando.
Parve non cogliere nulla nella mia espressione così dovetti spiegarle.
"Di cosa stai parlando?" domandai.
Quella mia domanda la fece alterare. Ma che potevo farci io se non sapevo di cosa stesse parlando?
"Del messaggio che mi ha lasciato tua sorella."
Sventolò quel fogliettino ed io, a quel punto, mi avvicinai per leggerlo.
Diceva "buongiorno mammina. Sono uscita presto per fare un giro. Ci vediamo più tardi."
Alzai gli occhi una volta che ebbi terminato di leggerlo.
"Beh?" chiesi a quel punto rivolto a mia madre.
"Beh?"ripeté mia madre poggiandosi una mano sul fianco destro, la tipica posizione che se assunta da una donna ti sta dando il chiaro segnale che devi andartene e allontanarti da lei.
Mi allontanai appena.
Non ebbi più il coraggio di dirle niente. Mia madre mi spaventava.
Lei riprese la parola "tua sorella esce la mattinapresto addirittura prima delle sette senza avvisare nessuno e tu non ti preoccupi?" chiese in tono alterato.
Io feci altri passi indietro tornando al punto di prima, molto vicino alla porta della cucina.
Scrollai le spalle e arricciai le labbra.
Mi girai in fretta e me ne andai nella mia stanza. Camminando nel corridoio che portava alla mia stanza sentii mia madre che chiamava mio padre nello stesso modo in cui aveva chiamato me.
Mi richiusi la porta alle spalle e cercai subito il cellulare. Era nella spina a caricare. Lo tolsi e scrissi subito un messaggio a mio sorella avvisandola di cosa le aspettava al suo ritorno.
Tirai un sospiro profondo e andai a farmi la doccia.

Mezz'ora dopo mio padre si era offerto di accompagnarmi a scuola e io avevo accetato. Ma solo dopo averlo fatto pensai che quella fosse una strategia di mia madre, cioè mandare mio padre a parlarmi per sapere alcune cose su Lucy.
Fortunatamente mi ero sbagliato.
Tra me e io mio padre non ci fu alcun tipo di conversazione e ora sinceramente non saprei dire quale delle due situazioni sia peggio.
Mio padre che mi interroga su mia sorella o mio padre che mi ignora consapevolmente.
Arrivato fuori scuola cercai subito Niall.
Lo intravidi vicino al cancello di ingresso di scuola.
Sembrava che stesse cercando qualcuno. Forse cercava me.
Mi avvicinai e arrivai alle sue spalle.
"Niall!" urlai. 
Lui saltò per lo spavento colto di sorpresa e si girò verso di me lentamente.
"Malik!" mi rimproverò.
Gli feci la linguaccia.
"Allora?" chiesi impaziente di conoscere il suo piano strategico per farmi parlare con Harry.
"Allora" partì lui con la sua spiegazione "aspetteremo che Harry chieda di andare in bagno. A quel punto tu fingerai di stare male. Io ti accompagnerò fuori in bagno perché tu non riesci a reggerti in piedi. Una volta fuori dalla classe tu raggiungi Harry ed io farò la guardia al bagno. Che ne pensi?"
Spalancai gli occhi e iniziai a sorridere come un ebete.
"Che ne penso? Penso che tu sia geniale Nì!"
"Oh, grazie grazie." Si vantò lui.
Quando suonò la campanella fummo quasi i primi ad entrare.
Avevo un sorriso che andava da una guancia all'altra. Non sapevo quante ora avrei dovuto aspettare prima di quell'incontro ma non mi importava. Sarebbe successo e lo sapevo perché Harry non passav mai una giornata a scuola senza uscire almeno una volta. Ne ero sicuro.

Arrivò l'ora di francese e Harry fece la fatidica domanda al professore.
"Tocca a te" bisbigliò Niall.
"Okay" dissi nervoso. La mia gamba iniziò a tremare per l'ansia. Dovevo calamarmi bene nei panni per fingere e sembrare di stare male. Avevo paura di essere scoperto. Mi alzai dalla sedia titubante e "Professore?" provai.
Senza nemmeno accorgermene mi sentii una gomitata nello stomaco. Mi piegai in due per il dolore. Quando il professore mi vide in quello stato si preoccupò all'istante.
"Malik!" esclamò.
S'intromise Niall "Prof, sta malissimo. Posso accompagnarlo in bagno?" propose lui.
"Si si, vai!" 
Il professore acconsentì. Niall mi prese per i fianchi e mi portò fuori. 
Mi aveva fatto malissimo.
Una volta usciti fuori lo spinsi via e lo allontanai.
"Ma che cazzo ti è saltato in mente?"
Non riuscivo a capire perché colpito.
"L'ho fatta per te. Eri troppo nervoso per fingere bene. Vuoi o non vuoi parlare con Harry?" mi urlò contro.
Io annuii.
"E allora va da lui. Ora!" mi ordinò.
Gli sorrisi perché in fondo gli ero grato per tutto l'aiuto che mi stava dando.
Mi fece l'occhiolino e io andai.

