L’ORA DECISIVA

AUTRICE: Soffio d’Argento

SERIE: Naruto

PARTE: unica.

PAIRING: sasunaru, of course.

DECLAMERS: i personaggi non sono miei, ma di Masashi Kishimoto.

NOTE: che sia una yaoi penso ormai sia ovvio ^^, tuttavia che pensereste se vi dicessi che è una mpreg ^^? Beh? Non è colpa mia se Kishimoto ha messo nel corpo di Naruto un demone... è una situazione troppo ghiotta per non approfittarne, no?

NOTE 2: non betata, quindi perdonate qualche distrazione sfuggita.

Ps: i commenti sono sempre ben accetti. Aiutano a migliorare.

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Sapeva che, prima o poi, sarebbe accaduto, eppure continuava a non riuscire a farsene una ragione. Lui era un genio, vero, al pari di Shikamaru, senz’altro. Erano quindi ben poche le cose che non riuscisse a fare, ma erano molte, e non poteva nasconderlo, quelle che, invece, non gli piacevano. Quel che si apprestava a fare rientrava nell’ultima categoria.

Sbuffò spazientito.

Naruto era in ufficio... Minato e Fugaku a scuola... Sakura era da escludere, se lo avesse saputo lo avrebbe preso in giro per chissà quanto tempo e, soprattutto, non poteva rischiare che lo dicesse al dobe…. Si guardò attorno nel vano tentativo di trovare una scappatoia poi, rassegnato, tornò a guardare davanti a sé. Il terrore, lo aveva imparato ormai da tempo, aveva molteplici volti e quello davanti a lui, finora il più temibile, aveva due occhietti vispi, un sorriso gioioso e boccoli d’oro.

Sospirò incolpandosi di tanta codardia. Elishe, in fondo, era solo una bambina di sette mesi, cosa poteva accadere?

Afferrò le sue armi da battaglia e, mostrando il suo sorriso migliore, disse:

- Amore di papà? Che ne dici se mangiamo la pappa, ora!? –

La bambina sorrise mostrando i suoi tre dentini e agitò il suo sonaglino.

Sasuke ghignò soddisfatto. Mai nessuna ragazza era riuscita a resistere al suo sorriso. Eli era una femminuccia e quindi, si disse soddisfatto, non poteva che essere quello il risultato finale.

Prese il cucchiaino, lo immerse nella minestrina e lo avvicinò alla bocca della bambina. Elishe aprì la bocca e la richiuse attorno al cucchiaino.

Fu allora che accadde.

Proprio quando, dopo un ghigno di trionfo, Sasuke stava per dire “fatto”, la bimba aprì la bocca e risputò tutto.

Sasuke, con il cucchiaino ancora a mezz’aria, per l’ennesima volta si chiese come una quantità così esigua di pappa potesse avere un così ampio raggio d’azione e riuscire a sporcare mezza cucina.

- Ancora? –

Appena sentì quella voce cristallina la bambina si agitò ancora di più nel suo seggiolone. Sasuke appoggiò, rassegnato, il cucchiaino dentro il piattino.

- Non è colpa mia se la mia unica figlia femmina è la copia in miniatura di quell’uragano di sua madre. –

- Ehi! Io non sono un uragano! Ma – continuò Naruto prendendo in braccio la bambina – è vero che mi assomiglia ed entrambi siamo matti del papà! –

Sasuke sorrise e allungò una mano verso la bimba. Afferrò la sua manina bianca e la guardò. Era così piccola che la sua mano sembrava ancora più grande.

- E vorrei aggiungere – continuò Naruto sistemando la bambina nel seggiolino e afferrando piattino e cucchiaino – che, dopo due meravigliosi figli maschi, tue copie, ci voleva proprio qualcuno che mi somigliasse, vero principessa? –

La bambina sembrò pensarci un po’ su prima di aprire la bocca e mangiare tutto.

- Così riequilibriamo le forze! –

Un sorriso si aprì sul volto di Sasuke. Un sorriso pieno, di quelli che riservava sempre e solo alla sua famiglia.

Improvvisamente si sentirono dei passi veloci lungo il corridoio e due voci familiari urlare gioiose “’Kaasan! ‘Tousan!”.

- Sono tornate le pesti – sbuffò fintamente annoiato Sasuke – Ora dovrò dividerti anche con loro. –

Naruto sorrise e si alzò. Se si fosse voltato, in quel preciso momento, avrebbe visto un sorriso dolce illuminare il volto di Sasuke, ma non ne aveva bisogno. Naruto sapeva già che lui e le tre “pesti” erano il sole che illuminava la sua vita.

Fine

(e scusate per il finale mieloso -.-, non era nelle mie intenzioni)

Note finali: forse a qualcuno questo mio Sasuke potrà sembrare troppo sorridente, un po’ ooc. Beh se lo pensate è solo perché non avete bambini. Io ho un nipotino di tre anni e, quando sto con lui, che mi sorrida, che mi tiri i capelli, mi picchi, io non posso fare a meno di sorridere. I bambini sono questo genere di miracolo.

AVVISO IMPORTANTE: la mia carissima beta, Shotokan, purtroppo quest’anno è impegnata con gli esami e io non voglio assolutamente disturbarla è_é, proponendole, tra l’altro, le mie schifezze. Quindi sono alla ricerca di qualche volontario benintenzionato che diventi il mio beta rider. Sono un’autrice che non dà problemi, perché scrivo poco e niente (anche se, in questo periodo, sto sfornando qualche nuova storia). Scrivo ogni genere di ff e, qualora voleste farvi un’idea di me e del mio mondo, potete leggere sia le ff che ho postato qui, su EFP, oppure andare nei miei siti:

http://auroradargento.altervista.org (da visionare preferibilmente con IE)

http://pistis.altervista.org/suppskmk/index.htm

http://soffiodargento.livejournal.com

http://soffiodargento.blog.excite.it