POV. HARRY

Quando uscii dal bagno ebbi una grande sorpresa.
Appoggiato al muro con una gamba piegata e il piede contro il muro c'era Zayn Malik. Mi soffermai a gardare il suo petto, le sue spalle coperti da una maglia bianca e le sue braccia 
Non so cosa esattamente mi spinse pochi secondo dopo a fissare le sue lunghe gambe fasciate da un jeans nero.
E tutto questo accadde prima che io decidessi di alzare il mio sguardo e incontrare il suo e lasciare che dopo mesi i nostri occhi si scontrassero.
Rimasi impalato.
Solo allora mi accorsi che ero fermo nello stesso punto da un paio di minuti e sapevo che era colpa sua se non ero più riuscito a camminare e ad andare avanti. Non avrei mai immaginato di trovarlo lì ad aspettarmi.
Mi sentii scrutato dai suoi occhi.
Un pò come avevo fatto io, anche lui mi stava osservando attentamente.
Gli mancavo come a me mancava lui.
Peccato che questo fosse una cosa troppo difficile da ammettere per entrambi.
Non riuscivo a smettere di domandarmi, da quanto tempo non ci guardavamo?
Perché sentivo la necessità di osservare il suo corpo nei minimi dettagli come se avessi dimenticato lui com'era.
Perché sentivo il respiro mancare?
Perché i suoi occhi nocciola avevano fatto nascere in me un uragano e una tempesta insieme?
Iniziai a sentire caldo. Le mie guance andavano a fuoco.
Ma cos'erani quegli strani effetti?
Era solo Zayn.
Mi decisi a parlare per rompere quel silenzio imbarazzante.
"Zayn."
Lui si mosse poggiando entrambi i piedi a terra e raddrizzandosi.
"Allora ricordi ancora il mio nome."
Quella cosa mi infastidì.
"Tre mesi che non ci parliamo e l'unica cosa che sai fare è mandarmi una frecciatina."
Strinse un pugno.
"Chissà per colpa di chi non ci parliamo da tre mesi" rispose a sua volta.
Quel gioco di mandarci fracciatine a vicenda non mi piaceva per niente.
"Ma la smetti?" chiesi rassegnato.
"Solo la smetti anche tu" disse calmo, con voce quasi arrendevole.
"Vuoi baciarmi?" gli domandai semplicemente per capire quali fossero le sue intenzioni e  perché aveva 'architettato' questo piano per parlarmi.
"Che razza di domanda è?" rispose acido.
Io scrollai le spalle.
"Sei innamorato di me?" 
Gli feci un'altra domanda.
"Sei innamorato di Louis?" mi chiese lui a sua volta.
Furbo rispondere ad una domanda con un'altra domanda.
"Si" risposi sincero. E quella sincerità lo spiazzò.
Gli scappò una risata tra i denti. Anzi, non era una risata. Era un'imprecazione per la risposta che gli avevo dato. Si morse il labbro e si voltò per andare via.
"Zayn?" lo richiamai.
Abbassò il capo e si girò appena.
Potevo vedere il suo viso di profilo.
"Sei innamorato di me. Vuoi baciarmi" feci una pausa "lasciami dire che sei ridicolo."
Quella frase lo colpì in pieno.
Finalmente si voltò e dal suo viso potevo capire quanto fosse arrabbiato.
"Io sono ridicolo? Non tu che continui ad andare dietro al tuo ex ragazzo che ti ha tradito?" 
Sbuffò, si passò una mano tra i capelli esasperato.
"Si può sapere che cosa vuoi da me, Harry?"
"No, caro. La domanda è cosa tu vuoi da me?"
"Perché me lo chiedi se hai già la risposta?"
Non mi diede il tempo di ribattere e se ne andò.
Uscii dal bagno sbattendo la porta.
Iniziai a dare pugni nel muro.
'Idiota idiota idiota' mi ripetevo nella mia testa.
Perché l'avevo allontanato di nuovo?
E poi fanculo.
Fanculo perché non riuscivo ad ammettere che mi mancava da morire.
Mi mancava il mio amico, l'amico con cui potevo confidarmi e con il quale potevo parlare di tutto.
Mi mancava il nostro vecchio rapporto.
E fanculo perché non riuscivo a realizzare che quel rapporto di amicizia non sarebbe più tornato.
Ormai era andato.
Avevo perso lui. E mi sentivo uno schifo.

  
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